Kucina di Kiara
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Ciao a tutte! Il week end si avvicina e insieme a lui tutte quelle piccole, mille cose che durante la settimana non riesco a fare...il che non so se sia un bene o un male. Ho bisogno di staccare la spina, evaporare, sparire e non pensare a niente per almeno una settimana. L'hanno già inventato il teletrasporto? Spe' che provo...mi concentro...chiudo gli occhi e nella mia mente ripeto come un mantra "Mare, voglio essere al Mare, Mare, voglio essere al Mare, Mare, voglio ess...."

"Mamì?"
"Mami?"
"Mamìììììììììììììììììì! Mààààààààààààààààà"
"Ahahahaahahahahahahrrrrrrrrrivo amore...la mamma stava provando ad andare al mare, ma non fa nulla, ci andrà un'altra volta, anzi, magari ci andiamo insieme tra un paio di settimane".
Ecco, fallito il primo tentativo di teletrasporto.
Ma domani ci riprovo...intanto vi lascio una ricettina tanto semplice quanto buona! Soprattutto se mangiata fredda...visto il rialzo delle temperature!

Ingredienti per 2 persone:
160 g di pasta tipo penne rigate
250 gr di gamberetti (o gamberi se ne avete...sarebbe meglio!)
1 spicchio d'aglio
1/2 cipolla piccola
1/2 bicchiere di vino
olio extra vergine di oliva
pesto di rucola e pomodorini secchi

Tritate finemente la cipolla e l'aglio e fatele rosolare a fuoco lento in una padella antiaderente per 4/5 minuti. Quindi versate i gamberetti e alzate un pò il fuoco, per un paio di minuti. Versate il vino e alzate a fuoco vivace per altri 2/3 minuti, fino a che l'alcool non sarà evaporato. Aggiungete qualche cucchiaiata (io abbonderei) di pesto di rucola e pomodorini e abbassate al monimo la fiamma.
Lessate la pasta, scolatela al dente e fatela saltare nella padella di modo che finisca la cottura e si insaporisca ben bene. Aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta per amalgamare meglio il tutto. E’ ottima sia calda che fredda! Io personalmente l’ho gradita ancor di più fredda, gustata il giorno dopo!



Eccoci finalmente al fatidico 20 del mese. Anche per me, come altre food blogger, è diventata una data importante e ambita. Parlo dell'appuntamento con "L'Italia nel piatto" e le ricette regionali. Io rappresento la Lombardia e ne sono onoratissima! Il tema di questo mese è "Il latte e i suoi derivati". La cucina lombarda non sarà rinomata come quella di altre regioni, ma di certo offre spunti per preparare piatti buonissimi ed invitanti! Oggi vi propongo il Riso al latte, un primo piatto che fa parte della tradizione e che come tale è fatto con ingredienti poveri.

Ingredienti (dosi per 4 persone)

350 gr di riso superfino
80 gr di burro
1,75 l di latte
sale
pepe e grana tipico lodigiano a piacere

Mettete il latte in una pentola e aggiungete un pizzico di sale, portate a ebollizione a fuoco medio, mescolatelo ogni tanto con un cucchiaio di legno.
Quando il latte starà bollendo versate il riso e mescolate con il cucchiaio, fatelo cuocere per 35 minuti mescolando spesso. In questa ricetta non dovete aggiungere acqua, quindi, quando alla fine della cottura, il latte sarà stato assorbito dal riso dovete fare molta attenzione che non si attacchi sul fondo.
Quando il riso sarà cotto, aggiungete il burro a pezzetti e mescolate bene per farlo amalgamare al risotto. Distribuite nelle ciotoline individuali e servite. A questo punto aggiungete una macinata di pepe e una spolverata di grana tipico lodigiano (a piacere).






Le ricette delle altre regioni:

Veneto - Risini di Verona per l'Italia nel piatto http://letenerezzediely.blogspot.com/2014/05/risini-di-verona-per-litalia-nel-piatto
Trentino Alto Adige - Torta Simona, ricetta originale trentinahttp://afiammadolce.blogspot.com/2014/05/torta-simona-ricetta-originale-trentina.html
Emilia Romagna - Buslàn - Ciambella Piacentina http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/05/buslan-ciambella-piacentina.html
Liguria - Budino di latte http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/05/litalia-nel-piatto-le-ricette-con-il.html
Marche - Il lattaiolo in pasta mattahttp://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/05/il-lattaiolo-in-pasta-matta-ricetta.html
Umbria - Torcolo al latte http://amichecucina.blogspot.com/2014/05/torcolo-al-latte-per-litalia-nel-piatto.html
Molise - Pesche di Castelbottaccio http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/05/pesche-di-castelbottaccio-una-baronessa.html
Campania - Paccheri alla bufalinahttp://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/05/paccheri-alla-bufalina.html
Puglia - La ricotta fatta in casahttp://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/05/cucina-pugliese-la-ricotta-fatta-in-casa.html
Calabria- Pitta China con ricotta e salsiccia http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/05/pitta-china con-ricotta-e-salsiccia.html
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Pirofila Green Gate
Finalmente ci siamo, abbiamo il verdetto...siete pronti??? Rullo di tamburi...
Ecco a voi i vincitori del contest "Ricette Regionali"! Complimenti di cuore alle tre vincitrici! E un grazie speciale a MagnaItalia per il proprio contributo ed i prodotti fantastici che ha messo a disposizione!
Ricordo alle vincitrici di mandarmi il loro indirizzo - via email - per la spedizione dei premi, corredato da recapito telefonico.
Grazie a tutte per la partecipazione! Alla prossima!!!
1° Classificato:
 Nuvole di farina -  Idrijski Zlikrofi (Friuli)
Il perchè: abbiamo trovato molto originale la descrizione in triestino e pensiamo che questa ricetta sia poco conosciuta e che quindi non sia la classica ricetta regionale come può essere le orecchiette alle cime di rapa, che ormai è diventata quasi scontata.

2° Classificato:
Oggi vi cucino così - Pici ai funghi porcini (Toscana)
Il perchè: ottima descrizione, soppratutto fotografica, della preparazione, ed è un piatto fatto in casa. (come si vede dalle foto)

3° Classificato:
Fotocibiamo - Torta pasqualina (Liguria)
Il perchè: classico piatto alla portata di tutti ma la presentazione fotografica è impeccabile.

E ora questa buonissima e facilissima ricetta!
Ingredienti per 4 persone:
4 cespi di indivia belga
8 fette di prosciutto cotto (chiedete al salumiere di tagliarvi le fette ben compatte, quindi leggermente più spesse del solito)
100 g di Asiago DOP
olio evo
parmigiano grattugiato q.b.
pangrattato q.b.

Fonduta al parmigiano:
200 g di latte
100 g di parmigiano grattugiato
sale
pepe
Tagliate in 4 ogni cespo di indivia, in modo da ottenere degli spicchi. Fateli bollire per qualche minuto in acqua bollente salata. Scolateli e lasciategli perdere acqua in uno scolapasta. Nel frattempo preparate la fonduta al parmigiano: in un pentolino fate scaldare il latte quindi aggiungete il parmigiano e mescolate. Aggiustate di sale e pepe.
Ungete d’olio una teglia, prendete gli spicchi di indivia, adagiatene ognuno su una fetta stesa di prosciutto, aggiungete qualche listarella di fontina, chiudete e appoggiate l’involtino nella pirofila. Continuate così con i rimanenti spicchi. Versate sopra la fonduta al parmigiano. Cospargete nuovamente tutta la superficie con parmigiano grattugiato e pangrattato. Infornate a 180° fino a che saranno ben dorati (circa 15-20’).
Pirofila Green Gate



Quando ancora non era nata Iris, mi piaceva ascoltare i discorsi di certe mamme (in realtà della maggior parte di mia conoscenza) che dicevano che i loro bimbi vestivano almeno due o tre anni in più della loro età effettiva. E come si vantavano di questa cosa. O altre ancora che dicevano che ai loro bimbi dovevi portare via il piatto per non correre il rischio che mangiassero anche quello. Ho sempre pensato che anch'io, un giorno, avrei fatto a un'altra mamma un discorso del genere. E invece no. Tutto il contrario. Me ne sto zitta, ma mia figlia, che ha più di 24 mesi (27 per l'esattezza) veste come una bambina di 18. C'è da dire che è nata 15 giorni prima del termine e pesava solo 2,5 kg...ma tantè...E si, il piatto devo levarglielo di torno, ma quasi sempre pieno; se glielo lascio, corro il rischio che lo scaraventi a terra. Venerdì e sabato scorsi invece, sono state due date da segnare sul calendario. Iris ha mangiato una cotoletta da adulto (il venerdì sera) e il giorno seguente, udite udite, ben tre fette di brasato! Ovviamente il giorno dopo si è saziata con pane e acqua...

Questa torta salata non l'ha nemmeno degnata di uno sguardo...ovviamente...

Ingredienti:

kg 1 di bietole
100 g di pancetta
100 g di Casera
100 g di Grana Padano Dop
2 uova
burro qb
1 scalogno
400 g di pasta brisée*
olio extra vergine di oliva
sale qb

Pulite e lavate accuratamente le bietole eliminando tutte le coste dure. Portate a ebollizione l’acqua salata in una pentola capiente. Immergetevi le bietole mondate per circa 1 minuto, raffreddatele immediatamente in acqua e ghiaccio e strizzatele. Tagliatele grossolanamente.
Tritate lo scalogno, fatelo rinvenire in una piccola casseruola con poco olio e acqua e lascia telo stufare per 5 minuti.
Tagliate la pancetta a julienne, scottatela in padella antiaderente per farla diventare croccante ed eliminate il grasso in eccesso.
In una bacinella lavorate le bietole con il grana grattugiato, aggiungete lo scalogno stufato e la pancetta tostata, quindi legate con le uova intere e unite il Casera tagliato a dadini.
Foderate una tortiera con un foglio di carta da forno tagliato a forma e dimensione della teglia, imburrate sopra e sotto la carta forno e infarinate. Stendete la pasta brisée, farcite con il composto di bietole, cospargete con un poco di burro fuso e cuocete in forno per 25’ a 180°C. togliete dal forno e lasciate intepidire.

*Pasta Brisée

 
Kg 1 di farina
400 g di burro
10 g di sale
10 g di zucchero
250 ml di acqua
30 ml di aceto bianco
1 uovo intero

Setacciate la farina e versatela sul tavolo da lavoro in modo da formare la caratteristica fontana.
Al centro della fontana unite il burro appena ammorbidito, il sale, l’uovo e lo zucchero.
Aggiungete l’acqua mescolata con l’aceto e iniziate a impastare in modo da ottenere un composto omogeneo.
Proseguite ad impastare fino a formare una palla compatta, che riporrete in frigorifero a riposare per 2 ore.
Con queste dosi otterrete più pasta brisée di quella richiesta nella ricetta. Quella in eccesso io l’ho congelata.

Ricetta tratta dal "Manuale dello Chef" di Claudio Sadler







La torta che vi voglio far conoscere oggi, è del Maestro Ernst Knam. Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, e devo dire che mai mi è capitato di incontrare una persona così umile e disponibile come lui (considerando il suo livello professionale). E’ quindi con estremo piacere che vi propongo la sua Torta Mocaccina. Non fatevi spaventare dalla lunga procedura. Come dice lui stesso, quando ci accingiamo a preparare un dolce, dobbiamo essere sereni e rilassati. Tutto si può fare, niente è difficile o impossibile. E' una torta di un buono indescrivibile...davvero! Sapete...come quando vi commuovete assaggiando qualcosa di estremamente buono (a me succede...). Provatela, vi prego! :-)


Ingredienti:


300 g di pasta frolla al cacao*
250 g di crema pasticciera**
250 g di ganache al cioccolato***
30 g di caffè solubile
100 g di panna fresca liquida
200 g di cioccolato bianco tritato

Preparate la pasta frolla al cacao, la crema pasticciera e la ganache seguendo le ricette riportate sotto. Con una frusta mescolate poi la crema e la ganache al cioccolato fondente con il caffè, fino ad ottenere una crema liscia e morbida. Ricordatevi di tenere da parte un paio di cucchiai di ganache per la decorazione finale.
Stendete la frolla fino ad uno spessore di 3 mm e foderate con questa una teglia imburrata. Riempite metà dello stampo con la crema al cioccolato e infornate a 175°C per circa 35’. Sfornate e lasciate raffreddare.
Preparate quindi la ganache al cioccolato bianco: in un pentolino portate a bollore la panna e unite il cioccolato; amalgamate con una frusta sino a quando la ganache non risulterà perfettamente emulsionata.
Quando la torta è ben fredda (non prima, mi raccomando), versatevi sopra la ganache al cioccolato bianco. Poi, con l’aiuto di un cornetto di carta da forno pieno della ganache al cioccolato fondente (che avrete tenuto da parte), e uno stuzzicadenti, realizzate sulla sommità una sorta di ragnatela.

*Pasta frolla al cacao

Dosi per circa 900 g:

250 g di burro morbido
250 g di zucchero semolato
2 uova intere
4 g di sale
1 stecca di vaniglia
10 g di lievito in polvere
400 g di farina 00
80 g di cacao in polvere

In una planetaria con il gancio (oppure a mano), impastate il burro con lo zucchero e la vaniglia. Quando gli ingredienti saranno amalgamati, unite lentamente le uova, quindi la farina 00, il cacao, il lievito e il sale. Appena la farina è incorporata, smettete di impastare. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigorifero per almeno 3 ore.

**Crema pasticciera

Dosi per circa 250 g:

170 g di latte intero fresco
½ stecca di vaniglia
2 uova
30 g di zucchero semolato
10 g di amido di mais
5 g di farina di riso


Versate il latte in una casseruola. Incidete la vaniglia longitudinalmente, estraete la polpa e mischiatela ai tuorli leggermente sbattuti. Ponete invece il baccello nel latte, mescolate e lasciate scaldare.
Versate lo zucchero nella ciotola con i tuorlio e cominciate subito a lavorare il composto con una frusta.
Quando lo zucchero si sarà sciolto perfettamente, unite in un colpo solo l’amido e la farina setacciati e amalgamateli. Prima che il latte cominci a bollire, prelevatene qualche cucchiaiata e stemperate il composto.
Quando il latte bolle, eliminate la vaniglia e aggiungete l’impasto di tuorli e farina. Proseguite la cottura senza smettere di mescolare fino a che il composto non sarà denso e cremoso. Per la consistenza perfetta basteranno 2 minuti.

Infine fate raffreddare la crema.

***Ganache al cioccolato
Dosi per 250 g:
110 ml di panna fresca liquida
150 g di cioccolato fondente 60% tritato

Se volete preparare una dose maggiore o minore della quantità indicata, vi basti sapere che dovrete usare sempre 1 parte di panna e 1,4 parti di cioccolato.

Portate a bollore la panna in un pentolino, quindi unite il cioccolato e amalgamate con una frusta fino a quando la ganache non sarà del tutto emulsionata. Dovrete ottenere una crema liscissima e, soprattutto, lucida.

E ora vi snocciolo la lista dei dieci finalisti… rullo di tamburi…

1) Idee in pasta & in pentola - Anolini al parmigiano in brodo (Emilia Romagna)
2) Nuvole di farina - Idrijski Zlikrofi (Friuli)
3) Simo's Cooking - Torta mantovana (Toscana)
4) La luna sul cucchiaio - La cutizza comasca (Lombardia
5) Fotocibiamo - Torta pasqualina (Liguria)
6) Batuffolando - Torcetti al burro piemontesi (Piemonte)
7) Oggi vi cucino così - Pici ai funghi porcini (Toscana)
8) Crema e panna - Amaretti di S. Antonio (Veneto)
9) SenzalatteSenzauova - Risotto al tastasal (Veneto)
10) Cucina che ti passa - Pecorella di marzapane ripiena di cioccolato (Sicilia)

Complimenti a tutti e... che vinca il migliore!!!
Un ringraziamento speciale a tutte le persone che hanno partecipato!

Oggi condivido con voi una ricetta del maestro panificatore Renato Bosco. Seguivo la sua trasmissione, quando ancora Alice era un canale di Sky. Mi sono annotata questa magnifica focaccia mesi fa e l’altro giorno, finalmente, sono riuscita a realizzarla. Inutile dirvi quanto sia buona! Io l’ho servita come semplice stuzzichino, ma potete farcirla con salumi o accompagnarla con verdure.
 
Ingredienti:
500 g di farina di grano tenero tipo 1 macinata a pietra Molino Rossetto*
100 g di acqua
175 g di latte
10 g di sale
20 g di olio extra vergine di oliva >>ROI<< (più altro olio per il contenitore)
5 g di lievito di birra
100 g di olive taggiasche >>ROI<<

Per l’emulsione:
30 g di olio extra vergine di oliva >>ROI<<
30 g di acqua
7 g di sale

Preparazione:
Tritate grossolanamente le olive taggiasche, dopo averle snocciolate; in una terrina impastate la farina con l’acqua e il latte. Aggiungete il lievito sbriciolato e lavorate ancora. Incorporate lentamente il sale e l’olio e amalgamate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Formate una palla e mettetela a lievitare in un contenitore leggermente unto. Coprite con un canovaccio e fate lievitare per circa 6 ore ad una temperatura di 22°C circa. Trascorso il tempo di lievitazione, stendete l’impasto in una teglia (di circa 30x40 cm), precedentemente unta con olio, e schiacciatelo con le dita. Lasciatelo lievitare per un’altra ora.
Preparate un’emulsione sciogliendo 7 g di sale in 30 g di acqua calda (la ricetta originale ne prevedeva 50), e con un minipimer a bassa velocità aggiungete i 30 g di olio (anche per l’olio, la ricetta originale prevedeva 50 g), creando una sorta di crema liquida. Spennellate l’impasto con l’emulsione preparata e infornate a 200°C per 10-15’ (in forno con modalità statica). Sfornate, fate raffreddare, tagliate a cubetti e servite.
*Le farine “macinate a pietra” sono gradite soprattutto per l’irregolarità della loro granulometria e la presenza del germe di grano. la caratteristica più apprezzata di questo prodotto è la macinazione a tutto corpo.


Oggi voglio condividere con voi una torta che mi riporta indietro nel tempo. Questa crostata infatti, mia mamma la prepara fin da quando ero bambina. E che mi ricordi, è sempre piaciuta a tutti, di generazione in generazione. Provatela, poi mi direte!

Ah, quasi dimenticavo...mercoledì si è concluso il Contest "Ricette Regionali", realizzato in collaborazione con Magnaitalia. Volevo ringraziare tutte le persone che hanno partecipato e l'entusiasmo che avete messo in ogni piatto! Mi avete fatto conoscere piatti che non avevo mai nemmeno sentito nominare! E' stata un'esperienza splendida, che ci ha unito tutti quanti. Un grazie particolare a Magnaitalia per avermi affiancato in questo viaggio.

La prossima settimana verranno decretati i finalisti...che vinca il migliore!!!

E ora la ricetta...

Per la frolla:

400 g di farina 00
200 g di burro morbido a temperatura ambiente
200 g di zucchero
1 uovo intero
2 tuorli
la buccia grattugiata di un limone non trattato
un pizzico di lievito
un pizzico di sale


Per il ripieno:

250 g di marmellata biologica alle pesche FiordifruttaRigoni di Asiago
150 g di amaretti

Preparate velocemente la frolla, come di consueto, con gli ingredienti sopra indicati. Lasciatela riposare in frigorifero per almeno mezz’ora. Nel frattempo preparate il ripieno, stemperando la marmellata in una terrina e sbricolandovi dentro gli amaretti. Amalgamate bene il tutto. Stendete quindi la frolla, dividendola in due dischi, di cui uno più grande. Imburrate e infarinate uno stampo da crostata, adagiatevi sopra il disco di frolla più grande e bucherellatene il fondo. Ritagliate la pasta in eccesso sui bordi. Versatevi il composto di marmellata e amaretti e ricoprite il tutto con l’altro disco di pasta. Sigillate i bordi e bucherellate qua e là la superficie. Infornate a 180°C per circa 30’. Sfornate, lasciate raffreddare e spolverizzate a piacere la superficie con zucchero a velo.


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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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