Kucina di Kiara
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Ciao a tutti amici e buone feste ancora! Le avete trascorse bene? Mi auguro di sì! Io le ho passate insieme alla mia famiglia e saperci tutti uniti è sempre il regalo più bello e desiderato.
Tra le mille portate mangiate, magari non avrete voglia di leggere questa ricetta. Ma io ve la lascio ugualmente, magari da proporre a capodanno o alla befana. Si tratta di una torta di origini tunisine che vede come protagonista il dattero. Lo sapevate che questo frutto possiede innumerevoli proprietà benefiche? I datteri, infatti, sono ricchi di ferro, vitamine e sali minerali. Contengono zuccheri naturali che li rendono adatti per dolcificare alimenti e bevande. Il consumo regolare di datteri inoltre può contribuire ad abbassare il colesterolo. Ciliegina sulla torta, sono un vero e proprio antinfiammatorio naturale adatto in caso di raffreddore e irritazioni alle vie respiratorie. 
E allora via libera alla preparazione del dolce!


Ingredienti:
250 g di datteri freschi BioExpress
1 cucchiaio di miele di fiori di arancio biologico Mielbio Rigoni di Asiago
4 uova
30 g fecola di patate
100 g di mandorle pelata
100 g di gherigli di noce BioExpress
80 g zucchero a velo
60 g  burro
i semi di una baccello di vaniglia
1 cucchiaio di succo di arancia BioExpress

Per la glassa:
1 albume
1 cucchiaio di succo spremuto di limone BioExpress
200 g di zucchero a velo

Per decorare:
15 datteri interi freschi BioExpress
Zuccherini argentati

Eliminate il nocciolo dei datteri freschi e tritate la polpa. 
Tritate finemente anche i gherigli di noci e le mandorle. 
Amalgamate il trito di datteri e frutta secca con il miele, 80 g di zucchero a velo e il burro fuso. Sgusciate le 4 uova e separate i tuorli dagli albumi.
Lavorate i tuorli in una ciotola fino a farli divenire chiari e spumosi (aiutatevi con delle fruste elettriche per circa 5 minuti). Aggiungete i semi di vaniglia e il succo d’arancia, unite poi la fecola e il composto di datteri e frutta secca. 
Montate gli albumi a neve ben ferma e incorporateli all’impasto.
Versate il tutto in uno stampo del diametro di 24 cm dal fondo rimovibile, ben imburrato, e livellate con il dorso di un cucchiaio inumidito.
Infornate a 220°C per 20 minuti. Abbassate la temperatura del forno a 200° e proseguite la cottura per altri 15 minuti. Sfornate la torta su una gratella e fatela raffreddare.

Intanto, preparate la glassa: mescolate con una frusta 200 g di zucchero a velo con il succo di limone e l'albume, creando una crema omogenea. Incidete in senso verticale i datteri interi, eliminate il nocciolo e ricomponeteli. 
Sformate la torta di datteri, fatela intiepidire e copritela bene con la glassa. Decoratela con i datteri interi denocciolati, disponendoli a raggiera lungo il bordo, prima che la glassa si sia solidificata.
Completate con gli zuccherini argentati.

Un'altra golosa e facile ricetta a base di datteri freschi la trovate qui.




Si tratta di una torta classica americana, una versione più grande e ricca dei classici biscotti d'oltreoceano che tutti noi conosciamo. Un'esagerazione di bontà (e di calorie) che va mangiata almeno una volta nella vita. Per una versione ancora più golosa, ho inserito all'interno uno strato cremoso di Nocciolata.


Ingredienti:

230 g di farina 00
70 g di zucchero semolato
70 g di zucchero di canna
1 uovo
120 g di burro morbido
2 cucchiaini rasi di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
200 g di gocce di cioccolato

Un vasetto di Nocciolata Rigoni di Asiago

Per prima cosa, disegnate un cerchio del diametro di circa 22 cm (io userò una teglia da 24 cm) su un foglio di carta da forno. Giratela e distribuitevi sopra la Nocciolata. Riponete il vostro "disco" nel freezer per almeno un'ora. In questo modo otterrete una crema morbida, di quelle che al taglio fuoriescono in maniera prepotente...
Ma ora passiamo alla ricetta!
Aggiungete in un mixer lo zucchero (sia quello di canna che quello bianco) e il burro fatto a pezzetti. Unire l’uovo e la vaniglia. Aggiungete la farina, il lievito, il bicarbonato e il pizzico di sale. Azionate il mixer a velocità moderata, per pochi minuti. Dovrete ottenere un composto “sbricioloso”. Unite le gocce di cioccolato e amalgamate di nuovo con un cucchiaio di legno. Prendete metà del composto e distribuitelo sul fondo di una torta da circa 24 cm di diametro correttamente imburrata, oppure rivestita con carta da forno, premendo con un cucchiaio o con le mani, per rendere omogeneo il tutto.
Prelevate dal freezer il vostro disco di Nocciolata, staccatelo dalla carta da forno e posizionatelo sopra l'impasto. Ricoprite il tutto con il comprosto rimanente.
Cuocete in forno statico a 180°C per circa 25- 30 minuti fino a completa doratura della superficie. Sfornate e servite la torta cookie… tiepida è deliziosa ma il giorno dopo è buonissima!


 
Non so se capita anche a voi, ma spesso, durante le cene che organizzo, mi blocco sul contorno, proponendo alla fine le solite cose un po' banali, anche se gradite, come ad esempio le patate al forno. Ma se ci si impegna un pochino di più, soprattutto a livello fantasioso, possono uscire idee originali, semplici e gustosissime, come questa Insalata d'Inverno (a cui nessuno vieta di mangiarla anche d'estate!). L'anno scorso proposi questa Insalata delle Feste. Spero di avere le stesso successo con questa nuova versione saporita.


Ingredienti per 4 persone:

300 g di patate biologiche BioExpress
180 g di Speck Alto Adige IGP
1 cucchiaio di frutta essicata mista tagliata a dadini (in alternativa va bene anche l'uvetta)
1 cucchiaio di pinoli
200 g di spinaci freschi biologici BioExpress
aceto balsamico
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Sbucciare le patate, tagliarle a dadini e rosolarle in padella con un po' d'olio e lo speck tagliato a cubetti. Per tagliare lo speck in modo corretto, date uno sguardo a questo utilissimo link.
Una volta che saranno ben cotte e rosolate, salare, pepare, poi aggiungere la frutta essicata, i pinoli e far cuocere ancora per qualche minuto.
Scolare le patate per eliminare l'olio in eccesso (usate uno scolapasta, così sgoccioleranno per bene e nel frattempo si raffredderanno un poco).
In un'ampia ciotola, condire gli spinaci con il sale, l'olio e l'aceto balsamico. Per ultimo unire le patate. Mescolare subito e servire.



Ciao amici! Oggi, nella Kucina di Kiara, si preparano delle tartine chic, ideali da portare in tavola in questi giorni di festa imminenti. Si tratta delle Tartine con pomodorini secchi, mascarpone e Pata Negra. Si prepara un pane in cassetta aromatizzato ai pomodorini secchi e si combina con uno dei prosciutti più buoni del mondo, il Pata Negra. Il mio l'ho fatto arrivare direttamente dalla Spagna, dal mio ex collega Mattia. Lui sa che ad ogni ritorno in patria, ha l'obbligo di fornitura di prodotti tipici iberici nei miei confronti.

Ma passiamo subito alla ricetta! Per prima cosa prepariamo il pane.

Impastate in una terrina 350 g di farina 0, passata prima in forno a 150°C per qualche minuto, con 1 cucchiaio di zucchero, 8 g di lievito di birra fresco sbriciolato e 300 ml di acqua tiepida.
Unite una presa di sale, un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e 80 g di pomodorini secchi spezzettati sott'olio Citres. Impastate ancora per qualche minuto e trasferite in uno stampo da plumcake (7x20 cm) rivestito da carta da forno. Coprite con un canovaccio umido e fate lievitare al caldo per un'ora (o comunque fino a che l'impasto non risulterà raddoppiato). Infornate il pane a 200°C per 40' e fate raffreddare. Affettate quindi il pane a fette sottili, spalmatelo con mascarpone artigianale e decorate con fettine di Pata Negra tagliate a coltello.


 
La coppia "pere e cioccolato" è da sempre uno dei matrimoni meglio riusciti della storia. Un abbinamento classico per un dolce da presentare in ogni occasione: una festa, un fine cena, una merenda o una colazione golosa. Io ho pensato di proporvelo in versione muffin, per una merenda coi fiocchi all'insegna della bontà!

 
Ingredienti:
250 g di burro morbido
150 g di zucchero semolato
4 uova medie a temperatura amiente separate
50 g cioccolato fondente
250 g di farina 00
20 g di cacao amaro
1/2 bustina di lievito per dolci
80 ml di latte intero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale

Per le pere:
3 pere abate Bioexpress
1 cucchiaio di zucchero
1 bicchierino di liquore a scelta
1 cucchiaino di maizena
qualche goccia d'acqua

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 175°C in modalità ventilato.
Sbucciare le pere, mondarle e tagliarle a tocchetti piccoli. In una padella antiaderente versare lo zucchero, le pere, far caramellare per qualche minuto quindi sfumare con il liquore. Stemperare la maizena con qualche goccia d'acqua, aggiungerla alle pere, mescolare fino a che il sughino si sarà rappreso. Spegnere e lasciare intiepidire.
Sciogliere a bagnomaria o nel microonde il cioccolato fondente e lasciare intiepidire.
In una ciotola setacciare la farina, il cacao, il lievito e tenere da parte.
Con le fruste elettriche (o con la pala a K), sbattere il burro morbido con lo zucchero, il sale e la vaniglia fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Unire i tuorli, uno alla volta, aggiungere il cioccolato fuso, e infine le polveri alternandole con il latte. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Montare a neve gli albumi ed aggiungerli al primo composto con l’aiuto di una spatola, girando l'impasto dal basso verso l'alto.
Infilate i pirottini in uno stampo per muffin, versare metà impasto sul fondo di ognuno e posizionare al centro un cucchiaino di pere, infine aggiungere il resto del composto livellando bene, avendo cura di non superare i 2/3 dell'altezza dei pirottini.
Cuocere per  circa 25 minuti. Verificare sempre la cottura con uno stecchino.

 
Buongiorno amici! Finalmente il 2 dicembre è arrivato, e con esso l'uscita de L'Italia nel Piatto! Tema del mese? Ovviamente Natale, doni di gusto!
Per la Lombardia ho pensato di farvi conoscere la Crema Lodigiana, conosciuta anche come "Crema al Mascarpone". Originaria dei territori agricoli intorno a Lodi, dove si produce appunto il Mascarpone.
La ricetta risale agli inizi dell'ottocento, quando veniva servita assieme al Panettone o alla Mostarda di Cremona. Oggi si preferisce servirla in coppette accompagnata da biscotti secchi come le lingue di gatto oppure a dolci non farciti come la torta margherita.
Visto il suo alto contenuto calorico e la presenza di liquore, è preferibile gustarla in inverno.
A volte si usa sostituire il rum ad altri ingredienti, a seconda dei gusti. A casa mia, negli anni, abbiamo sperimentato cacao, caffè o cannella. A voi la scelta. Sta di fatto che nelle feste natalizie non manca mai.

Ingredienti per 6 persone:

200 g di mascarpone

200 g di zucchero

3 tuorli d'uovo

2 albumi

30 cl di rum
 

(facoltativo)

Montare i tuorli con lo zucchero sino a renderli bianchi. Unire il mascarpone e sbattere ancora bene. Aggiungere il rum e, alla fine, delicatamente perché non si smontino, incorporarvi gli albumi montati a neve. Versare la crema in tazzine da caffè, lasciarla raffreddare in frigorifero per alcune ore prima di servire. Accompagnare con biscotti secchi o con pezzetti di tortionata.




E ora facciamo un salto nelle altre regioni d'Italia:

Valle d’Aosta: Tegole e fiocca
Piemonte: Coppa sabauda: il Piemonte va in Toscana
Liguria: Finocchini di Sarzana 
Lombardia: La crema lodigiana
Trentino - Alto Adige: Lebkuchen
Veneto: La fregolotta
Friuli-Venezia Giulia: Putizza
Emilia Romagna: Lo Sburlon, il liquore con mele cotogne
Toscana: Cassata fiorentina
Umbria: Tozzetti
Marche: Frustingo
Lazio: Brutti ma buoni
Abruzzo: Il Parrozzo
Molise: Pizzelle fritte farcite
Campania: Mostaccioli napoletani al caffè
Basilicata: Le pettole lucane
Puglia: I cuscini di Gesù Bambino
Calabria: I ravioli di ceci
Sicilia: Cassata siciliana al Forno
Sardegna: Pilau alla Cagliaritana con frutti di mare
Piatti e ciotola Green Gate
In questo periodo dell'anno, la zucca è spesso protanista indiscussa di molti piatti, siano essi antipasti, primi, secondi o dolci. Personalmente lo trovo un ortaggio fantastico. Talmente versatile da poter essere utilizzato in innumerevoli ricette insolite. Complice il numero di novembre di Sale&Pepe, vi presento una ricetta rivisitata trovata sulla rivista.


Ingredienti per 4 persone:
800 g di zucca Butternut BioExpress pulita (ho scelto questa varietà, per il suo piacevole retrogusto di nocciola fresca, che si sposa bene con il resto degli ingredienti)
1/2 cipolla tritata finemente Bioexpress
1/2 costola di sedano tritata finemente Bioexpress
1/2 carota tritata finemente BioExpress
4 bacche di ginepro
250 ml di birra artigianale rossa La Marchesa
300 ml di brodo vegetale
150 g di yogurt greco
50 ml di panna fresca
qualche goccia di limone
un rametto di rosmarino
qualche fetta di pane bianco
una fetta di pane raffermo
olio extra vergine di oliva
sale

Tagliate la zucca a tocchetti e fatela cuocere al microonde per 5' a 650W, avendo cura di chiudere il contenitore apposito per micro con il suo coperchio o con della pellicola trasparente bucherellata.
In una pentola fate soffriggere la cipolla, il sedano e la carota in un paio di cucchiai di olio evo, a fiamma dolce, quindi aggiungete le bacche di ginepro. Unite la zucca, lasciatela insaporire qualche minuto e sfumate con la birra. Fatela sfumare e aggiungete il brodo caldo. Cuocete coperto per 20'.
Nel frattempo tostate il pane bianco in padella con un filo d'olio extra vergine di oliva e tenete da parte.
Spezzettate il pane raffermo e inseritelo in un cutter con gli aghi di rosmarino; avviate per ottenere delle briciole. Fatele tostare in una padella con un filo d'olio evo fino a che non saranno dorate e croccanti.
Frullate la zuppa con un frullatore a immersione. Se risultasse troppo liquida usate un trucchetto! Sciogliete un cucchiaino di maizena in un goccio d'acqua, stemperate bene e aggiungete alla zuppa (che nel frattempo avrete riposto sul fuoco); mescolate fino a che non si addenserà. Se invece la vellutata risultasse troppo densa, vi basterà aggiungere dell'altro brodo.
Aggiustate di sale.
Unite allo yogurt greco la panna e un goccio di limone. Mescolate bene.
Assemblate il piatto versando la vellutata e completando con le briciole di pane croccante al rosmarino, una fetta di pane bianco tostato e lo yogurt. Completate con un filo d'olio se vi va.


Note:
Per questa ricetta ho scelto di proposito la Birra Artigianale Rossa la Marchesa. Ho già avuto modo di parlarvi di questo marchio eccezionale. Anche stavolta le mie aspettative non sono state deluse. Si tratta di una birra dal colore rubino a bassa fermentazione, dai sentori di malto e dall'amaro deciso. Essendo alla ricerca di aromi e sapori più intensi e decisi, questa birra è stata la scelta ideale.


Non sono una grande amante di arance e mandarini. Per dirla tutta, non vado matta per gli agrumi in generale. Però devo dire che, all'interno delle varie preparazioni, siano esse primi, secondi o dolci, danno carattere al piatto. Sono la nota aggiuntiva in grado di rendere ogni ricetta unica.
Questa ciambella all'arancia ne è un esempio. Leggera, profumata e tanto buona. Provare per credere!


Ingredienti per 6 persone:

370 g di farina 00
200 g di zucchero
5 arance biologiche BioExpress
4 uova
3 cucchiaini di lievito per dolci in polvere
1 noce di burro
zucchero a velo
20 ml di olio extra vergine di oliva
sale

In una terrina, mescolate la farina con il lievito e un pizzico di sale.
In una ciotola sbattete le uova, aggiungete lo zucchero e lavorate gli ingredienti con le fruste elettriche per 3 minuti, fino a quando lo zucchero non si è sciolto completamente.
Unite alle uova sbattute la farina e l’olio (un cucchiaio per volta, alternandoli), continuando a mescolare con la frusta a mano. Aggiungete all’impasto la scorza grattugiata di 4 arance e il succo delle 5 arance.
Imburrate uno stampo da ciambella e versatevi l’impasto.
Infornate a 180°C per circa 30’, controllando la cottura inserendo uno stuzzicadenti al centro del dolce (se esce asciutto è pronto). Lasciate quindi raffreddare e sformate.
Completate con una spolverata di zucchero a velo e servite.



La ricetta della torta rovesciata all'ananas è un dolce davvero goloso! Umido, profumato e dal gusto avvolgente! Si prepara solitamente con ananas sciroppato, ma io questa volta ho preferito sostituirlo all'anans fresco di BioExpress.


Ingredienti per uno stampo da 24 cm:
3 di uova
100 g di zucchero semolato
150 g di burro
150 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
50 g di succo di ananas
300 g di ananas a fette bio BioExpress (oppure va bene anche sciroppato)
100 g di zucchero per il caramello

Procedimento:
Sciogliete lo zucchero con il succo d'ananas (potete usare quello già presente nel barattolo dell'ananas sciroppato; nel mio caso ho comprato del succo d'ananas) e portate ad ebollizione in un pentolino.
Cuocete fino ad avere un caramello leggero, quindi versatelo in uno stampo ricoperto di carta forno. Adagiateci subito sopra le fette di ananas: una al centro e le altre intorno.
In una ciotola, montate bene le uova con lo zucchero con una frusta elettrica. Aggiungete la farina e il lievito, mescolando bene con un cucchiaio di legno.
Infine aggiungete anche il burro fuso intiepidito e la vaniglia e mescolate.
Versate il composto nello stampo, sopra alle fette di ananas e livellate bene.
Quindi cuocete per circa 30-40 minuti in forno ventilato preriscaldato a 175°C.
Lasciate intiepidire appena (il caramello non deve iniziare ad indurirsi, o resterà sulla carta forno), poi, stando attenti a non bruciarvi, capovolgete la torta su un piatto da portata.


Oggi vi propongo un vero piatto da re! Le Reginette di Vittorio Emanuele II! Pare fosse stato uno dei suoi preferiti, arricchito da una cascata di tartufo bianco. La ricetta l'ho trovata su uno dei libri di Benedetta Parodi. Semplicemente squisita, da provare.

Ingredienti per 4 persone:
300 g di reginette Pasta Armando
200 g di speck a dadini (la ricetta originale prevedeva il prosciutto cotto, ma non mi appagava)
200 g di funghi porcini surgelati
3 uova intere
vino bianco qb
1 cipolla bio BioExpress
grana padano grattugiato qb
prezzemolo tritato BioExpress
olio extra vergine di oliva
pepe
sale

Preparazione:
Affettate la cipolla sottilmente e rosolatela in una padella antiaderente con lo speck e un filo d'olio. Aggiungete i porcini, salate e sfumate con il vino.
Lessate nel frattempo la pasta in abbondante acqua salata.
Quando è pronta, scolate la pasta e saltatela con il sugo ai funghi.
A fuoco spento aggiungete le uova, precedentemente sbattute con il grana, e mescolate bene. Completare con una macinata di pepe e il prezzemolo.

Piattino, tazzina e cucchiaino Green Gate

Oggi nella Kucina di Kiara si cucinano i biscotti. L'avvicinarsi del Natale mi porta spesso a questo tipo di preparazioni. Questa volta mi sono affidata a una ricetta del maestro Montersino, i Viennesi al miele, una dolcezza che non contempla la presenza dello zucchero saccarosio.

Americano a forma di tulipano ER Creazioni
  Ma vediamo subito come si preparano:

150 g di burro
60 g di miele biologico Mielbio Rigoni di Asiago ai fiori di acacia
1 uovo intero
130 g di farina di farro
50 g di farina di kamut
15 g di fecola di patate
la buccia grattugiata di un'arancia biologica BioExpress
sale

Montate in una planetaria con la foglia il burro morbido insieme al miele e alla buccia grattugiata dell'arancia. Unite poi a filo l'uovo e per ultimo incorporate tutte le farine setacciate insieme con il sale.
Con il sac-à-poche munito di bocchetta dentellata modellate i biscottini su una teglia rivestita con carta da forno.
Cuoceteli in forno a 150°C per circa 15'.





Oggi ho superato me stessa. Non tanto per aver fatto gli gnocchi al cacao di per sè, ma quanto per aver "maneggiato" due etti di gorgonzola. Questo formaggio o lo ami o lo odi. Io appartengo alla seconda categoria. Ma con gli gnocchi al cacao, pare essere la morta sua. Dico pare perchè mi sono affidata all'entusiasmo dei miei ospiti dinnanzi a questo piatto. La scarpetta pare sia stata d'obbligo. Pare.
Ma passiamo subito alla ricetta. Vi anticipo soltanto che la quantità di farina può essere variabile. Dipende dalla consistenza delle patate. Dovrete ottenere un panetto morbido ed omogeneo, nè troppo duro nè troppo morbido. Per la preparazione degli gnocchi, io solitamento uso patate a pasta bianca, ricche di amido e un po’ invecchiate poichè più povere di acqua.


Ingredienti per 8 persone

Per gli gnocchi al cacao:
600 g di patate biologiche BioExpress
300 g di farina 00
100 g di cacao amaro
un pizzico di sale
un tuorlo
una manciata di grana grattugiato

Per la fonduta al gorgonzola:
200 g di panna fresca
200 g di gorgonzola dolce
un pizzico di sale
un pizzico di pepe

80 g di speck a listarelle
una noce di burro

Per prima cosa preparate gli gnocchi.
Lessate le patate con la buccia in abbondante acqua salata e scolatele non appena risulteranno morbide inserendo la punta di un coltello (ci vorranno dai 30 ai 45', dipende dalla grandezza delle patate).
Schiacciatele ancora calde e con la buccia con l'apposito attrezzo, all'interno di una grande ciotola di acciaio (o se preferite su un piano di marmo o di plastica, comunque non legno che tende a incollare l'impasto). Aggiungete tutti gli altri ingredienti e impastate velocemente. Fate riposare l'impasto, avvolto nella pellicola, per circa 20'.
Preparate gli gnocchi prelevando piccole quantità di impasto e formando dei filoncini dal diametro di circa 2 cm e ricavate piccole porzioni che andrete poi a rigare con l'apposito attrezzo o con l'aiuto di una forchetta. In alternativa, potete preparare gnocchi più piccoli, le cosiddette chicche, per evitare il passaggio della rigatura.


Ora preparate la fonduta, facendo scaldare la panna con il gorgonzola tagliato a tocchetti. Mescolate con una frusta a fuoco dolce fino ad amalgamare bene il tutto.
In un'altra pentola, fate sciogliere il burro quindi aggiungete lo speck e cuocete fino ad ottenere listarelle croccanti.
Fate cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata. Non appena affioreranno in superficie, con l'aiuto di una schiumarola prelevateli e scolateli per bene.
Ora assemblate il piatto.
Disponete sul fondo un mestolo di fonduta, adagiatevi sopra gli gnocchi, quindi completate con speck croccante e una macinata di pepe nero (se piace).


 
Il sottofiletto, noto anche come controfiletto, lombata, roastbeef, lombo, scorza o trinca a seconda delle regioni, è un taglio del manzo corrispondente alla zona dorsale. È la parte più pregiata dell’animale. Si tratta di un taglio tenero, adatto a cotture brevi o comunque delicate, che non asciugano la carne. Per la ricetta di oggi, ho pensato di proporvi il Sottofiletto accompagnato a salsa di vino rosso, realizzato con la tecnica "slow cook", ovvero una cottura lenta e dolce che non aggredisce l'alimento, preservandone tenerezza e succosità. Per un approfondimento della cottura, vi suggerisco di leggervi la ricetta contenuta in questo link.
Ma torniamo alla nostra carne. Per questa preparazione mi sono affidata alla grandissima qualità delle Carni Greco. Grazie all’esperienza maturata in più di 50 anni di attivitàe alla costante ricerca della qualità, la GRE.CO. è in grado di offrire sempre il meglio ai propri clienti. I miei ospiti erano estasiati dalla bontà di questo taglio.


Ingredienti per 6 persone:

1 Kg di sottofiletto di manzo

olio extra vergine di oliva
sale qb
pepe qb

Per la salsa al vino rosso:
la scorza grattugiata di un'arancia biologica BioExpress
1 cucchiaino di maizena diluita in un poco d'acqua
olio extra vergine di oliva
2 scalogni Bioexpress
50 ml di vino rosso
20 mil di Marsala
20 ml di Mirti
sale qb

Accendere il forno a 80°C. 

Prendere una pirofila e posizionala nel forno caldo. Lasciando la pirofila a riscaldare, a fuoco medio far rosolare la carne in una padella con un po’ di olio per circa 3 minuti per lato. Trasferire la carne nella pirofila e lascia cuocere per circa 50 minuti. 
Prendere gli scalogni, tritarli in un mixer e far rosolare con 2 cucchiai di olio di oliva, il mirto e la scorza dell'arancia. Aggiungere la maizena diluita, il vino e il Marsala. Quando la salsa diventa cremosa, filtrare la crema e aggiustare di sale a piacere.
Servire la carne con patate al forno.




Il Minestrone alla Milanese, è una variante della conosciutissima minestra, cucinata nei territori della provincia di Milano. Si contraddistingue per la presenza del riso, delle cotenne e del lardo, prodotti tipici della tradizione lombarda. Soprattutto quest'ultimi due ingredienti, conferiscono al minestrone un gusto molto saporito e deciso.
Le verdure presenti sono veramente tante, una lista infinita che può subire modifiche a seconda della zona. Mia madre, per esempio, ha sempre aggiunto anche la zucca. Quella lodigiana è molto gustosa.
Un piatto della tradizione che vi riscalderà nelle giornate invernali e, grazie alle verdure, farà bene anche alla salute! Questa è la mia proposta per l'uscita del 2 novembre de L'Italia nel Piatto che vede come protagonista il cavolo: "Cavoli...è già novembre!".

150 g di riso tipo Arborio
40 g di lardo
40 g di cotenna di maiale
3 pomodori ramati BioExpress
3 carote BioExpress
3 patate BioExpress
2 zucchine BioExpress
100 g di zucca pulita e tagliata a dadini BioExpress
200 g di piselli sgranati BioExpress
1/2 verza BioExpress
100 g di fagioli borlotti secchi Melandri Gaudenzio
1 spicchio d’aglio orsino BioExpress
1 cipolla dorata  BioExpress
100 g di sedano BioExpress
qualche foglia di salvia
qualche foglia di basilico
una ciuffetto di prezzemolo
formaggio grattugiato
olio extra vergine di oliva
sale

Per preparare il Minestrone alla Milanese, mettete i fagioli a bagno nell'acqua per almeno per 12 ore e trascorso questo tempo scolateli.
Tritate finemente il lardo con uno spicchio d’aglio e un quarto di cipolla, amalgamate bene il tutto poi aggiungete un ciuffetto di prezzemolo e una costa di sedano e tritate ancora una volta. Tranne i piselli, la verza e la zucca, raccogliete nella pentola tutte le verdure spezzettate, i pomodori spellati, privati dei semi e tagliati a cubetti, il trito di lardo, la cotenna ridotta a dadini, due cucchiai d’olio e versatevi due litri abbondanti d’acqua. Salate, ponete sul fuoco e portate a bollore, abbassate la fiamma e continuate a cuocere a calore molto basso per almeno 2 ore. Quindi aggiungete i piselli, la zucca e la verza grossolanamente tritata o spezzettata e, dopo 15 minuti, il riso che richiede circa 18 minuti di cottura. Mescolate ogni tanto. Il minestrone alla fine deve riuscire piuttosto denso. Servitelo con abbondante formaggio grattugiato. 
Conservate il minestrone alla milanese in frigorifero, in un contenitore ermeticamente chiuso per un paio di giorni al massimo. Potete anche congelarlo se avete usato delle verdure fresche.




E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:

Valle d’Aosta: Frecachà de tartifle
Piemonte: Ris e coi (Riso con cavolo)
Liguria: Preboggion di patate e cavolo nero
Lombardia: Minestrone alla milanese
Trentino Alto Adige: Insalata di cappucci altoatesina
Veneto: Risi e verze ‎
Emilia Romagna: Cavolfiore alla Romagnola dell’Artusi
Toscana: Cavolo nero con le fette
Umbria: Frittelle di cavolfiore
Marche: Verza patate e saccina marchigiana
Campania: Pasta e cavolfiore alla napoletana
Puglia: Orecchiette e cavoli
Abruzzo: Verza cappuccia con alici
Calabria: Zuppa ‘e cavuli
Sicilia: Pasta con Broccolo "Arriminata"
Sardegna: Cabi assoffocau (Cavolfiore soffocato)

 
I Baci di funghi sono un antipasto simpatico e originale, ottimo da presentare soprattutto in questo periodo dell'anno. Sono velocissimi da realizzare e si può tranquillamente sostituire la ricotta ad altro formaggio cremoso e la mortadella al salume che più vi piace.
Ma vediamo subito come si preparano.



Ingredienti per 4 persone:
16 champignon cremino tutti della stessa dimensione
100 g di ricotta
100 g di mortadella
40 g di grana grattugiato
100 g di granella di nocciole (o mandorle)
1/2 limone biologico BioExpress

Passate al mixer la ricotta con la mortadella e il grana, trasferite la crema in una ciotola, copritela e ponetela in frigo.
Mondate i funghi privandoli della parte terrosa, lavateli rapidamente, staccate delicatamente i gambi dalle cappelle e tuffate quest’ultime per pochi istanti in acqua bollente acidula con il succo di 1/2 limone, poi scolate e asciugate bene.
Con i gambi rimasti potete farne funghi trifolati, aggiungerli a una torta salata o a un sugo di pomodoro.
Fate tostare la granella di nocciole in una padella antiaderente, senza alcun condimento.
Trasferite la crema di ricotta e mortadella in una sac-a-poche e distribuitela sulle cappelle dei funghi, quindi unitele a due a due. Rotolate il bordo dei “baci” nella granella di nocciole e serviteli.




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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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