Kucina di Kiara
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Fondale fotografico effetto marmo Sisters_Props
Finalmente il grande caldo è arrivato. So che la maggior parte di voi non è contenta per niente. Io invece si. E per l'occasione festeggio con qualcosa di fresco e goloso, la crostata con composta di fragole e rabarbaro, ricoperta da una goduriosa crema di ricotta, panna e cioccolato bianco. Vi ho fatto venire l'acquolina, vero?

Per la crostata, io uso l'infallibile ricetta del maestro Adriano Continisio.

Ve la riporto qui:

100 g di fecola di patate
500 g burro morbido
300 g zucchero a velo
200 gr uova intere (circa 4 uova, ma pesatele)
6 g di sale
20 g di succo di limone
6 g di lievito istantaneo
zeste grattugiate di due limoni
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia

Per il procedimento, vi rimando al suo blog dove tutto è spiegato in maniera esaustiva e dettagliata, per filo e per segno.
Una volta pronta la base, cuocetela in bianco, rivestendo la superficie con carta da forno e utilizzando gli appositi pesetti o legumi secchi.
Quindi preparate la composta di fragole e rabarbaro biologici BioExpress.
Io ho pulito 250 g di fragole e altrettanti di rabarbaro, ho poi ridotto la frutta a tocchetti e messa a cuocere con 20 g di burro e un cucchiaio di zucchero di canna, a fuoco lento, per circa 30'.
Per addensare il tutto, ho aggiunto un cucchiaino di agar-agar durante la cottura. Ho poi lasciato raffreddare.
Per la crema fredda, mescolate 250 g di ricotta di pecora a 200 ml di panna fresca montata, sciogliete a bagnomaria o al microonde 200 g di cioccolato bianco e unitelo al composto, quindi dolcificate a piacere con latte condensato. Io ho aggiunto anche un pizzico di cannella.
Componete la crostata disponendo la composta sul fondo della torta. Ricoprite il tutto con la crema fresca di ricotta e decorate a piacere.




Questa è la mia prima ricetta con la quinoa. In realtà coincide anche con la prima volta in cui l'ho assaggiata. Che dire? Amore a primo assaggio...è squisita!
L'unica raccomandazione è quella di lavarla bene bene al fine di eliminare le tracce di saponine presenti nei chicchi, e di lasciarla in ammollo per diverse ore.


Ingredienti per 4 persone:

250 g di quinoa mix Melandri Gaudenzio
3 zucchine biologiche Bioexpress
200 g di feta greca
100 g di rucola
200 g di olive Leccino Citres 
olio extra vergine di oliva

Per prima cosa cuocete la quinoa in acqua bollente salata per circa 15', fino a quando i grani si saranno gonfiati e avranno formato un piccolo germoglio bianco. Scolare e far raffreddare sotto il getto dell'acqua fredda.
Mondate e lavate le zucchine, tagliatele a tocchetti piccoli e fateli saltare per 10' in una padella con un filo d'olio.
Preparate il patè: frullate le olive (tenendone da parte qualcuna intera) con un poco del loro olio di conservazione, fino a ottenere una consistenza cremosa. Se vi piace, potete arricchirla anche con un po' di aglio o filetto d'acciuga. A voi la scelta.
Assemblate la vostra insalata di quinoa, aggiungendo le zucchine, la feta ridotta a cubetti, la rucola spezzettata, le olive intere e il patè. Mescolate bene. Aggiungete un filo d'olio e mescolate ancora.
Io non ho aggiunto sale poichè non era necessario.

 
Era da tanto, troppo tempo che desideravo fare e assaggiare questo dolce.
Galeotta fu la cena a casa della mia amica Ale...lei, dolcissima, mi chiama e mi chiede di fare una torta o un dessert con crema golosa, così da far felici anche i bambini. Peccato, torta a base di super alcolici, scartata...scherzo! E allora ecco che mi torna in mente questo dessert, con Nocciolata Rigoni di Asiago. Ohhhhhyessss!
Personalmente ho preferito optare per una versione senza uova, senza nessun motivo in particolare, solo per cambiare un po'.



Per una teglia da 8 persone vi serviranno:

24 savoiardi (io ho preparato una teglia composta da due strati, 12 savoiardi per strato)
Latte tiepido qb
2 cucchiaini di Nesquik
100 g di Nocciolata Rigoni di Asiago

Per la crema:
400 g di ricotta vaccina
250 g di panna fresca
qualche cucchiaio di latte condensato

per decorare, palline di cioccolato bianco, al latte e fondente

Per prima cosa montate a neve la panna fresca (non zuccherata).
In una ciotola capiente riducete a crema la ricotta, quindi unite qualche cucchiaio di latte condensato (mettetene più o meno a seconda dei vostri gusti) e per finire la panna montata. Mescolate delicatamente.
Preparate la bagna aggiungendo il Nesquik al latte tiepido. Mescolate bene.
Fate sciogliere a bagnomaria o qualche secondo al microonde la vostra Nocciolata.
Intingete ogni savoiardo nella bagna e preparate un primo strato nella teglia. Ricoprite con una generosa dose di crema, quindi con un cucchiaio, prelevate una buona quantità di Nocciolata semiliquida e fatela cadere sulla crema. Componete nella stessa maniera il secondo strato.
Per finire, decorate con palline o scaglie di cioccolato.



Eccoci... finalmente con una ricetta estiva! Ottima da gustare sia calda che fredda! Una frittata ricca di gusto, verdure, soffice soffice per via della cottura in forno. Insomma, da provare!


Ingredienti:

6 uova
3 cucchiai di latte
2 cucchiai di grana padano grattugiato
4 fette di Moser speck Alto Adige IGP
2 zucchine non troppo grandi
2 carote non troppo grandi
1 porro
olio extra vergine di oliva
qualche fogliolina di basilico
1 cucchiaino di curcuma in polvere
Sale qb
Pepe qb

Tagliate a tocchetti piccoli le zucchine e le carote. Affettate sottilmente il porro. Stufate quest’ultimo in una pentola di ghisa dai bordi alti, che possa poi essere messa in forno, con due cucchiai di olio e un filo di acqua. Cuocete a fuoco lento con coperchio, quindi aggiungete le carote, cuocete per 10 minuti e poi le zucchine. Proseguite la cottura per altri dieci minuti.
In una ciotola sbattete 3 uova intere e 3 tuorli con il latte, il grana, un cucchiaino di curcuma, sale e pepe. Montate a neve i 3 albumi e incorporateli al composto di uova. Aggiungete il tutto alle verdure e trasferite in forno a 160°C per circa 20 minuti.
Sfornate, tagliate la vostra frittata a fette, decorate con speck e basilico.



Piatti e tovaglietta Green Gate

Oggi una ricetta dal sapore primaverile, anche se, come dicono i nostri vecchi (se mi sentisse mia madre mi ammazza), non ci sono più le mezze stagioni. Come dargli torto! Oramai veniamo catapultati dal gelido inverno all'estate torrida, così, da un giorno con l'altro. E i malanni non si contano più...A monte, pensiamo ora a quest'estate tanto attesa, al sole, al caldo che smaniavo di avere e finalmente è qui!
Per celebrare la bellezza della bella stagione in arrivo, ecco un piatto davvero gustoso!
Chitarra al pesto di fave e pomodorini secchi, con porro e speck croccantissimi! Quelli che quando li metti in bocca fanno "cronch"!



Ingredienti per 4 persone:

320 g di Chitarra Pasta Armando
200 g di fave bio Bioexpress
1 porro bio Bioexpress
5-6 pomodorini secchi Citres
2 cucchiai di grana padano grattugiato
100 g di speck ridotto a sfilacci
olio extra vergine di oliva qb
sale e pepe qb

Mettete a bollire la pasta in abbondante acqua salata.
Mondate le fave, fatele bollire per una decina di minuti quindi scolatele, togliete loro la pellicina e mettetele in un mixer con i pomodorini secchi, il grana, un goccio d'olio. Avviate il robot, allungando la crema con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta, quindi aggiustate di sale e pepe e tenete da parte.
Mondate il porro, tagliatelo a fettine sottili e fatelo cuocere in una padella antiaderente dove avrete messo a scaldare precedentemente un filo d'olio. Aggiungete anche lo speck a sfilacci. Fate saltare, rigirando di tanto in tanto, fino a che non risulteranno belli croccanti.
Scolate la pasta, conditela con la crema di fave e pomodorini secchi, quindi decorate ogni singolo piatto con lo speck e il porro croccanti.
Buon Appetito!


Tazza, piatto rosa e tovaglietta Green Gate

In casa nostra, fortunatamente, non girano persone allergiche o intolleranti a qualche alimento. Almeno per il momento. Avevo però in dispensa un pacchetto di farina di riso destinato a scadere. Molto, ma molto scettica, cerco in rete una qualche torta da fare per smaltire questa polvere bianca senza glutine. Ed ecco che mi ritrovo davanti al bellissimo blog di Claudia Fornaciari e alla sua fantastica torta con farina di riso. La sofficità emanata dalla foto mi convince. Non vi dico una volta realizzata la torta e assaggiata. Non è durata più di 24 ore!


Ingredienti:

280 g farina di riso
20 g fecola di patate
3 uova intere
150 g acqua
80 g olio di semi vari
1 bustina lievito per dolci
180 g zucchero semolato
un cucchiaino di estratto di vaniglia

Montate a neve ferma gli albumi, quindi mescolate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
Continuando a mescolare, aggiungete l'olio a filo, quindi l'acqua, il cucchiaio di estratto di vaniglia e la farina con fecola e lievito. Mescolate bene, da ultimo aggiungete gli albumi montati a neve, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto.
Imburrate e infarinate uno stampo a cerniera di 22 cm di diametro e versateci dentro il composto.
Infornate a 180°C per circa 40 minuti, ma prima di sfornare il dolce fate la prova stecchino. Se uscirà asciutto sarà pronta!


Piattini e Tovaglietta Green Gate - Gerbere Ingrosso Fiori Lodi
Cari amici, questa nuova uscita de L'Italia nel Piatto vi stupirà per la sua particolarità. Devo dire che non è stato semplice tornare sui banchi di scuola, almeno per quanto mi riguarda. Storia poi, come materia, non è mai stata ai vertici della mia classifica personale. Una sfida alquanto interessante direi. Ecco quindi a voi la "Ricetta Storica"! Come ben sappiamo, tutte le regioni italiane hanno vissuto un periodo di dominazione straniera oppure subito un’incursione, un assedio o una conquista da parte di popoli esterni. Questi popoli hanno influenzato inevitabilmente anche la cucina.

Per la Lombardia, ho pensato alla storia dei Savoia a Milano, dall’epoca del Regno di Sardegna fino all’Unità d’Italia. Dalle cinque giornate di Milano, fino ad arrivare alla seconda guerra d’indipendenza e alla rivoluzione industriale, periodo che porterà la città di Milano ad essere il primo centro finanziario d’Italia. Anche la cucina subirà notevoli influenze, basti pensare a questo libro "Convivio da Re - La cucina dei rimasugli - Ricette Ottocentesche dei cuochi di Casa Savoia e della Nobiltà Europea" da cui ho estratto la ricetta delle Costolette di Asparagi.
Riporto paro paro quanto riportato nel libro.


Costolette asparagi
Lessare 1 kg di asparagi senza parte dura, scolarli al dente, unire 3-4 asparagi per volta con uno stecchino, passarli in uovo sbattuto e nel pane pesto, farli friggere in olio bollente.
Per la ricetta, ho utilizzato asparagi biologici Bioexpress.




E ora vediamo cosa ci hanno preparato le restanti regioni d'Italia...

Valle d’Aosta: Nodle unt rifla, la pasta di Gressoney
Piemonte: Pollo alla Marengo
Liguria: Torta di porri del genovesato 
Lombardia: Costolette di Asparagi, ricetta di Casa Savoia
Trentino Alto Adige: Basini de Trent
Veneto: La zonclada, dolce di ricotta e frutta secca medioevale
Friuli Venezia Giulia: Gnochi de pan triestini
Emilia Romagna: Cappellacci di zucca ferraresi
Toscana: Il papero alla melarancia ovvero l’anatra all’arancia
Marche: Ciambellone della Trebbiatura
Umbria: Strascinati di Cascia
Lazio: Saltimbocca alla romana
Abruzzo: Ferratelle
Campania: Il sartù di riso
Puglia: Ciceri e tria
Basilicata: La cialledda: acquasale fredda
Calabria: Nepitelle https://ilmondodirina.blogspot.com/2019/06/nepitelle.html
Sicilia: Caponata di Melanzane e Pesce
Sardegna: Cassola de Pische Catalana
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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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