Kucina di Kiara
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Che sia la regina indiscussa delle ricette furbe lo sappiamo. Ma ogni volta ha la capacità di stupirmi, come accaduto per questa, ennessima, furbissima ricetta. Araba Felice un monumento a te!
E' difficile, anzi, impossibile che io sostituisca un pasto con del gelato. Ma questa ricetta veloce, semplice e genuina me lo ha permesso, con la calura di questi giorni. Poi richiede l'utilizzo di soli 2 ingredienti...più semplice di così!
Ragazze, non vi resta che provare. 
La prossima volta voglio provare a fare una versione golosa variegata alla Nutella...

La ricetta che ho trovato da Stefania proviene da Martha Stewart Kids e originariamente prende il nome di Frozen Yogurt Pops.

Ingredienti:
250 g circa di yogurt greco
120 g di confettura che preferite (per me Fiordifrutta Rigoni di Asiago Fragole e Fragoline di Bosco)

Unire la confettura allo yogurt senza mescolare troppo, lasciando un effetto variegato.
Mettere negli stampi per ghiaccioli e tenere in freezer per almeno 6 ore.

Come suggerisce Stefy, per la versione vegan basta sostituire lo yogurt greco con quello di soia e il gioco è fatto.
Con queste dosi e con i miei stampini, ho ottenuto 4 stecchi gelato.
Per le dosi, vale la regola 2:1 ovvero metà peso di confettura rispetto a quello dello yogurt.


La pavlova è una dolce meringato tipico della Nuova Zelanda e dell'Australia.
Alcune ricerche fanno risalire la nascita di questogolosissimo dolce al lontano 1926, da un pasticcere di un Hotel a Wllington in Nuova Zelanda.
Quando ho un esubero di albumi da smaltire, la pavlova è assicurata.
Se come me adorate questo dolce, non lasciatevi sfuggire la versione al cappuccino e quella al limone e mandorle.


Ingredienti:
250 g di zucchero semolato
4 albumi freschi o pastorizzati
2 cucchiai di succo di fragole
2 cucchiaini di amido di mais
1 cucchiaino di aceto bianco
un pizzico di sale
1 cucchiaino di pepe rosa
200 ml di panna fresca
250 g di fragole
il succo di un limone
due cucchiai di zucchero semolato (per le fragole)

Preriscaldare il forno a 180°C e foderare una placca da forno con carta forno (disegnate un cerchio aiutandovi con una teglia tonda dal diametro di 23 cm, sul lato opposto rispetto a quello su cui appoggerete la pavlova).
Montare gli albumi con il pizzico di sale finchè non cominceranno ad essere gonfi e spumosi. A questo punto unire a poco a poco (io un cucchiaino per volta) lo zucchero e i due cucchiai di succo di fragola. Continuare a montare finchè otterrete una meringa soda. Alla fine unire l'amido e l'aceto.
Pestare il pepe rosa in un mortaio e amalgamarlo delicatamente alla meringa preparata.
Versare la meringa sulla carta forno e modellarla in un cerchio da 23 cm di diametro, cercando di farla perfettamente piatta in superficie, come fosse un tronco di cono.
Infornare e immediatamente abbassare il calore a 150°C.
Cuocere per un'ora, quindi spegnere il forno e lasciar raffreddare la pavlova al suo interno.
Nel frattempo pulire e mondare le fragole, tagliarle a pezzetti e mescolarle con il succo del limone e i due cucchiai di zucchero. Lasciare riposare in frigorifero.
Quando la pavlova è pronta, prima di servirla, montare la panna fresca (senza zuccherarla ulteriormente) e versarla sul dolce. Cospargere con le fragole e qualche goccia del loro succo.
Servire le fette singole con un cucchiaio di fragole a parte.



La Panzanella è conosciuta con svariati nomi: pansanella, panmolle, panmòllo e tutti stanno a indicare un piatto povero e del riciclo, dove si recupera pane raffermo.
E' di origine toscana, diffusa poi nelle Marche e Lazio.
La ricetta originale prevede il pane tipico toscano senza sale, conosciuto anche come pane "sciocco".
In Umbria, Lazio e Marche le fette di pane vengono bagnate ma non spezzettate e gli ingredienti sono disposti direttamente sopra le fette, come una bruschetta.
Io vi propongo una versione finger food, dove la panzanella è servita all'interno di scrigni di pane croccante.

Ingredienti per 4 persone:
4 fette di pancarrè senza crosta
3 fette di pane tipo toscano raffermo
1 cetriolo biologico BioExpress
2 cipollotti rossi
400 g di pomodorini datterini BioExpress
Basilico qb
Aceto qb
Olio extra vergine di oliva qb

Con un mattarello appiattite le fette di pane e con l'aiuto di un coppapasta rotondo ricavate 8 cerchi.



Disponeteli all'interno di una teglia per muffin e infornate a 180°C per 15-20' o comunque fino a che non diventa dorato e croccante.
Lavate e pelate il cetriolo, quindi tagliatelo a fettine.
Sbucciate i cipollotti e tagliateli a fettine sottili, poi metteteli in ammollo in una ciotola con acqua e aceto, per addolcirne il sapore.
Lavate e riducete infine i pomodorini a tocchetti.
Scolate i cipollotti e disponeteli in un'insalatiera, unite il cetriolo e i pomodori quindi condite con olio e aceto. Regolate di sale, profumate con qualche foglia di basilico e mescolate.
Bagnate le fette di pane toscano raffermo con acqua fresca, strizzatele, eliminate la crosta e sbriciolatele grossolanamente. Trasferite il tutto nell'insalatiera insieme alle verdure.
Riponete in frigorifero per almeno 20 minuti.
Mettetela nei cestini di pane poco prima di servirla, così da non farli ammorbidire troppo.

Per questa ricetta ho ridotto le quantità di pane raffermo per via della presenza dei cestini di pane.
Se non avete tempo e voglia di farli, raddoppiate la dose di pane raffermo.



Care amiche, vi presento la regina delle insalate estive. Anzi la cugina della più famosa che prevede l'uso dell'anguria, al posto del melone. All'inizio ero scettica, ve lo confesso, poichè temevo che il melone non avrebbe legato con gli altri sapori. La sua dolcezza, però, é perfettamente bilanciata dal formaggio salato, dando vita a un piatto deliziosamente fresco ed equilibrato.
Potete sbizzarrirvi e aggiungere foglioline di menta al posto del basilico, oppure arricchire con olive, cipolla rossa ecc...
In questo caso io l'ho proposta come antipasto veloce, in una cena dove ti arrivano ospiti inattesi. 

Ingredienti per 4 persone:
200 g di feta
4 fette di melone biologico BioExpress
sale qb
pep qb
olio extra vergine di oliva
qualche fogliolina di basilico

Preparazione:
Tagliare le fette di melone a cubetti. 
Tagliare a cubetti anche la feta e mescolarla al melone. 
Aggiustare di sale. 
Tagliare a striscioline il basilico. 
Condire l'insalata con un filo d'olio e completare con il basilico e un po' di pepe.


Oggi vi propongo l'ennesimo piatto estivo. Quando il caldo ci fa passare la voglia di stare ai fornelli (parlo per voi, non per me...eheheheh) sono ben graditi i piatti veloci o che comunque si possono preparare in anticipo, per poi essere consumati freddi il giorno dopo o la sera.
Questa ricetta me la passò mia nipote Denise. Lei usò del farro, io l'ho sostituito a del riso integrale ma siete liberi di usare quello che vi suggerisce la fantasia, quindi riso classico, orzo, miglio, cous cous...il risultato sarà comunque gustoso, leggero e vegano.

L'esecuzione è semplicissima.
Mettete a bollire in acqua bollente salata il riso integrale per circa 50' (per 4 personevi occorreranno circa 250 g), scolatelo e fatelo raffreddare sotto il getto dell'acqua fredda.
Versate il riso in una ciotola capiente, aggiungete qualche cucchiaio di pesto (io uso sempre questo), circa 100 g di noci sgusciate ridotte a pezzettini e 5-6 pomodorini secchi Citres ridotti a tocchetti.
Completate con un giro d'olio extra vergine di oliva e una macinata di pepe. Andateci piano con il sale perchè i pomodorini secchi sott'olio, già da soli, sono conferiscono sapidità al piatto.
Mescolate con cura e servite.



La Cheesecake è uno dei dolci più amati della tradizione americana, ma lo sapevate che affonda le sue origini all’epoca degli antichi greci?
Il primo antenato della moderna cheesecake risale infatti al 776 a.c. nell’isola di Delos, in Grecia, dove veniva servito agli atleti, durante i primi giochi olimpici, un dolce a base di formaggio di pecora e miele, per caricarli di forze ed energie.
Ma la versione più moderna della cheesecake prende spunto dagli USA.
Il New York cheesecake è infatti un dolce tipico della tradizione americana, preparato con crema fresca di formaggio.
I biscotti generalmente usati per la cheesecake fredda, di cui esistono infinite varianti, sono i digestive ma, avendo provato anche altri biscotti o frollini, ottenendo sempre un ottimo risultato, vi consiglio di utilizzare quelli che più preferite e che avete in casa.
Il tradizionale dolce newyorkese è molto alto. Io personalmente faccio fatica a finirne una fetta (quando sono andata a New York però mi sono sforzata, credetemi, ma a stento ho mangiato l'ultimo boccone). Per un gusto puramente personale, prediligo gli stampi più larghi, così da ottenere un dolce più basso. Ma a voi la scelta. Per una resa come la mia, usate uno stampo a cerniera da 28 cm di diametro. Se lo preferite più alto, uno da 20 cm di diametro.

Ingredienti per 10-12 persone:

Per la base:

300 g di biscotti al cacao
100 g di burro
1 cucchiaio raso di miele

Per la mousse: 
350 g di Nutella
350 g di formaggio fresco spalmabile
250 g di panna fresca

Per guarnire: 
nocciole e granella di nocciole per guarnire


Procedimento:
Tritare finemente i biscotti con l'aiuto di un robot e sciogliere il burro al microonde o a bagnomaria.
Aggiungere il burro e un cucchiaio di miele ai biscotti tritati. Amalgamare bene e versare il composto ottenuto in una teglia a cerniera con la base rivestita di carta forno. Schiacciare bene il composto fino ad ottenere una base compatta. Riporre in frigo a solidificare.


Prepariamo ora la mousse della nostra cheesecake alla Nutella iniziando a ridurre in crema il formaggio spalmabile aiutandoci con una frusta per evitare la formazione di grumi. Aggiungere quindi la Nutella.
Amalgamare bene i due ingredienti fino ad ottenere un composto lucido e liscio.
In un altro recipiente montare la panna ben ferma.
Aggiungere la panna montata al composto di Nutella e mescolare con un cucchiaio di legno dal basso verso l’alto per non smontare la panna. Versare il composto ottenuto sulla base di biscotti.


Livellare bene la superficie della cheesecake e riporre in frigo per minimo 4-5 ore e infine una mezz’oretta in freezer per compattare meglio la mousse.


Togliere la cheesecake alla Nutella dallo stampo a cerniera e guarnire con nocciole intere e granella di nocciole.
La cheesecake alla Nutella è pronta per essere servita!



Questa insalata di pasta con salsa di uova sode e basilico è un piatto estivo, fresco e sfizioso; una pasta fredda facilissima da realizzare e molto gustosa.
E' un piatto economico, condito con ingredienti tipicamente mediterranei come i pomodorini, i capperi, il basilico e olive; a legare il tutto ci pensano le uova, che donano una piacevole consistanza cremosa al condimento.
La ricetta l'ho trovata sul Cucchiao d'Argento.


250 g di pasta Grano Armando (io ho usato il Cannerone)
100 g di pomodori datterini BioExpress
2 uova
1 mazzetto di basilico
6 olive verdi e nere Citres
4 capperi sotto sale Citres
olio extravergine di oliva Dante
sale

Lavate le uova, trasferitele in una casseruola con acqua fredda e cuocetele per 8 minuti dall’inizio del bollore. Scolatele e lasciatele raffreddare.
Sciacquate i capperi sotto l’acqua corrente per togliere il sale e trasferiteli in un mixer (per me Smart Chopper Princess).
Lavate le foglie di basilico, asciugatele delicatamente e aggiungetele al contenuto del mixer. Sgusciate le uova, tagliatele a pezzi e unitele al basilico. Versate quattro cucchiai di olio e frullate gli ingredienti fino a ottenere una crema densa e omogenea.
Trasferitela in una terrina, unite i pomodorini lavati, asciugati e tagliati in quattro parti, le olive verdi e nere snocciolate e ridotte a tocchetti. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e diluite la salsa di uova con qualche cucchiaio dell’acqua di cottura, scolatela al dente e raffreddatela sotto il getto dell’acqua fredda. Conditela con la salsa e servite.

Tovaglietta, piatto fondo e ciotola Green Gate

Ed è subito estate! Non so voi, ma io associo inevitabilmente il cous cous e la salsa tzatziki al mare, al sole, alle cene all'aperto. E quando queste due prelibatezza s'incontrano scoppia l'amore! Li avete mai provati insieme? Da leccarsi i baffi e poi si preparano in un attimo. Ricetta veloce, gusto appagante. Cosa volere di più?


Ingredienti per 4 persone:
250 g di cous cous
300 ml di acqua
olio qb
sale qb
1 cucchiaio di paprika dolce (oppure piccante se la preferite)

Per la salsa tzaztiki:
1 cetriolo biologico BioExpress
170 g di yogurt greco
sale qb
1 cucchiaino di succo di limone biologico BioExpress
1 cucchiaino di aceto bianco

Per completare:
2 pomodori ramati biologici BioExpress
10 olive nere denocciolate Citres
2 cipollotti rossi di Tropea
200 g di feta

Procedimento:

Far rinvenire il cous cous in acqua bollente, con olio, sale e paprika.
Io solitamente metto tutto in un contenitore con coperchio, in questo caso uso la Ciotola Tupperware con sigillo ermetico, molto adatta e pratica per questo tipo di preparazioni e non solo.

Per la salsa tzaztiki: grattugiare il cetriolo, strizzarlo e mescolarlo con lo yogurt. Aggiungere il sale, il succo di limone e l’aceto.
Affettare pomodori, olive e cipollotto. Sgranare il cous cous e condirlo con le verdure, le olive, l’olio, il sale e la feta.
Servire il cous cous con un cucchiaio di salsa tzaztiki. Completare con un filo d’olio. 

Estate tempo di ciliegie. Sono tra i frutti meno calorici, lo sapevate? Io personalmente no. 
Inoltre sono un frutto ricco di vitamine: contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono anche una fonte non indifferente di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo.
Hanno però una pecca: devono essere snocciolate. Esiste in commercio l'attrezzo apposito che consiglio vivamente. Non essendone personalmente in possesso, testona come, ho voluto provare a snocciolarle come visto fare in un video che circola in rete, dove pare basti armarsi di una bottiglia di vetro e bacchetta da sushi. Nel fatidico video è sufficiente riporre la ciliegia matura sull'apertura della bottiglia e, con l'aiuto della bacchetta, infilzarla con un colpo deciso in modo da far fuoriuscire il nocciolo in fondo alla bottiglia. Bene. Ho sporcato di succo di ciliegie TUTTA la cucina (pavimento e mobili compresi) insieme al mio viso-collo-braccia-canottiera-pantaloncini.
Morale della favola: compratevi un denocciolatore. Costa poco e rende molto.
Ingredienti:
260 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
200 g di zucchero semolato
200 ml di panna fresca
3 uova
1 cucchiaino di estratto di vaniglia home-made
200 g di ciliegie denocciolate biologiche BioExpress

Mettete tutti gli ingredienti nel mixer con le lame e azionatelo finchè il composto non si presenterà liscio e omogeneo.
Imburrate e infarinate uno stampo a ciambella del diametro di 24 cm, versate il composto alternandolo alle ciliegie leggermente infarinate (eviterete così che cadano tutte sul fondo in fase di cottura) e infornate in forno preriscaldato a 170°C per 45'. 
Infilzate il ciambellone con uno stecchino prima di sfornarlo: dovrà uscirne perfettamente asciutto.



Il Gelo d'Anguria è un dolce tipico di Palermo ma, in base alla zona o alle tradizioni familiari, può contemplare l’aggiunta di diversi ingredienti, oltre a quelli indicati in questa ricetta, tra i quali si elencano le mandorle, i chiodi di garofano, l’acqua di gelsomino, l’acqua di fiori di arancio, la vaniglia e frutta candita di vario genere.
Anch'io contribuisco con l'ennesima versione, omettendo la granella di pistacchio, sostituendola a granella di nocciole.
Il gelo di anguria viene infine utilizzato anche come farcitura per crostate.
E' un ottimo dolce adatto anche per vegani.


Ingredienti per 4 persone:
750 ml di succo di anguria Aspirandi
70 g di maizena
40 g di zucchero di canna integrale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 g di gocce di cioccolato fondente
cannella qb
granella di pistacchi qb (io non l'avevo e l'ho sostituita con granella di nocciole)

Procedimento:
Frullare l'anguria per ottenerne il succo.
Stemperare la maizena con un po di succo, e mettere il succo restante in un pentolino dai bordi alti a scaldare.
Aggiungere la maizena, lo zucchero e l'estratto di vaniglia.
Una volta raggiunto il bollore spegnere il fuoco.
Lasciare intiepidire poi aggiungere le gocce di cioccolato, mescolare e trasferire nei bicchieri.
Lasciare rassodare in frigo per almeno 6 ore.
Completare con granella di nocciole (anche se sarebbe preferibile il pistacchio) e cannella.

Ciotola e tovaglietta Green Gate
In estate le insalate diventano le nostre migliori amiche. Facili da preparare, si possono anche conservare in frigo fino al momento di servire e preparare quindi in anticipo. 
Così oggi vi propongo la ricetta dell’insalata di patate con fagiolini e gamberi, una ricetta estiva, facilissima che vi appagherà. Inoltre il condimento è davvero goloso, una salsina frullata che piacerà a tutti. 

Ingredienti per 4 persone:
3 patate biologiche BioExpress
250 g di fagiolini biologici BioExpress
50 g di mandorle pelate
sale qb
pepe qb
mezzo limone biologico BioExpress
30 g di basilico
50 g di olio di oliva
300 g di gamberi
olio extra vergine di oliva qb

Preparazione
Lessiamo le patate in abbondante acqua salata, sbucciamole e facciamo raffreddare.
Puliamo i fagiolini, spuntiamoli e lessiamoli in acqua bollente poco salata per 15 minuti circa (devono restare croccanti). Scoliamo e facciamo raffreddare.
Rosoliamo i gamberi puliti in una padella antiaderente, con un filo d'olio, per un minuto per lato. Mettiamo in una ciotola i fagiolini tagliati, le patate affettate, i gamberi e mescoliamo un po’. Frulliamo il basilico con le mandorle e la scorza del limone e olio, condiamo l’insalata con la salsina e saliamo e pepiamo. Mettiamo in frigo fino al momento di servire.

Ah, le polpette. A chi non piacciono? A nessuno credo, tranne Piccola peste che non fa testo. Falle come vuoi, di carne, di salsiccia, di verdure, vegetariane, vegane, sta di fatto che sono semplicemente irresistibili e risolvono spesso tanti pranzi, pic-nic, cene, permettendo di utilizzare gli avanzi che abbiamo nel frigo.
Ne esistono versioni infinite con ricette tramandate di generazione in generazione. Ognuno ha la sua. Io vi propongo la mia!



Ingredienti per 6 persone:
400 g di carne trita di vitello
1 patata

1 melanzana
1 uovo
40 g di Parmigiano Reggiano

una fetta di pane raffermo
pangrattato qb
qualche foglia di basilico
timo
sale
pepe
noce moscata
olio di semi di arachidi per friggere

Lavate la melanzana, tagliatela a metà incidetela con un coltello praticando dei tagli incrociati e cuocetela nel microonde per circa 10' alla massima potenza (regolatevi poi con i vostri forni; potete anche bollirla o cuocerla nel forno tradizionale fino a che la polpa diventa tenera e si stacca dalla pelle). 

Scavatene la polpa, strizzatela e ripassatela in padella con un filo di olio, sale e basilico. 
Bollite una grossa patata, fatela raffreddare e schiacciatela. 
Spezzettate grossolanamente il pane raffermo a bagnatelo con acqua fino a che diventa morbido.
In una terrina mescolate la carne, la patata, la melanzana, il pane strizzato, un uovo, il formaggio, il basilico tritato, il timo e profumate con sale, pepe e noce moscata. Dovrete avere un composto morbido ma consistente: se dovesse essere troppo molle aggiungete del pangrattato. 
Formate delle polpette della grandezza che preferite, passatele nel pane grattato e friggetele in olio di oliva. 
Se preferite una versione light, potete anche cuocerle in forno. 




Potremmo chiamarla anche torta del riciclo. E' ottima d'estate poichè leggera. Ci permette di consumare gli albumi in esubero e si può fare con tutta la frutta che vogliamo e preferiamo (pesche, prugne, ciliegie, fragole...).
Cosa state aspettando? Correte a prepararlaaaaaa!!!!

Ingredienti per 8-10 persone:
150 g di farina 00
200 g di albicocche (o altra frutta di stagione)
400 g di ricotta vaccina
100 g di yogurt greco
4 albumi
100 g di zucchero
1 pizzico di lievito per dolci
30 g di miele Mielbio Rigoni di Asiago

Procedimento:
Lavare le albicocche, dividerle a metà e privarle del nocciolo. Tritate quattro mezze albicocche tenendo le altre da parte. Montare gli albumi con lo zucchero. Incorporarvi la farina con il lievito, la ricotta, lo yogurt e il trito di albicocca. Versare il composto in uno stampo foderato con carta forno. Infornare per 45' a 180°C. Fare raffreddare la torta, anche per diverse ore, in frigorifero.
Cuocere le albicocche restanti con il miele per circa 10', mescolando. Frullare il tutto con un frullatore a immersione e servire la torta con la composta.


Questa insalata fredda è l'ideale da preparare in queste giornate afose.
Se avete a disposizione pollo già cotto, lessato o arrosto, eliminate pelle e ossa, tagliatelo a tocchetti e utilizzatelo per preparare questa ricetta inventata da uno chef italiano, Cesare Cardini, negli Stati Uniti nel lontano 1946. 
Potete sostituire l’insalata romana (presente nella versione originale) con un’altra a foglia croccante tipo lattuga iceberg e unire qualche filetto di acciuga sott’olio. Preparate gli ingredienti dell’insalata in anticipo, ma conditela solo all’ultimo minuto prima di servire.
Ne esistono svariate versioni, io vi propongo la mia che prevede cacioricotta al posto del Parmigiano.
Ingredienti:
1 cespo di insalata riccia Bioexpress
400 g di petto di pollo 
50 g di cacioricotta
3 fette di pane tipo filone 
1 spicchio d’aglio BioExpress
1 cucchiaino di senape dolce 
1/2 limone biologico BioExpress
olio extravergine di oliva 
sale

Una confezione di pasta brisée già pronta

Preparazione:
Tagliate il petto di pollo a striscioline, scaldate tre cucchiai di olio in un padella antiaderente, unite lo spicchio d’aglio intero (potete anche schiacciarlo se preferite) e la carne, regolate di sale e proseguite la cottura a fiamma dolce e a pentola coperta per 6-7 minuti. Aggiungete, se necessario, poca acqua calda perché la carne non si asciughi. Eliminate lo spicchio d'aglio.

Mondate l’insalata, tagliatela a tocchetti, lavatela ripetutamente in acqua corrente, scolatela e asciugatela. 
Spremete il limone, versate il succo in un barattolo a chiusura ermetica con la senape, tre cucchiai di olio e una presa di sale.

Stendete la pasta brisée su una tortiera rivestita da carta da forno. Bucherellate la superficie con i rebbi di una forchetta, rivestite il fondo con altra carta forno, mettete al centro legumi secchi o gli appositi pesetti e cuocete la pasta in bianco in forno caldo a 180°C per 20' circa.

Tagliate il pane a dadini e rosolatelo in una padella con due cucchiai di olio fino che risulta dorato e croccante. 
Mettete l’insalata nel guscio di pasta brisée e disponetevi sopra il pollo. 
Scuotete ripetutamente il vasetto con il condimento fino a ottenere una salsa legata e omogenea da versare sull’insalata. 

Unite il cacioricotta a scaglie, i crostini di pane e servite.

Oggi, in occasione del consueto appuntamento mensile con la cucina tipica regionale de L'Italia nel Piatto, propongo un piatto semplice e delizioso. Il tema è Piatti a base di pesce di mare o d'acqua dolce, crostacei e molluschi. Questo che propongo è un piatto conteso tra bresciani e veronesi, ma presente con poche varianti, in tutta la fascia dei laghi prealpini. Fuori dalla Lombardia, la tinca si ritrova in Piemonte e in Veneto, e nei laghi umbro-laziali del Trasimeno e di Bolsena.

Per togliere il caratteristico sapore di fango ai p
esci già morti, è necessario tenerli a bagno per almeno 24 ore in acqua pulita per poi immergerli rapidamente alcune volte in acqua bollente, prima di procedere a un’accurata squamatura e alla sventratura.
Altri consigliano di rovesciare sulle branchie dei pesci un bicchiere di aceto.
Io mi sono affidata al mio pescivendolo di fiducia...

Preparazione per 6 porzioni

Ingredienti: 
350 g di riso Carnaroli
100 g di burro
2 tinche di lago
1 costa di sedano bio
1 carota bio BioExpress
1 cipolla bianca bio BioExpress
1 spicchio d'aglio BioExpress
1 manciata di prezzemolo
sale

Preparazione: 
Squamare le tinche, sventrarle, lavarle e sfilettarle (questo lavoro l'ha fatto per me il pescivendolo).
Porre sul fuoco una casseruola con un litro di acqua salata, unire la carota, la cipolla, il sedano, le
lische e le teste dei pesci. Cuocere per 20 minuti e poi filtrare il brodo da un colino affinché nonpassi alcuna lisca, versandolo in una terrina; tenerlo al caldo. 
Imburrare una pentola e disporvi i filetti di tinca; porre il recipiente sul fuoco e cuocere il pesce rigirandolo delicatamente. 
Mondare il prezzemolo, lavarlo e tritarlo finemente con lo spicchio d’aglio. 
Mettere il trito in una casseruola con il restante burro e farlo rosolare. 
Unire il riso, lasciarlo tostare e, aggiungendo di tanto in tanto il brodo di pesce, portare il risotto
a cottura. 
Accomodarlo su un piatto di portata e sistemarvi sopra i filetti di tinca.


E ora andiamo a vedere cosa propongono le altre regioni: 


Lombardia. Risotto con le tinche
Friuli Venezia Giulia. BORETO ALLA GRADESE 
Liguria. Guazzetto di acciughe     
Emilia Romagna. Brodetto di pesce alla romagnola 
Toscana. Sburrita di baccalà
Umbria. Trota al prosciutto
Abruzzo. Filetti di sgombro al limone
Puglia.  Totanetti ripieni 
Calabria. Sarde ripiene 
Sardegna.  Lorighittas arselle e bottarga/ Frittelle di Bianchetti

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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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