Kucina di Kiara
  • Home
  • Su di me
  • Party recipes
  • Mediakit
  • Dosario
  • collaborazioni
Tovaglia Green Gate
Buongiorno mondo! Come andiamo? Un'altra settimana ha avuto inizio ma qui a Lodi splende così un bel sole che non posso farmi prendere dalla tristezza del lunedì. Passo subito alla ricetta del giorno (trovata su un vecchissimo numero de La Cucina Italiana) perchè mi aspetta una montagna, anzi che dico una montagna, una catena montuosa di roba da stirare...mi faccio gli auguri da sola...eheheheheheh.

Ingredienti per 2 persone:
g 200 ca. di pesce spada
g 140 ceci lessi 
g 140 pasta corta tipo penne rigate
aglio
rosmarino
brodo vegetale
olio extravergine d'oliva
sale


Preparazione:
Lessate le penne al dente. Tenete da parte un cucchiaio di ceci interi e frullate i rimanenti con l'aggiunta di un mestolo di brodo vegetale, ottenendo una salsina semidensa. Portatela su fuoco moderato e, intanto, riducete a cubetti il trancio di pesce spada e cuoceteli brevemente, a fuoco vivo, con un filo d'olio, sale e un trito di aglio e rosmarino. Trasferite le penne nella salsina in ebollizione, saltatele rapidamente, unite la dadolata di pesce, i ceci interi e qualche fogliolina di rosmarino. Correggete di sale, irrorate con un filino d'olio e servite.

Da quando Babbo Natale mi ha portato a casa la planetaria, dopo un primo, titubante inizio, non mi sono più fermata. E' fantastica, e di questo devo ringraziare Erica che mi ha convinta col suo dettagliatissimo post all'acquisto del prodotto. Non rientrerà nelle marche Vip, ma il suo sporco lavoro (al posto mio) lo fa, eccome! Questa è una delle prime ricette realizzate (complice anche l'acquisto di un meraviglioso libro sul pane fatto in casa di Christine Ingram). Si tratta di deliziosi panini di origine scozzese, ottimi serviti caldi a colazione. Sono conosciuti anche come "baps" o "rolls". Io li ho accompagnati con la deliziosa marmellata di arance. Una colazione principesca! Questi panini vanno mangiati subito e sono notevolmente salati, come quasi tutti i tipi di pane scozzese. Sono buoni in qualsiasi occasione ma, a colazione, sono davvero il massimo!


Dosi per 10 panini:

450 gr di farina bianca (più altra per spolverare)
2 cucchiaini di sale
20 gr di lievito fresco (io ne ho usato la metà)
150 ml di latte tiepido
150 ml di acqua tiepida
2 cucchiai di latte per la glassa

Setacciate la farina insieme al sale nella planetaria (potete comunque farlo anche a mano). Mescolate il lievito nel latte e poi aggiungete l'acqua. Versate al centro della farina e amalgamate fino ad ottenere un impasto morbido. Lavorate delicatamente l'impasto (io alla velocità minima col gancio) per una decina di minuti poi versatelo in una terrina, copritelo con della pellicola oleata e lasciatelo crescere al caldo (io nel forno a 38°C) per un'ora, o fino a che non raddoppia il suo volume. Rovesciate l'impasto su una superficie leggermente infarinata. Dividetelo in 10 pezzi uguali, lavorateli delicatamente e modellateli con l'aiuto di un mattarello in ovali schiacciati. Posizionateli su due teglie ricoperte da carta da forno, ben distanziati tra loro e copriteli con un canovaccio, lasciandoli crescere, sempre al caldo, per 30' circa. Fate poi riscaldare il forno a 200°C. Schiacciate al centro, con tre dita, ogni panino, per togliere le eventuali bolle d'aria e per evitare che si formino. Spennellateli con il latte e spolverateli con della farina. Cuocete in forno per 15-20' e fino a che non scuriscono leggermente. Serviteli caldi.

Giusto per non farci mancar niente (vuoi mettere: la nebbia, l'umidità, le zanzare...), anche noi lodigiani questa mattina ci siamo svegliati (almeno io) a ritmo di terremoto. Il tragico (che per fortuna non c'è stato) si unisce al comico. Erano passate da poco le nove quando vengo svegliata da una forte scossa. Sento il letto traballare. No, non sto sognando, sono sveglia. Saranno i muratori qui accanto col martello pneumatico - ma di rumori non se ne sentono - Sarà la caldaia che sta per scoppiare - No, impossibile - Sarà mica il terremoto???? Oddio, che faccio? Iris, devo pensare a Iris! Sotto il letto impossibile proteggersi - non ci passo manco a calci con la pancia che ho - Idea, capovolgo il lettino già montato della piccola e mi riparo lì sotto - ma và, è così leggero che un calcinaccio lo distruggerebbe in un secondo - e mentre penso a tutto questo il sisma cessa...saranno passati una manciata di secondi, ma per me è stato un lasso di tempo interminabile. Era la prima volta che passavo un'esperienza del genere e, ripeto, non c'è stato assolutamente nulla di grave...per fortuna. Ma il mio pensiero è andato a tutte quelle persone che, vittima di terremoti, hanno perso la vita, persone care, la casa, tutto ciò che possedevano. Sono tragedie contro cui non si può combattere. Bisogna solo avere fortuna. E noi, oggi, l'abbiamo avuta.


Per riprenderci da quest'esperienza che non so nemmeno io come definire, vi propongo questo dolce straricco di calorie, ma anche di bontà. La ricetta l'ho trovata su di un vecchio numero de La Cucina Italiana, cambiandola un po'. Premetto subito una cosa: io ho raddoppiato tutte le dosi. Lo stampo che ho usato è uno stampo in silicone. Le dosi indicate nella ricetta non mi sarebbero bastate a riempirlo.

Ingredienti:
panna montata g 400 (per me 200 g)
zucchero semolato g 80 (per me 160 g)
farina g 80
mandorle macinate finissime g 30
burro g 30 (per me 60 g)
2 uova e 3 tuorli (per me 4 uova e 6 tuorli)
miele
cannella in polvere
zucchero a velo
amarene sciroppate
sale

Preparazione:
Montate a spuma le uova e i tuorli con mezzo cucchiaio di miele, lo zucchero semolato e un pizzichino di sale; non appena il composto "scrive", incorporatevi, con movimenti dal basso verso l'alto e viceversa, la farina, le mandorle macinate e il burro fuso e freddo. Versate l'impasto in uno stampo in silicone e infornatelo a 180° per 50' circa. Appena il dolce sarà cotto, sformatelo su una gratella e lasciatelo raffreddare: si può fare anche il giorno prima. Per servirlo, tagliatelo orizzontalmente in 2 dischi e distribuitevi la panna montata, abbondante cannella in polvere e qualche amarena Fabbri, quindi sovrapponeteli ricomponendo il dolce. Spolverizzate la torta di zucchero a velo, guarnitela con le amarene e, a piacere, anche con un poco del loro sciroppo, facendolo colare a filo.




Le lasagne al forno sono il tipico piatto della domenica invernale, almeno a casa della Gianna. Ed io ho preso da lei questa mania... sarebbe un piatto tipico romagnolo, ma anche qui da noi è di casa... io, i miei fratelli, le mie nipoti ne andiamo letteralmente pazzi! E anche i miei amici, quando sono ospiti a cena, non disdegnano... anzi! Io le preparo come mi ha insegnato la mia mamma, ossia componendo in una teglia strati e strati di lasagne fatte in casa (utilizzando 400 gr di farina 00 di grano tenero e 2 uova; per la procedura vi rimando qui; una pasta così fine e perfetta riesce anche grazie all'utilizzo di uno strumento fondamentale come la macchina per la pasta) alternandole a strati generosi di ragù, besciamella, fettine di emmental e parmigiano grattugiato. Concludo l'ultimo strato aggiungendo al parmigiano una spolverata di pangrattato e quanche fiocchetto di burro. Si mettono a cuocere in forno per circa 30-40' a 180°, passandole sotto al grill nei minuti finali.
Tovaglietta Green Gate
Per la serie “Non si butta mai via niente”: dopo aver cucinato circa mezzo chilo di lenticchie (vedi post sottostante) ed essendo in casa solamente in due, le mie voglie di questi squisiti legumi hanno cominciato a tentennare. Bisognava correre ai ripari escogitando una nuova ricetta che le vedesse si come protagoniste, ma abbinate a qualcosa di diverso dal solito cotechino. Ho provato a farci un risotto – buono – ma la ricetta che più ci è piaciuta è questa pasta. Un piatto eccellente ma anche sorprendente per la rapidità con cui si prepara. Un modo come un altro per far bella figura senza star tanto tempo ai fornelli.

Ingredienti per 4 persone:


350 gr di pasta tipo Strascinati
250 gr di lenticchie (per me Melandri Gaudenzio, preparate qui, ma nulla vi vieta di usare quelle pronte in scatola se non le avete preparate prima)
120 gr di porri
80 gr di speck
burro


Mettete a bollire l’acqua, salatela al bollore e cuocetevi al dente gli strascinati. Intanto tagliate i porri a striscioline insieme allo speck. Soffriggete quest’ultimo in una noce di burro poi unite i porri e fateli appassire. Aggiungete al tutto le lenticchie. Nulla vi vieta di salare e pepare; il mio composto andava bene così vista la presenza dello speck e delle lenticchie già saporiti. Fate poi saltare la pasta, cotta e scolata, in questo sugo e servite.

...si perchè di fortuna qui ce nè bisogno proprio tanta...

Se vi dico VENERDI' 17 a cosa pensate? Ditelo subito, senza pensarci...so che il pensiero sarà comune a molte; ci si tocca come atto scaramantico perchè i pregiudizi verso questa data sono tanti. venerdì 17 è una ricorrenza considerata particolarmente sfortunata, in quanto unione di due elementi ognuno dei quali estremamente negativo. Ho letto su Wikipedia che già nell'antica Grecia il numero 17 era stato cancellato dai seguaci di Pitagora in quanto era tra il 16 e il 18, perfetti nella loro rappresentazione di quadrilateri 4×4 e 3×6. E come se non bastasse pure la Bibbia ci si mette perchè nell'Antico Testamento è scritto che il diluvio universale cominciò il 17 del secondo mese. Sempre secondo la Bibbia, di venerdì sarebbe morto Gesù. Uffi ma anch'io sono nata il giorno 17! Certo non di venerdì... Viceversa, secondo la Cabala ebraica, il 17 è un numero propizio, in quanto ché è il risultato della somma del valore numerico delle lettere ebraiche têt (9) + waw (6) + bêth (2), che lette nell'ordine danno la parola tôv "buono, bene". Quest'ultima è l'unica cosa positiva che ho trovato... insieme ad un'altra... ieri all'ecografia, hanno constatato che Iris è sempre podalica e difficilmente si metterà in posizione; mi hanno quindi programmato il cesareo, indovinate quando? Proprio venerdì 17 febbraio...

Posto la ricetta delle lenticchie della fortuna, qui ci sta, anche se capodanno è passato da un pezzo e a me, la scorsa settimana, è venuta una voglia matta di lenticchie (mai avuto voglie in tutta la gravidanza, premetto)... ma sarà stato un presagio...

Io le lenticchie le preparo così, come mi ha insegnato la Gianna: mettete a bagno le lenticchie (per me Melandri Gaudenzio) la sera prima, poi lavatele accuratamente in acqua fredda prima di cuocerle. Prendete una bella carota, una costa di sedano, una cipolla e ne fatene un trito; aggiungete un cucchiaino raso di aglio in granuli o uno spicchio d'aglio fresco se preferite, che andrete a tritare insieme alle verdure). In una casseruola fate sciogliere una noce di burro insieme a due cucchiaini d'olio e aggiungete il trito di verdure; fate rosolare bene e aggiungete ca. 250 gr di passata di pomodoro. Mescolate bene ed in questo intingolo aggiungete le lenticchie. Bagnate con un po' di brodo vegetale ogni qual volta il composto tenda ad asciugarsi troppo. Fate cuocere per circa 45 minuti o comunque fino a quando le lenticchie risulteranno morbide. Salate, pepate e magnatene tante che portano fortuna e fanno solo bene!

Ah, la vita... come sa esser complicata a volte...
Mi dico che, come essere umano, ho tutti gli ingredienti di base: sono simpaticissima - quando mi ci metto - faccio scompisciare la gente dalle risate - quando ne ho voglia - sono pure parecchio gentile e quando decido che una persona mi piace (il che capita praticamente sempre), so farla sentire come se fosse l'unica al mondo. E' solo che ultimamente non me ne prendo più il disturbo e la gente non capisce, perchè ormai si aspetta un certo comportamento da me. Quello che sto vivendo è un momento strano, dove ogni cosa si mescola nella mia testolina: mi sento pervasa da un sentimento di solitudine che a volte è contrastato dalla gioia di vivere, anzi, dall'essenza della gioia di vivere...insomma tutto per ora è complicato, però tornerò quella di prima...promesso!

E ora torniamo coi piedi per terra, passando alla ricetta. Questo è il piatto che ho portato a casa di Tamara e Francesco la sera di capodanno. Ognuno ha preparato qualcosa ed il risultato è stato quello di una cena a 5 stelle! Noi ragazze (Tamara, Paola, Daniela ed io) siamo state proprio brave! :-)
Questa ricetta l'ho trovata su uno dei librini scaricabili, in occasione della feste, dal sito de La Cucina Italiana. La riporto pari pari mettendo tra parentesi le mie modifiche:

g 750 polpa di manzo macinata scelta
g 700 di passata di pomodoro
carota g 150

zucchina g 150
cipolla g 100

peperone g 50 (io non l'ho messo)
40 paccheri (essendo per 8 persone, tra cui 4 uomini, io ne ho fatti 60)

un gambo di sedano
prezzemolo

2 scalogni
zafferano (io non l'ho messo...mi son scordata!)
alloro

grana grattugiato 
burro
vino rosso

brodo vegetale
olio extravergine d’oliva
sale

pepe nero macinato
(besciamella)

In un soffritto di olio, sedano, cipolla e carota a tocchi, rosolate la carne con una foglia di alloro. Aggiungete la passata di pomodoro, g 100 di vino, g 300 di brodo, sale, pepe, mettete il coperchio e fate stufare per circa 2 ore. Saltate intanto in padella, in un filo d’olio, zucchina, peperone (che io non ho messo) e 2 scalogni tagliati a dadini, poi salate e pepate. Trascorso il tempo di cottura, eliminate l’alloro e passate la carne con le verdure al mixer. Unite al composto la zucchina, il peperone, 3 cucchiai di grana, sale, pepe e prezzemolo tritato poi, con una tasca da pasticciere, riempite i paccheri già lessati al dente in abbondante acqua salata e zafferano. Disponeteli in piedi in uno stampo a cerniera (io li ho sistemati una una pirofila ben imburrata, facendo un letto di besciamella). Se il pasticcio deve aspettare (io l'ho preparato il giorno prima), coprite lo stampo con un doppio foglio di alluminio e tenete in frigo fino al momento di rifinire (massimo un giorno). Poco prima di andare in tavola, spolverizzate il pasticcio con  besciamella e altro formaggio grattugiato e infornate a 180° per 20’.



Riporto testualmente le parole che ho letto in un libro che mi ha fatto letteralmente scompisciare dalle risate “Di materno avevo solo il latte”, di Deborah Papisca:

“Sembro il gemello omozigote dell’ippopotamo in gonnella 
che sculetta leggiadro in Fantasia”.

Perché è proprio così che mi sono sentita ieri quando, guardandomi allo specchio, ho visto la mia immagine riflessa. Avevo voglia di indossare quella magnifica minigonna di jeans che, fino all’anno scorso, mi stava un po’ larghina, scendendo morbida sui fianchi. Standomi appunto larga, ed essendo da portare a vita bassa, ho pensato che potesse starmi bene… la frase del libro esprime in pieno quelli che sono stati i miei pensieri. Ok, devo congedare il mio vecchio guardaroba, devo farmene una ragione! All’ottavo mese di gravidanza non posso di certo pretendere di sfoggiare un fisico al pari di Kate Mosse, non trovate?

Dopo questo piccolissimo ma divertente (ehm, si, c’era proprio da ridere….ahimè) siparietto, vi lascio la ricetta di oggi. Vi ricordate quel delizioso brasatino al vino rosso postato qualche tempo fa? Se non ve lo ricordate, potete trovarlo qui. Se vi avanza (io ed Ale, essendo in due, abbiamo fatto fatica a mangiarlo tutto), potete preparare questi magnifici ravioli al brasato. La ricetta arriva sempre dalla Gianna. Macinate la carne avanzata, mettetela in una ciotola ed aggiungetevi della mortadella tritata, grana grattugiato in abbondanza, un uovo (o due a seconda della quantità della carne), sale e pepe (quando si tratta di ricette della Gianna, le quantità sono sempre indicative, fidatevi del vostro sesto senso). Per la pasta fresca la ricetta la trovate qui, aiutata dalla meravigliosa farina 00 e dall’ormai insostituibile macchina per fare la pasta. 

Per il condimento, ho scelto un semplicissimo ragù di carne, sempre alla maniera della Gianna.
Il ragù di carne credo sia uno dei condimenti che più amo, fin da piccola. La Gianna lo preparava sempre per i pranzi della domenica, quando tutta la famiglia si riuniva, per accompagnare gustosissimi gnocchi fatti rigorosamente in casa o le lasagne, che noi abbiamo sempre chiamato volgarmente pasta al forno…anche se la pasta al forno è altra roba! :-) 
Ora mi piace prepararlo a casa mia, soprattutto se a cena ci sono gli amici; con questo sai di non sbagliare, piace proprio a tutti. Unico, piccolo, inconveniente…nelle due ore che ci impiega a cuocere, ci si deve armare di una cuffia per capelli (io uso quella per la doccia); è incredibile come l’odore del ragù ti si appiccichi addosso… però, per una squisitezza simile, questo ed altro…

Ingredienti:

250 gr di carne macinata bovina di prima scelta
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 vasetto da 250 ml di passata di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale
sale
pepe nero macinato
burro
olio extra vergine di oliva

Ognuno ha la sua ricetta, che varia di regione in regione, e in qualsiasi caso il ragù esce sempre buono. Mia mamma mi ha sempre detto che il segreto sta nella cottura: più lo fai cuocere più è buono...io le credo!
Per questa sua versione, tritate finemente la carota, il sedano, la cipolla e l'aglio precedentemente lavati e puliti. Fateli rosolare in una capiente pentola con un pezzettino di burro e un poco di olio evo, a fiamma vivace. A questo punto aggiungete la carne, sbriciolandola con le mani; fatela colorire per bene e sfumate col vino bianco. Aggiungete la passata di pomodoro, salate, pepate, coprite e fate cuocere abbassando la fiamma. Dovrà cuocere per almeno un'ora e mezzo o due ore, mescolando spesso. Quando il ragù tende a restringersi troppo, aggiungete del brodo vegetale, così conferite maggiore sapore al condimento.



Ciao a tutte! Come va l'anno nuovo? Vi ha dato gioie? Dolori? Vi è indifferente? Uguale a quello appena passato? Il mio, come ormai ben sapete, è iniziato benissimo e continua nel migliore dei modi, ma non voglio tediarvi con le mie solite frasi... oggi voglio rallegrarvi regalandovi questo semplicissimo dolce. Una crostata senza pretese, semplice ma buona! Per la frolla, la ricetta la trovate qui. Come farcitura, dopo aver cotto la crostata in bianco come indicato nella medesima ricetta, ho usato una semplice (ma pur sempre buona) crema pasticcera, il cui procedimento lo trovate qui. Infine ho guarnito con Amarene Fabbri. Troppo semplice? Troppo buona! :-)


Per le fredde sere d’inverno adoro piatti rustici come questo! Meglio se gustati in una calda baita di montagna ma, con la crisi che c’è, niente vacanze e lo spezzatino con la polenta ce lo facciamo in casa! :-)

Vi riporto di seguito la ricetta:

gr 800 polpa di manzo a bocconcini
gr 500 ca. di funghi prataioli
g 50 polpa di pomodoro
uno scalogno
una costa di sedano
una carota
un bicchiere di vino rosso robusto
olio extra vergine d'oliva
sale

pepe nero macinato

Per accompagnare: polenta

Riducete a dadini lo scalogno, la costa di sedano e la carota; fate appassire il tutto in una casseruola, in un filo d'olio e, intanto, in una larga padella, rosolate a fuoco vivissimo, in un velo d'olio ben riscaldato, i bocconcini di manzo facendoli colorire bene, quindi trasferiteli nel soffritto di verdure; aggiungete i funghi tagliati a tocchetti e aggiustate di sale e pepe; fate insaporire per un paio di minuti, quindi bagnate con un bicchiere di vino rosso e, non appena quest'ultimo sarà parzialmente evaporato, unite la polpa di pomodoro e tanta acqua calda quanta sarà necessaria a coprire la carne. Incoperchiate e fate stufare a fuoco moderato per un'ora e 30' circa. Servite lo spezzatino accompagnato da una morbida polenta.


Russian Tea Cake o butterballs o dolcetti alle noci... ecco i nomi di questi golosissimi pasticcini trovati "sfogliando" il meraviglioso blog di Paoletta: Anice e Cannella. Me ne sono subito invaghita, come spesso accade ogni qual volta pubblica una ricetta. Li ho preparati lo scorso mese, in prospettiva delle feste natalizie, ma riesco a postarli solo ora...ehehehheh, proprio adesso che la magia è svanita...èh già...un nuovo anno ha inizio. Per me sarà sicuramente speciale ed indimenticabile...tra pochissimo nascerà la mia creaturina, però non voglio perdere di vista i seguenti propositi che mi sono prefissata di mantenere: essere premurosa come Barbamamma, materna come Nonna Papera, amica come Carrie Bradshaw e amante come Moana Pozzi (beh, forse Moana è un po' troppo eccessivo come paragone...eheheheh); ce la farò ad essere tutto questo??? A fine anno vi renderò partecipi delle conclusioni.

Tornando alla ricetta, riporto quanto troverete sul blog di Paoletta con le mie modifiche tra parentesi (modifica sostanziale è stata sostituire le mandorle alle noci, stravolgendone il sapore originario. Purtroppo non avendo noci in casa ho dovuto arrangiarmi con quello che ho trovato in dispensa, ma il risultato è stato comunque divino):

per 45 biscotti
Ingredienti:
225 g di burro
50 g di zucchero a velo
1 cucchiaio raso di estratto di vaniglia (per me essenza di vaniglia)
275 g di farina 00
100 g di noci tritate finemente
un pizzico di sale
zucchero a velo per la copertura

Riporto pari pari il procedimento descritto da Paoletta:
Lavorare in planetaria (o nel robot, ma anche a mano) il burro morbido con lo zucchero a velo, unire l’estratto di vaniglia ed un pizzico di sale e amalgamare bene il tutto.
Aggiungere tutta la farina setacciata e le noci tritate (nel mio caso le mandorle tritate) ed impastare velocemente il tutto fino a quando la farina sarà assorbita.
Avvolgere l’impasto con la pellicola e lasciar riposare in frigorifero per due ore; formare 45 palline (circa 15-16 g ognuna) senza scaldare troppo l’impasto, lasciarle riposare in frigo per un’altra mezz’oretta, sistemarle leggermente distanziate su una teglia rivestita di carta forno ed infornare in forno preriscaldato a 170°C per circa 18-20 minuti, i dolcetti non devono assolutamente dorare.
Una volta sfornati risulteranno morbidissimi e delicati, lasciarli raffreddare 5 minuti, passarli subito in abbondante zucchero a velo e lasciarli raffreddare su una griglia; una volta freddi, ripassarli ancora nello zucchero. Conservare in scatole di latta.


Questa ricettina l’ho trovata su un vecchio numero de La Cucina Italiana, che risale esattamente al lontano gennaio 2004… mamma mia, come vola il tempo! Guardo l’orologio e mi accorgo che è già ora per preparare quei fantastici biscotti la cui pasta ha riposato in frigorifero per più di due ore…altro tempo volato senza che me ne rendessi conto…sto forse perdendo la cognizione del tempo? 
Bando alle cancie, eccovi la ricetta con le mie modifiche tra parentesi:

Ingredienti per 6 persone:

orecchiette g 400

cimette di broccoli g 300 (io 500 gr)

12 pomodorini

2 cucchiai di noci tritate (io mandorle sbucciate e tritate)

uno scalogno

alloro (io non l’ho messo)


olio extravergine d'oliva

sale
 pepe nero macinato

Preparazione:

Lessate i broccoli in acqua salata, scolateli al dente e, nella stessa acqua, cuocete le orecchiette. In una capiente padella soffriggete a fiamma viva lo scalogno tritato con un velo di olio e le mandorle tritate, unitevi poi I Pomodorini. Dopo qualche minuto aggiungete i broccoletti, sminuzzati, e le orecchiette. Scolate molto al dente. Condite con un filo di olio crudo, sale, pepe, un mestolino di acqua di cottura della pasta e cuocete per altri 5'. Servite con parmigiano.



Dopo i bagordi di Natale, Santo Stefano e Capodanno, scommetto che ognuno di noi ha passato i giorni a seguire all’insegna del benessere, soprattutto a tavola. Tisane, brodini, pastine per sentirsi un po’ meno in colpa e un po’ meno appesantiti. Dico bene o dico giusto? :-)

Ecco il perché di questa ricetta. Niente di eclatante, una ricettina semplice semplice, leggera leggera ma al tempo stesso gustosa gustosa, grazie all’aggiunta delle alici in salsa piccante. 

Ingredienti per 2 persone:
brodo vegetale g 350 ca
broccoli puliti g 300
4 filetti di alici in salsa piccante
una patata
uno scalogno
una manciata di riso
olio extravergine di oliva
sale
pepe nero macinato

Preparazione
Tritate lo scalogno e stufatelo per qualche minuto in un poco d'olio; unite la patata a tocchetti e i broccoli a cimette e rosolateli; aggiungete una manciata di riso (questo è un segreto della mia mamma, serve a rendere la vellutata più... vellutata!) poi bagnate con il brodo bollente, coprite e lasciate cuocere a fuoco moderato per una ventina di minuti. Frullate i broccoli con la patata, il riso e il liquido di cottura (vellutata), impiattate e ponete al centro del piatto un paio di filetti di alici in salsa piccante. Completate con un filo d'olio extra vergine di oliva.


Post più recenti Post più vecchi Home page
Visualizza la versione per cellulari

About me

About me

SUBSCRIBE & FOLLOW

I PIù LETTI

  • Brownies pere e cioccolato
  • Asparagi al forno con prosciutto e pecorino
  • Scendiletto alle fragole e pistacchio
  • Pane azzimo integrale
  • Picanha al forno in crosta di sale bianco e nero

Categorie

ad Agosto Albicocche Albumi Alici Amaretti ananas Anguria Antipasti aprile Arancia Aringhe Asparagi Avena Avocado Baccalà Banane Barbabietole Bietole birra Biscotti blog bottarga Broccoli Cacao CacoMela Caffè Carciofi Cardamomo Carote Castagne Cavoletti Bruxelles Cavolfiore Cavolo cappuccio rosso Cavolo nero Ceci Cetrioli ciliegie Cime di rapa Cioccolato cipolle clementine Cocco Cocotte Colazione Concorsi Conserve Contorni Cozze Crauti Crostate Crudismo Cucina internazionale Cucina Lombarda Cucina Regionale curcuma curry Datteri Daycon Dessert dicembre Dolci drink Eventi Fagioli Fagiolini Farro Fave febbraio Fichi Finger Food Finocchi Fiori Formaggi Fragole Frangipane Friggitelli Frutti di bosco Funghi Gamberi Gelato gennaio ginepro giugno Gnocchi Granchio Indivia Insalate Lamponi Latte Lavanda Lenticchie Lievitati light Limone low-carb luglio maggio Mandorle mango Maracuja Marzo Mascarpone Matcha melagrana Melanzane Mele Melone Menta Merenda Mirtilli More Nocciole Noci novembre Nutella olive Ortiche Orzo ottobre Pancetta Pane Paprica Pasta di salame Pasta fredda Pasta fresca Patate Peperoni Pere Pesce Pesche Piatti unici Piselli Pistacchio Pizze e Focacce Polenta Pollo Pomodoro Pompelmo porri Porro Preparazioni base Primi piatti Prosciutto prugne Quinto quarto Rabarbaro Radicchio Ravanelli Ribes Ricette per bambini Ricotta Riso freddo Riso soffiato Risotti Rucola Salmone salse Salsiccia Sambuco Secondi piatti Sedano Sedano rapa Semi di chia Semi di papavero Semi di zucca Semi vari Sesamo settembre Sfizi Sgombro speck Spinaci Street Food Tacchino Taccole Tartufo Tea Tonno Topinambur Torte Torte salate Uova Uva Varie Vegetariano e Vegano verza Vongole yogurt Zafferano Zenzero Zucca Zucchine Zuppe e Vellutate
Powered by Blogger.

L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

Cerca nel blog

Archivio

  • ►  2025 (14)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2024 (33)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2023 (59)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (4)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2022 (72)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2021 (89)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2020 (104)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2019 (87)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2018 (83)
    • ►  dicembre (7)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2017 (89)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (10)
  • ►  2016 (146)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (13)
    • ►  agosto (13)
    • ►  luglio (15)
    • ►  giugno (15)
    • ►  maggio (14)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (13)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2015 (116)
    • ►  dicembre (10)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (11)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (12)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2014 (81)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (9)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (6)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2013 (73)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (6)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (6)
  • ▼  2012 (94)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (11)
    • ►  febbraio (7)
    • ▼  gennaio (13)
      • PENNE CON PESCE SPADA E CECI
      • SCOTTISH MORNING ROLLS
      • TORTA GENOVESE CON PANNA, MANDORLE E AMARENE
      • LASAGNE
      • STRASCINATI con PORRI, SPECK e LENTICCHIE
      • LENTICCHIE della FORTUNA
      • PASTICCIO DI PACCHERI
      • RAVIOLI al BRASATO con RAGU’ di CARNE
      • CROSTATA DI AMARENE
      • SPEZZATINO di MANZO con FUNGHI e POLENTA
      • RUSSIAN TEA CAKE
      • ORECCHIETTE ai BROCCOLI
      • BROCCOLI in VELLUTATA con ALICI in SALSA PICCANTE
  • ►  2011 (116)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (13)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (10)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2010 (61)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (12)
    • ►  ottobre (13)
    • ►  settembre (12)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (8)

kucinadikiara

Login | Privacy & cookies | Graphics Sara Bardelli

Copyright © Kucina di Kiara. Designed by OddThemes