Riporto testualmente le parole che ho letto in un libro che mi ha fatto letteralmente scompisciare dalle risate “Di materno avevo solo il latte”, di Deborah Papisca:
“Sembro il gemello omozigote dell’ippopotamo in gonnella
che sculetta leggiadro in Fantasia”.
Perché è proprio così che mi sono sentita ieri quando, guardandomi allo specchio, ho visto la mia immagine riflessa. Avevo voglia di indossare quella magnifica minigonna di jeans che, fino all’anno scorso, mi stava un po’ larghina, scendendo morbida sui fianchi. Standomi appunto larga, ed essendo da portare a vita bassa, ho pensato che potesse starmi bene… la frase del libro esprime in pieno quelli che sono stati i miei pensieri. Ok, devo congedare il mio vecchio guardaroba, devo farmene una ragione! All’ottavo mese di gravidanza non posso di certo pretendere di sfoggiare un fisico al pari di Kate Mosse, non trovate?
Dopo questo piccolissimo ma divertente (ehm, si, c’era proprio da ridere….ahimè) siparietto, vi lascio la ricetta di oggi. Vi ricordate quel delizioso brasatino al vino rosso postato qualche tempo fa? Se non ve lo ricordate, potete trovarlo qui. Se vi avanza (io ed Ale, essendo in due, abbiamo fatto fatica a mangiarlo tutto), potete preparare questi magnifici ravioli al brasato. La ricetta arriva sempre dalla Gianna. Macinate la carne avanzata, mettetela in una ciotola ed aggiungetevi della mortadella tritata, grana grattugiato in abbondanza, un uovo (o due a seconda della quantità della carne), sale e pepe (quando si tratta di ricette della Gianna, le quantità sono sempre indicative, fidatevi del vostro sesto senso). Per la pasta fresca la ricetta la trovate qui, aiutata dalla meravigliosa farina 00 e dall’ormai insostituibile macchina per fare la pasta.
Per il condimento, ho scelto un semplicissimo ragù di carne, sempre alla maniera della Gianna.
Il ragù di carne credo sia uno dei condimenti che più amo, fin da piccola. La Gianna lo preparava sempre per i pranzi della domenica, quando tutta la famiglia si riuniva, per accompagnare gustosissimi gnocchi fatti rigorosamente in casa o le lasagne, che noi abbiamo sempre chiamato volgarmente pasta al forno…anche se la pasta al forno è altra roba! :-)
Ora mi piace prepararlo a casa mia, soprattutto se a cena ci sono gli amici; con questo sai di non sbagliare, piace proprio a tutti. Unico, piccolo, inconveniente…nelle due ore che ci impiega a cuocere, ci si deve armare di una cuffia per capelli (io uso quella per la doccia); è incredibile come l’odore del ragù ti si appiccichi addosso… però, per una squisitezza simile, questo ed altro…
Ingredienti:
250 gr di carne macinata bovina di prima scelta
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 vasetto da 250 ml di passata di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale
sale
pepe nero macinato
burro
olio extra vergine di oliva
Ognuno ha la sua ricetta, che varia di regione in regione, e in qualsiasi caso il ragù esce sempre buono. Mia mamma mi ha sempre detto che il segreto sta nella cottura: più lo fai cuocere più è buono...io le credo!
Per questa sua versione, tritate finemente la carota, il sedano, la cipolla e l'aglio precedentemente lavati e puliti. Fateli rosolare in una capiente pentola con un pezzettino di burro e un poco di olio evo, a fiamma vivace. A questo punto aggiungete la carne, sbriciolandola con le mani; fatela colorire per bene e sfumate col vino bianco. Aggiungete la passata di pomodoro, salate, pepate, coprite e fate cuocere abbassando la fiamma. Dovrà cuocere per almeno un'ora e mezzo o due ore, mescolando spesso. Quando il ragù tende a restringersi troppo, aggiungete del brodo vegetale, così conferite maggiore sapore al condimento.