Kucina di Kiara
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Buongiorno a tutti e buon 31 dicembre... anche quest'anno ormai se ne sta andando, portando via con sè gioie e dolori. C'è chi, come me, ha passato un 2011 strepitoso, favoloso, all'insegna della Felicità con la "F" maiuscola; un anno che ha portato, oltre la fortuna, anche la gioia unica della maternità, la conoscenza di persone nuove - meravigliose -, tante soddisfazioni sia in ambito lavorativo che col blog di cucina. C'è chi, invece, il 2011 ha portato solo dispiaceri, dolore, sfortuna, malattie... il mio piccolo augurio, che viene dal profondo del mio cuore, è che il 2012 possa riscattare tutto questo portando amore, pace, serenità e, perchè no, anche un po' di soldi in più - vista la crisi che c'è -. 

Il mio augurio lo accompagno a questa particolare torta di lenticchie, trovata sul numero di dicembre 2006 de La Cucina Italiana.
200 gr di Lenticchie rosse decorticate (per me Melandri Gaudenzio)
150 di burro
100 gr di zucchero grezzo di canna
80 gr di farina 00
60 gr di maizena
50 gr di latte
3 albumi
2 tuorli
una bustina di lievito in polvere per dolci
rum o maraschino (facoltativo)
sale
burro e farina per lo stampo

In una casseruola, lessate per 30' le lenticchie rosse (non necessitano di ammollo preventivo), coperte a filo d'acqua, con una cucchiaiata di zucchero, quindi scolatele e frullatele. In una ciotola montate a spuma, con la frusta elettrica, il burro morbido con 100 gr di zucchero e un pizzico di sale quindi, sempre lavorando con la frusta, aggiungete i tuorli, uno alla volta, il frullato di lenticchie e la farina setacciata con la maizena e il lievito. Per ultimo incorporate all'impasto il latte, una cucchiaiata di Maraschino (facoltativa) e gli albumi che avrete montato a neve ben soda con un pizzico di sale. Per incorporare la neve usate un cucchiaio di legno lavorando il composto con movimenti dal basso verso l'alto e viceversa (non circolari), per non smontarlo. Imburrate e infarinate uno stampo a cerniera, versatevi l'impasto preparato e passatelo in forno già riscaldato a 165°C per 45' circa: prima di sfornare la torta provatene la cottura con uno stecchino che, infilato nella parte più alta, deve rimanere asciutto. Sfornate la torta e sformatela su di una gratella a raffreddare. Io l'ho guarnita con pagliuzze di zucchero dorato.



Ecco a voi il mio dolce di Natale, questo simpatico trenino realizzato con il favoloso kit di Tescoma. Mi sono divertita un sacco a comporlo e non oso immaginare quanto ancora mi divertirò quando, accanto a me, ci sarà ad aiutarmi la piccola Iris. Le decorazioni non sono perfette, ma premetto che era la prima volta che mi cimentavo ad ornare di glassa un dolce…quindi posso ritenermi soddisfatta. Per la frolla ho seguito le indicazioni di Greta, del blog Greta’s Corner, dimezzando le dosi e aggiungendo, al posto dell'estratto di vaniglia, un cucchiaino di zenzero in polvere. Come scritto nel suo post, questo tipo di frolla in forno ha mentenuto perfettamente la forma (cosa che a me premeva più di tutte per la riuscita del trenino). Per la glassa, io ho setacciato 125 gr di zucchero a veloraccogliendolo in una ciotola e lavorandolo con una frusta unendo qualche goccia di succo di limone e poco meno di 1/2 albume leggermente sbattuto, aggiungendolo poco per volta per controllare la consistenza della glassa. Sono partita dalle decorazioni bianche e per quelle rosa ho aggiunto 2-3 gocce di colorante alimentare rosso. Per guarnire mi è stata di grande aiuto la sac à poche monouso Tescoma della linea Delicia.




Oggi è un giorno Speciale... è il mio compleanno!!! 
Tanti Auguri A Me! Tanti Auguri A Me! Tanti Auguri A Kiara! Tanti Auguri A Me! 
E per coccolarmi ecco i Diamantini di Montersino... ma non è l'unico dolce che ho preparato... posterò, più avanti, la crostata portata per la festa a casa dei miei e la torta per i colleghi (più una torta di arrivederci che di compleanno)... alla faccia del riposo, lo so, non ditemelo... ma ho fatto tutto con estrema calma e rilassatezza, senza affaticarmi.

L'altra sera ho fatto la visita e diciamo che "laggiù" non è tornato tutto a posto, ma per lo meno la situazione non è peggiorata. Sto entrando nell'ottavo mese e il riposo mi è stato praticamente imposto. Devo fare tutto con calma e bla bla bla... le solite cose. L'ho accettato, per il bene della piccola, sarà così. E' inutile straziarmi in lamenti, adesso basta. Non sto morendo, sto bene, sia io che la piccola, devo solo fare una vita più tranquilla. Tutti mi dicono di godermi questi due mesi di riposo perchè dopo ne dovrò usare di energie... vuol dire che è la verità. Quindi state tutte tranquille, sono serena e col morale più alto! Vi devo ringraziare per le belle parole di conforto che avete avuto per me. Mi sono servite, sapete? Tanto, tantissimo! Ma adesso passiamo alla ricetta, se no mi scende pure una lacrima di commozione... ehehehheheh 

Vi riporto le dosi originali di Montersino con le mie modifiche tra parentesi:

Ingredienti:
450 gr di burro
250 gr di zucchero a velo
40 gr di tuorli  
25 gr di uova 
500 gr di farina di riso
60 gr di cacao amaro in polvere

Per la finitura:  
150 gr di zucchero semolato
5 gr di caffè solubile

Impastate tutti gli ingredienti seguendo l’ordine. Lavorate fino ad ottenere un impasto sodo. Modellate dei filoncini che rotolerete nello zucchero mischiato al caffè. Tagliateli poi a fettine spesse 3 cm. (io li ho fatti un po’ più bassi). Cuocete in forno a 180°C per 15 minuti circa.




Cuore di Mamma...
inizio il post con queste parole perchè la vita è una cosa mervigliosa... far figli o esser figli è una cosa meravigliosa... in questo periodo un po' così, la mia dolce mamma è una fonte inesauribile di amore e affetto. Mi chiama due o tre volte al giorno per sapere come sto, se mi serve qualcosa, spronandomi quando mi sente affondare, coccolandomi quando mi vede bisognosa... cuore di mamma... domani viene a trovarmi. Già me la vedo scendere la macchina sommersa di pacchi, pacchini, pacconi: "Ti ho portato questo, ti ho portato quello..."; cosa farei senza di lei? Ti voglio troppo bene mammut!
Le faccio onore con questa ricetta che mi ha passato lei. In inverno, con la polenta, è uno spettacolo! Se poi ne avanza, si prepara il ripieno per i ravioli!
Rosolate per bene la polpa di manzo (da 1 kg - 1,2 kg) in una pentola capiente, con uno spicchio d'aglio e qualche cucchiaiata d'olio extra vergine di oliva. Sfumate con un bel bicchierone (anche un bicchiere e mezzo) di vino rosso. Quando è evaporato aggiungete una costa di sedano, una carota e due scalogni tagliati a tocchetti, una bella spolverata di cannella  e qualche chiodo di garofano. Ricoprite la carne con del brodo (io uso sempre il brodo vegetale) e cuocete per almeno due ore o finchè il brodo non sarà stato assorbito quasi completamente. Una volta pronto il brasato, toglietelo dalla pentola, adagiatelo su di un tagliere e con un coltello ben affilato tagliatelo a fette (potete anche aspettare che intiepidisca un po' così lo taglierete meglio). Con l'aiuto di un frullatore ad immersione, riducete in purea il restante contenuto presente nella pentola. Risistemate la carne nella pentola, amalgamandola alla purea di verdure e spezie, date un'ultima scaldata e servite con della polenta.




In questi giorni, l’unica “ora d’aria” che mi concedo, è quella ai fornelli, anche se Ale è contrario pure a questo. Io credo che fare qualcosa che mi piace non faccia male alla piccola, e poi si tratta solo di stare in piedi circa mezz’ora, niente di più. Oggi poi mi è tornata la tristezza… vorrei uscire almeno per una passeggiata… fuori c’è un sole tiepido invernale che infonde calore solo a vederne i raggi, ed io non posso goderne, se non stando seduta alla finestra. Porca miseriaccia…

Va beh, passiamo oltre, se no vi strazio coi miei sospiri e i miei lamenti…

Oggi è domenica e come tale Ale “mi lascia sempre sola per andare a giocare la partita di pallone” (ve la sto cantando a mo’ di Rita Pavone…). Al posto della classica pasta bianca, con burro e formaggio, alle 11 di questa mattina (ebbene si, avete capito bene) ci siamo gustati questa delicatissima alternativa. Niente di nuovo né tantomeno di elaborato, però il risultato è piaciuto. Se, come me, avete nel frigorifero una confezione di ricotta prossima alla scadenza, ve la consiglio! Poi potete sostituire alle spezie e agli aromi che ho usato io, quelli che più vi piacciono!

In una capiente pentola portate a ebollizione l’acqua, salatela e tuffateci gli scialatielli. Intanto, in una padella antiaderente fate rosolare in un goccio d’olio extra vergine d’oliva uno spicchio d’aglio, toglietelo e stemperate la ricotta (per mezzo chilo di pasta, ho usato 250 gr di ricotta vaccina), diluendola con un mestolo di acqua di cottura della pasta; regolate di sale e pepe. Una volta pronta la pasta, scolatela e unitela al composto cremoso, spolverizzando di paprika dolce e rosmarino. Completate con parmigiano grattugiato.

Buongiorno e buon 9 dicembre!
Oggi va meglio, il mio morale è più alto dei giorni scorsi... nel pomeriggio il mio amore torna a casa a farmi compagnia quindi non sarò sola soletta. Poi, fortunatamente, sono riuscita a portarmi a casa qualche lavoretto da fare a computer, quindi le giornate passeranno e la mia piccola starà con la mamma a riposo.
Questa ricettina l'ho trovata sullo splendido blog di Federica: La Cucina di Federica. Sono venute benissimo e piaciute tantissimo! Come lei ho provato a farne anche una piccola quantità in forno ma il sapore non è stato altrettanto soddisfacente come quelle fritte! Quindi a voi la scelta... ogni tanto uno strappo alla regola lo si può fare...

Riporto di seguito la Sua ricetta con le mie modifiche tra parentesi:

Ingredienti per 28 polpettine da 16 grammi (le mie erano di meno ma non le ho contate):
270 gr petto di pollo macinato (io 250 gr. ca.)
100 gr ricotta (per me vaccina)
1 albume
sale, pepe, rosmarino, salvia, timo, prezzemolo (io ho omesso la salvia ed il prezzemolo utilizzando solo sale, pepe nero in polvere e rosmarino in foglie contuse)
3 cucchiaini colmi di farina

Per friggere:
farina, 1 uovo, pangrattato, olio di semi di arachide (io ho aggiunto al pangrattato delle nocciole tritate)

Amalgamare bene tutti gli ingredienti e preparare le polpettine. Lasciarle poi riposare in frigorifero per almeno un'ora. Scaldare l'olio d'arachide a 170 gradi. Prendere le polpettine, passarle nella farina, nell'uovo sbattuto e rigirarle nel pangrattato mischiato alle nocciole tritate; friggerle nell'olio.
Buongiorno a tutti!
Come state?
Io vi scrivo direttamente dal mio letto, mobile con cui dovrò prendere molta ma molta confidenza in questi dieci giorni che verranno. Ebbene si, la mia frenesìa, il mio correre di continuo a destra e a sinistra mi hanno fregata. Procedeva tutto troppo bene per essere vero. Lunedì sera la dura sentenza: il mio collo dell'utero si è accorciato notevolmente, sono a rischio di un parto prematuro. Iris però non è pronta, i suoi polmoncini sono ancora in fase di sviluppo; sono appena entrata nel settimo mese, troppo presto per uscire. Forse questa condizione è dovuta ad un semplice sovraffaticamento. In effetti sono stata sconsiderata, lavorando troppo in quest'ultimo mese. Il mio sentirmi bionica ha messo in secondo piano la vita che porto in grembo e queste sono le conseguenze. Lunedì il mondo ha tremato sotto i miei piedi. Lo sconforto mi ha assalita, facendomi sentire una madre sconsiderata ancor prima di esserlo realmente. Potrai mai perdonarmi piccola mia? D'ora in poi, ti giuro sulla mia testa che mi darò una regolata. I commentini del tipo "Bella vita che fai, sempre a letto" me li farò scivolare addosso, senza che turbino il tuo benessere. Ti prometto che starò in piedi lo stretto necessario e che non mi affaticherò. Tu però devi startene buona buona nella mia panciona. Non voglio trovarti sotto l'albero, è ancora presto per te. Stai qui dentro al calduccio Iris, fuori fa troppo freddo per te... capito testina? Tutta sua madre... 

Ingredienti per 4 persone:
300 gr di broccoli a cimette
300 gr di mezzi rigatoni
qualche filetto di alici in salsa piccante Rizzoli
60 gr di pecorino grattugiato
mezza cipolla
1 tuorlo
cannella in polvere Tec-Al
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero macinato Ariosto

Per questa ricetta mi sono ispirata ad un piatto visto sul numero di ottobre de La Cucina Italiana. Le modifiche ovviamente non sono mancate per renderlo piacevole al palato mio, di mio marito e della piccola peste.
In una pentola capiente (io ho usato la splendida pentola antiaderente Ballarini Greenline), con acqua bollente non salata, lessate i broccoli. Nel frattempo tagliate a fettine la cipolla e mettetela a rosolare in un goccio d'olio (io ho utilizzato l'innovativa padella antiaderente Illa Pearl Bio-Cook) aggiungendoci i filetti di alici in salsa piccante Rizzoli, un pizzico di cannella (facoltativa) e del pepe macinato. Aspettate che i filetti si siano sciolti, quindi scolate i broccoli (senza buttare l'acqua di cottura) aggiungendoli a questo soffritto.
Salate l'acqua di cottura dei broccoli riportandola a bollore quindi buttatevi la pasta. Quando mancano un paio di minuti al termine della cottura, tuffate la pasta nella padella dei broccoli facendo insaporire. Aggiungete quindi il tuorlo leggermente sbattuto con il pecorino e un poco di acqua di cottura della pasta, per amalgamare bene il tutto. Servite quindi completando con ancora un po' di pepe macinato.

Oramai quasi tutti i miei post ruotano attorno alla mia gravidanza; mi scuso con chi è stufo di leggere sempre le stesse cose, ma per la mia vita (e tante di voi mi capiranno) è un avvenimento straordinario. Stupefacente è il fatto che duri 9 mesi... le cose belle di solito persistono così poco! Sono appena entrata nel settimo mese; dicembre, con tutte le sue festività, volerà in un baleno e in un attimo ci ritroveremo a gennaio e da lì il countdown finale. 
E il timore mi assale: 
- paura del parto e del dolore (io che ho una soglia altissima) o meglio, terrore perchè non conosco il tipo di male che proverò...
- preoccupazione di non essere all'altezza della situazione: come si fa per essere un buon genitore? Vorrei essere un esempio per la mia piccola, ma la società in cui viviamo mi permetterà di lasciarle i valori che i miei genitori, a loro volta, hanno dato a me?
Spero solo che, non appena i nostri sguardi s'incroceranno, mia piccola creatura, tutti questi dubbi si dissolvano in polvere di stelle...

Tornando a noi invece, indovinate di chi è la ricetta???? Avete capito???? No??? Il suo nome  inizia per D.... D come Donna.... ed il cognome per H... H come Hay... gridatemi pure "MA BASTAAAAAAAAAA", intanto io continuo a farvela conoscere ugualmente! :-)

240 gr di burro
240 gr di cioccolato fondente
3 uova
1 1/2 tazze di zucchero (per me 200 gr di zucchero di canna)
3 tazze di farina (per me 450 gr di farina 00
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 1/2 tazze di cioccolato bianco tagliato a pezzettini (per me una tavoletta da 200 gr)
zucchero a velo

Mettete il burro e il cioccolato fondente in un pentolino e mescolate su fuoco dolce finchè si saranno sciolti. Sbattete in una ciotola le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto denso e spumoso, che incorporerete al burro e al cioccolato fusi. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e il cioccolato bianco, amalgamate e versate il composto in una teglia quadrata o rettangolare, unta e foderata con carta da forno antiaderente. Fate cuocere per 30' circa in forno preriscaldato a 180°C. Lasciate raffreddare, tagliate a riquadri e cospargete di zucchero a velo.


 

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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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