Kucina di Kiara
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Un'altra splendida ricetta consigliata da una cara amica, questa volta si tratta di Roberta e del suo gustosissimo pollo alle mandorle. Non ho mai provato a cucinarlo, erano mesi che avevo questa sua ricetta nel cassetto...ogni volta che mi capitava tra le mani mi ripromettevo di cucinarla ma ho sempre rimandato (vuoi il fatto che mi dimenticavo immancabilmente di comprare la salsa di soia al supermercato). Ora che finalmente mi sono decisa a farlo, credo sia diventato uno dei miei piatti preferiti! Il pollo lo amo, le mandorle le adoro, la salsa di soia di fa impazzire...perchè ho aspettato così a lungo?!?!? Grazie Roby per questa splendida ricetta!!!

Ingredienti per due persone:
petto di pollo a tocchetti o a striscioline q.b. per due persone
una manciata di mandorle pelate
olio di soia
salsa di soia
maizena
sale

Passate i bocconcini di pollo nella maizena; metteteli poi in una pentola antiaderente (per me Ballarini Greenline) con un filo d'olio di soia già caldo, insieme alle mandorle; mescolate bene e aggiungete la salsa di soia. Fate cuocere i bocconcini e verso la fine aggiungete ancora una spruzzata di salsa di soia. Se lo gradite, aggiustate di sale.


Eccomi di nuovo qui!
Sono reduce da una decina di giorni abbastanza intensi dal punto di vista lavorativo, ma non mi lamento dal momento in cui sono già strafortunata ad avere un posto fisso. Sono stanca ma felice; felice per aver concluso un lavoro quanto bello tanto importante e gioiosa perchè ieri ho fatto la mia solita ecografia mensile e il topolino/a sta bene; ha un cuore grande così che batte forte forte, delle splendide manine sempre in cerca del visino, un modo di fare vispo e attivo come la mamma...peccato sembri pudico/a e nasconda il proprio sesso...pazienteremo ancora un po' prima di scoprirlo. Per festeggiare questi giorni di gioia cosa c'è di meglio di un dolcino? Ho pensato alle madeleine. Era da un po' che volevo fare questa delizia, poi adesso che ho lo stampo (per me lo stampo in silicone Happyflex) non avevo più scuse! Come al solito non mi sono smentita...ne ho sfornate quantità industriali! Per variare, con lo stesso impasto, ho realizzato delle ciambelline e delle ciambelle (utilizzando sempre stampi Happyflex in silicone) il cui buco è stato riempito con dell'ottima confettura biologica Fiordifrutta Rigoni di Asiago al Ribes rosso.

La ricetta delle madeleine l'ho trovata sul portale di GialloZafferano, dove, tra l'altro, ho scopero l'origine del nome che non conoscevo. La riporto di seguito insieme alla ricetta.

Le madeleine (madeleinette o petit madeleine se di forma più piccola) sono dei tipici e soffici dolcetti francesi a forma di conchiglia, originari di Commercy, comune situato in Lorena, nella Francia del nord-est. La forma delle madeleine è dovuta allo stampo a conchiglia nel quale vengono cotte; si pensa che questi dolci risalgano al XVIII secolo, quando Luigi XV, assaggiatele allo Chateau de Commercy, se ne innamorò a tal punto che gli diede il nome della pasticcera che le aveva create: Madeleine Paulmier.

Ingredienti per 24 madeleine grandi:

Burro 100 gr
Farina 00 120 gr
Latte q.b.
Lievito chimico in polvere 8 gr
Mandorle aroma 5-6 gocce
Sale 1 pizzico
Uova 2 medie
Zucchero semolato 100 gr


Fate fondere al microonde il burro e aggiungetevi l'aroma di mandorle; tenete da parte. Sbattete le uova con il latte, circa 5 cucchiai, e aggiungete al composto di farina, mescolate con la frusta e aggiungete anche il burro fuso; mescolate bene e se necessario aggiungete ancora poco latte; il composto deve risultare morbido e colloso, ma non troppo liquido; coprite con pellicola per alimenti e ponete a riposare in frigo per almeno 30 minuti. Trascorso questo tempo, imburrate uno stampo grande da madeleine e accendete il forno a 200°. Prelevate il composto dal frigo e con l'aiuto di due cucchiai versate un pò di composto in ogni incavo dello stampo e infornate.
Cuocete a 200° per i primi 10 minuti, abbassate il forno a 180° e proseguite la cottura per altri 10 minuti circa, fino a che le madeleine non saranno dorate. Estraetele dal forno e lasciatele nello stampo qualche minuto poi adagiatele su una gratella per dolci per farle raffreddare.


Tu la conosci Claudia?
Io, la MIA Claudia, la conosco bene... eccome... avevo già parlato di lei, tempo fa... ma non mi stancherò mai di rifarlo nuovamente. L' Amicizia è uno dei sentimenti più belli e sinceri che ci sia in questa vita... La lettura è il cibo della mente, la preghiera è il cibo dell'anima, ma l'amicizia è IL CIBO DEL CUORE. (Giovanni Hitman, 25-08-11). 
Con queste poche parole desidero solo ringraziarti Amica mia, per la tua vicinanza... soprattutto in questo periodo particolare della mia vita... ti sento vicina, molto vicina e anche qui, le persone che lo stanno facendo, sono davvero poche... ma tu sei sempre in pole position, insieme a Paola e a Daniela! Ti voglio un gran bene, anche se non te lo dico mai!
Dopo questo spazio da carie ai denti...eheheheh...veniamo a noi e alla ricetta di quest'oggi; ovviamente ho parlato di Claudia perchè la realizzazione di questo squisito spezzatino la devo a lei. Una ricetta semplice e gustosa, grazie all'aggiunta della pancetta. Ve la riporto di seguito:

Ingredienti per 4 persone:
800 gr di polpa di vitello
1/2 cipolla
1/2 costa di sedano
1/2 carota
1/2 bicchiere di vino bianco secco
30 gr di pancetta tritata
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
400 gr di patate a pasta gialla
brodo vegetale
burro
farina
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero macinato

Preparazione:
Pulite sedano, cipolla e carota, tritateli e teneteli da parte. Tagliate la carne a dadini, infarinateli e rosolateli in una casseruola ((io ho usato lo splendido wok della Kit-Zen, per una cottura super rapida ed uniforme su tutta la superficie)) con un paio di cucchiai di olio e un po' di burro, finchè saranno dorati da ogni parte. Cospargete con sale e pepe, sgocciolate i pezzi di carne con un mestolo forato e teneteli in caldo tra due piatti. Aggiungete nel wok la verdura tritata precedentemente insieme alla pancetta, facendole appassire con il fondo di cottura della carne. Aggiungete nuovamente lo spezzatino, mescolatelo al soffritto, versate il vino e fate evaporare. Completate con il concentrato di pomodoro diluito in un mestolo di brodo. Coprite, abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura per circa un'ora. Mescolate spesso e aggiungete un mestolo di brodo bollente ogni volta che la carne tenderà ad asciugarsi troppo. Sbucciate intanto le patate, tagliatele a tocchetti e tenetele in acqua fredda. Quando mancano circa 20 minuti al termine di cottura della carne, aggiungetele allo spezzatino. A fine cottura, insaporite lo spezzatino con del prezzemolo tritato.




L'altra sera la Gianna mi ha dato due belle fettone di zucca da cucinare. Io l'ho riscoperta da poco... ma ad Ale piacerà? Questi uomini, quando si tratta di far mangiare loro frutta o verdura c'è sempre da sperare... La zucca, si sa, è un ortaggio che si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella ecc... ma io ho voluto prepararla in maniera diversa dal solito. Il risultato è stato molto ma molto soddisfacente, soprattutto quando mio marito, al ritorno dagli allenamenti, si è letteralmente spazzolato una teglia intera di questi deliziosissimi gnocchi... poi, guardandomi con quei suoi bei occhioni azzurri, mi chiede innocentemente come mai ne avevo fatti così pochi... alla faccia di quello a cui non piaceva la zucca! Beh, comunque sono stata felice di vederlo mangiare così; la zucca, oltre ad esser buona, fa anche bene: la polpa ha effetti diuretici e viene utilizzata per combattere disturbi gastrici e le patologie della prostata. Quindi, quando si abbina la bontà al benessere c'è solo da guadagnarci in salute!
La ricetta di questi gnocchetti l'ho trovata sul portale de La Cucina Italiana; riporto qui di seguito la ricetta con le mie modifiche tra parentesi:

Ingredienti per 6 persone (io ho dimezzato le dosi...in teoria sarebbero dovuti bastare per 3 persone, ma Ale se li è mangiati tutti da solo):

300 gr di zucca decorticata
150 gr di brodo vegetale
150 gr di farina 00
100 gr di latte
50 gr di burro
3 uova
grana grattugiato
noce moscata
paprica
sale
pepe nero macinato

Riducete la zucca a pezzetti e cuoceteli a vapore per 20'. In una casseruola portate a ebollizione il latte con 100 gr di acqua, il burro e un pizzico di sale. Versate la farina e mescolate fino a quando il composto non si staccherà dalle pareti. Togliete la casseruola dal fuoco e allargate il composto su un vassoio per farlo raffreddare. Una volta freddo, mettetelo in una ciotola e incorporatevi, montando con le fruste elettriche, le uova, gr. 20 di grana, una grattugiata di noce moscata e un pizzico di paprica, salate e pepate. Raccogliete tutto in una tasca da pasticciere con bocchetta liscia (diam. cm 2) e formate gli gnocchetti facendo cadere il contenuto a tocchi in una pentola di acqua bollente salata. Scolateli in una ciotola di acqua fredda un minuto dopo che saranno venuti a galla. Frullate la zucca con il brodo vegetale e aggiustate di sale (crema di zucca). Distribuite la crema in 6 piatti che possano andare in forno (io ho messo il composto direttamente in una pirofila), aggiungete gli gnocchetti sgocciolati, spolverizzate di grana e infornate a 220 °C fino a quando non si sarà formata una crosticina dorata. Sfornate e servite subito.



Quest'oggi posto l'ennesima ricetta realizzata ispirandomi ai blog altrui... sono migliaia le ricette copiate da voi... a volte vorrei che le giornate fossero composte da 48 ore per aver più tempo per cucinare! Ora che poi le giornate si accorciano è anche peggio. Non fai in tempo a rientrare a casa dal lavoro che è già buio, mannaggia. Perchè l'estate dura così poco e l'inverno è sempre così lungo? :-) Vabbè... pazienza... come vi dicevo all'inizio, il blog da cui nasce l'idea di questa parmigiana light stavolta è quello di Erica: Ogni Riccio un Pasticcio; un blog splendido per una ragazza altrettanto radiosa! Riporto di seguito la ricetta con le mie modifiche tra parentesi:

Ingredienti:
2 melanzane belle grandi fatte a fette
1 vasetto di conserva  di pomodoro
una cipolla tritata per il sugo
basilico fresco
parmigiano grattugiato
formaggio fuso a fette
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Procedimento:
Per una versione light della parmigiana potete scegliere se cuocere le fette di melanzane alla maniera di Erica (che ho provato e la trovo eccellente come soluzione) oppure grigliarle semplicemente come ho fatto io. In un pentolino fate soffriggere in un filo di olio extra vergine di oliva il trito di cipolla, aggiungete la conserva di pomodoro, qualche foglia di balsilico e portate a cottura. Salate e pepate. Una volta pronto il sugo procedete a formare la parmigiana con i classici strati: il primo di sugo, poi melanzane, poi di nuovo sugo, fettine di formaggio e abbondante parmigiano grattugiato, poi di nuovo melanzane, sugo, fettine di formaggio e parmigiano...ecc...; terminate con il sugo ed abbondante parmigiano. Cuocete in forno a 180°C per circa 30 minuti finchè non si formerà una bella crosticina in superficie, fate riposare 15 minuti prima di servire (se ce la fate... io no, infatti mi sono ustionata il palato!).


Trovo che i rotoli di pasta sfoglia siano proprio una gran bella invenzione! Se hai poco tempo per cucinare, se hai il frigorifero da svuotare, li farcisci come vuoi, sono ottimi sia caldi che freddi, anche per il giorno dopo... insomma, il top! Per il pranzo in ufficio poi, credo siano un'ottima alternativa alla solita pasta. Questo rotolo in specifico, l'avevo addocchiato sul numero di agosto de La Cucina Italiana. L'ho cucinato in una mattina d'agosto, a casa in ferie, quando ancora non sapevo se ero immune o meno alla toxoplasmosi. Essendo stufa di mangiare etti su etti di prosciutto cotto, questa del tacchino era un'ottima (e più gustosa) alternativa!

Ingredienti:
2 zucchine
250 gr di arrosto di tacchino affettato (io ne avevo solo un etto e mezzo)
1 disco di pasta sfoglia stesa (io ne ho usata una a base rettangolare)
1 pomodoro da 180 g
grana grattugiato
sale

Mondate le zucchine e tagliatele per il lungo a fette sottili. Scottatele in una padella antiaderente spolverizzata di sale per pochi secondi per lato: devono solo prendere colore e ammorbidirsi appena. Coprite la sfoglia con le fette di tacchino, poi fate uno strato con le zucchine, quindi uno col pomodoro. Spolverizzate con un pizzico di origano secco e con del grana grattugiato. Avvolgete il tutto, incidete la superficie con dei tagli paralleli e infornate il rotolo a 200°C per circa 25'. Sfornate il rotolo, fatelo raffreddare, tagliatelo a fette e servitelo accompagnato a piacere con un po' di insalata fresca di stagione.

Baci, baci, ancora baci… tutti abbiamo bisogno di baci! Se poi sono dolci e di dama ancora meglio! Vagando nella rete ho scoperto che i baci di dama sono originari della città di Tortona in Piemonte, dove nacquero più di un secolo fa. La derivazione del loro nome ha origine dalla composizione del dolce, formato dei due biscottini profumati e friabili che si fondono in un bacio al cioccolato fondente. La ricetta dei baci di dama che posto oggi, ha trovato ispirazione dallo splendido blog di Sara - Il dolce mondo di Sara - dove vi rimando per gli ingredienti, quantità e procedimento; l'unica mia variante è stata utilizzare la fantastica crema al cacao di Cioccolato Italiano per unire due a due i baci.



Far mangiare la frutta a mio marito è un'impresa sempre più ardua. Peggio di un bambino! Non tocca nulla a meno che non faccia parte di qualche dolce. Ora che poi ha iniziato la preparazione calcistica (in vista del campionato che, ahimè, ha inizio domani), io dico, la frutta è l'ideale per non sentirsi appesantito e nello stesso tempo dare all'organismo il giusto apporto di vitamine di cui ha bisogno. Ho notato però che, da bravo bambino qual'è Ale, la mangia più volentieri se gliela fai trovare già pulita, meglio ancora se frullata (santa pazienza)... come vedete, anche se devo ancora diventare mamma, ho accanto a me un buon esempio di bambino viziato (con tutta la bellezza dei suoi 31 anni).

La ricetta di questo golosissimo frappè alla banana l'ho trovata su GialloZafferano. 
E' velocissima, buona e piace a tutti. Questo frutto è l'ideale per una persona sportiva come mio marito: la banana infatti è molto nutriente perché ha un alto contenuto energetico e di potassio che lo aiuterà a recuperare le energie dopo un'intensa attività sportiva come gli allenamenti di calcio. Inoltre la si recupera in ogni periodo dell'anno.
Ho provato a riproporre il frappè anche con le pesche e con le fragole... cosa non si fa per amore! :-)

Ingredienti per un frappè:

1 banana
cannella (se vi piace)
4 o 5 cubetti di ghiaccio
50 ml di latte di mandorle


Per preparare il frappè alla banana, cominciate privando la banana della buccia e riducetela in rondelle. Mettete il ghiaccio nel frullatore, aggiungete quindi la banana e il latte con la cannella (io l'ho semplicemente spolverizzata sulla superficie prima di servirlo). Frullate il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Servite il frappè alla banana ben freddo!

Adoro il pesce ma faccio fatica a cucinarlo… non so come mai, non mi dà fastidio, eppure….preferisco quasi sempre mangiarlo cucinato da qualcun altro. E questo “qualcun altro”, se non si tratta di qualche cuoco di qualche buon ristorante è sempre la mitica Gianna, la mia bella mammona! Come cucina lei il pesce… Santa Donna! Lo dico sempre io! Questi fusilli li ho spazzolati nel giro di un attimo… ora però vi dò la ricetta che, essendo della Gianna, sarà approssimativa:

350 gr. di fusilli
500 gr. di moscardini
uno scalogno
passata di pomodoro
prezzemolo tritato
vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
sale e pepe


Mentre lessate i fusilli in abbondante acqua salata, in una padella antiaderente fate rosolare, in due cucchiai d’olio, uno scalogno tritato finemente; aggiungetevi i moscardini già puliti, fate insaporire e sfumate con un poco di vino bianco secco. Aggiungete la passata di pomodoro (che, secondo me, è la migliore) e fate cuocere per circa 15 minuti. Spolverizzate con del prezzemolo fresco tritato, aggiustate di sale e pepe, aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta, scolate i fusilli, uniteli al sugo, mescolate e servite.
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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