Kucina di Kiara
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I Baci di funghi sono un antipasto simpatico e originale, ottimo da presentare soprattutto in questo periodo dell'anno. Sono velocissimi da realizzare e si può tranquillamente sostituire la ricotta ad altro formaggio cremoso e la mortadella al salume che più vi piace.
Ma vediamo subito come si preparano.



Ingredienti per 4 persone:
16 champignon cremino tutti della stessa dimensione
100 g di ricotta
100 g di mortadella
40 g di grana grattugiato
100 g di granella di nocciole (o mandorle)
1/2 limone biologico BioExpress

Passate al mixer la ricotta con la mortadella e il grana, trasferite la crema in una ciotola, copritela e ponetela in frigo.
Mondate i funghi privandoli della parte terrosa, lavateli rapidamente, staccate delicatamente i gambi dalle cappelle e tuffate quest’ultime per pochi istanti in acqua bollente acidula con il succo di 1/2 limone, poi scolate e asciugate bene.
Con i gambi rimasti potete farne funghi trifolati, aggiungerli a una torta salata o a un sugo di pomodoro.
Fate tostare la granella di nocciole in una padella antiaderente, senza alcun condimento.
Trasferite la crema di ricotta e mortadella in una sac-a-poche e distribuitela sulle cappelle dei funghi, quindi unitele a due a due. Rotolate il bordo dei “baci” nella granella di nocciole e serviteli.






Tra tutte le varietà di cavoli presenti in questa stagione, devo dire che quello viola vince su tutte. Almeno per i miei gusti. Non ha il classico odore forte del cavolo, e con il suo sapore delicato e il colore brillante, riesce davvero a trasformare con allegria e gusto ogni piatto.
Kucina di Kiara vi propone una rivisitazione della ricetta presente sul nuovo numero di ottobre di Sale&Pepe. Partendo dalla proposta della rivista, ho modificato alcuni ingredienti per ottenere questo primo piatto ricco di sapore.


Vediamo subito la ricetta:

Ingredienti per 4 persone:
360 g di spaghetti al farro integrale Pasta Armando
200 g di foglie di cavolo cappuccio rosso BioExpress
60 g di mandorle spellate
2 cucchiai di succo di limone BioExpress
6 filetti di acciughe sott'olio (io ho usato le Alacce sott'olio Citres)
5 pomodorini secchi sott'olio Citres
1 fetta di pane casereccio tritato con il cutter
1 rametto di rosmarino
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Tagliate a pezzetti le foglie di cavolo rosso e frullatelo con 60 ml di olio evo, il succo di limone, 50 ml di acqua, le mandorle spellate, un pizzico di sale e pepe, fino a ottenere una salsa liscia e omogenea.
In una padellina rosolate il pane sbriciolato con qualche ciuffetto di rosmarino e poche gocce d'olio.
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata.
Nel frattempo scaldate le acciughe tritate in un filo d'olio e unite la pasta scolata. Condite con il pesto e mescolate bene, quindi completate con le briciole di pane croccante.



I friggitelli ripieni al forno con tonno, ricotta e capperi costituiscono una ricetta perfetta poichè molto semplice e con il vantaggio di poter essere preparata anche in anticipo.
Si tratta di peperoni friarielli, una verdura gustosa e veloce da cucinare.
Per una preparazione di questo tipo, vi consiglio di non utilizzare peperoni troppo piccoli poiché la farcitura risulterebbe faticosa con il rischio di romperli.


Ingredienti per 4 persone:

500 g di friggitelli BioExpress
150 g di ricotta
80 g di tonno sott'olio
una manciata di capperi piccoli Citres
olio extravergine di oliva
pangrattato
grana grattugiato
sale
pepe

Per preparare i friggitelli ripieni lavate bene i peperoni. Eliminate la calotta superiore e incideteli nel senso della lunghezza. Estraete i semi e i filamenti interni facendo attenzione a non romperli.
In una ciotola capiente amalgamate la ricotta con un pizzico di sale e pepe e mescolatela al tonno e ai capperi precedentemente sminuzzati a coltello.
Farcite i peperoni con il ripieno, trasferiteli su di una teglia foderata con carta da forno e spolverate con il pane e il grana grattugiati. Irrorate con un filo d'olio e infornate in forno già caldo a 200°C e fate cuocere per 15/20 minuti circa.




A volte basta usare una farina speciale, per trasformare una semplice crostata in un qualcosa di sublime. Povera di calorie e ricca di proteine e vitamina, la farina di farro risulta un alimento saziante e straordinariamente versatile. Provare per credere!


Ingredienti:
 
300 g di farina di farro bio Molino Rossetto
1 uovo intero
150 g di zucchero di canna
150 g di burro morbido
una bacca di vaniglia
250 g di confettura di mirtilli neri di bosco Fiordifrutta Rigoni di Asiago
zucchero a velo per decorare

Versate la farina di farro in una terrina capiente, aggiungete lo zucchero. Tagliate il burro a pezzetti e mescolatelo con la farina fino ad ottenere un composto sbriciolato; quindi aggiungete l’uovo e la vaniglia tolta dalla bacca aperta con la punta di un coltello.
Lavorate il tutto velocemente e formate una palla. Avvolgete la pasta nella pellicola e lasciatela riposare in frigo almeno mezz’ora.
Imburrate e infarinate uno stampo per crostata (io uso quello con fondo amovibile).
Stendete la pasta frolla su un piano infarinato e trasferitela sullo stampo con l'aiuto del mattarello. Con i rebbi di una forchetta bucherellate il fondo della pasta, quindi farcitela con la confettura di mirtilli neri. Con la pasta rimanente decorate la superficie del dolce.
Fate cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30 - 35 min.
Una volta cotta la crostata, fatela raffreddare e cospargetela di zucchero a velo.



Oggi nella Kucina di Kiara si prepara la carbonara di pollo e zucchine. Non una pasta, attenzione, ma un secondo piatto che vi stupirà. L'esecuzione è semplice, è necessario solo prestare attenzione quando si aggiunge il composto di uova. Come in una classica pasta alla carbonara, anche qui bisogna togliere la pentola dal fuoco e pazientare qualche minuto, per evitare che si formino grumi (decisamente spiacevoli alla vista).
Per l'esecuzione di questa ricetta, mi sono affidata alla qualità di Gre.co carni. La particolarità del loro Pollo Campese italiano, sta nel fatto che è allevato all'aperto e senza antibiotici. Per farla breve, il pollo senza antibiotici non è un miracolo, ma il risultato del miglioramento delle condizioni ambientali negli allevamenti e tutte le aziende dovrebbero seguire questo esempio. In molte già lo fanno, questo è da dire. Ma se tutti gli allevatori adottassero iniziative in grado di limitare il diffondersi dall’antibiotico-resistenza, ne gioverebbero in primis i consumatori e l’ambiente.




Ingredienti per 4 persone:
600 g di petto di pollo biologico Gre.co Carni
120 g di pancetta affumicata a dadini
4 zucchine medie biologiche BioExpress
1 uovo
1 tuorlo
50 g di robiola
25 g di pecorino grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
semi di canapa Melandri Gaudenzio

Rosolate la pancetta in un tegame, senza grassi, finchè risulterà dorata. Scolatela dal suo liquido e tenetela da parte.
Nello stesso tegame, senza altro condimento, rosolate il pollo tagliato a cubetti. Quando sarà ben colorito unite nuovamente la pancetta e sfumate con il vino. Quindi aggiungete un pizzico di sale e cuocete a fiamma dolce per 15'.
Pulite, lavate e tagliate a tocchetti abbastanza grandi le zucchine e cuocetele a vapore per qualche minuto.
Sbattete l'uovo e il tuorlo, unite il pecorino, la robiola e un pizzico di pepe.
Aggiungete allo spezzatino anche le zucchine, regolate di sale e proseguite la cottura a fuoco vivace per un paio di minuti.
Togliete dal fuoco e dopo qualche minuto versate il composto di uova sullo spezzatino. Cospargete con i semi di canapa, mescolate e servite subito.


 

Direttamente dal Canada: pasta burrosa fuori e dentro ricco ripieno di gherigli di noci e sciroppo d'acero. Sto parlando del Walnut Pie!

Ingredienti:
300 g di farina
200 g di burro
150 g di sciroppo d'acero
150 g di gherigli di noci BioExpress
100 g di zucchero di canna
2 uova
1 tuorlo
1/2 baccello di vaniglia
sale

Impastate la farina con 150 g di burro ammorbidito, un pizzico di sale e 40 g di acqua fino a raggiungere una consistenza omogenea. Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare in frigorifero per circa 1 ora.
Battete con una frusta le uova con lo zucchero, unite il restante burro, sciolto e tiepido, e le noci tritate grossolanamente. Mescolate e aggiungete lo sciroppo d'acero e la vaniglia. Mescolate bene.
Dividete l'impasto in 2 parti (una da 160 g e una da 320 g) e stendetela in due sfoglie dello spessore di circa 2-3 mm.
Con la sfoglia più grande foderate la tortiera, precedentemente imburrata.
Versate il composto di noci e coprite la crostata con il secondo disco di sfoglia, facendolo ben aderire ai bordi. Passate quindi il mattarello sul bordo della tortiera, sigillando la pasta ed iliminando gli eccessi (io li ho tenuti da parte per le decorazioni finali). Pennellate la superficie con il tuorlo battuto insieme a un goccio d'acqua e decorate, volendo, con i rebbi di una forchetta la superficie.
Infornate a 200°C per circa 10', poi abbassate a 180°C e continuate a cuocere per altri 35'.
Sfornate la Walnut Pie e fatela raffreddare prima di servirla a piacere accompagnata da panna montata o da gelato alla vaniglia.





Ormai siamo entrati nel pieno dell'autunno, ahimè... ma come in tutte le cose, cerco sempre di trovare il lato positivo della cosa. La prima è che finirà presto (anche se poi c'è l'inverno, ma a questo penserò dopo), la seconda è che si trovano squisiti prodotti di stagione, come le castagne, i funghi e la zucca, che adoro. Quest'ultima poi è così versatile! La si può utilizzare in ogni portata. Questa volta la propongo in versione dolce, grazie a questa splendida ricetta trovata sul magnifico blog di Simona Mirto, Tavolartegusto. E' stato amore a prima vista e, in questa stagione, la Ciambella soffice alla zucca non manca mai sulla mia tavola. Ha una consistenza perfetta: spugnosa e umida, proprio come piace a me. Ma passiamo subito alla ricetta:

 

Ingredienti per 6 persone: 
 
125 g di polpa di zucca cruda biologica BioExpress
140 g di farina 00
60 g di mandorle pelate tritate finemente
50 ml di olio di semi
40 ml di latte
115 g di zucchero bianco semolato
2 uova grandi 
1/2 bustina di lievito per dolci
la buccia grattugiata di un'arancia biologica BioExpress
2 cucchiai di liquore tipo Rhum o Cointreau
un pizzico di sale
zucchero a velo per completare

Come suggerisce giustamente Simona, è necessario procurarsi una zucca bella soda. Quelle a buccia verde sono da preferirsi a quelle con la buccia arancione, perchè meno acquose.
Tagliare la zucca cruda e togliere buccia; tagliarla a pezzettini e inserirla in un robot insieme all'olio e al latte. Dovrete ottenere una purea vellutata e priva di pezzettini.

In un'altra ciotola montare gli albumi a neve con 1 pizzico di sale e 2 cucchiai di zucchero.
In un'altra ciotola ancora, sbattere i tuorli con il resto dello zucchero e la buccia dell'arancia.
Unire i tuorli ben spumosi al composto di zucca, insieme al liquore, mescolare bene con una spatola,
aggiungere subito dopo gli albumi, continuando a girare bene la spatola, delicatamente per non smontare gli albumi.
A parte, mescolare la farina con le mandorle e il lievito setacciato.
Incorporare una manciata di farine nell'impasto girando sempre delicatamente dal basso verso l'alto e proseguire in questo modo fino ad esaurimento ingredienti.
Imburrare e infarinare una teglia da ciambella e versarvi il composto.
Cuocere in forno ben caldo a 170°C per circa 30 - 35 minuti.
Il tempo è indicativo, fare sempre la prova stecchino e non aprire il forno fino a quando la superficie della torta non è perfettamente dorata.
Fate raffreddare la torta di zucca nel suo stampo prima di sformarla.

Spolverarla con un cucchiaino di zucchero a velo una volta completamente fredda.

Tovagliette, piatto e ciotola Green Gate

Buongiorno amici! Oggi, 2 ottobre, oltre a festeggiare tutti i Santi Nonni del pianeta, noi de L'Italia nel Piatto celebriamo i Legumi. Per la Lombardia ho pensato di farvi conoscere un piatto semplice ma gustosissimo, l'Insalata di nervetti (in milanese nervitt in insalàda). Si tratta di un antipasto tipico della cucina milanese, ma anche qui nel lodigiano non manca mai.
Nonostante il nome, la ricetta non contempla la presenza di nervi: il nome deriva infatti dal nome dialettale "gnervitt", con cui si indicano le cartilagini del ginocchio e dello stinco del vitello, ingrediente base della preparazione.
Il piatto consiste nelle cartilagini, dopo un'opportuna bollitura in un leggero brodo di carote e sedano, tagliate a listarelle ed unite insieme a cipollotti, sale, pepe, olio e aceto. Accanto alla versione base appena citata, esistono versioni più "ricche" con l'aggiunta di fagioli bianchi di Spagna e prezzemolo, oppure con cipolle sotto aceto al posto del cipollotto. Alcuni aggiungono anche i peperoni.



Ingredienti per 8 persone: 

400 g di nervetti pronti
120 g di cipolla rossa biologica BioExpress
100 g di fagioli bianchi di Spagna Melandri Gaudenzio
alloro qb
aceto di mele qb
olio extravergine di oliva
sale qb
prezzemolo tritato qb

Ammollate i fagioli per una notte in acqua fredda, poi lessateli a fuoco lento con una foglia di alloro per un paio di ore, fino a quando non saranno teneri. Salateli solamente verso la fine della cottura.
Tagliate la cipolla molto finemente e mettetela in acqua a spurgare.
Tagliate i nervetti in cubetti di un paio di centimetri.
Mescolate i nervetti con la cipolla, scolata e asciugata e i fagioli scolati e ancora tiepidi. Spolverate con del prezzemolo tritato e mescolate.
Condite questa insalata con olio, aceto di mele e sale almeno un’ora prima di servirla: così avrà il tempo per insaporirsi bene.




E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:

Piemonte: Cisrà (zuppa di ceci)
Liguria: Mes-ciua 
Lombardia: Insalata di nervetti (nervitt in insalàda)
Veneto: Pasta e fagioli alla veneta
Emilia Romagna: Maltagliati con i fagioli
Toscana: Fagioli al fiasco
Umbria: Lenticchie di Colfiorito e salsicce
Marche:
Lazio: Pasta e fagioli con le cotiche
Abruzzo: Minestra di lenticchie e scarola
Campania: Pasta e fagioli con le cozze
Puglia: Ceci neri con peperoni fritti
Calabria: Zuppa di legumi misti
Sicilia: Favetta cu'i Guidi e Pani Caliatu
Sardegna: Fagioli alla Gallurese
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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