Kucina di Kiara
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Oggi una ricetta con le fave. Ogni volta che uso questo legume penso sempre al nonno Aldo, un dolcissimo vecchietto che abitava accanto alla nostra casa al mare, in Liguria. Era solito regalarmi ceste colme di fave. Se ho imparato a mangiarle è solo grazie a lui. Prima le snobbavo, ora invece... Un bacio al nonno adottato che mi guarda da lassù!
Via la tristezza, vi regalo questa ricetta fatta con pesto di fave e pomodorini, una vera delizia! Arricchito con la magnifica salsiccia lodigiana e a completare una pioggia di briciole croccanti aromatizzate.



Ingredienti per 4 persone:

360 g di pasta Zita Pasta Armando
1 salsiccia lodigiana
120 g di fave sgranate BioExpress
1 cucchiaio di fior di capperi Citres (in mancanza vanno bene anche i capperi)
1 cucchiaio di pinoli tostati
2 pomodori secchi sott'olio Citres
olio extra vergine di oliva
sale
una fetta di pane raffermo
un rametto di rosmarino

Lessare le fave in acqua bollente salata per 3 minuti, scolarle e eliminare la pellicina.
Trasferire le fave in un mixer con i capperi, i pinoli e i pomodorini secchi.
Azionare il mixer unendo olio a filo, fino a ottenere una crema densa e omogenea.
Mentre l’acqua della pasta raggiunge il bollore, in una padella fate rosolare la salsiccia ridotta in bocconcini (senza aggiunta di olio).
In un mixer, tritate il pane raffermo con gli aghi del rosmarino e un filo d'olio. Fate tostare le briciole di pane in una padella antiaderente, fino a che non risulteranno dorate e croccanti.
Quando la pasta sarà pronta, scolatela e amalgamatela alla salsiccia, aggiungete il pesto di fave e per terminare spargete il pane aromatico.
Buon Appetito!



Oggi nella Kucina di Kiara prepariamo una deliziosa Ciambella all'acqua. Il nome, di per sè, è decisamente poco invitante, ma posso assicurarvi che non è così. Nonostante siano assenti uova e burro, il gusto di questa ciambella è squisito! Un impasto soffice e leggero vi conquisterà! E' golosissima già da sola ma, se volete, potete arricchirne il contenuto con quello che più vi piace (uvetta, cioccolato, frutta disidratata, frutta secca ecc...).
Io questa volta ho provato ad aggiungere un superfood biologico di Algheria, l'Activity per essere precisi. Un Superfood tutto naturale in grado di aiutarti in qualsiasi momento grazie alla sua speciale composizione a base di 6 super ingredienti. Activity Alga Smart Food è un mix di meraviglie: spirulina, frutta, bacche, semi e alghe marine che possiedono una quantità di principi attivi nettamente superiore rispetto a quella contenuta nei cibi che consumiamo comunemente. Integrare la dieta quotidiana con pochi grammi di questo prodotto significa migliorare il proprio stile di vita, rendendolo più sano ed equilibrato. Ho pensato a questo mix in particolare, in vista dell'estate, dove la voglia di stare bene e magari di praticare sport all'aria aperta è maggiore.


Una bella colazione con una fetta di questa torta, leggera e completa, credo sia un'ottimo modo per iniziare la giornata con il giusto sprint.
Activity Alga Smart Food è quindi il perfetto alleato per chi conduce una vita dinamica e sempre in movimento, per chi passa le giornate senza fermarsi un secondo, per chi pratica sport, per chi viaggia, per chi ha un lavoro che richiede sempre massima concentrazione, per chi vive una vita multitasking (e noi mamme ne sappiamo qualcosa).
Un alimento qualitativamente corretto, perfetto per chi segue una dieta vegana, vegetariana e crudista o comunque sano per chi invece non lo è, ma vuole comunque cercare di stare bene mangiando il giusto.



Ma passiamo subito alla ricetta.

Ingredienti per uno stampo a cerniera da 24 cm:


200 g zucchero bianco semolato
3 uova intere a temperatura ambiente
130 g di olio di semi di arachidi
130 g di acqua
250 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci (16 g)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
buccia grattugiata di limone biologico
1 pizzico di sale
una manciata di Activity Alga Smart Food

In una ciotola montate, con uno sbattitore elettrico, le uova con lo zucchero fino a farle diventare chiare e spumose. Aggiungete l'olio, l’acqua, l'estratto di vaniglia, la buccia grattugiata del limone e mescolate. Unite quindi la farina setacciata con il lievito, la manciata di Activity e mescolate per un minuto. La consistenza sarà abbastanza fluida.
Imburrate e infarinate lo stampo a cerniera e versate l’impasto.
Cuocete in forno caldo statico a 180° per circa 45 minuti, ma fate sempre la prova stecchino, mi raccomando.
Fate raffreddare un po' e poi sformate su di una gratella.
Decorate con semplice zucchero a velo. 



Dopo la Pasqua, a molti di voi (forse alla maggior parte di voi) capita di dover smaltire in qualche modo le montagne di cioccolato chiuse in dispensa. A me questo non capita MAI. Ci penso da sola a smaltirlo. Vivrei di cioccolato, ve l'ho mai detto?
Comunque, tornando a noi, poi ditemi che non vi penso.
Ho pensato di proporvi questa ricetta di Lorraine Pascale con del cioccolato comprato appositamente (già, perchè quello di pasqua l'ho terminato già da tempo). Beh, dovrebbero considerarsi illegali certe godurie. Mannaggia quanto è buono!
Io vi riporto la versione classica del Chocolate fridge cake con semplici digestive, Maltesers e cioccolato fuso.

Ingredienti per circa 16 cubotti (per uno stampo quadrato di 20 cm):

125 g di burro
400 g di cioccolato al latte o fondente di buona qualità, tritato
2 cucchiaiate di miele Mielbio Miele di Fiori (o melassa secondo la ricetta originale)
250 g di biscotti digestive leggermente schiacciati
135 g di palline Maltesers

Foderate il vostro stampo quadrato con carta da forno.
Sciogliete il burro a fuoco basso, aggiungete il cioccolato e il miele e lasciate sciogliere un paio di minuti, mescolando. Togliete dal fuoco e incorporate i biscotti digestive e le palline di Maltesers, fino a che il composto non risulterà omogeneo.
Versatelo nello stampo foderato e livellate bene la superficie.
Coprite e trasferite in frigorifero per un paio d'ore o finchè la torta non si rassoda.
Quando siete pronti per servire, sformate e tagliate in 16 quadrotti della stessa dimensione (più o meno).




Oggi prepariamo i Dorayaki, i famosi dolcetti giapponesi di cui andava ghiotto Doraemon.
Si tratta di frittelle che vengono di norma farciti con l'anko, una tipica marmellata giapponese di fagioli azuki. Noi li farciremo con crema di cacao e nocciole.
Questi fantastici dolci devono il loro nome alla parola "dora" che significa "gong", strumento a cui queste frittelle assomigliano per la loro forma.
In questa ricetta li ho realizzati nella maniera più semplice possibile.


Dosi per circa 10-12 Dorayaki da 8 cm di diametro:

200 g di farina 00
180 g di zucchero semolato
75 ml di latte a temperatura ambiente
1/2 bustina di lievito per dolci (8 g)
3 uova a temperatura ambiente
1 cucchiaio di miele Mielbio Rigoni di Asiago
olio di semi

Nocciolata Rigoni di Asiago qb per farcire

n una ciotola sbattete molto bene le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Unite il miele, la farina e il lievito ben setacciati. Girate con una frusta.
Aggiungete il latte a filo, sempre mescolando. Dovrete ottenere una pastella densa che farete riposare a temperatura ambiente e coperto con la pellicola alimentare per circa 20 minuti. Riscaldate una padella antiaderente appena unta di olio e versatevi al centro una piccola quantità di pastella. Fate cuocere a fuoco basso fino a quando si saranno formate delle bolle sulla superifcie. Girate e proseguite la cottura, il tempo necessario sarà inferiore.
arcite i dorayaki apponendo un cucchiaio di crema di nocciole e cioccolato al centro di metà dei pancake dal lato meno cotto. Chiudete con quelli restanti facendo in modo che la parte più cotta resti in alto. Servite subito.

Piatti e tovaglietta Green Gate
Se, come me, amate gli asparagi penso che solo leggendo il titolo vi sia venuta fame.
Ho scoperto gli asparagi in fricassea qualche tempo fa. Vi proposi qui una gustosissima ricetta.
Oggi nella Kucina di Kiara si prepara questo primo piatto saporito e gustoso che riprende il condimento della ricetta proposta in passato. Il risultato è stato la richiesta di un bis da parte di mio marito. Che ve lo dico a fa?

Ingredienti per 4 persone:
300 g di reginette Pasta Armando
500 g di asparagi verdi BioExpress
100 g di panna fresca
3 tuorli

mezzo limone biologico BioExpress
burro qb

sale qb
pepe qb

Mettete a bollire l'acqua per la pasta, salatela e lessate le reginette.

Nel frattempo raschiate gli asparagii, pareggiate i gambi, sistemateli distesi in una casseruola, copriteli a filo d’acqua, unite sale, una noce di burro e cuoceteli per circa 12’.
Scolate gli asparagi, conservando il fondo di cottura, e tagliateli a tocchetti.
Aggiungete al fondo di cottura la panna, fate bollire la salsa per 2’ poi spegnete e incorporatevi velocemente i tuorli, sale, pepe e il succo di mezzo limone: otterrete la fricassea.
Scolate la pasta al dente, conditela con la fricassea e aggiungete gli asparagi. Mescolate e servite, se vi piace con una spolverata di pepe nero.






Un nome un po' lunghino per una ricetta, ma non fatevi spaventare! La preparazione è semplice!
Ho pensato di proporvi una ricetta quale inno alla primavera che a stento sembra voler apparire. Voglia di caldo, di maniche corte, di cene all'aria aperta, di grigliate! Nelle Friselle mignon di grano duro con crema di carciofi, chips croccanti di patate bigusto e spiedino di salsiccia e verdure grigliate c'è tutto questo! Guardiamo insieme come realizzarle.


Per la Frisella Mignon di grano duro:

500 g di farina di semola di grano duro
350 g di acqua tiepida
12 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele
9 g di sale

Sciogliete il lievito nell'acqua con il miele. Versate la farina a pioggia e iniziate a impastare, quindi aggiungete il sale e impastate di nuovo fino a ottenere un impasto omogeneo. Trasferitelo in una ciotola, copritela con pellicola e fate lievitare per un'ora.
Ora rovesciate l'impasto sul tavolo infarinato e tagliatelo in porzioni da 100g l'una. Formate un filoncino per ogni pezzatura. Trasferiteli su una leccarda coperta da carta da forno e cospargete con un altro po' di semola. Coprite con un canovaccio e fate lievitare per altri 45 minuti.
Ora infornate a 200 gradi in forno statico per circa 15 minuti. Levate e fate intiepidire.
Tagliate i filoncini in orizzontale e disponete ogni metà sulla leccarda con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Infornate a 200 gradi per altri 15 minuti quindi abbassate a 160 gradi e fate cuocere per circa mezz'ora con il portello del forno socchiuso. Sfornate e fate raffreddare.
Ora le vostre Friselle sono pronte per essere farcite come bruschette. 

Spalmate una dose generosa di Crema di Carciofi Citres e subito dopo preparate le vostre chips bigusto.
Per due friselle ho usato 3 patate medie (per me le buonissime BioExpress), le ho affettate finemente e ne ho prelevata una metà e messa da parte. Le restanti patate le ho cosparse di paprica piccante.
Per la cottura, io ho usato l'apposito attrezzo per il microonde e le ho cotte a 650w per 13 minuti. Disponete le chips sulla crema di carciofi.
Da ultimo prepariamo gli spiedini con la salsiccia. Bagnate prima di tutto gli stecchi, quindi infilate, alternando, un pezzo di salsiccia e un pezzo di carciofo grigliato sott'olio Citres, un pezzo di salsiccia e una falda di peperone grigliato sott'olio Citres. Continuate così fino a riempire completamente lo spiedino. Grigliate su piastra rovente e disponete i vostri spiedini sul letto di chips bigusto.
Buon appetito!




  
L'uovo è un ingrediente che entra in innumerevoli ricette tipiche della tradizione italiana.
Le uova di gallina sono le più comunemente consumate, fin dal passato, e sono altamente nutrienti. Sono inoltre uno degli alimenti singoli meno costosi contenenti proteine complete.
L'uovo quindi rappresenta, nella tradizione della famiglia contadina, una risorsa economica (poichè si potevano vendere o barattare) e un'integrazione allo scarso livello proteico della dieta degli anni indietro.
L'uovo, quale simbolo di questo periodo pasquale, diventa protanista di questa uscita di aprile de L'Italia Nel Piatto, con il tema: Le Uova, di tutto, di più.
Per la Lombardia ho pensato di proporvi la Trippa Matta (o Buseca Mata, nella lingua originale) che nulla ha a che vedere con la classica Trippa lombarda. In cucina infatti, il termine "matta" riporta a una preparazione ottenuta con un surrogato, ovvero ad un "falso", simulato con ingredienti poveri (nel nostro caso, l'uovo).


Ingredienti per 4 persone: 

5 uova
70 g di grana padano grattugiato
30 g di burro
50 g di pancetta
1 cipollotto biologico BioExpress
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 rametto di salvia
200 g di passata di pomodoro
sale e pepe qb

Rompere le uova in una ciotola, poi sbatterle con un pizzico di sale e un cucchiaio di grana grattugiato.
Fare sciogliere il burro in un'ampia pentola antiaderente, adatta per potervi cuocere una frittata grande e ben sottile: versare le uova, lasciare che si rapprendano, staccarle con una spatola dai bordi e voltare la frittata con l’aiuto di un coperchio.
Lasciare raffreddare.
Tritare finemente la pancetta e, separatamente, tritare anche il cipollotto.
In una casseruola scaldare l’olio, aggiungere il cipollotto e la pancetta tritati, il rametto di salvia, quindi lasciare sfrigolare per qualche minuto, mescolando ogni tanto.
Quando la cipolla tende a dorare, versare la passata di pomodoro, 1 dl di acqua e cuocere per una ventina di minuti.
Aggiustare di sale e di pepe.
Tagliare a striscioline la frittata, metterla nel condimento al pomodoro, mescolare e cuocere 10 minuti.
Servire la Trippa Matta nei piatti da porzione, cospargendo con il restante grana grattugiato e ciuffetti di salvia. 



E ora facciamo un salto nelle altre regioni d'Italia:
Valle d'Aosta: Frittata di ortiche e patate
Piemonte: Uova alla Bella Rosina
Liguria: Uovo in pomodoro
Lombardia: Trippa Matta (Buseca Mata)  
Trentino Alto Adige: Salsa bolzanina
 Veneto: La frittata con i bruscandoli (in vaso cottura)
Friuli Venezia Giulia: Uova in funghetto  
Emilia Romagna: Il latteruolo romagnolo 
Toscana: Uova alla fiorentina
Marche: Frittata con il ciauscolo  
Umbria: Frittata con le erbe selvatiche 
Molise: Frittata con asparagi e salsiccia secca  
Campania: Le uova in purgatorio 
Puglia: Coculeddhe (o pappaiottule)  
Basilicata: Uovo in pellicola con peperoni cruschi su fondente di patate  
Calabria: Ova e nduja  
Sicilia: Pisci d’Ovu - Le frittatine di uova siciliane  
Sardegna: Insalata di fregola con bottarga di muggine
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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