Kucina di Kiara
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Ciao a tutti! In queste ultime settimane faccio veramente fatica a seguire il blog e a postare ricette. Sforno di tutto di più, ma il tempo da dedicare alla stesura delle ricette e alla sistemazione delle foto sta diventando davvero scarso! Addirittura a volte mi ritrovo foto di piatti di cui non ricordo il nome...succede anche a voi? Vi prego ditemi di si...quanto meno per consolarmi un po'!!!

Questa ricetta però me la ricordo benissimo e anche chi ha avuto la fortuna di assaggiarla! L'ho fatta tempo fa e oggi ve la propongo in tutta la sua bontà!


Ingredienti per 8 persone:


Per la pasta frolla trovate la ricetta qui


Per la crema:

4 arance

400 ml di latte

1 baccello di vaniglia

4 tuorli d’uovo

200 g di zucchero semolato + altri 2 cucchiai da usare per la caramellatura delle scorzette

75 g di farina 00 per Dolci Molino Rossetto


Per decorare:

zucchero a velo

Preparazione:

Preparate la pasta frolla (anche con un giorno d’anticipo).

Portate a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia, togliete da fuoco, eliminate il baccello e fate intiepidire. Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina e amalgamate bene il tutto. Spremete le arance e ricavate delle listarelle dalla scorza di un’arancia. Disponete le listarelle in un tegame con 2 cucchiai di zucchero e mezzo bicchiere d’acqua, portate a bollore e lasciate caramellare per circa 8’ o comunque fino a che lo zucchero non raggiunge un bel colore dorato. Filtrate il succo di arancia e unitelo, lentamente, al composto di tuorli e zucchero, insieme al caramello di scorzette. Unite il latte intiepidito. Miscelate bene il tutto e rimettete il composto sul fuoco, portatelo a ebollizione, mescolando sempre, fino a quando la crema non raggiungerà una consistenza densa (se necessario, aggiungete un cucchiaio di farina). Imburrate e infarinate una teglia da forno, stendete la pasta frolla, tenendone da parte circa ¼ per la decorazione. Bucherellatene il fondo. Accendete il forno a 180°C. Versate la crema all’arancia sul fondo della frolla stesa, livellate bene il composto e decoratelo con la rimanente pasta tagliata. Infornate per 35-40’ circa. Servite spolverando con zucchero a velo.





Piattino da dessert Green Gate



La vita è troppo breve per i rimpianti.
La vita è quello che decidi di farne (anche se a volte si prende lei la briga di decidere per te).
Fatto sta che è solo una questione di punti di vista.
Il bicchiere può essere o mezzo pieno o mezzo vuoto, dipende sempre da come lo guardi.
A buon intenditor...

E ora mangiamo! Che gioia il cibo, quando poi è così buono da leccarsi i baffi...per questa splendida ricetta devo ringraziare una mia omonima: Kiara del blog La pancia del lupo! Una splendida persona solare, oltre che bravissima, sia in cucina che come fotografa! Ed io ho avuto la fortuna di conoscerla! Anzi Kiaretta, spero proprio di rivederti presto!

Avevo scaricato questo suo piatto tempo fa, poi, finalmente, sono riuscita a prepararlo...risultato? Un polpettone pazzesco! Buonissimo! Squisito! Mio marito mi continua a chiedere quando riuscirà a mangiarne ancora! Grazie Kiara!

INGREDIENTI per 6 persone:


500 g di carne di manzo macinata
3 fette di pane
100 ml di latte
50 g di grana
2 uova
1 manciata di prezzemolo tritato
150 g di pancetta arrotolata a fette
sale

Per la salsa:
4 cucchiai di ketchup
2 cucchiai di senape
2 cucchiai di zucchero di canna

(io ho aggiunto un cucchiaio di semi di senape gialla Melandri Gaudenzio, per esaltarne il sapore)

Tagliare il pane a pezzi e ammollarlo nel latte, poi spappolatelo con le mani in modo da ottenere una poltiglia.

Aggiungere la carne trita e amalgamare il tutto con le mani.

Unire anche le uova, il grana, il sale e in ultimo il prezzemolo, sempre continuando a mescolare fino ad ottenere un composto sodo e omogeneo.

Foderare una teglia di carta forno e adagiare l'impasto dandogli la forma allungata tipica del polpettone.

Ricoprire completamente con le fette di pancetta.

Mescolare in una ciotolina tutti gli ingredienti della salsa e spalmare una parte sullo strato di pancetta in modo da ricoprire completamente il polpettone.

Mettere in forno a 160°-180° per 40 minuti.

Passato il tempo, ricoprire ancora la carne con la restante salsa, e farlo cuocere per altri 20 minuti.

Deve formarsi una bella crosticina glassata.

Servire tiepido con altra salsina a parte.





...e non dimenticate che domenica scade il contest "Una LENTICCHIA tira...l'altra"!
Forza!!! Aspetto le vostre splendide ricette!!!!










"A presto": che odiosa espressione. Per una come me che va nel panico all'idea di perdere le persone, queste due parole sono terribili. Significano che non si sa quando ci si rivedrà. Si accetta il compromesso che sia il caso a decidere. E' insopportabile. Io voglio essere sicura di ritrovare tutti quelli a cui tengo! Solo a queste condizioni posso sperare di dormire sonni tranquilli. Voglio addirittura sapere esattamente quando ci si rivedrà. Non si dovrebbe mai dire "a presto", bensì precisare "ci vediamo questa settimana", oppure meglio ancora "ci vediamo tra due giorni", o il top " ci rivediamo tra 3 giorni, 7 ore e 12 minuti". Dite che è utopia? O semplicemente sono io strana? :-)

Beh, almeno questa ricetta di strano non ha proprio nulla. E quello che ha promesso ha mantenuto, ossia di sparire entro 48 ore.

Ingredienti per 12 persone:

2 cucchiai di uva passa
50 g di noci
50 g di mandorle
50 g di nocciole
30 g di pinoli
50 g di cacao
125 g di cioccolato fondente
1/2 cucchiaio di cannella in polvere
1/2 cucchiaio di noce moscata in polvere
1/2 cucchiaio di coriandolo in polvere
1/2 cucchiaio di pepe nero
60 g di miele tiepido (per me Mielbio il miele del Bosco Rigoni di Asiago)
350 g di farina 00
1/4 di cucchiaio di semi di finocchio (per me Melandri Gaudenzio)

Per la glassa:
300 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente
un cucchiaio di miele
qualche cucchiaio d'acqua

Lasciate l'uva passa in ammollo, in acqua tiepida, per almeno 30 minuti, poi scolate.

Preriscaldate il forno a 170°C, imburrate e infarinate una tortiera dal diametro di 24 cm.

Mettete nel mixer tutta la frutta secca, l'uva passa, il cacao, il cioccolato, la cannella, la noce moscata, il coriandolo e il pepe e tritate grossolanamente. Incorporate quindi il miele, la farina, i semi di finocchio e circa 1,25 dl di acqua tiepida per formare una palla soda (regolatevi in base al grado di assorbimento della farina). Fatela cuocere nella tortiera per 25-30'.

Preparate la glassa facendo fondere a bagnomaria (o nel microonde) il cioccolato con il miele e l'acqua. Sbattete bene il tutto con l'aiuto di una frusta, fino a che la glassa risulterà bella lucida e uniforme. Spalmatela sul panforte. Fate raffreddare e servite.





Foiade è un termine dialettale che identifica un tipo di pasta fatta in casa. Le foiade non sono altro che ritagli di pasta fresca. A Bergamo e provincia venivano preparate nei giorni di festa. Oggi si gustano nelle fiere, nei ristoranti tipici delle valli (ad esempio la Val Brembana, Val Taleggio, Vall’Imagna solo per citarne alcune...). In alcune valli bergamasche hanno la forma di un quadrato schiacciato nel mezzo, in un’altra valle prendono la sfoglia e ”strappano” alcuni pezzi in modo irregolare, in un'altra ancora le preparano a rombi (come nel mio caso).
Inoltre vengono preparate con varie farine come quella di mais e castagne.
In altre zone d'Italia sono spesso chiamati maltagliati (da noi nel Lodigiano ad esempio, vengono chiamati proprio così). Il sughetto invece è tipico delle Prealpi Bresciane, dove per funghi sono di rigore i porcini.
Ho scelto questa ricetta per il tema del 16 novembre de L'Italia nel Piatto, ovvero: I DONI DEL BOSCO (tartufi, funghi, castagne). Qui l'incontro tra la farina di castagne presente nella pasta e i funghi porcini del sughetto, regalano al palato un'emozione unica!



Prima di lasciarvi alla ricetta, vi anticipo solo una piccola curiosità, che magari già sapete, ma per le poco esperte (come me) di pasta fatta in casa, può sicuramente servire. Quando vi accingete a prepararla, tenete conto del tempo fuori dalla finestra. Si, l'esperienza della mia mamma (ormai quasi ottantenne), dice che se piove farete fatica a stendere la pasta. Se invece c'è il sole, o comunque il clima è piuttosto secco, allora vi verrà fuori che è un piacere. Nel mio caso ho trovato una giornata fantastica (dopo giorni e giorni di pioggia) e la pasta mi è venuta benissimo! Non ho fatto alcuna fatica nè a tirarla nè a tagliarla poi in rombi.

Ingredienti per la pasta:

250 gr di farina di semola Molino Rossetto
250 gr farina di castagne Molino Rossetto
5 uova
1 cucchiaio di olio evo
sale

Procedimento per la pasta:


setacciare le due farine, versarle a fontana sulla spianatoia unire le uova (una alla volta), l'olio, il sale e impastare fino ad ottenere un impasto compatto ma morbido; farlo quindi riposare per circa 30 minuti, sotto una ciotola di vetro.
Tirare la sfoglia nello spessore desiderato (a me piace piuttosto sottile) e tagliarle come più vi piacciono, in questo caso si fanno a rombi.


Ingredienti per il sugo:

500 gr di funghi porcini
prezzemolo
1 spicchio di aglio
200 ml di panna
sale q.b.
olio evo q.b.

Procedimento per il sugo:

Pulire i funghi e tagliarli a fettine.
In una padella mettere un filo di olio e un pezzetto di burro, aggiungere i funghi, farli rosolare, salarli, aggiungere prezzemolo, un pò di brodo e lasciar cuocere x circa dieci minuti, a fine cottura unire la panna.
Quando il sugo è quasi pronto cuocere la pasta, scolarla e versarla nella padella per farla insaporire con i funghi, aggiungendo se fosse necessario un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta. Servire con abbondante formaggio grattuggiato.






E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:


Trentino-Alto Adige: Crostatine ai funghi misti di bosco

http://www.afiammadolce.it/2014/11/crostatine-ai-funghi-misti.html


Friuli-Venezia Giulia: Strùcul di mont

http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/11/strucul-di-mont-rotolo-di-castagne-e.html


Veneto: Budin con la farina de maròn

http://ely-tenerezze.blogspot.com/2014/11/budin-con-la-farina-de-maron.html


Valle d'Aosta: Risotto alle castagne http://atuttopepe.blogspot.com/2014/11/risotto-alle-castagnela-valle-daosta.html


Piemonte: Non partecipa


Liguria: tocco de funzi

http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/11/litalia-nel-piatto-i-doni-del-bosco.html


Emilia Romagna: Tagliatelle di castagne con sugo di funghi

http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/11/tagliatelle-di-castagne-ai-funghi.html


Lazio: Frittelle di castagne e mele

http://beufalamode.blogspot.com/2014/11/frittelle-di-mele-e-castagne.html


Toscana: Necci

http://acquacottaf.blogspot.com/2014/11/necci.html


Marche: Il tartufo e la 49° fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna

http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/11/il-tartufo-e-la-49-fiera-nazionale-del.html


Abruzzo:Funghi all'Abruzzese

http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/11/funghi-allabruzzese-per-litalia-nel.html


Molise: Zuppa di lenticchie di Capracotta e castagne

http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/11/zuppa-di-lenticchie-di-capracotta-e.html


Umbria: Costolette d'agnello con roveja e tartufo

http://amichecucina.blogspot.com/2014/11/costolette-dagnello-con-roveja-e.htm


Basilicata: Polpette al vino rosso con cardoncelli e lampascioni in agrodolce

http://blog.alice.tv/profumodicannella/2014/11/14/polpette-al-vino-rosso-con-cardoncelli-e-lampascioni-in-agrodolce-il-bosco-lucano/


Campania: Non partecipa


Puglia: Recchjetèdde e cardengiedde - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/11/recchjetedde-e-cardegiedde.html


Calabria: Il castagnaccio dei monti Reventino, Tiriolo, Mancuso

http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/11/il-castagnaccio-dei-monti-reventino.html


Sicilia: Non partecipa


Sardegna: Fregola con funghi e salsiccia ricetta sarda http://blog.giallozafferano.it/vickyart/fregola-con-funghi-salsiccia-ricetta-sarda




Ricordatevi di visitare il nostro blog L'Italia nel Piatto


http://litalianelpiatto.blogspot.it/


Ciao... come state? Io questa settimana non so come definirmi...febbricitante? In delirio? Sabato parteciperò al mio primo show cooking a Golosaria, a Milano. Il Salumificio Peveri ha permesso tutto ciò. Sono risultata tra le vincitrici del loro contest e dire che sono al settimo cielo è dir poco. La notte non dormo dall'emozione e diciamolo, pure dalla paura. Spero di non agitarmi troppo e di non combinare guai ai fornelli. Staremo a vedere.

Intanto vi propongo questa sfiziosissima ricetta. Altro che fast food. Se avete voglia di "porcate", quanto meno fatele home-made! :-)

Ho trovato la ricetta dei burger buns qui ed è stato amore a prima vista. Il risultato non ha deluso le aspettative, anzi! Mio marito aspetta con ansia che li rifaccia al più presto!

Ovviamente anche l'hamburger di carne l'ho preparato a regola d'arte (almeno spero).

Intanto prepariamo i panini...

Per l’impasto:
180 ml d’acqua calda
30 g di burro, ammorbidito
1 uovo
450 g di farina
50 g di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 bustina di lievito di birra secco
Per la copertura:
1 uovo sbattuto con un cucchiaino d’acqua
semi di sesamo
Per 8 panini

Mescolate tutti gli ingredienti per l’impasto e lavoratelo per circa 10 minuti fino a quando diventa soffice e liscio.

Mettetelo in una ciotola leggermente unta di olio e eoprite con un canovaccio. Lasciatelo lievitare per 1 o 2 ore, finche’ raddoppia di volume.

Sgonfiate leggermente l’impasto, formate un panetto e tagliatelo in 8 pezzi. Formate con ciascuno un disco dello spessore di circa 2,5 cm e di un diametro di 8 cm. Mettete i panini su una teglia leggermente unta di olio, coprite e lasciateli lievitare per un’altra ora, finche’ sono bene gonfi.

Accendete il forno a 190°C. Spenellate i panini con l’uovo sbattuto con un cucchiaino d’acqua, poi spolverate con i semi di sesamo.

Cuocete nel forno già caldo finche’ sono dorati, per circa 15 minuti.

Mentre i panini raffreddano, prepariamo il "ripieno".
Prendete 500 g di carne macinata scelta, mettetela in una ciotola, aggiungete un uovo intero, un cucchiaio di farina e uno di grana grattugiato. Aggiustate di sale e pepe e impastate con cura. Dividete l'impasto in tante palle, dal diametro di circa 5 cm, appiattitele e cuocetele sulla piastra (per me Illa) ben calda da ambo i lati. Dividete in due ogni panino e posate la parte tagliata sulla piastra ancora calda per un minuto. Farcite con la carne, foglie d'insalata, fette di pomodoro e di formaggio. Per una versione più calorica, dateci dentro con ketchup (per fortuna a me non piace...)


La foto non rende giustizia a questo sformato! Dovete scusarmi, ma l'ho preparato di sera e ormai, si sa, la luce artificiale non sempre fa il suo dovere, soprattutto se usata nel modo sbagliato (come nel mio caso). Comunque il risultato è garantito, ve l'assicuro! Provate e mi direte...intanto vi auguro una meravigliosa domenica pomeriggio...

Ingredienti:
1 kg di patate
100 g circa di salame
150 g di formaggio latte crudo
3 uova
50 g di burro
50 g di grana grattugiato
pangrattato qb
prezzemolo
sale
pepe

Lessate le patate in abbondante acqua salata, quindi pelatele e schiacciatele. Unite il burro, il grana e mescolate. Aggiungete i tuorli uno alla volta, continuando a mescolare. Unite il salame a tocchetti, il formaggio a dadini e il prezzemolo. Aggiustate di sale e pepe. Unite, infine, gli albumi montati a neve. Ungete leggermente uno stampo da plumcake (io ne ho usato uno a fisarmonica in silicone) e cospargete di pangrattato; riempite con il composto di patate e livellate bene. Infornate per circa 30’ a 200°C.






Ci risiamo, di nuovo LUI. Ma non posso farne a meno. Poco a poco sto riproducendo tutte le ricette contenute nel suo ultimo libro ("Che paradiso è senza cioccolato?")...e sono una più buona dell'altra! E' come una droga...leggo gli ingredienti, guardo la foto e sono fritta. Devo rifarla. Devo assaggiarla. Nel modo più assoluto.
Questa non è nient'altro che l'ennesima versione dell'ormai classica torta di mele. Ma che se ne dica, che se ne legga, ogni torta di mele a mio parere, anche se simile in apparaneza, è diversa. Ognuna ha un proprio gusto che la contraddistingue. Questa che sto per proporvi è FAVOLOSA nella sua semplicità. Io l'ho leggermente personalizzata (tra parentesi le mie modifiche).

Ingredienti:
500 g di pasta frolla
50 g di pan di Spagna (io non ce l'avevo e l'ho sostituito con dieci biscotti Savoiardi sbriciolati)
400 g di mele
20 g di burro
40 g di zucchero semolato (per me zucchero di canna)
20 g di liquore alla vaniglia (io non ce l'avevo e l'ho sostituito con un cucchiaio di estratto di vaniglia)
100 g di succo di limone
30 g di cannella
30 g di albumi (circa 1 uovo)

Prima di tutto preparate la pasta frolla e il pan di Spagna se desiderate seguire la versione originale. Per la pasta frolla potete farla come più vi aggrada; io vi consiglio questa qui.

Passate quindi alle mele. Quelle migliori sono le renette, le Golden e le Fuji. Sbucciatele, provatele del torsolo e tagliatele a dadini. Quindi saltatele in padella con il burro, lo zucchero, il liquore e 50 g di succo di limone. Lasciate raffreddare, poi unitevi la cannella.

Imburrate una tortiera (diam. 20 cm) e foderatela con un disco di pasta frolla (stesa allo spessore di 3 mm ca.). Dovrete avanzare abbastanza pasta per un secondo disco, che utilizzerete come copertura.

Ritagliate un disco di pan di Spagna alto circa 0,5 cm e del diametro della tortiera (io non avevo tempo per preparare il pan di Spagna, quindi l'ho sostituito con dei biscotti Savoiardi che avevo in casa). Bagnatelo con il succo di limome rimasto e ponetelo nella tortiera. Nel mio caso ho rivestito la frolla con i Savoiardi sbriciolati grossolanamente e bagnati sempre col succo di limone.. Quindi riempite con le mele e chiuedete con il secondo disco di frolla. Rifilate i bordi con un coltellino, spennellate di albume e cuocete in forno preriscaldato a 175°C per 35' circa.





Ehm, lo so, quest'ultima foto fa proprio schifo...ma non potevo non farvi vedere l'interno...



 A Proust bastò intingere un biscotto al burro nel tè per far tornare alla mente piacevoli ricordi d’infanzia. Quel dolcetto francese a forma di conchiglia, la madeleine, è forse il più noto esempio di comfort food della letteratura. Ognuno ha il suo piatto consolatorio di riferimento, anche se forse fino ad oggi non tutti conoscevano il nome con cui gli esperti definiscono questo particolare connubio tra cibo ed emozioni.
Con il termine inglese “Comfort food” (tema di questa uscita di novembre de L’Italianel Piatto), sempre più in voga anche in Italia, si indicano gli alimenti o i piatti che pervadono di un senso di piacere chi li consuma, che soddisfano un bisogno emotivo e sono noti per la sensazione di benessere che regalano al corpo.
Per gli italiani il comfort food è quel boccone carico di ricordi, quell'emozione che ricompare più viva che mai non appena si gusta la pietanza del cuore; è un piatto, un alimento o una bevanda che infonde un sentimento di nostalgia e di rassicurazione. In genere è il cibo dell’infanzia o legato a una persona, a un posto o a un tempo felice. La torta della nonna, ad esempio, ma anche le tagliatelle della mamma, il polpettone della zia o lo sformato di zucchine. Tutto può essere comfort food. Nel mio caso, comfort food, racchiude una vastissima gamma di cibi che vanno dai primi piatti ai dolci, tutti però legati alla mia mamma. Vi propongo i Ravioli di zucca, ma la scelta non è stata per niente facile.
I Raviöi de ssüca sono un tipico piatto “campagnolo”, preparato utilizzando zucche ben sode cresciute negli orti grazie al particolare clima che contraddistingue l’autunno lodigiano.



Tagliare a pezzetti 400 g di zucca (privata di buccia e semi) e cuocerla, passarla e preparare un impasto con 50 g di formaggio grattuggiato, una spolverata di noce moscata, sale q.b. e 40 g di burro sciolto a bagnomaria. Amalgamare bene gli ingredienti e lasciarli riposare per mezz’ora.

Intanto preparare la pasta per i ravioli con 500 g di farina bianca, 4 uova, sale, bagnando lentamente con latte tiepido.

Tirare la pasta, quindi riempire i ravioli con il ripieno di zucca e metterli a cuocere in acqua bollente salata per circa 15’. Scolarli e condirli in una zuppiera con formaggio grana grattugiato e un etto di burro fuso nel quale avrete fritto qualche fogliolina di salvia.


Fonte: http://alimentazione.doctissimo.it



E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:

Trentino-Alto Adige: Pane di molche (El Pam de molche) con le noci http://www.afiammadolce.it/2014/10/pane-di-molche-pam-de-molche-con-le-noci.html
Friuli-Venezia Giulia: Goulash di oca alla friulana con polenta e frico croccante
http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/11/goulash-doca-alla-friulana-con-polenta.html
Lombardia: Ravioli di zucca (Raviöi de ssüca) http://kucinadikiara.blogspot.it/2014/11/ravioli-di-zucca-ravioi-de-ssuca.html
Veneto: Pearàhttp://letenerezzediely.blogspot.com/2014/10/pearà.html
Valle d'Aosta: Budino di pane di segale http://atuttopepe.blogspot.com/2014/11/budino-di-pane-di-segalela-valle-daosta.html
Liguria: Ciuppin http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/11/litalia-nel-piatto-comfort-food.html
Emilia Romagna: Zuppa imperiale http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/11/zuppa-imperiale-per-litalia-nel-piatto.html
Lazio: Minestra di ceci e castagne http://beufalamode.blogspot.com/2014/11/minestra-di-ceci-e-castagne-per-litalia.html
Toscana: Pappa al pomodoro http://acquacottaf.blogspot.com/2014/11/pappa-al-pomodoro.html
Marche: Olive all'ascolana http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/10/olive-allascolana-ricetta-tipica-delle.html
Abruzzo:Scrippelle 'mbusse http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/11/scrippelle-mbusse-per-litalia-nel-piatto.html
Molise: U Suscelle - http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/11/u-suscelle-per-litalia-nel-piatto.html
Umbria: Zuppa di cecere http://amichecucina.blogspot.com/2014/11/zuppa-di-cecere-per-litalia-nel-piatto.html
Basilicata: Lagane e ceci http://blog.alice.tv/profumodicannella/2014/10/31/lagane-e-ceci-infallibile-comfort-food/
Campania: Pettole e fagioli sfritte -http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/10/pettole-e-fagioli-sfritte.html
Puglia: Cavatelli, cozze e fagioli - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/11/cucina-pugliese-cavatelli-cozze-e.html
Calabria: Marzallette -http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/11/marzallette.html
Sicilia: I taralli siciliani - http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2014/11/i-taralli-siciliani.html




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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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