Kucina di Kiara
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Piatti e ciotola Green Gate
In questo periodo dell'anno, la zucca è spesso protanista indiscussa di molti piatti, siano essi antipasti, primi, secondi o dolci. Personalmente lo trovo un ortaggio fantastico. Talmente versatile da poter essere utilizzato in innumerevoli ricette insolite. Complice il numero di novembre di Sale&Pepe, vi presento una ricetta rivisitata trovata sulla rivista.


Ingredienti per 4 persone:
800 g di zucca Butternut BioExpress pulita (ho scelto questa varietà, per il suo piacevole retrogusto di nocciola fresca, che si sposa bene con il resto degli ingredienti)
1/2 cipolla tritata finemente Bioexpress
1/2 costola di sedano tritata finemente Bioexpress
1/2 carota tritata finemente BioExpress
4 bacche di ginepro
250 ml di birra artigianale rossa La Marchesa
300 ml di brodo vegetale
150 g di yogurt greco
50 ml di panna fresca
qualche goccia di limone
un rametto di rosmarino
qualche fetta di pane bianco
una fetta di pane raffermo
olio extra vergine di oliva
sale

Tagliate la zucca a tocchetti e fatela cuocere al microonde per 5' a 650W, avendo cura di chiudere il contenitore apposito per micro con il suo coperchio o con della pellicola trasparente bucherellata.
In una pentola fate soffriggere la cipolla, il sedano e la carota in un paio di cucchiai di olio evo, a fiamma dolce, quindi aggiungete le bacche di ginepro. Unite la zucca, lasciatela insaporire qualche minuto e sfumate con la birra. Fatela sfumare e aggiungete il brodo caldo. Cuocete coperto per 20'.
Nel frattempo tostate il pane bianco in padella con un filo d'olio extra vergine di oliva e tenete da parte.
Spezzettate il pane raffermo e inseritelo in un cutter con gli aghi di rosmarino; avviate per ottenere delle briciole. Fatele tostare in una padella con un filo d'olio evo fino a che non saranno dorate e croccanti.
Frullate la zuppa con un frullatore a immersione. Se risultasse troppo liquida usate un trucchetto! Sciogliete un cucchiaino di maizena in un goccio d'acqua, stemperate bene e aggiungete alla zuppa (che nel frattempo avrete riposto sul fuoco); mescolate fino a che non si addenserà. Se invece la vellutata risultasse troppo densa, vi basterà aggiungere dell'altro brodo.
Aggiustate di sale.
Unite allo yogurt greco la panna e un goccio di limone. Mescolate bene.
Assemblate il piatto versando la vellutata e completando con le briciole di pane croccante al rosmarino, una fetta di pane bianco tostato e lo yogurt. Completate con un filo d'olio se vi va.


Note:
Per questa ricetta ho scelto di proposito la Birra Artigianale Rossa la Marchesa. Ho già avuto modo di parlarvi di questo marchio eccezionale. Anche stavolta le mie aspettative non sono state deluse. Si tratta di una birra dal colore rubino a bassa fermentazione, dai sentori di malto e dall'amaro deciso. Essendo alla ricerca di aromi e sapori più intensi e decisi, questa birra è stata la scelta ideale.


Non sono una grande amante di arance e mandarini. Per dirla tutta, non vado matta per gli agrumi in generale. Però devo dire che, all'interno delle varie preparazioni, siano esse primi, secondi o dolci, danno carattere al piatto. Sono la nota aggiuntiva in grado di rendere ogni ricetta unica.
Questa ciambella all'arancia ne è un esempio. Leggera, profumata e tanto buona. Provare per credere!


Ingredienti per 6 persone:

370 g di farina 00
200 g di zucchero
5 arance biologiche BioExpress
4 uova
3 cucchiaini di lievito per dolci in polvere
1 noce di burro
zucchero a velo
20 ml di olio extra vergine di oliva
sale

In una terrina, mescolate la farina con il lievito e un pizzico di sale.
In una ciotola sbattete le uova, aggiungete lo zucchero e lavorate gli ingredienti con le fruste elettriche per 3 minuti, fino a quando lo zucchero non si è sciolto completamente.
Unite alle uova sbattute la farina e l’olio (un cucchiaio per volta, alternandoli), continuando a mescolare con la frusta a mano. Aggiungete all’impasto la scorza grattugiata di 4 arance e il succo delle 5 arance.
Imburrate uno stampo da ciambella e versatevi l’impasto.
Infornate a 180°C per circa 30’, controllando la cottura inserendo uno stuzzicadenti al centro del dolce (se esce asciutto è pronto). Lasciate quindi raffreddare e sformate.
Completate con una spolverata di zucchero a velo e servite.



La ricetta della torta rovesciata all'ananas è un dolce davvero goloso! Umido, profumato e dal gusto avvolgente! Si prepara solitamente con ananas sciroppato, ma io questa volta ho preferito sostituirlo all'anans fresco di BioExpress.


Ingredienti per uno stampo da 24 cm:
3 di uova
100 g di zucchero semolato
150 g di burro
150 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
50 g di succo di ananas
300 g di ananas a fette bio BioExpress (oppure va bene anche sciroppato)
100 g di zucchero per il caramello

Procedimento:
Sciogliete lo zucchero con il succo d'ananas (potete usare quello già presente nel barattolo dell'ananas sciroppato; nel mio caso ho comprato del succo d'ananas) e portate ad ebollizione in un pentolino.
Cuocete fino ad avere un caramello leggero, quindi versatelo in uno stampo ricoperto di carta forno. Adagiateci subito sopra le fette di ananas: una al centro e le altre intorno.
In una ciotola, montate bene le uova con lo zucchero con una frusta elettrica. Aggiungete la farina e il lievito, mescolando bene con un cucchiaio di legno.
Infine aggiungete anche il burro fuso intiepidito e la vaniglia e mescolate.
Versate il composto nello stampo, sopra alle fette di ananas e livellate bene.
Quindi cuocete per circa 30-40 minuti in forno ventilato preriscaldato a 175°C.
Lasciate intiepidire appena (il caramello non deve iniziare ad indurirsi, o resterà sulla carta forno), poi, stando attenti a non bruciarvi, capovolgete la torta su un piatto da portata.


Oggi vi propongo un vero piatto da re! Le Reginette di Vittorio Emanuele II! Pare fosse stato uno dei suoi preferiti, arricchito da una cascata di tartufo bianco. La ricetta l'ho trovata su uno dei libri di Benedetta Parodi. Semplicemente squisita, da provare.

Ingredienti per 4 persone:
300 g di reginette Pasta Armando
200 g di speck a dadini (la ricetta originale prevedeva il prosciutto cotto, ma non mi appagava)
200 g di funghi porcini surgelati
3 uova intere
vino bianco qb
1 cipolla bio BioExpress
grana padano grattugiato qb
prezzemolo tritato BioExpress
olio extra vergine di oliva
pepe
sale

Preparazione:
Affettate la cipolla sottilmente e rosolatela in una padella antiaderente con lo speck e un filo d'olio. Aggiungete i porcini, salate e sfumate con il vino.
Lessate nel frattempo la pasta in abbondante acqua salata.
Quando è pronta, scolate la pasta e saltatela con il sugo ai funghi.
A fuoco spento aggiungete le uova, precedentemente sbattute con il grana, e mescolate bene. Completare con una macinata di pepe e il prezzemolo.

Piattino, tazzina e cucchiaino Green Gate

Oggi nella Kucina di Kiara si cucinano i biscotti. L'avvicinarsi del Natale mi porta spesso a questo tipo di preparazioni. Questa volta mi sono affidata a una ricetta del maestro Montersino, i Viennesi al miele, una dolcezza che non contempla la presenza dello zucchero saccarosio.

Americano a forma di tulipano ER Creazioni
  Ma vediamo subito come si preparano:

150 g di burro
60 g di miele biologico Mielbio Rigoni di Asiago ai fiori di acacia
1 uovo intero
130 g di farina di farro
50 g di farina di kamut
15 g di fecola di patate
la buccia grattugiata di un'arancia biologica BioExpress
sale

Montate in una planetaria con la foglia il burro morbido insieme al miele e alla buccia grattugiata dell'arancia. Unite poi a filo l'uovo e per ultimo incorporate tutte le farine setacciate insieme con il sale.
Con il sac-à-poche munito di bocchetta dentellata modellate i biscottini su una teglia rivestita con carta da forno.
Cuoceteli in forno a 150°C per circa 15'.





Oggi ho superato me stessa. Non tanto per aver fatto gli gnocchi al cacao di per sè, ma quanto per aver "maneggiato" due etti di gorgonzola. Questo formaggio o lo ami o lo odi. Io appartengo alla seconda categoria. Ma con gli gnocchi al cacao, pare essere la morta sua. Dico pare perchè mi sono affidata all'entusiasmo dei miei ospiti dinnanzi a questo piatto. La scarpetta pare sia stata d'obbligo. Pare.
Ma passiamo subito alla ricetta. Vi anticipo soltanto che la quantità di farina può essere variabile. Dipende dalla consistenza delle patate. Dovrete ottenere un panetto morbido ed omogeneo, nè troppo duro nè troppo morbido. Per la preparazione degli gnocchi, io solitamento uso patate a pasta bianca, ricche di amido e un po’ invecchiate poichè più povere di acqua.


Ingredienti per 8 persone

Per gli gnocchi al cacao:
600 g di patate biologiche BioExpress
300 g di farina 00
100 g di cacao amaro
un pizzico di sale
un tuorlo
una manciata di grana grattugiato

Per la fonduta al gorgonzola:
200 g di panna fresca
200 g di gorgonzola dolce
un pizzico di sale
un pizzico di pepe

80 g di speck a listarelle
una noce di burro

Per prima cosa preparate gli gnocchi.
Lessate le patate con la buccia in abbondante acqua salata e scolatele non appena risulteranno morbide inserendo la punta di un coltello (ci vorranno dai 30 ai 45', dipende dalla grandezza delle patate).
Schiacciatele ancora calde e con la buccia con l'apposito attrezzo, all'interno di una grande ciotola di acciaio (o se preferite su un piano di marmo o di plastica, comunque non legno che tende a incollare l'impasto). Aggiungete tutti gli altri ingredienti e impastate velocemente. Fate riposare l'impasto, avvolto nella pellicola, per circa 20'.
Preparate gli gnocchi prelevando piccole quantità di impasto e formando dei filoncini dal diametro di circa 2 cm e ricavate piccole porzioni che andrete poi a rigare con l'apposito attrezzo o con l'aiuto di una forchetta. In alternativa, potete preparare gnocchi più piccoli, le cosiddette chicche, per evitare il passaggio della rigatura.


Ora preparate la fonduta, facendo scaldare la panna con il gorgonzola tagliato a tocchetti. Mescolate con una frusta a fuoco dolce fino ad amalgamare bene il tutto.
In un'altra pentola, fate sciogliere il burro quindi aggiungete lo speck e cuocete fino ad ottenere listarelle croccanti.
Fate cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata. Non appena affioreranno in superficie, con l'aiuto di una schiumarola prelevateli e scolateli per bene.
Ora assemblate il piatto.
Disponete sul fondo un mestolo di fonduta, adagiatevi sopra gli gnocchi, quindi completate con speck croccante e una macinata di pepe nero (se piace).


 
Il sottofiletto, noto anche come controfiletto, lombata, roastbeef, lombo, scorza o trinca a seconda delle regioni, è un taglio del manzo corrispondente alla zona dorsale. È la parte più pregiata dell’animale. Si tratta di un taglio tenero, adatto a cotture brevi o comunque delicate, che non asciugano la carne. Per la ricetta di oggi, ho pensato di proporvi il Sottofiletto accompagnato a salsa di vino rosso, realizzato con la tecnica "slow cook", ovvero una cottura lenta e dolce che non aggredisce l'alimento, preservandone tenerezza e succosità. Per un approfondimento della cottura, vi suggerisco di leggervi la ricetta contenuta in questo link.
Ma torniamo alla nostra carne. Per questa preparazione mi sono affidata alla grandissima qualità delle Carni Greco. Grazie all’esperienza maturata in più di 50 anni di attivitàe alla costante ricerca della qualità, la GRE.CO. è in grado di offrire sempre il meglio ai propri clienti. I miei ospiti erano estasiati dalla bontà di questo taglio.


Ingredienti per 6 persone:

1 Kg di sottofiletto di manzo

olio extra vergine di oliva
sale qb
pepe qb

Per la salsa al vino rosso:
la scorza grattugiata di un'arancia biologica BioExpress
1 cucchiaino di maizena diluita in un poco d'acqua
olio extra vergine di oliva
2 scalogni Bioexpress
50 ml di vino rosso
20 mil di Marsala
20 ml di Mirti
sale qb

Accendere il forno a 80°C. 

Prendere una pirofila e posizionala nel forno caldo. Lasciando la pirofila a riscaldare, a fuoco medio far rosolare la carne in una padella con un po’ di olio per circa 3 minuti per lato. Trasferire la carne nella pirofila e lascia cuocere per circa 50 minuti. 
Prendere gli scalogni, tritarli in un mixer e far rosolare con 2 cucchiai di olio di oliva, il mirto e la scorza dell'arancia. Aggiungere la maizena diluita, il vino e il Marsala. Quando la salsa diventa cremosa, filtrare la crema e aggiustare di sale a piacere.
Servire la carne con patate al forno.




Il Minestrone alla Milanese, è una variante della conosciutissima minestra, cucinata nei territori della provincia di Milano. Si contraddistingue per la presenza del riso, delle cotenne e del lardo, prodotti tipici della tradizione lombarda. Soprattutto quest'ultimi due ingredienti, conferiscono al minestrone un gusto molto saporito e deciso.
Le verdure presenti sono veramente tante, una lista infinita che può subire modifiche a seconda della zona. Mia madre, per esempio, ha sempre aggiunto anche la zucca. Quella lodigiana è molto gustosa.
Un piatto della tradizione che vi riscalderà nelle giornate invernali e, grazie alle verdure, farà bene anche alla salute! Questa è la mia proposta per l'uscita del 2 novembre de L'Italia nel Piatto che vede come protagonista il cavolo: "Cavoli...è già novembre!".

150 g di riso tipo Arborio
40 g di lardo
40 g di cotenna di maiale
3 pomodori ramati BioExpress
3 carote BioExpress
3 patate BioExpress
2 zucchine BioExpress
100 g di zucca pulita e tagliata a dadini BioExpress
200 g di piselli sgranati BioExpress
1/2 verza BioExpress
100 g di fagioli borlotti secchi Melandri Gaudenzio
1 spicchio d’aglio orsino BioExpress
1 cipolla dorata  BioExpress
100 g di sedano BioExpress
qualche foglia di salvia
qualche foglia di basilico
una ciuffetto di prezzemolo
formaggio grattugiato
olio extra vergine di oliva
sale

Per preparare il Minestrone alla Milanese, mettete i fagioli a bagno nell'acqua per almeno per 12 ore e trascorso questo tempo scolateli.
Tritate finemente il lardo con uno spicchio d’aglio e un quarto di cipolla, amalgamate bene il tutto poi aggiungete un ciuffetto di prezzemolo e una costa di sedano e tritate ancora una volta. Tranne i piselli, la verza e la zucca, raccogliete nella pentola tutte le verdure spezzettate, i pomodori spellati, privati dei semi e tagliati a cubetti, il trito di lardo, la cotenna ridotta a dadini, due cucchiai d’olio e versatevi due litri abbondanti d’acqua. Salate, ponete sul fuoco e portate a bollore, abbassate la fiamma e continuate a cuocere a calore molto basso per almeno 2 ore. Quindi aggiungete i piselli, la zucca e la verza grossolanamente tritata o spezzettata e, dopo 15 minuti, il riso che richiede circa 18 minuti di cottura. Mescolate ogni tanto. Il minestrone alla fine deve riuscire piuttosto denso. Servitelo con abbondante formaggio grattugiato. 
Conservate il minestrone alla milanese in frigorifero, in un contenitore ermeticamente chiuso per un paio di giorni al massimo. Potete anche congelarlo se avete usato delle verdure fresche.




E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:

Valle d’Aosta: Frecachà de tartifle
Piemonte: Ris e coi (Riso con cavolo)
Liguria: Preboggion di patate e cavolo nero
Lombardia: Minestrone alla milanese
Trentino Alto Adige: Insalata di cappucci altoatesina
Veneto: Risi e verze ‎
Emilia Romagna: Cavolfiore alla Romagnola dell’Artusi
Toscana: Cavolo nero con le fette
Umbria: Frittelle di cavolfiore
Marche: Verza patate e saccina marchigiana
Campania: Pasta e cavolfiore alla napoletana
Puglia: Orecchiette e cavoli
Abruzzo: Verza cappuccia con alici
Calabria: Zuppa ‘e cavuli
Sicilia: Pasta con Broccolo "Arriminata"
Sardegna: Cabi assoffocau (Cavolfiore soffocato)

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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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