Kucina di Kiara
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Tovaglietta, piattino e cucchiaino presenti nelle varie foto sono di Green Gate

Ci sono ricette che ti fanno innamorare solo dal nome. Così è stato per questo Fragolaccio, visto sul magnifico blog di Daniela IdeeRicette.
Forse mi ha fatto tenerezza il suffisso che pare dia un valore peggiorativo al nome. Da buona paladina della legge quale sono, eccomi subito schierata. Scherzi a parte, questo dolce ha solo note positive, anzi, strabilianti! E' stato proprio come me lo aspettavo: di-vi-no!
L'unica variante apportata è stata quella di trasformarlo in un Fragolaccio vegano.
Eccovi la ricetta! Per la versione originale, ovviamente, vi rimando a IdeeRicette!


Ingredienti per una torta per 10 persone circa:
200 ml di latte di avena (prossimamente sul blog posterò la ricetta su come prepararlo in casa, ma potete sostituirlo magari con del latte di mandorla)
250 g di fragole
100 g di olio di semi
100 g di granella di nocciole
150 g di zucchero integrale di canna
8 cucchiai di maizena (che vanno a sostituire le 4 uova presenti nell'impasto)
1 cucchiaio di acqua
100 g di farina di avena Molino Rossetto
zucchero a velo

Procedimento: 
Lavare, pulire e tagliare le fragole a pezzetti.
In una pentola versare il latte e poi le fragole. Portare quasi a bollore, mescolando ogni tanto, quindi spegnere e far intiepidire.


Versare in una ciotola lo zucchero e la maizena, quindi versare l'olio di semi e mescolare. Aggiungere il cucchiaio di acqua, quindi la farina 00.
Nel frattempo frullare nel mixer ((per me il praticissimo Smart Chopper Princess) le fragole con il latte in modo da ottenere una purea densa.


Aggiungere il frullato di fragole all’impasto.
Ora, attenzione, la ricette prevede l'aggiunta di albumi a neve ferma. Servono per rendere il dolce morbido e soffice. Potevo ometterli, sicura comunque del risultato. Ma ho voluto provare a fare come indicato sul blog Golosità Vegane, ovvero usare l'acqua di cottura dei legumi (in particolare dei fagioli) montata a neve! Vi giuro che mi è sembrato di scoprire l'acqua calda! Una genialata!
Ora, amalgamare il tutto, mescolando dal basso verso alto e con delicatezza. Per finire la granella di nocciole. 
Versare il composto in una teglia con lo stampo a cerniera (io ne ho usato uno così, ma con i bordi estraibili in silicone, così non si è nemmeno presentato il "problema" di dover ungere e infarinare la teglia).
Cuocere in forno caldo a 180° per 40 minuti circa o comunque fino a quando, alla prova stecchino, l’impasto sarà asciutto.
Lasciare raffreddare quindi spolverizzare con lo zucchero a velo.


So che forse questo piatto non è propriamente primaverile, ma non ho resistito. Ho dovuto assolutamente condividerlo. Solo chi li ha assaggiati può capirne la bontà. E a chi non l'ha fatto, non resta che provare a farseli in casa. Non è poi così difficile. Basta solo armarsi di un po' di pazienza. Il resto verrà da solo...
Complici una busta di funghi porcini congelati, con la partecipazione straordinaria dello Speck Alto Adige igp. Il risultato? Un raviolo dal gusto pazzesco! Un tripudio di sapori che ben si sposano l'un con l'altro.


Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:
300 g di farina bianca tipo 00
Molino Soncini Cesare
3 uova
sale qb

Per il ripieno:
Speck Alto Adige igp tagliato a coltello qb

funghi porcini tagliati a tocchetti
aglio (se piace)
prezzemolo
Grana Padano grattugiato
una noce di burro

Per il condimento:
80 g di burro
6 foglie di salvia

Preparare il ripieno (non ho messo dosi perchè, quando si tratta di pasta ripiena, vado sempre a occhio; assaggio fino a che sono soddisfatta del risultato): in una padella versare una noce di burro, lo spicchio d'aglio e lasciare appassire per qualche minuto. Togliere l'aglio e aggiungere lo speck tagliato a pezzetti. Lasciare rosolare, quindi aggiungere i porcini. 
Cuocere per circa 10 minuti. Cospargere di prezzemolo. 
Lasciare raffreddare e aggiungere il grana grattuggiato. Mescolare. 
Assaggiare e, se lo si ritiene necessario, aggiustare di sale.
Con la farina, poco sale e le uova preparare la sfoglia.
Stendere una sfoglia sottile e dividerla in due parti uguali.
Su una parte della sfoglia disporre il ripieno distanziando i mucchietti circa 5 cm l'uno dall'altro e con l'altra parte coprire il tutto chiudendo per bene i bordi con le mani dopo averli leggermente inumiditi con un pennellino intinto nell'acqua.
Ritagliare quindi i tortelli in quadrati, aiutandosi con l'apposita rotellina dentellata e fateli riposare su una superficie infarinata fino al momento della cottura girandoli ogni tanto per far si che non si attacchino.
Cuocere in abbondante acqua salata e condire con burro fuso appena biondo, aromatizzato con delle foglie di salvia.



Oggi ricetta vegana! Mi sto avvicinando sempre più a questo mondo. Non che io sia vegana, ma a volte mi piace sperimentare ricette così. Nella loro semplicità, queste farfalle sono gustosissime e ricche di sapore.



Ingredienti per 4 persone:
320 g di farfalle Grano Armando
200 g di pomodorini secchi sott'olio Citres
20 olive nere denocciolate Citres
una manciata di mandorle spellate
olio extra vergine di oliva qb Dante

Lessate la pasta in acqua bollente salata.
Preparate il pesto: in un mixer tritate finemente i pomodorini secchi insieme alle olive, aggiungendo olio extra vergine di oliva a filo, poco per volta, fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.
Scolate la pasta, tenendo da parte un po' di acqua di cottura. Riversatela nella pentola, aggiungete il pesto (ve ne avanzerà anche per il giorno successivo), stemperate con l'acqua di cottura della pasta e servite.



Nel nostro Paese esistono salumi di alta qualità, ma la regola è mangiarne pochi e scegliere i migliori. Ecco come un riso con pasta di salame acquista gusto e personalità grazie a una ricetta dello chef Davide Oldani. Ho dovuto omettere l'anice stellato perchè mio marito non lo sopporta e le foglie di sedano che, ahimè, non avevo in casa. C'è da lavorare un po' in cucina, ma il risultato vi stupirà.



Ingredienti per 4-6 persone:

500 g di vino rosso
300 g di riso (per me riso Baldo Tenute Risicole Berneri)
300 g di brodo di carne
200 g di pasta di salame
100 g di burro
80 g di grana padano grattugiato
maizena
zucchero

Portate a bollore il vino in una casseruola con un pizzico di zucchero e fatelo ridurre finchè ne rimangono 100 g. In un'altra pentola, riducete allo stesso modo il brodo, ottenendo 100 g di ristretto.
Diluite 3-4 g di maizena in 2 cucchiai di acqua, in una ciotolina.
Versate il riso in una casseruola e tostatelo, senza grassi, per 2-3'. Bagnatelo con acqua bollente salata e portatelo a cottura aggiungendo acqua poco per volta (circa 900 g in totale), in 15-18'.
Sgranate nel frattempo la pasta di salame in una padella e rosolatela nel suo grasso che rilascerà in cottura. Cuocetela per 5' poi mettetela nella padella del ristretto, aggiungete un cucchiaio di maizena liquida, mescolate e spegnete.
Riportate a bollore la riduzione di vino, unitevi un cucchiaino di maizena diluita, mescolate per mezzo minuto e spegnete.
Mantecate il riso con il burro e il grana, disponetelo nei piatti e conditelo con il vino.
A questo punto, se vi piace, potete frullare 5 g di anice stellato e spolverizzarlo sui piatti completando con qualche foglionina di sedano (io ho saltato questo passaggio).
Il riso va servito con la pasta di salame a parte.
Un'esplosione di sapori che vi conquisterà!


Piatti e tovaglietta Green Gate
 Con poche, semplici mosse, eccovi un antipasto easy dall'aspetto elegante. Potete prepararlo in anticipo e infornarlo all'arrivo degli ospiti.
La ricetta è dello chef Moreno Ungaretti, io l'ho solo leggermente rivisitata.

Ingredienti per 4 persone:

300 g di salmone
1 grossa melanzana Bioexpress
3 fette di pancarrè
prezzemolo qb
salvia qb
rosmarino qb
maggiorana qb
olio extra vergine di oliva
Pesto di rucola e pomodorini secchi

Lavare la melanzana, tagliarla a fettine sottili e scottarla su una griglia.
Su una teglia foderata di carta da forno preparare 4 torrette alternando una fetta di melanzana, una di salmone e uno strato di pesto di rucola. Continuare così per altri tre strati.
Ora preparare la panure. Tritare nel mixer (per me il praticissimo Smart Chopper Princess) il pancarrè, la salvia, la maggiorana e il rosmarino, unire un po' di sale e un filo d'olio.
Spolverizzare bene la millefoglie con questa panure aromatica e completare con un filo d'olio.
Infornare a 200°C per 8' così da lasciare intatti i sapori senza cuocerli troppo.
Quando è pronta toglierla dal forno e disporla su un piatto da portata decorando con pesto di rucola.


Kucina di Kiara quest'oggi vi propone un secondo piatto a base di pesce facile ma molto appetitoso: i filetti di aringa saltati in padella con salsa diarancia e zenzero.
E' la prima volta che micapita di cucinare l'aringa, ovvero un pesce azzurro dalle carni sode, saporite e molto ricche di Omega 3.
Nella ricetta vengono utilizzati i filetti già puliti, diliscati, aperti a libro e con la pelle: si trovano facilmente già così nel vostro supermercato di fiducia.
Il risultato della ricetta è un piatto povero di calorie ma nutriente, ideale per un pranzo leggero, magari accompagnato con una bella insalatina di stagione.


 

Piatto e tovaglietta Green Gate

Ho visto diverse versioni in rete di questa golosissima torta e oggi si è presentata l'occasione di farla, visti i rimasugli di cioccolato in dispensa.
Ovviamente si tratta di un dolce umido e dal sapore unico e particolare. 
I biscotti secchi presenti nella base donano croccantezza e nel ripieno, gli amaretti, conferiscono quel tocco in più che contraddistingue questo dolce particolare.



Ingredienti:
300 g di cous cous
300 ml di latte
150 g zucchero
1 scorza di arancia
150 g di cioccolato fondente
4 uova
150 g di amaretti
100 g di biscotti secchi
50 g burro
zucchero a velo qb

Per realizzare la ricetta della torta adi cous cous e cioccolato porta a ebollizione il latte con lo zucchero e la scorza di arancia grattugiata, quindi spegni la fiamma e versaci il cous cous.
Lasciagli assorbire il latte e sgranalo con i rebbi di una forchetta. 
Non appena diventa tiepido, trasferiscilo in una ciotola e incorporaci il burro e i tuorli, conservando gli albumi.
Spezzetta il cioccolato, fallo fondere a bagnomaria (o nel microonde) e uniscilo agli albumi montati a neve. Aggiungi il composto al couscous. Sbriciola gli amaretti e aggiungi anche loro.
Trita i biscotti secchi (io li metto in un sacchetto di plastica chiuso e li schiaccio grossolanamente con il batticarne) e versali sul fondo di uno stampo a cerniera di 26 cm di diametro, da imburrare e foderare con carta da forno. Versa il composto della torta al cioccolato, livella uniformemente con una spatola e cuoci in forno caldo a 170° per 45 minuti, lasciando poi raffreddare la torta direttamente in forno.
Una volta fredda, cospargi il dolce di zucchero a velo.






Questo rotolo di sfoglia salato l'ho preparato diverse sere fa. Difficilmente guardo la tv, un po' per mancanza di tempo, un po' perchè m'interessa davvero poco. Le rare sere in cui lo faccio, ovviamente, mi ritrovo su programmi di cucina. Sono malata, che ci posso fare? Mi è capitato quindi di vedere la trasmissione della Maci e mi ha incuriosita questa sua preparazione. Ho provato a rifarla la sera dopo e, dal momento in cui a casa è piaciuto a tutti, ve la ripropongo.

Prendete un cespo di radicchio rosso, pulitelo e tagliatelo a striscioline.
In una capiente padella antiaderente, fate scaldare due cucchiai d'olio extra vergine di oliva, versate quindi il radicchio, cuocete per qualche minuto e sfumate con un goccio di aceto balsamico. Cuocete ancora qualche minuto ma cercate di mantenerlo croccante, intanto poi cuocerà nuovamente in forno. Aggiustate di sale. 



Prendete un rotolo di pasta sfoglia (sarebbe preferibile averlo rettangolare, ma va bene anche rotonda), adagiatevi sopra il radicchio, quindi qualche tocchetto qua e là di provola dolce, una manciatina di noci e qualche cipollina borettana in aceto balsamico Citres. Chiudete il rotolo aiutandovi con la carta da forno. Praticate dei tagli diagonali. Spennellate la superficie con un tuorlo d'uovo e infornate a 200°C per circa 20'. E' ottimo sia tiepido che freddo.


Oggi nella Kucina di Kiara entra sua maestà lo Speck IGP Alto Adige, uno dei salumi più buoni che abbia mai mangiato. Unico nella produzione e nel gusto, lo Speck Alto Adige con la sua affumicatura leggera e la sua stagionatura all'aria fresca è conosciuto dai buongustai di tutto il mondo, me compresa.
Questo delizioso salume, nno solo è buono a freddo, tagliato a fettine sottili, ma è eccellente combinato con altri ingredienti nella preparazione di pietanze calde.
Oggi vi propongo questo velocissimo finger food.


Ho preso spunto da una ricetta vista in tv di Simone Rugiati, adattandola poi alle mie esigenze.
Prendete fettine sottili di Speck Alto Adige, adagiatevi sopra un tocchetto di scamorza, quindi una prugna essicata e denocciolata e completate con una nocciola privata della buccia. Avvolgete la fetta di speck intorno al ripieno e richiuedete il tutto con un filo di erba cipollina. Passate in forno caldo a 200°C per 1 minuto, giusto il tempo di far ammorbidire il formaggio e amalgamare i sapori.
Vi avverto, creano dipendenza!


Piattini, tazza e tovaglietta Green Gate
Che si chiamino cornetti o brioche, poco importa. Il sapore di questo dolce appena sfornato, rende decisamente migliore anche la più grigia delle giornate!
La ricetta è quella di Paoletta, risultato quindi garantito. Per la ricetta originale vi rimando, ovviamente, al suo sito.


Ingredienti:
 
500 g farina (250 g di farina manitoba + 250 g di farina tipo verde Molino Soncini Cesare)
100 g latte
150 g di yogurt bianco fatto in casa

2 uova intere + 1 tuorlo
75 g di zucchero semolato
60 g burro fuso
2 cucchiaini di miele Mielbio al limone Rigoni di Asiago
12 g lievito di birra fresco
7 g di sale
2 cucchiai di limoncello
zeste grattugiata di 1 limone e ½ arancia
Latte per spennellare


Procedimento:

Al mattino sciogliamo 1 cucchiaino di miele, il lievito e le zeste di ½ limone nel latte intiepidito, uniamo quindi 90 g di farina, mescoliamo e mettiamo in un luogo caldo fino a che si gonfia. 
 Il poolish è pronto quando al centro inizia a fare un leggero affossamento.
A questo punto gli diamo una breve rimescolata e lo riponiamo in frigorifero.

Alla sera mescoliamo il resto delle zeste allo yogurt.
Uniamo al polish, che nel frattempo dovrà essere ben lievitato in frigo (in caso contrario tenerlo un po' a temperatura ambiente), le uova, il tuorlo, metà dello zucchero e tanta farina quanta ne basta per incordare con la foglia (spero voi abbiate una planetaria, se no fate a mano e dateci dentro!). Aggiungiamo lo yogurt in 3 volte insieme al resto dello zucchero e della farina, che inseriremo gradualmente.
Incordiamo ancora, aggiungiamo il miele, il sale e per ultimo il burro, tutto molto lentamente.
Impastiamo bene, capovolgendo un paio di volte nell'impastatrice, fino a che non otterremo una massa lucida, elastica, ben incordata.
A questo punto aggiungiamo il limoncello a filo ed impastiamo ancora qualche minuto.
Se l'impasto dovesse risultare troppo appiccisoso, aggiungete poco per volta, altra farina.
Copriamo con pellicola, teniamo 30' a temperatura ambiente e trasferiamo in frigo fino al mattino dopo.

Al mattino tiriamo fuori l'impasto dal frigo, aspettiamo 15/30 minuti secondo la stagione... in inverno 30') rovesciamo sulla spianatoia infarinata, sgonfiamo e diamo un giro di pieghe del tipo 2, senza stringere troppo, e copriamo con una ciotola capovolta.
Dopo 15’ stendiamo la pasta ad uno spessore di circa 6/7 mm e formiamo i cornetti.

Per questa operazione vi consiglio il praticissimo Croissant Party Tupperware.
Io ho farcito qualche cornetto con marmellata e qualche altro con Nutella. A voi la scelta. Sono buonissimi anche senza farcitura.
Lucidiamo con latte la superficie dei cornetti e lasciamo raddoppiare a 28° (ci vorrà circa un'ora e un quarto in questo periodo).

Lucidiamo ancora e inforniamo a 170° per circa 12’ o fino a che i cornetti saranno dorati.



Non ho resistito al richiamo della pavlova. Non appena ho visto questa versione al limone, con lemon curd, sul blog di Stefania, dentro di me è scattato qualcosa. Ho dovuto rifarla. Subito. Il giorno dopo. La pavlova ormai a casa mia è diventata come una droga. Ho fatto, rifatto e strafatto quella di Nigella al cappuccino. Chi tra i miei amici e familiari (e colleghi) non l'ha ancora assaggiata alzi la mano. Non vedo nessuna mano, come mai? A breve posterò anche una versione originalissima al pepe rosa. Si, avete capito bene, proprio al pepe rosa. Già, già...
Ma ora tuffiamoci in questo tripudio di bontà!




LEMON PAVLOVA
per un dolce da circa 23 cm di diametro
tratta dal libro "Simply Nigella" di Nigella Lawson


6 albumi
375 g di zucchero semolato
2 cucchiaini e mezzo di amido di mais (maizena)
2 limoni biologici BioExpress
50 g di mandorle a lamelle
300 ml di panna fresca da montare
un barattolo di lemon curd (ne servono 375 g

se volete fare il lemon curd a casa, procedete così:

2 uova intere grandi
2 tuorli
150 g di zucchero
succo e buccia grattugiata di due limoni grandi biologici
100 g di burro

Preriscaldare il forno a 180°C.
Montare gli albumi in una planetaria (o con le fruste) per qualche minuto e aggiungere un cucchiaio di zucchero alla volta.
Quando la meringa sarà ben soda e tutto lo zucchero ben amalgamato unire la maizena, la buccia grattugiata del limone e 2 cucchiaini del suo succo.
Amalgamare velocemente con una spatola (e non con le fruste) quindi versare il composto in una teglia rivestita con carta da forno ed allargarlo in un cerchio di circa 23 cm di diametro (io solitamente mi preparo il cerchio disegnato sul retro della carta).
Infornare e abbassare subito il forno a 150°C. Cuocere per un'ora quindi spegnere il forno e lasciare la meringa dentro finchè non si sarà completamente raffreddata.
Intanto tostare velocemente in padella le mandorle finchè saranno colorite, ed a parte montare la panna (non troppo, deve rimanere un po' morbida) e tenerla in frigo. Per montare la panna, vi consiglio il fantastico Speedy Chef Tupperware. In pochi attimi avrete una panna montata perfettamente senza usare corrente elettrica.
Circa un'ora prima di servire spalmare delicatamente il lemon curd sul dolce, coprire con la panna e infine completare con le mandorle tostate.
Conservare in frigorifero.

Se preferite fare il lemon curd in casa, Nigella dà la sua ricetta: mettere succo di limone, buccia, uova, tuorli e zucchero in un pentolino e girare velocemente con una frusta a mano, unire il burro a tocchetti e mettere tutto su fuoco medio, mescolando sempre.
Il composto in pochi minuti si addenserà.
Trasferirlo in una ciotola o in un barattolo di vetro, farlo raffreddare a temperatura ambiente e poi in frigo.

Ciotolina e cucchiaio Green Gate
Buongiorno a tutti! Rieccoci riuniti al consueto appuntamento mensile con L'Italia nel Piatto, avente come tema il più goloso di tutti: cacao e cioccolato. Per una cioccolato dipendente come me, questa è musica allo stato puro!

Per la Lombardia, propongo una ricetta semplice, ma allo stesso tempo golosissima, il Caulat. Si tratta di un dolce sostanzioso e molto in auge nelle nostre campagne lodigiane.

Porcellane e runner Green Gate

Si prepara così:
sbattere 4 rossi d'uovo con 4 cucchiai di zucchero, aggiungendo 6 cucchiai di cacao amaro e mezzo litro di panna.
Mescolare a fuoco molto lento dopo avervi aggiunto una foglia di lauro.
Togliere dal fuoco prima che si alzi il bollore e mescolare continuamente.
Versare in coppette e riporre in frigorifero.
Servire non troppo freddo.




E ora andiamo a vedere cosa propongono le altre regioni:
 
Fegato di vigilia

Colomba paradiso con gocce di cioccolato

Torta tenerina di Ferrara

Quaresimali alle nocciole

Salame del Re

Fruttoni salentini

Bucconotti calabresi

PARDULE DI RICOTTA (Pardulas de arrescottu) 

Venite a visitare il nostro blog:
http://litalianelpiatto.blogspot.it/
Partecipate con noi al nuovo evento, vi aspettiamo su Facebook !

Sei foodblogger? Dal 2 al 26 aprile partecipa con RICETTE REGIONALI (della tua o di un'altra regione) che abbiano come ingredienti cioccolato e/o cacao e avrai la possibilità di ottenere una condivisione sui social, sulla pagina Facebook e sul blog L'Italia nel piatto. La foto della ricetta migliore sarà pubblicata sulla copertina della nostra pagina il mese successivo. Queste le poche, semplici regole:
1) La ricetta e la foto devono essere TUE e appartenere al tuo blog o sito.
2) La ricetta e la foto possono essere PUBBLICATE sul tuo blog o sito dal 2 al 26 aprile o anche in precedenza, ma in entrambi i casi devi aggiungere che partecipi all'evento #cioccolatoecacao dell'Italia nel piatto, scaricare il banner, cioè la copertina di questa pagina, e inserirlo nella ricetta, con il link all’evento (https://www.facebook.com/events/1520876094885642/).
3) FAI UN POST in questa pagina, con la fotografia del piatto realizzato e con il link alla ricetta nel tuo blog o sito. Nel testo del post SCRIVI con hashtag #cioccolatoecacao e la regione per cui partecipi.
4) Nel caso che la tua ricetta sia pubblicata PRECEDENTEMENTE al 2 aprile, ci farebbe piacere una condivisione del tuo post sulla tua pagina FB.
5) Puoi partecipare con PIÙ RICETTE, ma devi fare un post con foto per ogni ricetta.
E ora buon lavoro! Ti aspettiamo!
P.S. Ricorda che la ricetta deve essere REGIONALE!


cacao e cioccolato
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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