Kucina di Kiara
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Piattino Green Gate
Come va dopo l'abbuffata delle feste? Ricordate che siamo solo al primo round...il secondo e se Dio vuole, ultimo round, arriverà mercoledì col cenone. 
Oggi mi sono sparata un'oretta in palestra, così, tanto per illudermi di ritrovare al più presto il peso forma perso chissà dove. Ma alla fine mi consolo dicendo che mangiare è uno dei piaceri della vita e se non esageriamo un pochino in quest'ultima settimana dell'anno, che gusto c'è?
Intanto vi propongo un piatto abbastanza leggero ed equilibrato, ideale in questi giorni di pausa tra un'abbuffata e l'altra. Queste polpettine, se accompagnate su un bel letto di insalata o spinaci crudi, con qualche gheriglio di noce, possono essere un gustosissimo piatto unico (ricordiamoci che mercoledì ci strafogheremo di nuovo, quindi, ribadisco: piatto unico).
:-)
Ingredienti:
- 500 g di ricotta
- 300 g di calamari
- 160 g di tonno Angelo Parodi
- 2 uova
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- uno spicchio d’aglio
- pangrattato qb
- olio extra vergine di oliva
- qualche fogliolina di prezzemolo
- sale qb
Realizzazione:
Pulire bene i calamari e tagliare a pezzetti i tentacoli; mettere a scolare la ricotta dal siero, sminuzzare il prezzemolo con il coltello e aggiungere in quest’ordine in una ciotola: la ricotta, il tonno frullato con un mixer, le uova, il pangrattato ed il prezzemolo. Amalgamare il tutto.
In una padella rosolare uno spicchio d’aglio in due cucchiai d’olio. Togliere l’aglio e aggiungere i calamari e i tentacoli. Cuocere per qualche minuto quindi sfumare col vino bianco. Cuocere ancora per dieci minuti. Fare intiepidire il tutto e passare velocemente al mixer. Aggiungere i tentacoli e i calamari al composto di tonno.
Con l’aiuto di altro pangrattato formare delle polpettine. Disporle su una teglia ricoperta da carta da forno. Irrorarle con un filo d’olio extra vergine di oliva. Infornare a 200°C per 10’.


Piattino Green Gate

Foto di Exzio - Scatole di ER Creazioni
... ovvero piccoli e golosissimi tartufini a base di latte condensato. Scoperti per caso sfogliando una rivista, i Brigadeiros sono dolcetti tipici brasiliani che nascono nel 1945 durante la campagna politica del brigadeiro Eduardo Gomes, e da allora sono diventati un’istituzione, immancabili in tutte le feste.
La loro preparazione è semplicissima: mescolate 400 g di latte condensato, 30 g di cacao amaro e 25 g di burro e cuocete a fuoco lento fino a che il composto non inizia a staccarsi dalle pareti della pentola (ci vorranno all’incirca 10-15 minuti). Versatelo quindi su di un piatto da portata e lasciatelo raffreddare. Ungete le mani con un po’ di burro e formate tante palline. Ricopritele facendole reteare in zuccheri colorati cristallizzati, codette di zucchero o cioccolato, farina di cocco, mandorle, nocciole o pistacchi, cacao amaro o tutto ciò che vi suggerisce la fantasia! Disponete i tartufini in pirottini di carta e metteteli in frigorifero per almeno due ore.
Foto di Exzio - Scatole di ER Creazioni
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Dolci, dolci e ancora dolci. Non riesco a proporvi altro...del resto, il natale per me è sinonimo di dolcezza! E allora ecco un’idea simpatica per i regali di natale: i krumiri. Il bello di questi biscotti è che durano un’eternità, circa sei mesi. Quindi potete prepararli in anticipo e confezionarli in vasetti di vetro o scatole di latta, infiocchettarli e regalarli. Nelle foto che vi propongo, sono presentati all'interno di bellissime cornucopie natalizie, opera della bravissima Eleonora ER Creazioni. Una simpatica idea alternativa anche alle classiche calze della Befana.
La ricetta dei krumiri è quella trovata sull'ultimo libro di Knam, rispettosa della versione originale di Domenico Rossi, risalente al 1870. La paternità gli è stata riconosciuta solo nel 1878 con un apposito documento dal sindaco di Casale Monferrato, lo stesso anno in cui morì il re Vittorio Emanuele II. Si dice che la forma dei krumiri sia proprio un omaggio al re, o meglio ai suoi inconfondibili baffi a manubrio.
Dosi per circa 55 krumiri:
280 g di burro
160 g di zucchero a velo
1 stecca di vaniglia (per me un cucchiaino di estratto divaniglia home-made)
9 tuorli
200 g di farina di mais fumetto
80 g di farina di nocciole
200 g di farina 00
5 g di sale
Lasciate il burro a temperatura ambiente per almeno 2 ore. Montatelo quindi con lo zucchero e la vaniglia e, quando sarà ben gonfio, unite lentamente i tuorli, uno alla volta. quando saranno tutti incorporati, aggiungete le farine e il sale, mescolando con un cucchiaio di legno.
Riempite con l’impasto ottenuto una sac-à-poche con bocchetta rigata e disegnate i biscotti su una placca ricoperta di carta da forno: la forma classica è quella di una V rovesciata.
Cuocete a 165°C per circa 15’ e sfornate quando i krumiri saranno perfettamente dorati. 
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Tovaglietta Green Gate
...e tanti auguri a me.
Di solito mi piace il mio compleanno, adoro questo giorno al punto che ne vorrei altri 3 o 4 durante l'anno. Ma oggi non lo digerisco. E scommetto che anche l'anno prossimo sarà così. E quello dopo ancora. Adesso ditemi perchè mai dovrei voler compiere 37 anni. Non mi va e non mi conviene. Non voglio crescere ulteriormente. Per dire.
“Voglio tornare bambino, voglio annusare la Coccoina, voglio spalmarmi il Vinavil e poi togliermelo come se fosse una pellicina. Voglio usare i pennarelli per poi avere tutte le dita piene di piccole striscette colorate. Voglio rubare la merenda ai grandi. Voglio credere che il mio soldatino si sposti all'ultimo momento e schivi il proiettile. Voglio credere che l'astronauta è un lavoro che si può fare solo di notte, perché di giorno non ci sono le stelle per atterrare. Voglio credere che un mio amico è un mio amico per sempre, e non ti tradisce mai. Ma soprattutto voglio credere che Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo.” 
Fabio Volo - Esco a fare due passi 
Ingredienti
Per la frolla, ho usato 400 g di questa che trovate qui (ricetta di E. Knam).
60 g di burro
60 g di zucchero per l’orange curd + 60 g per lo sciroppo + 70 g per la meringa
100 g di albume
1 uovo
4 tuorli
3 arance
1 limone
200 g di cioccolato fondente
100 g di panna fresca liquida
sale
Amalgamate con la frusta, senza montare, l’uovo e 4 tuorli, il burro fuso, 60 g di succo di arancia, 10 g di succo di limone, lo zucchero e la scorza grattugiata di un’arancia, raccolti in una baccinella adatta per il bagnomaria.
Cuocete il composto a bagnomaria fino a quando inizia a rassodarsi (ci vorranno 10 minuti ca). Togliete dal bagnomaria e continuate a mescolare ancora per 1’, poi versate la crema in una ciotola e lasciatela raffreddare prima a temperatura ambiente, quindi in frigorifero per almeno due ore (orange curd).
Stendete la frolla non troppo sottile; imburrare e infarinate una teglia con il fondo sollevato (da 28 cm) e copritela con la frolla. Riempitela con legumi secchi e infornatela a 180°C per 20’ ca. Togliete i legumi e rimettetela in forno per altri 5-6’, poi sfornatela, sformatela e fatela raffreddare.
Preparate la ganache al cioccolato portando a bollore la panna in un pentolino, quindi unite il cioccolato tritato e amalgamate con una frusta sino a quando la ganache non sarà del tutto emulsionata.
Farcite la crostata con la ganache al cioccolato e poi con l’orange curd.
Tagliate a filetti le scorze d’arancia, tuffatele per 10 secondi in un pentolino dove avrete fatto bollire 60 g di zucchero con 40 g di acqua. Scolatele e filtrate lo sciroppo.
Montate l’albume con un pizzico di sale, aggiungendo a filo lo sciroppo filtrato. Alla fine aggiungete anche 70 g di zucchero semolato (meringa). Raccoglietela in una tasca da pasticciere e con essa ricoprite la superficie della torta, sopra l’orange curd. Infornate la torta sotto il grill per pochi minuti (io quasi la facevo bruciare!), in modo che la meringa si colori appena. Guarnite infine con le scorze candite.

Eccoci nuovamente al secondo appuntamento mensile con L'Italia nel Piatto. Il tema è Ti regalo una ricetta (scambio di ricette tra regioni). Devo confessarvi che mi sono sentita davvero emozionata. Riprodurre una ricetta di un'altra regione è stato davvero stimolante e divertente! A me è capitato il Molise, e dover scegliere tra le meravigliose ricette di Loredana è stata un'impresa a dir poco ardua. Tra le innumerevoli proposte ho scelto il Fiarone Molisano. Ho cercato di unire l'utile al dilettevole. Non si tratta di una ricetta tipica natalizia...ma poi mi son detta: perchè no? E' piaciuta talmente tanto che la ritroveremo sulle nostre tavole anche il giorno di Natale! No conventional christmas...
Quindi grazie Loredana!
Per la ricetta vi rimando direttamente al suo blog. L'unica mia variante è stata nella scelta della salsiccia e del formaggio. Ovviamente non potevo disporre di salsiccia secca molisana, per cui ho optato per della salsiccia lodigiana. E per il formaggio, ho sostituito quello fresco di pecora con dell'Asiago.




E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:

Trentino-Alto Adige:  Gli spaghetti della vigilia a Palma Campania http://www.afiammadolce.it/2014/12/spaghetti-della-vigilia-palma-campania.html
  
Friuli-Venezia Giulia: Torrone di Tonara http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/12/ti-regalo-una-ricetta-torrone-di-tonara.html

Lombardia: Il Fiarone Molisano http://kucinadikiara.blogspot.com/2014/12/ti-regalo-una-ricetta-il-fiarone.html

Veneto:  Il Pandolce della Liguria http://ely-tenerezze.blogspot.com/2014/12/ti-regalo-una-ricetta-il-pandolce-della.html

Valle d'Aosta: Le pucce uliate http://atuttopepe.blogspot.com/2014/12/le-pucce-uliate-scambio-di-ricette-per.html

Piemonte: 

Liguria:   pasta ai profumi di Sicilia    http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/12/litalia-nel-piatto-ti-regalo-una-ricetta.html

Emilia Romagna: Il torciglione umbro http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/12/il-torciglione-umbro-per-litalia-nel.htm

Lazio: Husarenkrapfen http://beufalamode.blogspot.com/2014/12/husarenkrapfen-di-yrma-per-litalia-nel.html

Toscana: Tozzetti ai pistacchi, ricetta del Lazio http://acquacottaf.blogspot.com/2014/12/tozzetti-ai-pistacchi.html

Marche: Petrali:ricetta tipica della Calabria http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/12/petrali-ricetta-tipica-della-calabria.html 

Abruzzo:Frustingolo ricetta tipica delle Marche
http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/12/frustingolo-ricetta-tipica-delle-marche.html

  
Molise: Coniglio in civet dal Piemonte http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/12/coniglio-in-civet-dal-piemonte-al.html

Umbria: Riso al latte dalla Lombardia http://amichecucina.blogspot.com/2014/12/riso-al-latte-dalla-lombardia-per.html

Campania:Aquacotta Toscana  http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/12/acquacotta-toscana.html

Puglia: Zuppa alla Valdostana http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/12/seuppa-la-valpellenentse-zuppa-alla.html

Calabria: Pampapato di Ferrara http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/12/pampapato-di-ferrara.html

Sicilia: Gubana triestina http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2014/12/una-triestina-in-sicilia.html
 
Partecipate al nostro divertentissimo contest! 
Leggete il post con il regolamento che trovate nel blog. 
http://litalianelpiatto.blogspot.it/



Se dovessi fare un resoconto, l'anno 2014 è stato meravigliosamente propizio per il mio blog. Infinite soddisfazioni, sotto ogni aspetto. Passettino dopo passettino, questo mio piccolo e modesto spazio, mi ha reso ogni giorno sempre più felice. E per una volta forse ha ragione Marta. Devo ringraziare solo me stessa e dirmi "brava Chiara". Non lo faccio mai, sono in costante critica con me stessa. Mi ripeto che posso fare di più, molto meglio. Si ma devo anche rendermi conto che per me non ci sarà mai la perfezione. Vorrò sempre qualcosa di più. Per cui oggi ho deciso di "accontentarmi" e godere di quello che sono riuscita a fare.
Sotto vi riporto l'ultima soddisfazione targata 2014. Le mie ricette sul blog di Angelo Parodi, e per tutto il mese di dicembre! Sono la foodblogger del mese! E se leggo i nomi di quelle che mi hanno preceduta, non posso che esserne onorata!
Ingredienti:
- 15 friggitelli
- 250 g di tranci di tonno Angelo Parodi
- 4 o 5 filetti di acciughe Angelo Parodi
- un uovo
- pangrattato
- olio extra vergine di oliva
- sale
- prezzemolo
- peperoncino
Realizzazione:
Lavare e pulire i friggitelli, avendo cura di togliere tutti i semi ed i filamenti interni; tenere da parte la calotta.
In una ciotola unire il tonno ed il pangrattato, condire con olio, sale, peperoncino e prezzemolo. Aggiungere un uovo ed amalgamare gli ingredienti fino ad ottenere un composto compatto. Per rendere il sapore più intenso aggiungere qualche filetto di acciuga sminuzzato.
Accendere il forno a 200° ed attendere che arrivi a temperatura, nel frattempo riempire i friggitelli, forare il fondo e riporre la calotta su ognuno usando uno stuzzicadenti; riporli in una teglia da forno ed aggiungere un filo d’olio in superficie per renderli croccanti.
Infornare per 30 minuti e servire caldi o freddi.


Piatto in porcellana Store Montemaggi

E ora i tre vincitori del contest "Una LENTICCHIA...tira l'altra" realizzato in collaborazione con Melandri Gaudenzio:

1° PREMIO

Unavnelpiatto - Sformato di riso, lenticchie beluga e zucca



2° PREMIO

Giulillustratrice - Zuppa di lenticchie, patate viola e zenzero



3° PREMIO

Pixelicious - Capesante al lardo di colonnata su passatina di lenticchie di Castelluccio

Complimenti alle tre vincitrici!!! Aspetto un'email con i vostri dati per la spedizione dei premi! :-)

Ho sempre avuto una scarsa stima di me stessa, fin da quando ero bambina. Eppure a scuola me la sono sempre cavata bene, e da sola. Stessa cosa una volta entrata nel mondo del lavoro. Mi sono sempre fatta valere e rispettare per la mia professionalità. Eppure c'era sempre (e c'è tutt'ora) chi sosteneva che non ero nient'altro che una paraculo. Che la mia è solo fortuna. Anche per il blog. Stessa storia. E la mia autostima, come un'altalena, a volte tocca le stelle, a volte il fondo nero più nero. Eppure ho fatto tutto da sola. Devo solo ringraziare mia mamma che mi ha insegnato tutto e mi dà tutt'ora consigli. Ma c'è sempre chi, probabilmente spinto dal fatto che non ha niente di interessante da fare, maligna (rigorosamente alle spalle) e muore d'invidia. E non parlo di altre foodblogger, sia chiaro. E a questa persona dedico la mia posizione in classifica! Guardala e rosica come solo tu sai fare.
A tutti gli altri, invece, dedico questi velocissimi spaghetti last minut! Gustosissimi, da provare!
--> Vediamo come preparare gli Spaghetti ai 4 pomodori: passata, pelati, ciliegini, e pomodori secchi.
Ingredienti per 3 persone:
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200 g di spaghetti

50 g di speck a fettine

½ cipolla

6 pomodori secchi

100 ml di passata di pomodoro

2 pomodori pelati

10 pomodori ciliegini

peperoncino

sale


--> Rosolare lo speck in una padella senza olio. Una volta cotto aggiungere la cipolla tagliata a dadini e i pomodori secchi tagliati a pezzetti.  Far cuocere questo ricco soffritto per circa 10’. Aggiungere la passata, i pelati e i pomodori ciliegini tagliati a metà. Regolare di sale, aggiungere il peperoncino e far cuocere a fuoco moderato per circa 20’ a tegame coperto. Nel frattempo, lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli e saltarli nel sugo. 

Ultima cosa ma non per questo meno importante. Pensavate che me ne fossi scordata, vero? Invece no...
Si è concluso il contest "Una LENTICCHIA...tira l'altra" realizzato in collaborazione con Melandri Gaudenzio. Avete realizzato TUTTI, dal primo all'ultimo, ricette fantastiche ed originali. Non era facile, ma siete riusciti a stupirci! Quindi, prima di tutto, grazie a tutti i partecipanti. Di seguito riporto i semi-finalisti (decretati dalla mia dolce metà, quindi per qualsiasi cosa prendetevela con lui...). I tre vincitori verranno comunicati la prossima settimana.
Unavnelpiatto - Sformato di riso, lenticchie beluga e zucca
Q.B. Quanto Basta - Veggie burger di lenticchie
Un giorno senza fretta - Risotto d'autunno
Dolcemente inventando ovvero i pasticci di Ale - Veggie burger alle lenticchie e cumino con salsa egiziana theina
Il pomodorino confit - Insalata tiepida e croccante di lenticchie e finocchi
Pixelicious - Capesante al lardo di colonnata su passatina di lenticchie di Castelluccio
Giulillustratrice - Zuppa di lenticchie, patate viola e zenzero
Idee in pasta e in pentola - Polpette di bulgur con crema di lenticchie
La cuocherellona - Millefoglie di lenticchie con crema ai lupini
Le ricette di Donna Vale - Riso integrale con lenticchie, peperoni, cipolle caramellate e noci
Con grano di sale - Crema di lenticchie all'arancia con orzo e germogli di soia
Fatemicucinare!!! - Crema di lenticchie con polpo, cozze e pomodorini
Magda Polenghi - Polpette di lenticchie e patate
Agenda di Nico - Polpette di lenticchie e cous cous
Zampette in pasta - Hamburger di lenticchie
Le ricette di Claudia e Andre - Rotolini di vitello con prosciutto ed emmental su letto di lenticchie
La forchetta e il coltello - Tagliatelle alle lenticchie di UStica con broccoletti siciliani e speck               
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Le feste si avvicinano alla velocità della luce e con esse l'ansia di cosa dover cucinare. O almeno per me è così. E allora ecco che vi propongo un'idea sfiziosa per un antipasto. Deliziose tartellette, carinissime anche come segnaposto, ripiene di radicchio e gamberetti. Se la pasta brisée non vi va di farla o non ne avete il tempo, andrà benissimo anche quella che si trova in commercio già pronta. 
Ingredienti per 6 persone:
300 g di farina bianca 00
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
3 cucchiai di vino bianco
150 g di burro
2 uova
1 tuorlo
200 g di gamberetti
300 g ca. di radicchio trevigiano
3 cucchiai di panna fresca
sale e pepe
Unite in una terrina la farina, il burro, un pizzico di sale, 2 cucchiai di vino, 1 uovo e 1 tuorlo. Versate 1 cucchiaio d’olio, impastate velocemente e lasciate riposare in frigorifero per 20’.
Mondate il radicchio e tagliatelo a striscioline sottili. Rosolatelo in padella con l’olio di oliva rimasto e il prezzemolo tritato. Aggiustate di sale e pepe.
Dopo qualche minuto bagnate col vino rimasto e, quando sarà evaporato, aggiungete la panna, mescolate e fate addensare. Rompete un uovo nella padella, togliete dal fuoco e mescolate.
Ponete la pasta brisée sul piano di lavoro e tiratela con un mattarello fino ad uno spessore di 5 mm. Imburrate e infarinate delle teglie per tartellette e rivestitele con la pasta; adagiatevi i gamberetti puliti, quindi versate il composto di radicchio. Decorate con delle striscioline utilizzando la pasta rimasta. Infornate a 170°C per 25’, quindi lasciate intiepidire e servite.



 

E anche quest'anno siamo quasi a Natale...finita l'estate, senza rendercene conto, veniamo catapultati in un baleno a dicembre! E quindi cosa poteva proporvi L'Italia nel Piatto, se non una ricetta che riporta alle festività imminenti? Quale rappresentante della Lombardia, ero indecisa tra panettone, spongarda e torrone, poi quest'ultimo ha avuto la meglio! Si, ma quello tipico di Cremona, che prevede l'aggiunta di aromi come la vanillina e la frutta candita. E' stata la giusta occasione per regalare un dolce (molto gradito tra l'altro). Per la ricetta devo ringraziare lo Zio Piero e Paoletta per avermi illuminata con le loro ricette. Prometto di rifarlo in questi giorni per me e la mia famiglia, così da poterne fotograre l'interno e mostrarvelo.


LA STORIA
Il torrone è un dolce tipico presente in molte regioni d’Italia, storicamente presente anche in paesi come Spagna e Francia (grazie all’influenza araba che presentava un dolce simile anche se con un nome diverso e più somigliante ad un croccante). L’etimologia è quasi certamente latina: il nome Torrone (da “torrere”, cioè tostare) si attribuisce ad una preparazione a base di mandorle, appunto tostate, miele ed altri ingredienti tra cui l’albume d’uovo.
Prodotto tradizionale della città di Cremona in Lombardia, fin dal Cinquecento, se ne ha notizia come di un assai apprezzato oggetto di dono, soprattutto fra i maggiorenti cittadini che lo regalavano durante le festività natalizie.
A legare più strettamente questo dolce alla tradizione Cremonese fu l’ispirare il suo nome alla forma del dolce, come di torre, in tutto simile alla torre cittadina più famosa, il Torrazzo in occasione delle nozze di Francesco Sforza, signore della città, con Bianca Maria Visconti. In quest'occasione i pasticceri di Corte avrebbero donato il meglio di sé anche nella fantasia, pare infatti essere solo una gentile leggenda. Dalle botteghe degli speziali cinquecenteschi, tradizionali produttori del torrone, si passò, nell’Ottocento e nel Novecento, alle botteghe artigiane dei pasticcieri e confetturieri, fino alle vere e proprie fabbriche con produzione industriale di torrone.
Questa distinzione fra produttori, a Cremona, si mantiene anche oggi: accanto alle tradizionali pasticcerie artigiane sono presenti, e forse più conosciute grazie al recupero dei marchi storici, poli industriali per la produzione del torrone tipico cremonese.


IL TORRONE DI CREMONA IGP

Il torrone di Cremona IGP si distingue oggi in due sottotipi: classico e tenero (quello che ho fatto io, differenziato dalla maggiore o minore quantità di albume nell’impasto), entrambi i tipi si presentano semplici (bianco avvolto nelle ostie) oppure ricoperti di cioccolato fondente. Si utilizzano nell’impasto mandorle o nocciole.
Anticamente si producevano torroni di diverse tipologie ed aromi che si possono ancora trovare, insieme al classico, come prodotti di una tradizione ancor viva.

E ora la ricetta. Ho seguito questa versione e tra parentesi le mie modifiche:


Ingredienti:

350 gr di mandorle spellate

50 gr di nocciole spellate
50 gr di pistacchi
(una manciata di frutta candita)


Per lo sciroppo:

30 gr di acqua
100 gr di zucchero


Per la montata a caldo:


40 gr di albume
100 gr di miele (per me miele di arancio Mielbio Rigoni di Asiago)


Aromi:


scorza di un'arancia grattugiata
1 cucchiaino di estratto di vaniglia home made
2 fogli di ostia (non vi dico i salti mortali per recuperarne 4 fogli...grazie Stefano!)
1 termometro (assolutamente indispensabile!)

Procedimento:
Tostare a circa 120° per una decina di minuti la frutta secca.
Far bollire, a fuoco basso, 30 gr di acqua con 100 gr di zucchero, mettendo prima lo zucchero nel pentolino, poi l'acqua, e portarlo a 135°(145° se si vuole un po' piu' duro) senza mescolare mai.
Nello stesso momento porre sul fuoco a bagnomaria, 40 gr di albume con 100 gr di miele, e montare continuamente con le fruste elettriche, fino a che il composto si staccherà dalle pareti.
Lo sciroppo raggiungerà i 135° circa quando la montata di albume e miele sarà bella spumosa, soda, e soprattutto tenderà a staccarsi dalla ciotola nella quale si sta lavorando, assumendo il caratteristico profumo di torrone.
A questo punto lo zucchero sarà giunto a temperatura, quindi versarlo sul composto e aggiungere a questo punto la frutta secca.
Mescolare bene, poi aggiungere la vaniglia e la frutta candita, quindi lavorare la massa finche' risultera' molto compatta.
A questo punto versare il composto su una cialda, (bagnarsi le mani con acqua gelida, e compattare il tutto dando una forma regolare, mettervi sopra l'altra cialda e pressare bene il tutto, sia sopra che ai lati.
Coprire bene, mettere al fresco (io ho messo fuori della finestra) e tagliare dopo circa 10/12 ore con un coltello a lama liscia e molto affilata!
Conservare in luogo fresco e asciutto.



Fonte: Academia Barilla





E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:

Trentino-Alto Adige: Husarenkrapfenhttp://www.afiammadolce.it/2014/12/husarenkrapfen.html

Friuli-Venezia Giulia: Gubana - http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/12/gubana-per-litalia-nel-piatto.html

Veneto: Bussolà http://ely-tenerezze.blogspot.com/2014/12/bussola.html

Liguria: raviéu co-u tuccu http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/12/litalia-nel-piatto-ricette-natalizie.html

Emilia Romagna: Panone di Natale Bolognese http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/12/il-panone-di-natale-bolognese.html

Lazio: Pan giallo - http://beufalamode.blogspot.com/2014/12/pan-giallo-per-litalia-nel-piatto.html

Toscana: Ricciarelli - http://acquacottaf.blogspot.com/2014/12/ricciarelli.html

Marche: Fustringolo marchigiano- http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/11/frustingolo-marchigiano-ricetta-tipica.html

Abruzzo:Il Parrozzo

http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/12/il-parrozzo-per-litalia-nel-piatto.html

Molise: Agnello alla molisana - http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/11/agnello-alla-molisana-per-litalia-nel.html

Umbria: Pampepato http://amichecucina.blogspot.com/2014/12/pampepato.html

Basilicata: Fritti di Natale - calzoncini, rosette e cannaricoli

http://blog.alice.tv/profumodicannella/2014/11/29/fritti-di-natale-calzoncini-rosette-e-cannaricoli/

Campania: Spaghetti alle vongole veraci, piatto della vigilia - http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/11/spaghetti-alle-vongole-veraci-piatto-della-vigilia.html

Puglia: Pane fenìscke - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/12/cucina-pugliese-pane-feniscke.html

Calabria:I petrali - http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/12/i-petrali.html

Sicilia: Cous cous dolce di Natale - http://burro-e-vaniglia.blogspot.com/2014/12/cous-cous-dolce-di-natale.html




Da questo mese c'è una novità, se avete voglia di partecipare con noi, leggete il post con il regolamento che trovate nel blog.


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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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