Kucina di Kiara
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Piatto e tovaglietta Green Gate
E’ proprio in questi giorni che si trovano i primi asparagi migliori. Un piccolo lusso gastronomico, diciamolo, ma giustificato in pieno da una rara squisitezza e, soprattutto, da una coltivazione lunga e ancora oggi, in gran parte manuale.
In commercio se ne trovano di tre colori, il verde, il bianco e il violetto. La differenza tra i tre dipende dal metodo di coltivazione: alla luce (il verde) o sottoterra (il bianco e il violetto).
Per quanto riguarda il loro utilizzo, è necessario eliminare la parte più legnosa con un coltello e la pellicola superficiale con un pelapatate, quindi vanno pareggiati, legati in mazzetti e lessati in acqua bollente per 10-15’ nella pentola tradizionale o apposita, dove le punte spuntano dall’acqua di almeno 2-3 cm. E’ possibile cuocere gli asparagi anche in pentola a pressione per 2-5’.


Pelapatate in ceramica Euro Inox Italy
Buono a sapersi che l’asparago ha pochissime calorie, è ricco di vitamine, sali minerali e zuccheri. Ha proprietà diuretiche, antireumatiche e cardiosedative. E’ invece sconsigliato a chi soffre di diabete e di reni.

Ingredienti per 4 persone:
700 g di asparagi bianchi Alto Adige
BioExpress
100 g di panna fresca
3 tuorli
gambi di prezzemolo
mezzo limone biologico BioExpress
burro
sale
pepe

Raschiate gli asparagii, pareggiate i gambi, sistemateli distesi in una casseruola, copriteli a filo d’acqua, unite sale, una noce di burro e cuoceteli per circa 12’.



Coltello in ceramica Euro Inox Italy
Scolate gli asparagi, conservando il fondo di cottura, e legateli in mazzetti aiutandovi con i gambi del prezzemolo.
Aggiungete al fondo di cottura la panna, fate bollire la salsa per 2’ poi spegnete e incorporatevi velocemente i tuorli, sale, pepe e il succo di mezzo limone: otterrete la fricassea.
Servite gli asparagi conditi sulla fricassea.



Piatti e tovaglietta Green Gate

Queste brioche svizzere trovate sullo splendido blog di Paoletta, Anice e Cannella, hanno fatto la felicità di tutta la mia famiglia. Purtroppo ho deciso di prepararle un giorno in cui in casa scarseggiavano le uova. Le uniche superstiti nel frigorifero sono andate a finire nell'impasto, quindi ho dovuto trovare un'alternativa alla crema pasticcera. Ho optato per la classica crema di cacao e nocciole...un successo!

Ora vi riporto la ricetta, rimandandovi al blog della Sersante per la versione originale, modifiche e note.


Ingredienti (per 10 brioches):
420 g di farina forte (per me la Molino Rossetto W330)
60 g di zucchero
35 g di latte
15 g di lievito di birra fresco
5 uova
240 g di burro morbido
7 g di sale


Aromi:
Scorza grattugiata di un'arancia biologica BioExpress

una stessa di vaniglia

1 tuorlo e poco latte per la spennellatura finale
zucchero a granella


Preparazione:
Sciogliere il lievito nel latte e mescolarlo con 35 g di farina. Coprire con pellicola e lasciar lievitare fino a quando è bello gonfio, circa 40/45 minuti (poolish).
Versare il poolish nella planetaria con un cucchiaio di farina e avviare la macchina. 

Aggiungere un uovo e far assorbire, poi 20 g di zucchero, amalgamare e unire poca farina per volta.
Aggiungere un altro uovo, 40 g di zucchero, e poca farina, lavorando l'impasto come indicato sopra.
Continuare così, alternando uova e farina fino ad esaurimento, ma lasciando un cucchiaio di farina per lo spolvero finale.
Aggiungere il sale. 

Incordare l'impasto lavorando con il gancio a foglia, poi aggiungere gli aromi.
Unire il burro morbido a pezzetti poco per volta. Incordare molto bene, ci vorranno circa 30 minuti. Aggiungere l'ultimo spolvero di farina, e a incordatura completa, inserire il gancio ad uncino. Lavorare ancora l'impasto qualche minuto e farlo lievitare in una ciotola coperto per 1 ora circa.
Poi rovesciarlo su un piano leggermente imburrato e fare le pieghe del tipo 1. 

Porre l'impasto così ottenuto in un vassoio coperto da pellicola, coprire a sua volta anche l'impasto e metterlo in frigo per 2 ore.
Tirare fuori dal frigo e, sulla spianatoia leggermente infarinata, stendere l'impasto in un rettangolo da cui ricavare 10 quadrati. Poi formate le girandole come spiegato qui.
Porle in due leccarde coperte da carta forno, e coprire con pellicola. Far lievitare per 1 ora e 1/2.
Spennellare col tuorlo sbattuto con poco latte, decorare al centro con un cucchiaio di Nocciolata Rigoni di Asiago, spolverare con zucchero a granella e infornare a 180° per circa 20 minuti, o fino a che saranno di un bel colore bronzo dorato.







La crostata di frutta, insieme alla sorella con marmellata, credo sia uno dei dolci più semplici e buoni al mondo. La sua realizzazione, mi rendo conto, non è così scontata o almeno non per tutti. Ma seguendo i passaggi alla lettera, vedrete che niente vi fermerà!
Per questo tipo di dolce è necessario realizzare una base che supporti la crema. Io vi lascio questa ricetta poi, sicuramente, ognuno avrà la sua di fiducia.
Per la frutta, vi consiglio sempre di usare frutta di stagione e, possibilmente, biologica. Io mi affido ormai alla freschezza e qualità della frutta e verdura biologica BioEspress.

Dosi per la base di pasta frolla (stampo diametro 26 cm):

300 g di farina 00
120 g di burro
1 uovo
100 g di zucchero
la scorza grattugiata di un limone biologico BioExpress

Versate la farina a fontana sulla spianatoia. 
Prendete il burro dal frigorifero e tagliatelo a pezzetti, quindi unitelo alla farina, al centro del cratere.
 
Versate quindi lo zucchero e l'uovo e iniziate a impastare a mano, velocemente. A questo punto aromatizzatela con la scorza di limone.
Una volta ottenuta una pasta omogenea, schiacciatela in un disco e avvolgetela nella carta forno.
 

Riponete la pasta frolla in frigorifero per almeno 30 minuti prima di utilizzarla. 
A questo punto, riprendete la frolla dal frigorifero e stendetela con il mattarello su di un piano leggermente infarinato.
 

Prendete uno stampo per crostate, imburratelo e infarinatelo. 
Adagiate il disco di pasta frolla nello stampo e ritagliatene le eccedenze.
 

Bucherellate il fondo della frolla con i rebbi di una forchetta e procedete con la cottura in bianco: coprite la frolla con un foglio di carta forno e riempitela con dei legumi secchi o gli appositi pesetti.

Infornate il guscio per 15 minuti a 190°C.

Estraete il guscio di frolla, togliete la carta forno con i pesi ed infornatela nuovamente per altri 10 minuti o fino a doratura.
 
 Togliete il guscio dallo stampo, fatelo freddare e farcitelo.

Per la crema pasticcera, io da anni mi affido a due versioni, quella di Knam e quella di Paoletta. Per questa crostata, nello specifico, ho utilizzato quella della mitica food-blogger. Vi riporto di seguito la ricetta che potete trovare anche qui:

Ingredienti:

400 ml di panna fresca
600 ml di latte fresco
1 baccello di vaniglia
4 uova intere
80 g di farina
300 g di zucchero
1 pizzico di sale

Mettere in un pentolino il latte, la panna e il baccello di vaniglia aperto e portare quasi a bollore.
Nel frattempo, in un altro pentolino, sbattere bene le uova con lo zucchero e il pizzico di sale. Aggiungere la farina setacciata e mescolare ancora un po', poi aggiungere il latte tutto in un colpo versandolo da un colino a maglie fitte.
Mettere a fuoco bassissimo, mescolando sempre con una frusta a mano. Spegnere quando la crema si è addensata bene.


Ovviamente ve ne avanzerà un po' per addolcirvi il palato la sera, davanti alla tv...


Ora viene la fase creativa!
Una volta riempito il vostro guscio di pasta frolla con questa crema meravigliosa, decoratelo con la frutta che più vi piace! Io ho usato mandarini, kiwi, banane, fragole e mirtilli, tutto rigorosamente BioExpress!
Per non far annerire la frutta, ho ricoperto il tutto con della gelatina.


Piatto e Tovaglietta Green Gate
Oggi su Kucina di Kiara vi offro una fetta della famosissima Torta Mars. Vi confesso che l'ho spesso sentita nominare da amici e conoscenti e, ovviamente, vista in rete, ma dopo averla assaggiata in occasione della festa di compleanno del collega Andrea (un monumento alla mamma che l'ha preparata) ho dovuto obbligarlo a farsi dare la ricetta. E' oinfinitamente buona e golosa! E poi stiamo prlando di un dolce facile e veloce da preparare, che non richiede l’utilizzo del forno o di attrezzature particolari.


Ingredienti per uno stampo 20x20 quadrato:

5 Mars
100 g di burro
250 g di riso soffiato

Sciogliere a bagnomaria burro e Mars.

Quando sono perfettamente sciolti aggiungere il riso soffiato. 
Versare il composto in una teglia rivestita da carta da forno, pressare bene e riporre in frigorifero a rassodare per qualche ora.
Tutto qui!



Buongiorno a tutti e ben trovati!
Il piatto del giorno è di una bontà indiscussa e sto parlando dei famosissimi Gnocchi alla sorrentina ovvero una ricetta campana molto diffusa in Italia e all'estero.
Io ho seguito pari pari la ricetta tradizionale che lo chef Cannavacciuolo descrive nel suo libro. Se seguite attentamente tutti i passaggi, usando materie prime di qualità, trasformere un piatto semplice in una portata paradisiaca!

 

Ingredienti per gli gnocchi (per 4 persone)h:
400 g di patate gialle Bioexpress
120 g di farina 00
2 tuorli
noce moscata
sale
pepe

Per il sugo:
200 g di mozzarella di bufala
150 g di pomodori datterini Bioexpress
30 g di basilico
30 ml di olio evo
1 spicchio d'aglio Bioexpress
40 g di parmigiano
sale

Per gli gnocchi
Lessare le patate gialle in acqua salata, con la buccia. Quando sono cotte scolarle e pelarle a caldo.
Disporre la farina su una spianatoia con al centro i 2 tuorli e il resto degli ingredienti.
Unire le patate dopo averle passate in uno schiacciapatate e impastare velocemente, così l'amido delle patate manterrà la sua struttura e gli gnocchi resteranno morbidi.
Quando l'impasto è liscio e omogeneo, formare delle strisce di pasta cilindriche. Tagliarle a pezzetti e formare gli gnocchi (io ho usato la forchetta).




Per il sugo
Lavare i pomodori datterini, sbollentarli per 10 secondi e raffreddarli in acqua e ghiaccio, scolarli, pelarli e tagliarli a metà.
In una padella soffriggere nell'olio lo spicchio d'aglio ; non appena è dorato, eliminarlo.
Buttare nella pentola i datterini e cuocerli a fuoco basso per 5', aggiustando di sale.
Cuocere gli gnocchi in una pentola di acqua salata e quando vengono a galla scolarli subito. Unirli ai datterini, aggiungere una parte dell'olio e saltare per 2'.
Spegnere la fiamma, aggiungere la mozzarella di bufala tagliata a pezzi grossolani, le foglie di basilico spezzettate e ancora un filo d'olio.

Io ho decorato con scaglie di ricotta salata.

Ho trovato questa ricetta squisita sul libro di Sonia Peroni. Questa chiocciola salata mi aveva subito incuriosita, ma poi, quando l'ho cucinata, mi ha letteralmente conquistata. Non solo me, ma anche tutti i commensali. L'effetto "wow", quando la si porta in tavola, è assicurato! Per non parlare di quando la si assaggia! Inoltre, la peculiarità di questa chiocciola, è la sua infinita versatilità: ogni spira può contenere una farcitura diversa, in base ai vostri gusti o a quello che avete in frigo. Si possono ottenere sempre mille combinazioni diverse.
Io ne ho scelte solamente due per presentarvela, una a base di prosciutto e scamorza e l’altra a base di funghi.



Chiocciola salata ripiena: 
ingredienti per uno stampo da 28 cm di diametro

Per la base:
2 confezioni di pasta sfoglia rettangolare

Per la prima farcitura:
250 g di scamorza dolce
120 g di prosciutto cotto
sale q.b.
pepe q.b.

Per la seconda farcitura:
250 g di salsa ai funghi porcini Citres
200 g di funghi alla boscaiola sott'olio Citres

sale q.b.
pepe q.b.
Per decorare:
30 g di semi di papavero Melandri Gaudenzio
30 g di 
semi di sesamo Melandri Gaudenzio
30 g di 
semi di lino Melandri Gaudenzio

Per spennellare e per lo stampo:
1 uovo medio
burro a temperatura ambiente q.b.

farina q.b.

Procedimento:
Per la chiocciola salata ripiena prima di tutto è necessario pensare alle farciture, semplicissime da fare. In un mixer metti la scamorza e il prosciutto tagliati entrambia  tocchetti. Frulla fino a ottenere un composto grumoso. Questo era il mio intento, ma se preferite una crema potete sostituire la scamorza con della ricotta fresca. Aggiusta, se necessario, di sale e pepe.
Per la seconda farcitura, trita abbastanza finemente i funghi alla boscaiola scolati dall'olio e trasferiscili in una ciotola assieme alla crema di porcini. Insaporisci con un pizzico di sale e di pepe nero. Mescola bene. Se siete esperti, questo composto più cremoso rispetto al primo, potete trasferirlo in una sac-a-poche. Altrimenti usato un cucchiaino.
Ora che abbiamo le nostre farciture pronte, possiamo passare alla forma della chiocciola.
Stendi sul piano di lavoro entrambi i rotoli di sfoglia e uniscili dal lato corto, sovrapponendo leggermente i lembi e premendo sulla giuntura. A questo punto taglia la sfoglia per il lungo, ottenendo tre strisce di uguale dimensione. Sbatti leggermente l’uovo e spennella la sfoglia, facendo particolare attenzione ai bordi. Conserva ciò che avanza dell’uovo per dopo.
Farcisci ora le tre strisce alternando i due ripieni: fanne due con gusti differenti e una con entrambi, per esempio. Ripiega ciascuna striscia su se stessa in modo da formare una specie di cilindro, quindi premi bene sulle giunture e sulle estremità per chiudere i bordi e non far fuoriuscire il ripieno.
Imburra bene lo stampo o la tortiera e infarinalo. Arrotola a spirale ogni sezione farcita alternandola, fino a formare una graziosa chiocciola.
Spennella tutta la superficie con l’uovo avanzato e spolverizza ogni spira con semi di papavero e di sesamo.
Una volta formata la chioccola, infornala il prima possibile: la farcitura potrebbe inumidire e rompere la pasta sfoglia. Per questo motivo sconsiglio di prepararla con largo anticipo per poi cuocerla!
Inforna la chiocciola in forno statico preriscaldato a 200° per 25 minuti, fino a che la superficie non risulti dorata. Sforna la tua chiocciola salata ripiena.
Una volta cotta, puoi conservare la chiocciola salata ripiena in frigorifero per 3 giorni. Coprila bene con la pellicola trasparente oppure chiudila in un contenitore ermetico. Se hai usato tutti ingredienti freschi puoi congelarla, anche da cruda.


E' da un po' che non vi regalo qualche bella ricetta di biscotti. E allora eccomi qui a rimediare con queste deliziose golosità, trovate per caso su questo bellissimo blog che voi tutti conoscerete sicuramente. Lì trovate la ricetta originale. Io ho sostituito la parte dove si realizza il caramello, con la salsa al caramello salato che avevo fatto qui. Ce l'avevo in casa, già pronta. Ho fatto un esperimento ed è riuscito alla perfezione! Ho utilizzato circa 250 g di salsa al caramello salato, ho aggiunto pari peso di farina 00 e ho impastato fino a ottenere un composto omogeneo. Ho formato un salsicciotto lungo, dal diametro di circa 4 cm, l'ho avvolto nella pellicola e l'ho riposto in frigorifero a rassodare per un paio d'ore. Quindi l'ho tolto dal frigorifero e l'ho riposto nel freezer per mezz'ora o comunque il tempo sufficiente a farlo solidificare un po’ e rendere l’operazione di taglio più semplice.


Trascorso il riposo in freezer, ho versato dello zucchero di canna in un piatto, ho scartato l’impasto e rotolato il cilindro nello zucchero facendolo sdeire bene poi, con un coltello affilato (io ho usato i fantastici coltelli in ceramica Euro Inox Italy), ho ricavato delle fettine di 5 mm di spessore e mano a mano le ho adagiate su una teglia coperta di carta forno.
Ho riposto nuovamente i biscotti in frigo per il tempo necessario affinché il forno arrivi a 180°C (statico), dopodiché ho infornato il tutto per circa 15 minuti. Poi ho trasferito i biscotti su una gratella a raffreddare.
Sono biscotti golosi e friabili, non eccessivamente dolci ma veramente squisiti e raffinati.


 
Per l'uscita del 2 marzo de L'Italia nel Piatto, abbiamo come protagonista il Pesce. Per la Lombardia è indiscutibile l'utilizzo di soli pesci d'acqua dolce, che rappresentano l'altra faccia della famiglia dei pesci. Leggermente meno saporiti dei marini (in quanto l'elemento in cui vivono è acqua dolce e non salata), consentono però ugualmente di realizzare piatti gustosi.
Ho pensato di proporvi una pasta, gli spaghetti (ma nulla vi vieta di utilizzare anche il formato corto, se preferite) con ragù di pesce di lago. Io ho trovato pesce persico e trota. Ma potete utilizzare anche la tinca, il salmone, il lavarello, il temolo, ecc...



Ingredienti per 4 persone:

300 g di pesce misto di lago senza pelle
320 g di spaghetti alla chitarra Grano Armando
200 g di pomodorini maturi BioExpress
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
prezzemolo
timo
aglio
sale
pepe nero

Soffriggere l’aglio, eliminare lo spicchio poi aggiungere i filetti di pesce tagliati a cubetti e lasciare cuocere per 5 minuti.
Sfumare con vino bianco e farlo evaporare quindi unire qualche foglia di timo e i pomodorini tagliati a dadini e far cuocere fino a quando il sugo non si è rappreso, poi aggiustare di sale e pepe.
Unire la pasta precedentemente lessata in acqua bollente salata, far saltare e aggiungere qualche pizzico di prezzemolo tritato prima di servire.


 

E ora vediamo cosa hanno preparato di buono le altre regioni:

Friuli-Venezia Giulia: Aringa alla friulana
Lombardia: Spaghetti al ragù di pesce di lago
Veneto: Renga o scopeton?
Emilia Romagna: Strozzapreti alle canocchie
Liguria: Linguine allo scoglio
Toscana: Linguine del pescatore
Lazio: Seppie con i piselli
Umbria: Baccalà con le prugne
Marche: Triglie alla marchigiana
Lazio: Seppie con i piselli
Abruzzo : Tacconi e ceci ai frutti di mare
Puglia: Pescatrice in umido
Campania: Murzelle 'e stoc con patate
Calabria: BUCATINI CU U SUCU DO BACCALLA’
Sicilia: SARDE A BECCAFICO...DI NONNA TINA
Sardegna: SU SCABECCIU

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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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