Kucina di Kiara
  • Home
  • Su di me
  • Party recipes
  • Mediakit
  • Dosario
  • collaborazioni

Adoro le torte magiche! Tempo fa acquistai anche un libro a tema, molto bello e utile, ma quando ho visto sul blog "In the mood for pie" questo dolce di Stefania, ho baypassato il book buttandomi a capofitto sulla torta dell'Araba! Sono note in rete le sue ricette furbe. Anch'io ne ho fatte diverse di sue, sempre con risultati eccezionali. Questa torta non è da meno. E pensate, vi servono solo 2 ingredienti! Eh, già, avete capito bene.
Passiamo subitissimo alla ricetta, vi va?

Vi serviranno solo:
4 uova grandi
240g di Nocciolata Rigoni di Asiago o crema spalmabile di cacao e nocciole

Montate le uova con le fruste elettriche per un minimo di 10 minuti (tenete conto che devono triplicare il loro volume).
Intanto fate sciogliere a bagnomaria la Nocciolata.
Quando la crema di cacao e nocciole è morbida, aggiungerla delicatamente, in due volte, alle uova usando una spatola.
Versate l'impasto in una teglia dal diametro di 18/20 cm e con il fondo rivestito di carta da forno.
Cuocete a 175° per 25 minuti, non di più. Cuocendo si gonfierà, ma poi si affloscerà. Non preoccupatevi, procede tutto secondo i piani!
Lasciate raffreddare nella teglia prima di sformarla.
Spolverizzate con zucchero velo.



Che Carnevale è senza fritto? Vedo tante ricettine buone buone di dolci fatti al forno, ma suvvia, per una volta friggiamo!!! E che Carnevale è senza tutti quei dolci fritti che lo contraddistinguono?! Le Graffe napoletane sono uno di questi. La ricetta originale pare sia quella con le patate, che donano morbidezza alla ciambella. Io ho provato questa versione trovata su una vecchia rivista, e devo dire che è piaciuta molto, ma va consumata il giorno stesso.

Tovaglietta Green Gate

420 g di farina40 g di burro
80 ml di latte
4 uova
15 g di lievito di birra
100 g di zucchero
1 limone biologico BioExpress
olio di arachidi per friggere

Fate intiepidire il latte e tenetelo da parte.
Versate 400 g di farina nella ciotola, sbriciolatevi sopra il lievito di birra, unite 10 g di zucchero, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, la scorza del limone grattugiata e le uova sbattute. Impastate aggiungendo il latte a filo e lavorate gli ingredienti per 15'.
Quando l'impasto diventa liscio e omogeneo, spolverizzate con la farina restante, copritelo e fatelo lievitare in un luogo tiepido per circa 1 ora, fino a quando non raddoppia il volume.
Riprendete la pasta, lavoratela brevemente, tagliatela in 6 parti e formate altrettanti panetti arrotondati; con gli indici infarinati, praticate un foro al centro di ogni panetto e allargatelo fino a formare una ciambella. Fate lievitare ancora per 30'.
In una padella fonda, fate scaldare l'olio di arachidi, immergetevi le graffe una alla volta e cuocete rigirandole un paio di volte finchè risultano gonfie e dorate.
Scolatele, cospargetele di zucchero a velo e servite.



La primavera è nell'aria! Qui a Lodi abbiamo ne abbiamo avuto un piccolo assaggio nei giorni scorsi! Non vedo l'ora! E subito che nasce la voglia di cucinare piatti colorati e frizzanti!
Vi propongo questo piatto leggero ma gustoso. Un condimento perfetto anche per riso o orzo e, perchè no, anche per pasta!


Ingredienti per 4 persone:

300 di farro perlato Melandri Gaudenzio
350 g di code di gamberi
1 avocado BioExpress
150 g di pomodori ciliegia BioExpress
2 cipollotti novelli BioExpress
2 limoni biologici BioExpress
olio extra vergine di oliva qb
sale
peperoncino essiccato

Lava e taglia a spicchi i pomodorini; taglia a metà l’avocado, privalo del nocciolo, sbuccialo e riducilo a dadini; pulisci i cipollotti e tagliali a rondelle. Riunisci in una terrina la dadolata di avocado con il succo del limone, i pomodorini e i cipollotti; sala, insaporisci con un pizzico di peperoncino e qualche cucchiaio di olio.
Fai cuocere il farro in abbondante acqua salata. Nel frattempo sguscia i gamberi, lasciane 4 interi per decorare i piatti e scottali in acqua bollente salata per 2 minuti. Trita gli altri grossolanamente; falli rosolare per 1 minuto in un tegame con 2 cucchiai di olio e il succo dell'altro limone; salali e spegni il fuoco.
Scola il farro, versalo subito nel tegame con i gamberi, mescola e spegni il fuoco. Quindi trasferisci il farro nella terrina con l’avocado e la verdura, mescola bene e distribuiscila nei piatti. Guarnisci con i gamberi interi.


Non c’è niente di più festoso di un’American Cake! Dall’aspetto ricco e invitante e con un profumo straordinario, questi dolci sono nati per le occasioni speciali. Per quanto mi riguarda, il compleanno della mia amata Iris (alias Piccola Peste) e di Giada (una carissima amica) sono stati due avvenimenti più che speciali per realizzare la tanto amata Chocolate Birthday Cake.
La ricetta richiede un po’ di tempo e più impegno delle altre torte, dato che gli strati della torta devono essere completamente freddi prima di poter essere farciti con glasse e decori, ma il risultato premierà la vostra pazienza!
Ehm, astenersi i salutisti e dietisti…


Torta di compleanno al cioccolato

Per l’impasto:
burro per ungere lo stampo
90 g di cioccolato fondente tritato finemente
350 g di caffè americano caldo (oppure caffè espresso allungato con acqua bollente)
500 g di zucchero
350 g di farina 00
80 g di cacao
2 cucchiai di bicarbonato di sodio
3/4 cucchiaini di lievito in polvere
1 cucchiaino di sale
3 uova a temperatura ambiente
160 g di olio di semi
360 g di latticello (per il surrogato leggi qui)

Per la ganache:
250 g di panna fresca
2 cucchiai di zucchero
450 g di cioccolato fondente tagliato a pezzetti
150 g di burro a dadini

Preriscaldate il forno a 150°C. Imburrate due stampi del diametro di 25 cm. Rivestite il fondo di ciascuno con un disco di carta da forno e imburratelo; infarinate il tutto.
In una scodellini mescolate il cioccolato con il caffè, finché tutto il cioccolato non si sarà sciolto.
In una terrina setacciate la farina, il cacao, il bicarbonato, il lievito e il sale e mettete da parte.
In un’altra terrina sbattete le uova con la frusta elettrica finché non saranno gonfie e chiare (ci vorranno circa 3 minuti).
Aggiungete l’olio, il latticello e il composto di cioccolato e caffè.
Unite gli ingredienti secchi messi da parte e amalgamate il tutto in maniera uniforme.
Versate metà impasto in uno stampo e metà in un altro, e infornate per circa un’ora, finché uno stuzzicadenti infilato al centro della torta non ne uscirà pulito.
Sfornate, trasferite su una gratella e fate raffreddare.
Sformate la torta delicatamente, passando la lama di un coltello lungo il bordo e rovesciando le torte su due piatti. Rimuovete la carta da forno dalla base degli strati.
Per la ganache, in una casseruola fate bollire la panna con lo zucchero, girando con una frusta finché lo zucchero non si sarà sciolto completamente. Togliete dal fuoco, unite il ioccolato e mescolate fino a ottenere una crema liscia, a specchio.
Lasciate intiepidire e ponete la ganache a raffreddare in frigorifero per 20’.
Spalmate un po’ di ganache sulla superficie superiore di una torta. Sistemate l’altra sopra e rivestite il tutto con la restante glassa.
Decorate a piacere. Io ho grattugiato sopra del cioccolato al latte (per creare un simpatico contrasto cromatico) e guarnito con palline di zucchero argentate.



L'elemento che in cucina rappresenta al meglio i piaceri del Carnevale, a casa mia è la frittura.
A patto che sia buona. Bisogna infatti stare attenti alla scelta dell'olio e delle temperature.
Con i dolci, va evitato l'olio di oliva che ha un assorbimento di 14 grammi su 100 usati. Decisamente meglio l'olio di semi, che ha un assorbimento molto inferiore.Mentre per il discorso sulla temperatura, non deve essere altissima, altrimento il fritto brucia fuori rimanendo crudo dentro: quella ideale è di 176°. Per evitare che si abbassi, bisogna cuocere pochi dolci per volta; al massimo si deve coprire metà superficie dell'olio, che andrebbe cambiato ogni cinque fritture.
Ma ora passiamo subito alla ricetta, tratta da un vecchio numero di Sale e Pepe.


Ingredienti per 4 persone:
250 g di farina
2 uova intere
60 g di zucchero semolato
1 limone biologico, non trattato (per me solo prodotti BioExpress)
1 arancia biologica, non trattata (sempre BioExpress)
olio di arachidi per friggere
zucchero a velo

Versate la farina sul piano di lavoro, a fontana, versatevi le uova sgusciate e impastate fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare al fresco per circa un'ora.
Stendetelo in una sfoglia sottile circa 2-3 mm.
Grattugiate le scorze degli agrumi, distribuitele sopra la sfoglia, cospargete con zucchero semolato e arrotolate senza stringere troppo.
Tagliate il rotolo a fette larghe 2-3 cm.
In una padella fonda, scaldate l'olio di arachidi e friggetevi i rotolini finchè risulteranno dorati e croccanti.
Scolateli su carta assorbente, spolverizzateli di zucchero a velo e servite.




 

Gli Stati Uniti, come i loro dessert, sono semplicemente esclusivi, complicati e difficili da classificare. Prendete per esempio una torta come la Red Velvet Cake. Io riuscirei a definirla con una sola parola: esagerata! Sotto tutti i punti di vista. Esagerata nelle dimensioni, esagerata nel sapore fantastico e unico, esagerata (ahimè) nelle calorie! Ma almeno una volta nella vita (ma poi, perché solo una volta?) è necessario provarla.
Realizzarla non è così difficile, basta armarsi di calma. Io l'ho preparata in occasione del 5° compleanno della mia principessa Iris, che tra le altre cose cade proprio oggi: auguri amore mio!
Chiusa la piccola parentesi personale, preparate, se potete, le basi la sera prima. Sarà tutto più semplice.
Per il latticello (o buttermilk), sappiate che è di uso frequente nei dolci americani ma pressoché sconosciuto in Italia. Viene utilizzato perché è un ingrediente acidulo, come lo yogurt, e dona una piacevole nota aspra a dolci e prodotti da forno. Questa acidità aiuta i lieviti ad agire, e ammorbidisce il glutine nell’impasto, donando una consistenza più soffice a torte, pane, biscotti, muffii ecc.
Potete ottenerlo facendo in casa il burro. Trovate il procedimento qui.
Ecco un surrogato del latticello, facile e veloce: mescolate insieme metà dose di yogurt magro con metà dose di latte scremato e un paio di gocce di succo di limone. Lasciate riposare a temperatura ambiente da 5 a 15 minuti prima dell’uso. Per essere più precisi vi faccio un esempio pratico: 250g di latte + 250 g di yogurt + 1 cucchiaino di succo di limone = finto buttermilk!

Per l’impasto:
330 g di farina 00
300 g di zucchero
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino di sale
2 cucchiaini di cacao
2 uova (a temperatura ambiente)
330 g di olio di semi
240 g di latticello
3-4 cucchiaini di colorante rosso in gel
1 cucchiaino di aceto bianco

Per la farcia al formaggio (Cream Cheese Frosting):
350 g di formaggio spalmabile
350 g di burro ammorbidito
350 g di zucchero a velo

Per la decorazione io ho usato panna fresca montata e granella di fragole disidratate

Scaldate il forno a 180°C.
Imburrate 2 stampi rotondi dal diametro di 20 cm cad.
Rivestite il fondo di ciascuno con dischi di carta da forno, ottenuti usando la base come sagoma, e imburrate anche questi.
Infarinate il tutto e buttate la farina in eccesso.
In una terrina setacciate la farina, lo zucchero, il bicarbonato, il cacao e il sale (ingredienti secchi) e mettete da parte.
In un’altra ciotola sbattete le uova, il latticello, il colorante alimentare e l’aceto (ingredienti umidi) fino a che non saranno ben amalgamati.
Aggiungete altro colorante, se necessario, per ottenere un impasto dal colore rosso intenso.
Versate il composto della farina e mescolate per amalgamare bene il tutto.
Suddividete l’impasto nei due stampi e infornate per circa 25-30 minuti.
Potete anche usare una sola teglia e tagliare poi in due la torta ottenuta, una volta raffreddata. In questo caso raddoppiate i tempi di cottura e fate sempre la prova stecchino prima di sfornare.
Nel frattempo preparate la farcia, che servirà anche da finitura.
Frullate il formaggio e il burro fino ad amalgamarli, per circa 5 secondi. Unite lo zucchero a velo e frullate per altri 10 secondi.
Quando le torte saranno ben fredde, sistematene una su un piatto da portata e spalmatene la superficie con metà della farcia, distribuendola uniformemente fino ai bordi della torta.
Appoggiatevi sopra l’altro strato di torta e coprite il tutto con la restante farcia.
Per un semplice gusto personale, ho rivestito ulteriormente tutta la superficie con panna fresca montata (circa 200 ml) e decorato con granella di fragole disidratate.


 
Alzi la mano chi non adora i chicken nuggets! Quelle croccanti e sfiziosissime crocchette di pollo, immerse in una deliziosa pastella e poi fritte che si trovano in tutti i fast food. Iris li adora, così ho deciso di prepararli home made e servirli per cena. Dopo una ricerca su vari siti americani e non, ho optato per questa versione semplice, senza l'aggiunta di aromi (che Iris non avrebbe gradito ma noi adulti si, ma in casa si sa chi vince ormai...). Ve la passo, sperando possa tornare utile anche a voi! 


Ingredienti per 4 persone:
500 g di petto di pollo in fette
100 g di grana grattugiato
2 uova
250 ml di acqua
200 g di farina + q.b. per infarinare
pangrattato q.b.
olio di semi di arachide per friggere
un cucchiaio di olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Cuocete le fette di pollo  in una padella bella calda con un filo d'olio extra vergine di oliva per un paio di minuti per parte (non cuocete troppo perchè una cottura più lunga renderebbe il pollo asciutto e duro). Tagliarlo poi a strisce e frullarlo fino a ottenere un composto omogeneo.
Trasferite l'impasto in una ciotola, aggiungete il formaggio e le uova amalgamando con cura tutti gli ingredienti. Aggiustate di sale e pepe.
Prelevate dall'impasto delle palline  edate loro la forma di crocchette.
Preparate ora la pastella mescolando acqua e farina.
Passate le crocchette nella farina tenuta a parte per infarinare, quindi nella pastella e infine nel pangrattato.
Friggete in abbondante olio di semi di arachide fino a quando non risulteranno belle dorate.
Scolate bene su carta assorbente da cucina e servite!




Le penne alla monzese sono il primo piatto ideale per questa nuova uscita del L'Italia nel Piatto che prevede come tema il Maiale o salumi tipici. Si tratta di una ricetta tipica della tradizione gastronomica lombarda, realizzata con pasta corta rigata condita con panna, zafferano e salsiccia nostrana. Un primo piatto facile, veloce e gustoso, grazie al sapore deciso della salsiccia!
Ma vediamo come si prepara.


Ingredienti per 4 persone:

400 g di penne rigate Grano Armando 
250 g di salsiccia monzese
250 ml di panna da cucina
una bustina di zafferano
50 g di Grana Padano grattugiato
sale e pepe

Spellate la salsiccia, tagliatela grossolanamente a pezzetti e rosolatela bene in una casseruola rovente, senza aggiungere grassi. Quando sarà dorata aggiungete la panna e insaporite per qualche minuto a fuoco dolce. Sciogliete lo zafferano in 2 o 3 cucchiai di acqua calda e unitelo al condimento di panna e salsiccia. Nel frattempo, lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela al dente e fatela saltare per qualche minuto nel condimento. Insaporite con il Grana Padano grattugiato, mescolate bene e servite immediatamente la pasta alla monzese. Profumate con una macinata di pepe nero.

L'ingrediente principale di questa pasta, denominata alla monzese, è appunto la salsiccia luganega di Monza preparata con un impasto particolare, a base di vino, brodo di carne e grana, quindi molto ricco e gustoso.






 

E ora andiamo a vedere cosa propongono le altre regioni:  
Friuli-Venezia Giulia: Salàm tal asêt 
Lombardia: Penne alla Monzese 
Veneto: Salame ai ferri con raperonzoli
Emilia Romagna:
Liguria:
Toscana: Acquacotta
Lazio: Bucatini all’amatriciana
Umbria:
Abruzzo:
Puglia:
Campania:
Calabria: Suppressata
Sicilia: Scaccia Siracusana 
Sardegna: Gnocchetti alla Campidanese 


Venite a visitare il nostro blog:
http://litalianelpiatto.blogspot.it/
Post più recenti Post più vecchi Home page
Visualizza la versione per cellulari

About me

About me

SUBSCRIBE & FOLLOW

I PIù LETTI

  • Brownies pere e cioccolato
  • Asparagi al forno con prosciutto e pecorino
  • Scendiletto alle fragole e pistacchio
  • Pane azzimo integrale
  • Picanha al forno in crosta di sale bianco e nero

Categorie

ad Agosto Albicocche Albumi Alici Amaretti ananas Anguria Antipasti aprile Arancia Aringhe Asparagi Avena Avocado Baccalà Banane Barbabietole Bietole birra Biscotti blog bottarga Broccoli Cacao CacoMela Caffè Carciofi Cardamomo Carote Castagne Cavoletti Bruxelles Cavolfiore Cavolo cappuccio rosso Cavolo nero Ceci Cetrioli ciliegie Cime di rapa Cioccolato cipolle clementine Cocco Cocotte Colazione Concorsi Conserve Contorni Cozze Crauti Crostate Crudismo Cucina internazionale Cucina Lombarda Cucina Regionale curcuma curry Datteri Daycon Dessert dicembre Dolci drink Eventi Fagioli Fagiolini Farro Fave febbraio Fichi Finger Food Finocchi Fiori Formaggi Fragole Frangipane Friggitelli Frutti di bosco Funghi Gamberi Gelato gennaio ginepro giugno Gnocchi Granchio Indivia Insalate Lamponi Latte Lavanda Lenticchie Lievitati light Limone low-carb luglio maggio Mandorle mango Maracuja Marzo Mascarpone Matcha melagrana Melanzane Mele Melone Menta Merenda Mirtilli More Nocciole Noci novembre Nutella olive Ortiche Orzo ottobre Pancetta Pane Paprica Pasta di salame Pasta fredda Pasta fresca Patate Peperoni Pere Pesce Pesche Piatti unici Piselli Pistacchio Pizze e Focacce Polenta Pollo Pomodoro Pompelmo porri Porro Preparazioni base Primi piatti Prosciutto prugne Quinto quarto Rabarbaro Radicchio Ravanelli Ribes Ricette per bambini Ricotta Riso freddo Riso soffiato Risotti Rucola Salmone salse Salsiccia Sambuco Secondi piatti Sedano Sedano rapa Semi di chia Semi di papavero Semi di zucca Semi vari Sesamo settembre Sfizi Sgombro speck Spinaci Street Food Tacchino Taccole Tartufo Tea Tonno Topinambur Torte Torte salate Uova Uva Varie Vegetariano e Vegano verza Vongole yogurt Zafferano Zenzero Zucca Zucchine Zuppe e Vellutate
Powered by Blogger.

L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

Cerca nel blog

Archivio

  • ►  2025 (14)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2024 (33)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2023 (59)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (4)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2022 (72)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2021 (89)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2020 (104)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2019 (87)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2018 (83)
    • ►  dicembre (7)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (9)
  • ▼  2017 (89)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (8)
    • ▼  febbraio (8)
      • La Torta magica dell'Araba, con 2 soli ingredienti!
      • Graffe Napoletane
      • Farro perlato con avocado e tartare scottata di ga...
      • Chocolate Birthday Cake, La Torta di Compleanno al...
      • Tagliatelle fritte di Carnevale
      • Red Velvet Cake, ricetta originale
      • Chicken nuggets home-made
      • Penne alla monzese
    • ►  gennaio (10)
  • ►  2016 (146)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (13)
    • ►  agosto (13)
    • ►  luglio (15)
    • ►  giugno (15)
    • ►  maggio (14)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (13)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2015 (116)
    • ►  dicembre (10)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (11)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (12)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2014 (81)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (9)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (6)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2013 (73)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (6)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2012 (94)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (11)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (13)
  • ►  2011 (116)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (13)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (10)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2010 (61)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (12)
    • ►  ottobre (13)
    • ►  settembre (12)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (8)

kucinadikiara

Login | Privacy & cookies | Graphics Sara Bardelli

Copyright © Kucina di Kiara. Designed by OddThemes