Kucina di Kiara
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Ancora una ricetta presa in prestito da altri blog… sono una copiona, lo so! Ma non è colpa mia se tutte voi siete bravissime! Fate ricette e foto meravigliose ed io vi vorrei imitare… usando il mio stile, certo, ma prendendo un pezzettino di voi per portarvi così a casa mia! Questa volta, le prescelte, sono le Pellegrine Artusi e i loro tozzetti alle nocciole. Troppo buoni, sono finiti in una sera!

Ecco la ricetta:
2 uova
450 gr di farina 00
200 gr di zucchero (per me
zucchero grezzo di canna)
100 gr di burro
200 gr di nocciole
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

 
Si montano appena le uova con lo zucchero ed un pizzico di sale, si aggiunge il burro fuso freddo poi mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Setacciate la farina ed il lievito ed incorporateli al composto. Appena la farina è stata assorbita mettete le nocciole. Formate dei filoncini e disponeteli su di una placca da forno. Infornate a 180° per circa 20'. Tagliate i biscotti e rimetteteli per qualche minuto in forno a tostare.


Si lo so, a volte sono monotona e ripetitiva in tutte le cose che faccio…è un limite che però riconosco. Dico questo perché, da quando ho “scoperto” che le nocciole in cucina sono ottime non solo nei dolci, le sto provando ovunque! L’ultimo esperimento, a mio parere ben riuscito, le vede come protagoniste insieme alle zucchine, nella rappresentazione del pesto. Nei miei esperimenti culinari, la bilancia viene spesso dimenticata (colpa della Gianna… ;-), quindi abbiate pazienza se sarò approssimativa. Ho spuntato e lavato 3 zucchine medie e le ho tagliate a tocchetti. In una pentola antiaderente ho fatto rosolare uno spicchio d’aglio in un velo d’olio, ho aggiunto le zucchine e le ho fatto cuocere per circa ¼ d’ora. Una volta intipepidite le ho frullate (compreso l’aglio che, se volete, potete togliere) insieme al trito di nocciole, parmigiano grattugiato, olio extra vergine di oliva e sale. Ovviamente per due persone è tanto questo pesto; io l’ho usato per condire la pasta due volte. La pasta prescelta per sposare questo condimento è stata “’e Puntiglius”, che poi ho cosparso con qualche tocchetto di zucchina che avevo tenuto da parte.

Per la ricettuzza di queste buonissime polpettuzze, mi sono ispirata a GialloZafferano. Avevo in casa una melanzana da "far fuori" e della caciotta, (in sostituzione alla scamorza affumicata); in quattro e quattrotto eccoti sfornati questi sfiziosi bocconcini! Ale le ha mangiate come fossero ciliegie! ;-) Non è niente di eclatante, lo so, ma un bel rimedio quando si ha poco tempo per cucinare e perchè no, un simpatico finger food per stuzzicare l'appetito!

Ingredienti per circa 14 polpettine:
1 spicchio d'aglio (io non l'ho messo)
600 gr di melanzane
100 gr Pane raffermo (io ho usato del pan grattato)
100 gr Pecorino grattugiato (io grana grattugiato)
2 cucchiai di prezzemolo tritato
Sale

Pepe macinato
Scamorza (provola) affumicata
2 uova medie



Per preparare le polpette di melanzane, ho fatto cuocere una grossa melanzana nel microonde per 8' poi l'ho sbucciata ricavandone la polpa. L'ho frullata fino a ridurla in purea. Quindi ho trasferito la purea in una ciotola, aggiungendo le uova, il grana grattugiato, il pan grattato, il prezzemolo e un pizzico di sale. Amalgamare bene gli ingredienti. Quindi tagliare la caciotta a cubetti; prelevare una parte di impasto e inserire all'interno del composto un cubetto di caciotta; richiudere le polpettine dandogli forma tondeggiante. Infornarle in forno già caldo a 180-200° su di una teglia foderata di carta forno fino a che non saranno dorate.

“… come due pezzi di Lego che si incastrano. O la tessera di un puzzle che va al suo posto. Le due parti di un bottone automatico che si congiungono. Il suono di qualcosa che si completa. Clic”

Questo siamo io e Ale… che ci volete fare, sono un inguaribile romantica… a volte isterica, però simpatica, certo unica! ;-) Sono innamorata, poi è primavera, i miei pensieri positivi impazzano… w l’amour!!!!!!! L’amore è il fondamento, la base della realtà. Indora tutto quel che tocca. E’ una luce che irrompe nell’oscurità delle tue stanze interiori. Quando c’è non esistono più ombre, niente più sembra sbagliato. Forse sono un po’ pazza… si, pazza… pazza di lui, mio marito…Ieri abbiamo festeggiato il nostro primo anno di matrimonio...ti straaaaaaamo!

Ingredienti:

1 kg di magatello di vitello
4 acciughe sott’olio
una melanzana
salvia
rosmarino
basilico
limone
vino bianco secco
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Rosolate la carne nella pentola a pressione con un rametto di rosmarino e uno di salvia. Salatela, pepatela, sfuma tela con un dito di vino e bagnatela con un mestolino di acqua calda. Chiudete la pentola e cuocete per 30’. Cuocete anche la melanzana nel microonde per 8’ (se non avete il microonde, cuocete la melanzana nel forno normale a 200° per circa 45’). Eliminate la buccia e passate la polpa nel frullatore con 2 cucchiai d'olio, le acciughe, abbondante basilico e il succo di mezzo limone. Tagliate la carne a fette sottili. Servitela con la salsa di melanzana. 



Questa è una delle ricette che ho proposto come antipasto nel pranzo di Pasqua (scusate se la posto solo ora, ma me l'ero scordata!). Avevo voglia di sperimentare la cottura delle acciughe o alici, il cosiddetto pesce azzurro. L’ho rivalutato e apprezzato parecchio da quando sono uscita di casa, vuoi per il suo gusto saporito, adatto alla realizzazione delle più svariate ricette, vuoi per il suo prezzo davvero contenuto. Questa ricetta l’ho presa in prestito dallo splendido blog di Tinuccia, “Mollica di Pane”. 
Riporto la sua ricetta di seguito:

Ingredienti:

500 gr di alici
200 gr mollica di pane
5 patate piccole
aglio 1 spicchio (io non l’ho messo)
origano (io ho optato per del rosmarino)
Sale
olio extra vergine di oliva
1 limone


Preparazione:
Pulire e diliscare le alici. In acqua bollente sbollentare leggermente le patate tagliate a rondelle. Bagnare ed insaporire la mollica del pane sbriciolata con abbondante olio e abbondante rosmarino. In una teglia oliata disporre prima le patate sbollentate e salare leggermente, poi, sopra le patate, porre le alici ed infine la mollica. Sulla mollica spremere il limone.
Mettere in forno statico sopra e sotto a 200C° per 20 minuti.

Tinuccia bella, grazie per avermi fatto conoscere questa splendida tortiera! E' stata divorata in un baleno!

Adoro le frittate, le puoi fare in qualsiasi stagione utilizzando le verdure che crescono in quel periodo, sono ottime sia calde che fredde, sono economicissime, piacciono a tutti e ti salvano quando non sai cosa cucinare o devi svuotare il frigorifero. Nel mio caso però, per fare questa frittata, ho commesso peccato…. ho sottratto furtivamente l’erba cipollina dall’orto di mio zio… bastava chiedere, lo so, ma non avevo il tempo di farlo…dovevo correre a casa! Scusa zio Tino, non lo farò più… :-); i cipollotti invece li ho comprati… aspetta che ti crescano anche quelli poi vedi… ahahaha! Scherzo! ;-)

Per questa frittata, lavate, asciugate e tritate l’erba cipollina. In una padella antiaderente scaldate due cucchiai di olio extra vergine di oliva e buttatevi un cipollotto tagliato a rondelle, bagnate con un poco d’acqua calda, salate, pepate e fate cuocere per 5 minuti. Nel frattempo sbattete in una terrina 4 uova, aggiustate di sale e pepe, aggiungete del grana grattugiato, un cucchiaio di farina, latte, mescolate e mettete infine l’erba cipollina. Unite il composto ai cipollotti, cuocete a fuoco basso coperto, prima da un lato poi dall’altro, come fate solitamente.

Per questa Pasqua appena passata, sono due le food-blogger che non smetterò mai di ringraziare: Stefania di Cool e Chic, per avermi fatto conoscere il suo meraviglioso Pane Cool & Chic e Roberta di I Love Cooking, per avermi deliziato con la sua fantastica Brisè salata di zucchine. Appena l’ho vista postata sul suo blog, è stato amore a prima vista! Leggendo poi che è la sua torta salata preferita, non poteva che essere come me l’aspettavo (e come è effettivamente): BUONISSIMA!!!!!!!

Riporto di seguito la sua ricetta e tra parentesi le mie modifiche:

Per la pasta briseé io ho usato:
300 gr di farina 00
150 gr burro
75 gr acqua
sale


Per il ripieno:
3 zucchine affettate sottilmente
100 gr. di speck
grana grattugiato
200 gr di taleggio (anzichè mozzarella)
pan grattato


Preparate prima la pasta briseé: intridere la farina con il burro freddo a pezzetti e impastare aggiungendo l’acqua man mano e un pizzico di sale. Lavorare velocemente e far riposare in frigorifero
Preriscaldare il forno a 170-180°C. Lavare e affettare finemente le zucchine nel senso della lunghezza. Tagliare a tocchetti il taleggio.
Rivestire uno stampo da crostate, precedentemente imburrata e infarinata. Forare la pasta.
Spargere sulla base due cucchiai colmi di pangrattato. Adagiare le fette di zucchine, coprire con le fettine di speck e poi coi tocchetti di taleggio (io ho messo anche una spolverata di grana grattugiato). Ripetere il procedimento una seconda volta, quindi in quest’ordine: 2 cucchiai di pangrattato, uno strato di zucchine, uno strato di speck, uno di taleggio e una spolverata di grattugiato. Coprire infine il taleggio con le ultime fette di zucchine rimaste e spolverare con pangrattato. Guarnire la superficie con fiocchetti di burro e cuocere in a 170-180°C per 30-45 minuti a seconda del forno.
Potete controllare la cottura delle zucchine inserendo uno stuzzicadenti nel centro della torta. Se la pasta si colora troppo in superficie ma le zucchine non sono completamente cotte, copritela con un foglio di carta stagnola e continuate la cottura.



Sembra ormai uno schema ricorrente nella mia vita: sta andando tutto per il meglio, quando senza la minima avvisaglia, vengo travolta da una valanga di iella. Devo essere nata sfigata. Per forza! Nel mio corpo c’è una costellazione di minerali magnetici che attraggono tutte le sfighe di questo mondo, esattamente nei momenti in cui tutto sembra filare via liscio… che barba!!! Anche a voi succede?? Ditemi che non sono l’unica… io me le tiro proprio addosso… niente di eclatante, per l’amor del cielo, però non ci si può mai rilassare in questa vita! ;-D

Dopo questo piccolo sfogo vi lascio a una chicca di dolce scoperto sul meraviglioso blog “Che Dolcezza”; una deliziosissima e delicatissima lemon cake che io ho arricchito con il mio primo lemon curd. Per rimanere nell’ambito delle sfighe (di cui sopra), in realtà la lemon cake l’ho farcita con quel che rimaneva del lemon curd… preparando la crema a bagnomaria, il piatto mi si è letteralmente impennato, facendo finire quasi tutta la crema nel pentolino dell’acqua… non dico altro, diciamo che per ora:
Lemon Curd - Kiara 1 - 0 
… ma voglio la rivincita!

Per la lemon cake, riporto di seguito la ricetta di “Che Dolcezza”; l’ho seguita alla lettera, l’unica variante è stata omettere la glassa come copertura, preferendo una spolverizzata di zucchero a velo, e utlizzare del lemon curd come farcitura per arricchire il dolce.
 

Ingredienti:
4 uova 
230 gr di zucchero 
230 gr. di burro 
350 gr di farina 
1 bustina di lievito chimico  
250 ml di latte 
Succo filtrato di 2 limoni non trattati 
Scorza grattugiata di 2 limoni non trattati 
Aroma di vaniglia

Con un mixer battere a bassa velocità il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero finche non risulti un composto leggero e spumoso.
Aggiungere i 4 tuorli, uno alla volta, non aggiungere l’altro finche quello precedente non è bene amalgamato.
Unite la farina, precedentemente setacciata con il lievito, alternandola al latte, sempre mantenendo la velocità del mixer al minimo, fino ad ottenere un composto cremoso.
A questo punto unire il succo e la scorza di limone e la vaniglia.
Infine unire, a mano, gli albumi montati a neve ben ferma, con movimenti lenti dall’alto verso il basso.
Versare l’impasto in una tortiera di 25 cm. di diametro, imburrata e infarinata (io nello stampo in silicone Tulip; prima ho versato qualche cucchiaiata di impasto, poi un bel cucchiaio di lemon curd e poi ancora impasto). Infornare a 180° per 50/60 minuti.

Per la lemon curd, ho seguito la ricetta pubblicata dallo Zio Piero, che a sua volta l'ha tratta dal blog di Gennarino:

4 limoni (succo + zeste)
100 gr. burro
225 gr. zucchero
2 uova intere + 3 tuorli


Sciogliete il burro a bagnomaria. Montate le uova con lo zucchero e unitele al burro, aggiungete il succo di limone e le zeste e procedete come per una crema. In pochi secondi è pronto il vostro Lemon Curd. Invasate, freddare e mettere in frigo. Si conserva per circa un mese. Con queste dosi vengono 4 vasetti (io, quest'ultima operazione, non sono riuscita a farla per la mia buona dose di sfiga che sapete...).


Per fortuna la stagione calcistica è finitaaaaaaaa!!!!!! La squadra di mio marito ha schivato per un soffio i playout, quindi fino ad agosto non se ne dovrebbe riparlar più (tornei estivi esclusi...). Non che la cosa mi disturbi, anzi, per Sua fortuna adoro il calcio come sport, però le lavatrici da fare, il fango da togliere dai calzettoni, le cene due volte la settimana alle dieci di sera, la domenica che mi lasci sempre sola ecc…ecc… dopo un po’ pesano! ;-) Anche mentalmente la cosa comincia ad essere pesante; non sembra, ma devo sempre inventarmi qualcosa di nuovo per cena, per quando Ale rientra dagli allenamenti, qualcosa che, giustamente, non lo appesantisca ma, nello stesso tempo lo sazi e che sia abbastanza veloce da preparare per me. L’altra sera è stata la volta della frittata di spaghetti. Lui non è un’amante degli spaghetti (io nemmeno, preferiamo la pasta corta), infatti, quando si è trovato davanti questo piatto, ha subito arricciato il naso, chiedendomi “Che roba è?”; allora, come si fa ad un bambino, gli ho detto: “Amore assaggia, poi se proprio proprio non ti piace, ti preparerò qualcos’altro….” (usando la tattica degli occhioni dolci che implorano pietà)… beh, l’ha divorata! Mi ha detto, tutto soddisfatto, che non credeva gli piacesse, invece…

Ingredienti per 4 persone:

240 gr di spaghetti
200 gr di panna fresca
20 gr di grana grattugiato
20 gr di pangrattato
8 uova
burro
olio extra vergine di oliva
sale e pepe


Battete le uova con la panna, unite il grana, salate e versate il composto in una padella che possa andare in forno, velata di olio. Unite gli spaghetti lessati al dente, cuocete per 2’ poi infornate a 200°C per 10-12’. Rosolate il pangrattato in una padella con del burro, salate e pepate. Sfornate la frittata, giratela nel piatto da portata, spolverizza tela con il pangrattato.



Per fortuna, di riso ce n’è tanto: quattro miliardi e mezzo di quintali costituiscono l’intero raccolto di ogni anno sulla Terra (da Il Cucchiaio d’Argento). Di questi quattro miliardi e mezzo di quintali, la metà la mangio io…ahahaha, beh, quasi! Vado matta per i risotti e il riso in generale. Si sposa bene con carni, verdure, legumi, frutta, latte…come si fa a non amarlo?!?

Ingredienti per 4 persone:
350 gr di riso Carnaroli (per i risotti, secondo me, è il migliore)
2 porri
150 gr di pancetta affumicata
30 gr di burro
panna fresca q.b.
brodo vegetale q.b.
grana grattugiato
sale e pepe


Pulite i porri, togliete la parte verde, tagliate a fettine la parte bianca. In una padella scaldate il burro e insaporitevi i porri. Spruzzateli con un cucchiaio d’acqua e lascia teli cuocere per circa 20 minuti, aggiungendo altra acqua, se necessario. In un’altra pentola antiaderente fate rosolare la pancetta finchè diventa bella croccante, poi unitela ai porri. Quindi mettete il riso, mescolate bene e bagnate con il brodo bollente. Cuocete per circa 18 minuti continuando a versare brodo via via che il riso lo assorbe. All’ultimo momento unite la panna. Mescolate e regolate di sale e pepe se necessario. Servite con grana grattugiato a parte.
Ecco un’altra ricetta realizzata con la fantastica Pasta di Gragnano; questa volta ho scelto una pasta integrale che ben si sposa con tutti gli altri ingredienti presenti nel titolo. Ovvia la scelta delle acciughe: Rizzoli, in salsa piccante. 
Ecco il procedimento: lessate la pasta in abbondante acqua salata; nel frattempo fate sciogliere le acciughe in una padella (io ho usato la padella antiaderente Ballarini Greenline) nella quale avrete rosolato uno spicchio d’aglio che poi avrete tolto (io ho aggiunto anche delle acciughe fresche); aggiungete poi le olive nere tagliate a pezzi e i pomodorini secchi. Fate cuocere per 5 minuti, amalgamando bene il tutto. Scolate la pasta, fatela saltare un minuto nella padella con il condimento e servite.

La ricetta di questo piatto arriva da Giannina… dice di averla sentita in tv in non so quale programma! Ben fatto mammina, è squisita! La proporrò anche in versione fredda, per le calde serate estive. 

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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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