Kucina di Kiara
  • Home
  • Su di me
  • Party recipes
  • Mediakit
  • Dosario
  • collaborazioni

Ciao a tutti! Oggi nella Kucina di Kiara si prepara una bella torta coreografica, la Torta Wafer! Semplice da realizzare, ideale da portare come presente a casa di parenti o amici! La base è una golosa torta al cioccolato e ricotta, aromatizzata al cardamomo. La glassa è di cioccolato e tutt'intorno un tripudio di wafer alla nocciola! Insomma, amanti del cioccolato, siete capitati nel posto giusto!


Ingredienti per la torta (diametro 20 cm):
250 g di ricotta vaccina
250 g di zucchero
3 uova
75 g di cacao amaro
1 bustina di lievito per dolci
100 g di burro
80 g di farina
3 bacche di cardamomo

Per la glassa:
100 g di cioccolato fondente
100 g di panna fresca
30 g di miele Mielbio Rigoni di Asiago al Mandarino (o altro gusto a vostra scelta)

Per decorare:
250 g di  frutti di bosco freschi
zucchero a velo
Una confezione di wafer alla nocciola (o quelli che preferite)

Il mio consiglio, prima di iniziare, è quello di munirvi di una confezione di scorta di wafer. Sono biscotti delicatissimi, che si possono rompere facilmente. Nel mio caso li ho divisi in due, usando un coltello affilato, ma qualcuno si è rotto, quindi prevenire è meglio che curare.
Per quanto riguarda la realizzazione della torta, mi sono affidata a una ricetta di Antonia Maiello. Attenzione che c'è un segreto: non cambiate l'ordine degli ingredienti...altrimenti non vi verrà buona come quella di Antonia!

Lavorare la ricotta con lo zucchero con l'aiuto delle fruste elettriche. Incorporate le uova, una alla volta, il cacao amaro, la farina setacciata con il lievito e infine il burro sciolto. Rompete le bacche di cardamomo, estraetene i semi e aggiungeteli al composto. Continuate a sbattere a media velocità fino a ottenere una crema tipo mousse.
Trasferite l'impasto in una tortiera rivestita da carta da forno e cuocete a 180°C per 30' (fate sempre la prova stecchino).
Una volta che la vostra torta sarà cotta e raffreddata, preparate la glassa.
Fate scaldare la panna, togliete dal fuoco quindi aggiungete il cioccolato a pezzeti e il miele, conitnuando a mescolare fino a che non sia tutto sciolto e amalgamato.
A questo punto si può versare la glassa sulla torta, spalmandola bene sia sulla superficie che sui bordi. Quando si sarà intiepidita, mettete i vostri wafer su tutto il perimetro, uno accanto all'altro.
Adagiate delicatamente i frutti di bosco sulla torta e cospargeteli con una pioggia di zucchero a velo.


 
Gli gnocchi di pane sono stati per me una vera e propria scoperta! Un'ottima ricetta del riciclo! Si possono fare di ortiche, spinaci, prezzemolo, funghi e chi più ne ha più ne metta! Aromatizzati con questi ingredienti e conditi con sughi corposi o salse cremose, gli gnocchi di pane rivelano nella loro semplicità sapori e profumi sublimi.


Ingredienti per 4 persone:
300 g di pane raffermo
150 ml di latte
150 g di spinaci biologici BioExpress
2 uova
farina
olio extra vergine di oliva
sale

Per il condimento:
150 g di cozze
150 g di vongole
150 g di gamberetti puliti
1 spicchio di aglio orsino BioExpress
1 ciuffo di prezzemolo BioExpress
1/2 bicchiere di vino bianco secco
125 g di panna fresca
olio extra vergine di oliva
sale

In una padella fate stufare gli spinaci con un filo d'olio, spegnete e lasciate intiepidire, quindi frullateli e teneteli da parte.
Sminuzzate il pane in una ciotola e bagnatelo con il latte. Una volta ammorbidito, strizzatelo e aggiungete le uova, gli spinaci e un pizzico di sale. Impastate incorporando, man mano, la farina necessaria per ottenere un composto sodo (attenzione a non esagerare).

Su una spianatoia infarinata formate tanti cordoncini e tagliateli in tocchetti di 1,5 cm, rigandoli con l'apposito attrezzo.

 
In un tegame versate un filo d'olio e mettete le cozze e le vongole, sciacquate e raschiate bene con uno spazzolino; aggiungete l'aglio e qualche rametto di prezzemolo, mettete sul fuoco, incoperchiate e fatele aprire su fiamma vivace.

Una volta aperte, toglietele dal fuoco, sgusciatele, tenendo da parte qualche guscio per la guarnizione finale; filtrate il liquido di cottura. In una padella scaldate un filo d'olio e fatevi saltare i gamberetti; sfumate con il vino, aggiungete le cozze e le vongole, abbassate la fiamma e lasciate insaporire per un minuto. Bagnate con il fondo di cottura filtrato, versate la panna e lasciate cuocere su fuoco dolce per qualche minuto.

Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata; man mano che vengono a galla, scolateli con un mestolo forato e versateli nella padella con il condimento. Mescolate e servite ben caldi.



Ho letto di questa torta sul magnifico libro "La Grammatica dei Sapori". Mi ha incuriosito subito il procedimento e il fatto di usare l'arancia in tutta la sua essenza, dalla buccia agli spicchi. Premetto che io non amo particolarmente questo agrume, nè consumato sotto forma di frutto nè come spremuta. Però adoro il suo profumo e l'aroma che conferisce ai dolci (e non solo). Questa torta è stata un'autentica rivelazione. Da provare!

2 grosse arance non trattate (per me le biologiche di BioExpress)

6 uova intere
250 g di zucchero bianco semolato
250 g di mandorle tritate
1 cucchiaino di lievito in polvere

Per prima cosa lavare bene le arance e fatele bollire per circa 2 ore, fino a quando saranno quasi sfatte. Detto tra noi, le arance possono essere cotte anche nel forno a microonde in pochi minuti...ma non diciamolo alla Roden.

Appena saranno pronte, fatele appena intiepidire, quindi tagliatele in quarti, eliminate i semi e frullate il tutto.

Montate 6 uova in una ciotola capiente, aggiungete 250 g di mandorle tritate, 250 g di zucchero, un cucchiaino di lievito e la polpa delle arance frullata.
 

Versate il composto in una teglia  del diametro di 24-26 cm di diametro, foderata di carta da forno e far cuocere a 190°C per circa un'ora.

La torta resterà sempre un pochino umida al suo interno. Lasciatela intiepidire nella teglia prima di sformarla.





Pubblico ora questa torta, ma in realtà è stata realizzata esattamente un anno fa, in occasione del 5° compleanno di Iris. Domani compirai già 6 anni piccola mia. Come passa il tempo...è una frase fatta, ma Dio quant'è vera! Per festeggiarti sul blog, pubblico questa ricetta che tanto è piaciuta a te e a tutti i tuoi amici (senza essere disdegnata dai genitori). E' molto famosa in rete! Iris l'ha scelta per la quantità industriale di cioccolato presente, sia fuori che dentro la torta.
Ma passiamo alla ricetta!

Mud Cake al cioccolato 
(ricetta di Toni Brancatisano)


Ingredienti per uno stampo da 18 cm di diametro:

75 g di cioccolato fondente
200 g di zucchero semolato
100 g di farina 00
125 g di burro
125 g di latte
50 g di cacao amaro in polvere
2 uova medie
8 g di lievito per dolci

Procedimento:

Un consiglio è quello di preparare la mud cake il giorno prima di farcirla, in modo da farla raffreddare bene ed assestare così da riuscire a tagliarla senza problemi.Una volta raffreddata conservarla avvolta nell’alluminio o in un portatorta.

Mettere in un pentolino il burro, il latte, il cioccolato e lo zucchero e fare sciogliere senza bollire. Togliere e far raffreddare per una decina di minuti.
Nel frattempo preparare lo stampo (preferibilmente a cerniera) imburrandolo e rivestendolo con carta da forno.
Al composto di cioccolato, aggiungere la farina setacciata con il lievito, il cacao e le uova. Mescolare fino ad ottenere un impasto senza grumi, bello fluido.
Versare nello stampo e cuocere in forno statico a 160° C (verificare sempre la cottura con uno stuzzicadenti).

Per la farcitura: Crema di mascarpone al cacao

125 g di mascarpone
125 g di panna montata
2 cucchiai di cacao in polvere
2 cucchiai di zucchero a velo
succo di arancia (vi servirà poi per bagnare le basi)

Procedimento:

Montare insieme il mascarpone e la panna, aggiungere lo zucchero a velo e il cacao facendo attenzione a non smontare il composto.

Per la decorazione:  
Crema al cioccolato
100 g di cioccolato al latte finemente tritato
4-5 cucchiai di panna fresca
2 cucchiai di Nutella

Procedimento:
Sciogliere a bagnomaria (o al microonde) il cioccolato, aggiungere la panna calda ottenendo una crema densa. Aggiungere la Nutella e mescolare.
A seconda del tipo di cioccolato usato può essere che occorra più panna di quella riportata.
La crema deve comunque venire bella fluida.

Inoltre vi occorreranno:
15-16 kitkat (30-32 barrette singole, ma se volete un consiglio, compratene qualcuna in più...non si sa mai)
maialini fatti in pasta di zucchero rosa già pronta (se vi può essere utilie, guardate questo tutorial)

Assemblaggio della torta:


ATTENZIONE: nella realizzazione di questa torta l’unico punto a cui dovrete prestare particolare attenzione è quello di tenere controllare l’altezza della torta. Infatti, l’altezza finale data dai dischi di torta più farcitura, deve venire 1 cm-1,5 cm inferiore all’altezza del kitkat, per poter contenere il laghetto di cioccolato e i maialini.
Con un coltello seghettato tagliare la mud cake in due parti ottenendo 3 dischi.
Appoggiare il primo disco sul piatto da portata, bagnarlo con succo di arancia, mettere circa la metà di crema al mascarpone e con una spatola livellarla bene, togliendo la crema in eccesso.
Coprire con il secondo disco di mud cake, bagnarlo con il succo di arancia, mettere la rimanente crema, tenendo da parte 3-4 cucchiai.
Aggiungere il terzo disco, bagnare anch’esso con il succo e compattare bene la torta facendo attenzione a non far fuoriuscire la farcitura.
Aiutandosi con una spatola rivestire i bordi con la rimanente crema al mascarpone.
Rivestire i bordi della torta con i kitkat mettendoli uno ben aderente all’altro.
Mettere la torta in frigorifero ad assestarsi per un paio di ore, poi riprenderla e colarvi dentro la crema al cioccolato.
Se la superficie della mudcake è pari e ben liscia, i kitkat sono stati messi come ho scritto uno ben aderente all’altro, la crema si adagierà senza danni.
Riporre in frigorifero la torta. Al momento di servirla decorare con i maialini e candeline.


Le castagnole della Giovannina, ovvera una tra le tante ricette prese dal meraviglioso gruppo di Facebook di Adriano e Paoletta, dove nascono tante cose positive, tra amicizie, discussioni, confronti e, ovviamente, splendide e collaudatissime ricette (più o meno facili), tra cui questa.
La Giovannina era la tata di Paoletta. Paoletta ci scrisse nel gruppo cosa ricordava della ricetta. Ecco cosa ne è uscito, grazie alla collaborazione e alle prove di molte buone anime presenti nel gruppo. Il risultato è stata una pallina soffice soffice, con la crosticina croccante. Leggerissime e buone. Assolutamente diverse da tante altre ricette che vediamo in giro e che danno un dolcino abbastanza asciutto, ma che comunque in tantissimi apprezzano. Queste sembrano cubetti di panettone panati e fritti. Sono ottime. Ecco la ricetta.


Ingredienti per circa 130 palline:
410 grammi farina 00
3 uova medie
125 g di zucchero semolato
125 g di latte intero
100 g di olio di semi
un pizzico di sale
una bustina di lievito per dolci
la scorza grattugiata di un limone biologico BioExpress
e tre cucchiai di limoncello (o altro liquore a piacere)
olio di semi di arachide per friggere
zucchero semolato per la decorazione finale

Premesse:
Con questa dose si ottengono circa 130 palline.
Attenzione alla quantità dell'olio, 100 grammi e non di più. Non aggiungetene altro.
Usate una farina debole, w 180/200 circa e, se servisse, aggiungetene magari un po' di più per ottenere la consistenza necessaria, spiegata più avanti.

Procediamento:
Montare le uova intere a neve con lo zucchero e un pizzico di sale. Devono montare come per un pan di Spagna. Unire la buccia di limone grattugiata e l'olio a filo. Unire infine a mano il liquore e il latte alternandoli alla farina setacciata alla quale avrete aggiunto il lievito.
La consistenza giusta è quella di un bignè, un po' più duro del normale.
Se prendete una cucchiaiata di impasto, questo non deve scendere da solo dal cucchiaio, ma dovrete aiutarvi con un dito o con un altro utensile.
 

Vi potrà essere utile usare una sacca da pasticcere usa e getta, aprendo un foro da circa 1,5 cm di diametro. Con l'aiuto di una forbice intinta via via nell'olio per non far attaccare la pasta, tagliare dei pezzettini grandi come una nocciola, tuffandoli direttamente nell'olio caldo. Una volta cotte, farle rotolare nello zucchero semolato.

Grazie Paoletta!

Se siete curiosi, tutto è nato da qui!




Ricette che scaldano il cuore, ecco il tema di questa nuova uscita de "L'Italia nel Piatto". Un tema ampio, che ha come comun denominatore l'amore, ovviamente. Per la Lombardia, ho pensato alla Torta del Paradiso, in primis perchè mi riporta indietro nel tempo. Mia madre la preparava spesso in passato, in occasioni speciali, guarnendola con marmellate o Nutella. Era il mio dolce preferito allora. In secondo luogo, ho pensato a questa ricetta per via della leggenda legata alle sue origini. In verità ce ne sono tante, ma quella più pittoresca racconta che un frate della Certosa di Pavia, abbia imparato la ricetta della Torta del Paradiso da una giovane sposa conosciuta mentre, uscito in segreto dal monastero, girava per le campagne adiacenti la struttura, alla ricerca di erbe mediche. I confratelli, estasiati dalla bontà del dolce, la chiamarono Torta del Paradiso. Anche qui una storia d'amore quindi. Sacro o profano non mi è dato saperlo, ma pur di amore si tratta.

Ingredienti per 8-10 persone:

150 g di farina 00
150 g di fecola di patate
250 g di burro morbido (a temperatura ambiente)
250 g di zucchero a velo non vanigliato
5 tuorli grandi
2 uova intere grandi
la scorza grattugiata di un limone bio BioExpress
1 pizzico di sale
zucchero a velo per spolverare

Vi anticipo che questa preparazione prevede pazienza. Molta. Prendetevi del tempo, lavorate con calma e amore. Verrete ricompensati.
Imburrate e infarinate una tortiera dal diametro di 22-24 cm.
Sbattete a lungo il burro con lo zucchero e la buccia grattugiata del limone con un cucchiaio di legno, o, preferibilmente, con la planetaria (gancio a foglia) per renderlo soffice e cremoso. Ci vorranno circa 20 minuti per ottenere la giusta consistenza. Non fermatevi se, dopo qualche minuto, vi sembra di avere ottenuto il risultato ottimale. Impostate la bassa velocità, mi raccomando.
Aggiungete le uova, uno alla volta. Sbattetele un poco, prima di incorporarle. Poi versatele a filo, mentre la planetaria continua a mescolare alla velocità minima (alcune versioni prevedono gli albumi montati a neve, incorporati successivamente; io vi regalo la ricetta della mia mamma e, come lei, molti altri fanno così. Io ho provato entrambe le versioni e vi assicuro che questa è la migliore).
Unite la farina e la fecola setacciate, insieme al sale, un cucchiaio per volta. Aspettate il completo assorbimento del primo cucchiaio prima di aggiungere il secondo.
Se volete, potete aggiungere mezza bustina di lievito, alle farine. La ricetta originale non lo prevede. Dal canto mio, posso rassicurarvi dicendovi che questa torta, se seguirete alla lettera tutti i passaggi, non ha bisogno dell'aiutino. Risulterà soffice come un Pan di Spagna. Fidatevi.
Continuate a mescolare delicatamente il composto.
Versate nella teglia, prestando attenzione a non superare i 2/3 (la torta infatti crescerà durante la cottura).
Cuocere in forno caldo statico a 175°C per 45' (controllate sempre la cottura con uno stuzzicadenti).
Quando la torta si sarà raffreddata, cospargerla di zucchero a velo.


E' una torta semplice e completa. Si formerà una leggera crosticina dorata con un interno super soffice e profumato.
Potete decidere di farcirla, come faceva sempre la mia mamma in occasione dei nostri compleanni, con una crema a piacere o con semplice Nutella o marmellata.
Il giorno dopo è ancora più buona. Si conserva in tutta la sua bontà per 3-4 giorni.

Come dicevo all'inizio, la Torta del Paradiso è la torta del cuore. Quella che riesce a riportarti indietro nel tempo. Quella che la mamma preparava solo per te. Quella che ti faceva imbrattare i vestiti e la faccia con lo zucchero a velo. Quella che oggi, con lo stesso amore, preparo per mia figlia, per i suoi compleanni, le sue feste e le sue merende, con la speranza che, un domani, possa fare lo stesso con la sua famiglia.





E ora facciamo un salto nelle altre regioni d'Italia:


Valle d'Aosta: Seupetta de Cogne 
Piemonte: Torcetti al burro
Liguria: Ravioli ai carciofi 
Lombardia: Torta del Paradiso  
Trentino Alto Adige: Marmor-Kuchen altoatesina
Veneto: I crostoli della nonna
Friuli Venezia Giulia: Gnocchi di Susine ‎
Emilia Romagna: I bassotti  
Toscana: Torta della nonna  
Marche: Frittelle di mele  
Umbria: Fregnacce  
Lazio: Maritozzo con la panna 
Abruzzo: Pasta e fagioli
Molise: Pasticcio di pollo in crosta  
Campania: I taralli all’uovo di nonna Natalia  
Puglia: Cime di rape stufate
Basilicata: Lagane e ceci  
Calabria: Minestra cu a nduda  
Sicilia: Biancomangiare
Sardegna: Culungionis de pappai biancu (Ravioli di mangiar bianco )
Post più recenti Post più vecchi Home page
Visualizza la versione per cellulari

About me

About me

SUBSCRIBE & FOLLOW

I PIù LETTI

  • Brownies pere e cioccolato
  • Asparagi al forno con prosciutto e pecorino
  • Scendiletto alle fragole e pistacchio
  • Pane azzimo integrale
  • Picanha al forno in crosta di sale bianco e nero

Categorie

ad Agosto Albicocche Albumi Alici Amaretti ananas Anguria Antipasti aprile Arancia Aringhe Asparagi Avena Avocado Baccalà Banane Barbabietole Bietole birra Biscotti blog bottarga Broccoli Cacao CacoMela Caffè Carciofi Cardamomo Carote Castagne Cavoletti Bruxelles Cavolfiore Cavolo cappuccio rosso Cavolo nero Ceci Cetrioli ciliegie Cime di rapa Cioccolato cipolle clementine Cocco Cocotte Colazione Concorsi Conserve Contorni Cozze Crauti Crostate Crudismo Cucina internazionale Cucina Lombarda Cucina Regionale curcuma curry Datteri Daycon Dessert dicembre Dolci drink Eventi Fagioli Fagiolini Farro Fave febbraio Fichi Finger Food Finocchi Fiori Formaggi Fragole Frangipane Friggitelli Frutti di bosco Funghi Gamberi Gelato gennaio ginepro giugno Gnocchi Granchio Indivia Insalate Lamponi Latte Lavanda Lenticchie Lievitati light Limone low-carb luglio maggio Mandorle mango Maracuja Marzo Mascarpone Matcha melagrana Melanzane Mele Melone Menta Merenda Mirtilli More Nocciole Noci novembre Nutella olive Ortiche Orzo ottobre Pancetta Pane Paprica Pasta di salame Pasta fredda Pasta fresca Patate Peperoni Pere Pesce Pesche Piatti unici Piselli Pistacchio Pizze e Focacce Polenta Pollo Pomodoro Pompelmo porri Porro Preparazioni base Primi piatti Prosciutto prugne Quinto quarto Rabarbaro Radicchio Ravanelli Ribes Ricette per bambini Ricotta Riso freddo Riso soffiato Risotti Rucola Salmone salse Salsiccia Sambuco Secondi piatti Sedano Sedano rapa Semi di chia Semi di papavero Semi di zucca Semi vari Sesamo settembre Sfizi Sgombro speck Spinaci Street Food Tacchino Taccole Tartufo Tea Tonno Topinambur Torte Torte salate Uova Uva Varie Vegetariano e Vegano verza Vongole yogurt Zafferano Zenzero Zucca Zucchine Zuppe e Vellutate
Powered by Blogger.

L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

Cerca nel blog

Archivio

  • ►  2025 (14)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2024 (33)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2023 (59)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (4)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2022 (72)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2021 (89)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2020 (104)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2019 (87)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (7)
  • ▼  2018 (83)
    • ►  dicembre (7)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ▼  febbraio (6)
      • Torta Wafer
      • Gnocchi di pane verdi al profumo di mare
      • Torta di arance e mandorle di Claudia Roden
      • Pig's Mud Cake, la famosa torta dei maialini nel f...
      • Le castagnole della Giovannina
      • Torta del Paradiso
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2017 (89)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (10)
  • ►  2016 (146)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (13)
    • ►  agosto (13)
    • ►  luglio (15)
    • ►  giugno (15)
    • ►  maggio (14)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (13)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2015 (116)
    • ►  dicembre (10)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (11)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (12)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2014 (81)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (9)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (6)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2013 (73)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (6)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2012 (94)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (11)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (13)
  • ►  2011 (116)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (13)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (10)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2010 (61)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (12)
    • ►  ottobre (13)
    • ►  settembre (12)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (8)

kucinadikiara

Login | Privacy & cookies | Graphics Sara Bardelli

Copyright © Kucina di Kiara. Designed by OddThemes