Kucina di Kiara
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Chi ha detto che le castagnole si devono mangiare solo a carnevale? Queste castagnole salate vi faranno innamorare! Rappresentano uno sfizioso aperitivo oppure un goloso spezza fame, tutto da gustare! Attenzione però! Creano forte dipendenza! Una tira l'altra, come le ciliegie!


Ingredienti per circa 25 castagnole salate:

200 g di farina 00

1 uovo grande

40 g di olio di semi

50 g di parmigiano grattugiato

3 cucchiai di vino bianco secco

2 pizzichi di sale

pepe nero

6 g di lievito in polvere istantaneo per torte salate

25 olive taggiasche Citres

In una ciotola mescolate la farina e il lievito setacciati, il grana, il sale e il pepe.

Al centro, formate un buco e aggiungere l’uovo, l'olio e il vino bianco. Girare con una forchetta, poi impastare a mano.

L’impasto potrebbe richiedere un altro goccio di vino bianco, oppure un poco di farina.

Formare una palla, avvolgere in un pellicola trasparente per alimenti e lasciare riposare per circa 30 minuti.

Quando l’impasto sarà pronto, prelevare dei pezzetti da circa 10 g ciascuno. Appiattiteli sul palmo di una mano e inserire al centro di ogni pezzetto di impasto un'oliva taggiasca, quindi richiudere roteando tra le mani per formare una pallina. Continuare così fino a esaurimento impasto.

Disporre tutte le palline in una teglia precedentemente rivestita di carta da forno. Pennellare con olio extravergine e cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 15 minuti, o comunque fino a doratura. Sfornate e gustate!

Sono ottime sia calde che fredde.


Niente ragazze, vi avviso. Mi sta venendo la scimmia della sferificazione e queste benedette drop (o caviale o sfere) ve le propinerò finchè non le riterrò perfette. Quindi, preparatevi! Perchè la strada qui è assai lunga...

Iris credeva fossero chicchi di mais. Invece, per questo primo esperimento, anche se il colore inganna, ho sferificato una crema di zafferano a base di latte. Adesso vi spiego...

Inoltre, per rendere questa ricetta ancora più particolare, ho cotto i bucatini in acqua bollente salata alla quale ho aggiunto una manciata di fiori di pisello farfalla, un vegetale ricco di sali minerali, sostanze nutritive e ricchissimo di flavonoidi, un antiossidante naturale per combattere i radicali liberi. Solitamente lo si usa per colorare in maniera naturale il riso e donare uno splendido colore blu. Ma con la pasta non si scappa dalla teoria dei colori: giallo + blu = verde.


Ma andiamo in ordine e vediamo come realizzare questa ricetta...

Ingredienti per 4 persone:

360 g di bucatini Pasta Armando

200 ml di latte

0,30 g di pistilli di zafferano Prima Zafferano

100 g di Parmigiano Reggiano grattugiato

100 g di guanciale

una manciata di fiori di pisello farfalla essicati

maizena qb

paprika in polvere qb

sale qb

agar-agar qb

Mettete in ammollo i pistilli di zafferano nel latte caldo almeno 4 ore prima. Filtrate e tenete da parte.

Mettete in un pentolino 70 g di latte e zafferano con la punta di un cucchiaino di agar agar e fate bollire, mescolando, per circa 2-3 minuti, quindi procedete alla sferificazione. Vi consiglio di fare come dicono qui.

Tagliate il guanciale a cubetti o striscioline e fatelo rosolare in una padella antiaderente, senza condimenti, fino a quando non risulterà bello croccante.

Portate a bollore una capiente pentola di acqua e aggiungete i fiori di pisello farfalla. Lasciate in infusione per 5-6 minuti quindi, con l'aiuto di una schiumarola, toglieteli, salate e calate la pasta.

Nel frattempo preparate la salsa allo zafferano, scaldando il latte allo zafferano rimanente e aggiungendo il Parmigiano. Occhio con il sale, assaggiate per non rischiare di esagerare. Mescolate e aggiungete un cucchiaino di maizena sciolto in un poco di acqua. Servirà per far addensare la vostra salsa.

Scolate la pasta e versatela in una ciotola. Aggiungete la salsa allo zafferano e mescolate con cura. Impiattate, guarnendo ogni piatto con qualche drop allo zafferano, una manciata di guanciale croccante e una spolverata di paprika.




Eccovi un'idea sana, veloce e leggera per un pranzo o una cena gustosi, senza sensi di colpa! Vi presento l'insalata di Radicchio, cavolfiore e legumi con emulsione al miele.

Ingredienti per 4 persone:

300 g di radicchio rosso Bioexpress
250 g di cavolfiore Bioexpress
150 g di ceci precedentememte ammollati e lessati Melandri Gaudenzio
100 g Fagioli di Spagna precedentememte ammollati e lessati Melandri Gaudenzio
Miele di Castagno Mielbio Rigoni di Asiago
il succo di 1/2 Arancia Bioexpress
Olio extravergine di oliva
Sale

Tagliate il radicchio a striscioline, sbollentate il cavolfiore e dividetelo a cimette e affettatele. 
Mescolate i fagioli, i ceci e le verdure e preparate il condimento: raccogliete 2 cucchiai di miele e il succo di mezza arancia in una ciotola. Portatela su un bagnomaria tiepido e mescolate fino a quando il miele non sarà diventato fluido; a questo punto unite anche 3-4 cucchiai di olio e un pizzico di sale, emulsionate e condite l’insalata.




Quando non sai proprio cosa cucinare, questa torta salata verrà in tuo aiuto! Infatti, si tratta prima di tutto di una preparazione veloce, ma poi è anche stragoduriosa! Ideale per un pranzo veloce in ufficio o una cena gustosa!



Ingredienti per 4 persone:
1 rotolo di pasta sfoglia
1 cespo grande di scarola Bio Bioexpress
50 g di noci già sgusciate
50 g di pinoli
1 uovo intero
una manciata di pane grattugiato
100 g di grana padano grattugiato
100 g di ricotta vaccina
80 g di gorgonzola dolce
1 scalogno
1 spicchio di aglio
sale
pepe
olio extravergine di oliva

Prima di tutto lavate e asciugate la scarola, poi tagliatela a listarelle. Prendete lo scalogno, pulitelo e affettatelo. In una padella con poco olio extravergine, fate rosolare lo scalogno e lo spicchio di aglio spellato. Una volta che saranno dorati, levate l'aglio, aggiungete la scarola e lasciate cuocere per dieci minuti. Unite poi all’insalata i pinoli e quando la scarola sarà appassita, spegnete. 
Versate tutto in una ciotola, unite l’uovo, le noci spezzettate, la ricotta, il gorgonzola a tocchetti, un pizzico di sale e pepe e mescolate bene. Stendete su una teglia ricoperta di carta da forno la sfoglia, bucherellatene la superficie con i rebbi di una forchetta e spolveratela con una manciata di pane grattugiato. Versate ora all’interno della sfoglia il ripieno di scarola e noci e livellate bene la superficie. Ripiegate bene i bordi della torta con scarola e noci e infornate per 30 minuti, in forno già caldo a 175°C. Una volta cotta, lasciatela intiepidire prima di servirla.


Oggi vi lascio la ricetta di un piatto semplice ma di una bontà disarmante! I Tortiglioni con crema di burrata al pesto di pistacchio e porcini! Ho usato porcini surgelati, non essendo stagione per questi funghi. E il resto lo ha fatto il meraviglioso pesto di pistacchio e porcini Sciara! Ragazzi, dovete provarlo! Non sapete cosa vi perdete!

Ingredienti per 4 persone:

360 g di Tortiglioni Pasta Armando

250 g di burrata

200 g di porcini surgelati a tocchetti

1 vasetto di Pesto di Pistacchio e Porcini Sciara - La Terra del Pistacchio

Granella di pistacchio Sciara - La Terra del Pistacchio

1 spicchio d'aglio

Olio evo qb

Sale qb

Cuocere i tortiglioni in abbondante acqua salata.

In un'ampia pentola, fate scaldare due cucchiai di olio con uno spicchio d'aglio, farlo imbiondire quindi levarlo e aggiungervi i porcini a tocchetti. Cuocerli per una decina di minuti.

Frullare la burrata insieme al pesto di pistacchio e porcini, aggiungendo un goccio di acqua di cottura della pasta, fino a ottenere una consistenza cremosa.

Scolare i tortiglioni in un'ampia ciotola con la crema di burrata al pesto di pistacchio e mantecare con un ulteriore goccio di acqua di cottura della pasta, aggiungere i porcini e impiattare. Decorare ogni piatto con una spolverata di granella di pistacchio.

Eccovi un'idea per iniziare la giornata al meglio e in tutta dolcezza: la Ciambella alla Fiordifrutta Mandarino e Curcuma. Un dolce leggero, quasi light, che vede l'utilizzo della panna fresca come parte grassa. La panna fresca, infatti, è caratterizzata da una percentuale minima di grassi pari al 30%, e un apporto calorico pari alla metà di quello del burro. Quindi un dolce che si può gustare senza troppi sensi di colpa. Inoltre si tratta di una coccola che si realizza in un lampo, sporcando solo la ciotola del mixer! Ottimo, no?





Ingredienti per uno stampo da ciambella da 20 cm:


300 g di farina 00

150 g di panna fresca

120 g di zucchero

150 g di Fiordifrutta Mandarino e Curcuma

4 uova intere

1 cucchiaio di lievito in polvere per dolci

1 pizzico di sale

zucchero a velo qb


Setacciare la farina con il lievito e mettere in un mixer. Aggiungere poi tutti gli altri ingredienti e avviate il robot fino a ottenere un composto ben amalgamato.

Imburrate e infarinate uno stampo da ciambella e infornate a 170° per circa 40' (dipende dai forni, fate sempre la prova stecchino).

Sfornate e attendete che la torta si raffreddi prima di sformarla.

Se vi piace, spolverizzate con zucchero a velo.


 E' raro che io cucini certe preparazioni e mi chiedo il perchè, data la grande bontà. Di certo non sono così veloci da preparare...alla faccia del fast-food! Questo che vi posto è un vero e proprio slow-food! Proprio perchè si parte da zero, ovvero dalla preparazione del pane, fino all'assemblamento finale del panino. Ma direi che ne vale la pena. Pronti? Via!

Iniziamo dal Burger Buns alla barbabietola. 

Per questa ricetta devo ringraziare la bravissima Francesca, conosciuta in rete con il suo bellissimo Filastrocca Dolce (che vi consiglio di visitare).

Dosi e ingredienti per circa 12 panini:

Per il lievitino:

75 g di farina forte 290w

75 ml. di succo di barbabietola estratto (barbabietole Bioexpress)

6 g lievito di birra fresco (quello a cubetti)

Per l’impasto:

260 g farina forte 290w

240 g semola rimacinata

250 ml succo di barbabietola estratto

12 g sale

80 g zucchero

70 g olio di semi

mix semi di zucca e girasole Melandri Gaudenzio

In una boule versate gli ingredienti del lievitino e mescolate bene. Coprite con la pellicola alimentare e lasciate lievitare per 3 ore in forno spento, con la lampadina accesa.

Mettete il lievitino nella vostra planetaria insieme alla farina, alla semola e al succo di barbabietola e iniziate a impastare. Quando l’impasto comincia a incordarsi, aggiungete il sale e poi piano piano lo zucchero fino a quando non sarò stato assorbito del tutto. Quando l'impasto sarà completamente incordato potete aggiungere l’olio, aggiungendolo a filo e lentamente.

Ottenuto un impasto liscio e omogeneo, lasciate riposare 3 minuti e procedete con la prima piega a 3, quindi pirlate l’impasto e mettetelo in un contenitore capiente. Coprite con pellicola alimentare e lasciatelo raddoppiare.

Porzionate in panetti da 100 g l’uno e pirlate di nuovo in modo da ottenere delle palline belle tonde.

Se decidete di rivestire la superficie dei panini con i semi, prendete le palline ottenute e immergete la parte superiore in una ciotolina dove avrete messo i semini scelti.

Posizionate i panini in una teglia rivestita da carta da forno e coprite con pellicola fino al raddoppio degli stessi.

Infornate in forno statico preriscaldato a 200°C per 15 minuti (metto sempre all'interno del forno - nella parte bassa - una teglia con dell'acqua; il vapore che ne uscirà servirà a rendere i panini morbidi dentro con una crosticina croccante fuori).

Il lavoro più grosso è stato fatto. Ora dedichiamoci al ripieno.

Scegliete una carne di qualità. Per questa preparazione, mi sono affidata a Pascol.it dove trovate solo carne di elevata qualità proveniente da allevatori selezionati. Nello specifico ho scelto gli hamburger di bovino adulto che ho messo la sera prima a marinare, facendo così: in una ciotola molto capiente ho mescolato 80 ml di whiskey con 50 g di zucchero di canna, sale, timo, olio evo. Ho mescolato bene fino a quando lo zucchero non si è completamente sciolto. Ho messo la carne in un contenitore con coperchio ottenendo così la mia marinatura al whiskey.

Ho preparato poi la Sour Cream a modo mio, mescolando 125 g di panna fresca a 35 g di yogurt intero, con l'aggiunta di un cucchiaino di succo di lime; ho coperto con un telo e ho lasciato riposare la crema a temperatura ambiente per poco meno di 24h. Anche questa crema l'ho preparata la sera prima insieme alla marinatura della carne e ai panini.

Ultima cosa che va preparata in anticipo, sono le cipolle rosse caramellate. Per questa ricetta, solitamente esagero con le dosi perchè piacciono tanto a mio marito, perciò quello che non uso negli hamburger, finisce nel suo stomaco.

Ingredienti per le cipolle caramellate:

3-4 cipolle rosse Bioexpress

3 cucchiaini di zucchero di canna

1/2 bicchiere di acqua

1/2 bicchiere di vino rosso

olio extra vergine di oliva

sale

Affettate le cipolle e cuocetele in padella con un filo d'olio e lo zucchero. Mescolate bene e aggiungete l'acqua e il vino.

Cuocete fino a che il liquido non si sarà ridotto (ci vorranno circa 45-50')

Ora che abbiamo tutto pronto, possiamo scaldare la bistecchiera.

Tagliate i vostri burger buns e poggiate la parte interna sulla padella rovente. Basteranno una trentina di secondi, sufficienti a formare una bella crosticina croccante sul pane. Disponete la parte inferiore del panino su un piatto da portata. Copritela con qualche foglia di lattuga o scarola come nel mio caso (ovviamente scarola biologica Bioexpress). Cuocete i vostri hamburger (che avrete precedentemente tolto dal frigo e levato dalla marinata) e aggiustate di sale e pepe. Lasciateli riposare qualche minuto su un piatto, prima di poggiarli sul panino, altrimenti rilasceranno il loro succo che non è proprio gradevole a vedersi... Ricoprite poi la carne con qualche fetta di provola affumicata (io di solito le dispongo sopra la carne, a fine cottura, in modo che il suo calore le sciolga), poi qualche cucchiaiata di Sour Cream e una manciata di cipolle caramellate.

Ecco che il vostro Pink Hamburger è pronto!

Per questa uscita di marzo, noi de L'Italia nel Piatto abbiamo pensato di proporvi piatti tipici con I formati di pasta della tradizione locale. In Lombardia abbondano le paste ripiene. Ho avuto modo, in passato, di farvi conoscere gli Scarpinocc di Parre oppure i famosi Pizzoccheri di Teglio. Questa volta, invece, ho preparato per voi i Ravioli alla Valtellinese con fonduta di taleggio e bresaola. Un primo piatto davvero molto gustoso e particolare, grazie alla presenza della farina di grano saraceno nell'impasto che conferisce quella ruvidezza tipica tanto amata.

Pare che i ravioli alla valtellinese, secondo la tradizione, vengano preparati solitamente verso la fine delle feste poichè considerati "dietetici" (passatemi il termine, anche se di dietetico qui non c'è proprio nulla) rispetto ai piatti più elaborati tipici delle feste natalizie. Diciamo che rappresentano il giusto compromesso per cedere il passo, con la fine delle feste Natalizie, a ricette più leggere e meno complesse. 

La fonduta di taleggio e la bresaola sono una mia aggiunta. Per una versione vegetariana, potete condirli semplicemente con burro e salvia.

Ingredienti per 4 persone:

Per la Pasta:
200 g farina 00
60 g farina di grano saraceno
2 uova intere
2 tuorli
1 cucchiaio olio extravergine di oliva
Sale

Per il ripieno:
400 g patate lesse (Bioexpress)
200 g taleggio
Prezzemolo
Sale
Pepe

Per il condimento:
Latte
maizena
200 g di taleggio
Sale

12 fettine di bresaola valtellinese (facoltativo)

Per prima cosa metto a lessare le patate con la buccia.

Nel frattempo impasto la farina bianca con quella di grano saraceno, le due uova intere, i due tuorli, un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale, formo una palla e la lascio riposare per 30 minuti circa ricoperta con pellicola per alimenti, per evitare che la pasta si secchi.

Sbuccio le patate ancora calde e le schiaccio subito con uno schiacciapatate in una ciotola mescolandole al taleggio tagliato a cubetti a temperatura ambiente, al prezzemolo tritato e aggiusto di sale e pepe.  

Passo la pasta nella sfogliatrice partendo dalla larghezza più alta fino a ricavare delle sfoglie sottili. 

Distribuisco lungo tutta la linea mediana mucchietti di ripieno con un sac-à-poche, distanziati tra loro. 

Questa sfoglia tende ad asciugare molto velocemente quindi prima di poggiarci sopra la seconda sfoglia meglio pennellarla con un poco di acqua per far aderire bene i lembi al momento del taglio.

Ritaglio a quadrati con un coppapasta fino ad ottenere circa 50-60 ravioli (dipende dalla grandezza che darete loro).

Li faccio lessare e nel frattempo preparo la fonduta, facendo sciogliere il taleggio a tocchetti in un pentolino con circa 400 ml di latte. Stempero un cucchiaino di maizena in un poco di latte, la faccio sciogliere e la aggiungo alla fonduta. Mescolo, assaggio e aggiusto di sale (andateci piano con il sale, prima assaggiate; il taleggio è già abbastanza saporito di suo).

Preparo l'impiattamento disponendo in ogni piatto tre fettine di bresaola arrotolate come fossero roselline; aggiungo i ravioli e li condisco con la fonduta.

E ora scopriamo cosa ci hanno preparato le altre regioni:

Valle d’Aosta: Gnocchi “alla bava”
Piemonte:
Liguria: Farfalle con piselli e prosciutto

Lombardia: Ravioli alla valtellinese con fonduta di taleggio e bresaola
Trentino-Alto Adige: Schnalser-nudeln - pasta tipica della Val Senales
Veneto: Bigoli al ragù d’anatra
Friuli-Venezia Giulia: Aspettiamo le vostre candidature!
Emilia-Romagna: I balanzoni bolognesi
Toscana: Pappardelle al ragù bianco di coniglio

Marche: Cargiù marchigiani
Umbria: Manfricoli di Narni, pasta fresca senza uova
Lazio: Le fettuccine all’uovo
Abruzzo: Taccozze e lenticchie
Molise: Crioli o lacci delle scarpe al ragù di agnello
Campania: Scialatielli con gamberetti, cozze e polipetti

Puglia: Troccoli con le vongole

Basilicata: I cavatelli
Calabria: Pasta chijna cu u stoccu
Sicilia: Busiate Trapanesi con Matarocco Maissalisi
Sardegna: Spizzulus di Orroli al Cannonau

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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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