Kucina di Kiara
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Piatto e tovaglietta Green Gate
Erano anni che volevo sperimentare questa ricetta. Non so perchè, ma credevo fosse un qualcosa di difficilissimo e invece no! Ladies and Gentleman, è con estremo piacere che vi presento la ricetta del Tuorlo d'uovo fritto dello Chef Carco Cracco. Dovete armarvi solo di tanta pazienza e di tutta la delicatezza di cui siete capaci. Il segreto sta qui.

Ingredienti:

1 Tuorlo d'uovo freschissimo (a persona)
pangrattato q.b.
sale
olio di semi di arachide per friggere

Utilizzando delle uova freschissime, separarte il tuorlo dall'albume.
In una ciotolina, create uno strato di pangrattato nel quale depositerete il tuorlo: fate molta attenzione in questo passaggio poichè il tuorlo è delicatissimo.


Aggiungete quindi altro pangrattato, fino a coprire del tutto il tuorlo.
Mettete il tuorlo ricoperto a riposare in frigorifero per almeno due ore (ma se sta di più, è meglio!). Fate scaldare l'olio per friggere in una pentola. Un valido sistema empirico, sempre molto efficace, per capire se l'olio è caldo abbastanza, è quello di infilare nell'olio il manico di un mestolo in legno. Quando si formeranno delle bollicine attorno al manico, l'olio sarà pronto.
Con estrema delicatezza, liberate il tuorlo dal pangrattato. Porlo su una schiumarola e farlo friggere per 30 secondi al massim nell'olio bollente. Un tempo di friggitura più lungo rischia di cuocere del tutto il tuorlo che invece deve rimanere fluido all'interno.
Il tuorlo fritto è pronto!
Adagiate il tuorlo su un letto di spinaci, oppure, come ho fatto io, su un letto di asparagi bianchi dell'Alto Adige BioExpress.



Non so se succede anche a voi, ma spesso a me capita di ricevere inviti a cena last-minut (oppure che la gente si auto-inviti all’ultimo minuto). D’obbligo per me, quando si è in compagnia, è la presenza del dolce. Non importa se manca l’antipasto, il primo o il secondo. Il dolce però deve esserci. E allora ecco che arriva in aiuto questa ricetta velocissima. Si prepara il crumble in 10 minuti, non necessita di riposo, altri 5 minuti vi serviranno per stendere la pasta nella tortiera e via in forno. Il tempo di farvi belle e la torta è pronta!

Ingredienti per 8-10 persone

209 g di farina 00
50 g di zucchero
80 g di burro
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 limone bio BioExpress
1 uovo
250 g di fragole bio BioExpress
200 g di Fiordifrutta Rigoni di Asiago fragole e fragoline di bosco

Setacciare in una terrina la farina con il lievito, unire l'uovo, il burro freddo a pezzetti, lo zucchero e la scorza grattugiata del limone. Lavorare velocemente con la punta delle dita fino a ottenere un composto bricioloso.
Rivestire uno stampo per crostata con un foglio di carta forno, cospargere il fondo con metà composto, sbriciolandolo con le mani.
Versare sopra la Fiordifrutta alle fragole e fragoline di bosco e distribuirla con l'aiuto del dorso di un cucchiaio. Disponete sopra le fragole, lavate e tagliate a fettine, e coprite con il restante crumble.
Infornate a 180°C e cuocete per circa mezz'ora (la superficie deve essere dorata).
Sfornate e lasciate raffreddare.
Guarnire con fragole e una spolverizzata di zucchero a velo.


Potete variare la ricetta aggiungendo, al posto delle fragole e marmellata di fragole, altra frutta a piacere, come pesche e albicocche oppure, per una versione ancora più golosa, semplice Nocciolata.



Oggi una delizia in baccello, i Saltimbocca di Taccole, ricetta trovata sul numero di giugno di GialloZafferano. E' stata una vera e propria rivelazione.

Ricetta per 4 persone:

Lessate circa 40 taccole (per me sempre BioExpress), scolatele e passatele sotto l'acqua fredda. Le taccole necessitano di una cottura breve (massimo 10 minuti).
Disponete su ciascuna taccola una strisciolina di prosciutto crudo (io ho usato il prosciutto cotto nella speranza (vana) che mia figlia le assaggiasse...) e una fogliolina di salvia e fissatele con uno stecchino ciascuna.
Rosolate i saltimbocca con una noce di burro e un filo di acqua calda.
Se volete dare maggiore sapore al piatto, potete cospargere i vostri saltimbocca con dell'emmentaler grattugiato, mettere il coperchio per qualche minuto, dando modo al formaggio di sciogliersi.
Salate, pepate e servite subito.


Cari amici buongiorno! Da qualche giorno è ormai attivo il mio nuovissimo sito! Vi piace la nuova veste? Con questo template, le ricette sono facilmente consultabili, soprattutto da tablet e smartphone. Poi non dite che non vi penso. Per tutto questo bel lavoro, non posso fare altro che ringraziare la bravissima Sara Bardelli.  Ma ora passiamo subito alla ricettina, tutta dolce!

200 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
200 g di zucchero bianco semolato

6 uova intere
1 pera biologica BioExpress
250 g di farina di grano saraceno
250 g di nocciole tritate BioExpress
100 g di marmellata pere biologica Fiordifrutta Rigoni di Asiago
100 g di Nocciolata biologica Rigoni di Asiago
1 cucchiaio di estratto di vaniglia home-made
zucchero a velo

In una ciotola lavorate a crema il burro ammorbidito con 100 grammi di zucchero. 

Separate i tuorli dagli albumi.
Incorporatevi un tuorlo alla volta e sbattete con le fruste elettriche fino a ottenere un composto omogeneo. 
Amalgamate il composto con la farina, le nocciole e l'estratto di vaniglia, mescolando con una spatola.
Montate gli albumi a neve abbastanza soda, aggiungete il restante zucchero e uniteli delicatamente al composto.
Trasferitelo quindi in una tortiera a cerniera da 26 cm, imburrata e infarinata, oppure rivestita con carta da forno, ponete in forno caldo a 180° C e cuocete per 30-40 minuti (fate sempre la prova stecchino per verificare la cottura).

Ritirate la torta, lasciatela raffreddare, tagliatela in due in senso orizzontale.
Sbucciate e tagliate la pera a pezzettini; mescolatela con la marmellata di pere.
Farcite la torta con la marmellata di pere (all'esterno) e la Nocciolata (all'interno), chiudete con il disco di torta e cospargete di zucchero a velo.





Oggi vi lascio una ricetta velocissima ma gustosa! La pasta con gamberi e colatura di provola affumicata. L'idea mi è venuta dopo aver letto la ricetta della colatura di provola sul primo libro dello chef Cannavacciuolo. L'avevo già sperimentata sulla sua Parmigiana. Ma devo dire che anche sulla pasta è divina. Provare per credere.


Ingredienti per 4 persone:
360 g di pasta tipo Cannerone Pasta Armando
8 gamberi freschi
un cucchiaino di olio extra vergine di oliva
origano in polvere


Per la Colatura di provola affumicata:
400 g di provola affumicata
240 ml di latte
160 ml di panna
 
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
Tagliare e disporre, in un contenitore adatto per il microonde, la provola a cubetti, aggiungere il latte e la panna e cuocere alla massima potenza (700 watt) per 15' oppure potete cuocere a bagnomaria per mezz'ora.
Lasciar intiepidire e passare al colino. 

Lavate e pulite i gamberi, quindi scottateli un minuto per parte in una padella antiaderente, con un filo d'olio extra vergine di oliva.
Scolate la pasta, conditela con la colatura di provola affumicata e servite con due gamberi a commensale e una spolverata di origano in polvere.




Il Polpettone di fagiolini e funghi è una ricetta mitica, tipica della cucina ligure, in particolar modo genovese. Si tratta di una confortante realtà gratinata da gustare a quadrotti. Il problema (se di problema si può parlare), è che uno tira l'altro. Peggio delle ciliegie.

Tovaglietta Green Gate


Ingredienti per 4 persone:

600 g di fagiolini Bioexpress
300 g di patate BioExpress
1/2 cipolla BioExpress
15 g di funghi porcini secchi
4 uova
80 g di parmigiano reggiano grattugiato
80 g di pangrattato
1 mazzetto di maggiorana
1/2 spicchio d'aglio
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Per prima cosa mettete i funghi in ammollo in acqua tiepida.
Sbucciate le patate, spuntate i fagiolini, lavateli e lessateli separatamente.
Passate le patate cotte nello schiacciapatate e i fagiolini nel passaverdura.
Strizzate i funghi e tritateli con aglio e cipolla, quindi soffriggeteli con un po' d'olio a fuoco moderato.
In una terrina, mescolate le patate, i fagiolini e il soffritto con parmigiano, uova e un po' di maggiorana tritata. Regolate di sale e pepe.
Foderate una teglia con carta da forno, oliatela e cospargete il fondo con metà del pangrattato. Unite il composto livellandolo bene con il dorso di un cucchiaio, cospargete poi la superficie con il pangrattato rimasto e irrorate con un filo d'olio.
Cuocete a 180°C per 30 minuti, poi lasciatelo intiepidire e tagliatelo in cubotti.





Eccoci ritrovati al consueto appuntamento mensile con le ricette tipiche delle nostre regioni, a cura de L'Italia Nel Piatto. Il tema di questo 2 giugno, Festa della Repubblica (Auguri Italia!) è "Contorni e Dintorni". Per la Lombardia, ho pensato di proporvi un contorno di stagione che potrebbe trasformarsi tranquillamente anche in un gustoso secondo piatto vegetariano, basta aumentare le dosi. Si tratta delle Zucchine ripiene alla Lodigiana. Scopriamo insieme come prepararle:


Preparazione per 6 porzioni 

Ingredienti:
6 zucchine medie biologiche Bioexpress
50 g di mascarpone lodigiano
50 g di formaggio granone lodigiano
30 g di burro
1 cucchiaio di farina bianca 00
200 ml di latte
1/2 cipolla Bioexpress
20 g amaretti
20 g di uva sultanina
1 uovo+ 1 tuorlo
Noce moscata qb
Sale qb
Pepe qb

Pulire le zucchine e tagliarle in due, nel senso della lunghezza e, dopo aver inciso con il coltello la parte interna, farle cuocere in acqua salata, scolarle e privarle della polpa.
Nel frattempo, con metà del burro, far tostare leggermente la farina in casseruola piccola, versarvi il latte bollente e preparare una besciamella piuttosto densa. Aromatizzare con noce moscata e aggiustare di sale.
Con il rimanente burro, in una casseruola far imbiondire leggermente la cipolla tritata, aggiungere la polpa delle zucchine e farla insaporire regolando di sale e pepe.
Incorporare il composto di zucchine alla besciamella, unendo anche l’uva sultanina precedentemente ammollata in acqua tiepida, gli amaretti frantumati, il formaggio lodigiano grattugiato, il mascarpone e, una alla volta, l'uovo intero e il tuorlo.
Disporre le mezze zucchine in una pirofila imburrata, riempirle con il composto ottenuto e farle gratinare in forno.

Varianti:
Alcune ricette prevedono pinoli, altre escludono la besciamella, alcune aggiungono la panna alla besciamella. Come tutte le ricette tradizionali, ognuno ha quella di famiglia. Unico comun denominatore: sono tutte buonissime!





E ora facciamo un salto nelle altre regioni!

Valle d’Aosta: Sosa, contorno di verdure
Piemonte: Peperoni alla piemontese
Liguria: Focaccia farcita con erbette
Lombardia: Zucchine ripiene alla Lodigiana
Trentino Alto-Adige: Tortel de patate trentino
Veneto: Cipolline al cioccolato alla veneta
Friuli Venezia Giulia: Asparagi bianchi burro e formaggio
Emilia Romagna: Il fricò alla romagnola
Toscana: Gurguglione
Umbria: Pomodori in padella
Marche: Frecandò
Abruzzo: Contorno di Peperoni arrosto
Molise: Panzanella molisana con taralli all'olio
Campania: Cambotta o cianfotta di verdure campana
Puglia: Fagiolini alla pugliese 
Basilicata: Patate raganate
Calabria: Patate ‘mpacchiuse con cipolla rossa di Tropea
Sicilia: Melanzane in Agrodolce
Sardegna: Melanzane in tortino
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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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