Kucina di Kiara
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Oggi su Kucina di Kiara la ricetta dei Muffin realizzati con latte di mandorle e arricchiti con una deliziosa crema al limone. Ideali per una merenda o per una colazione davvero gustosa e leggera.
Sappiate che perfino Iris li ha mangiati, il che dovrebbe spiegarvi la bontà di questi dolcetti.
Ma passiamo subito alla ricetta!


Ingredienti (per circa 15 muffin):
200 g di farina 00
100 g di fecola
120 g di zucchero semolato
una bustina di lievito per dolci
2 uova
100 ml di olio di semi
100 ml di latte di mandorle

Per la crema al limone:
70 g di zucchero semolato
1 uovo
il succo di un limone biologico Bioxpress
la scorza grattugiata di ½ limone biologico Bioxpress
25 g di fecola
200 ml di latte di mandorle
2 cucchiai di marmellata di limoni biologica Fiordifrutta Rigoni di Asiago
zucchero a velo
(con queste dosi otterrete una dose più che sufficiente per farcire i vostri muffin; la crema è ottima da mangiare anche da sola, con quella che avanzerete riempite delle ciotoline e servite fredda)

Procedimento

Preparare la crema: mescolare lo zucchero con l'uovo, il succo di limone e il resto della scorza. Aggiungere la fecola e 200 ml di latte di mandorle. Far addensare la crema sul fuoco e unire la marmellata. Mescolare bene e far raffreddare.
Preparare i muffin: mescolare tutti gli ingredienti secchi ovvero farina, fecola, zucchero e lievito; aggiungere le uova, olio di semi, latte di mandorle e mescolare bene possibilmente con delle fruste elettriche oppure a mano con un cucchiaio di legno).
Versare metà del composto negli appositi pirottini posizionati all'interno dello stampo per muffin.
Aggiungere un cucchiaio di crema al limone per ogni pirottino e ricoprire con altro composto per muffin.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.

 



Ho trovato questa ricetta per caso, sfogliando una rivista in chissà quale occasione.
Per chi mi conosce sa che sono difettosa. Quando trovo una ricetta che mi piace, stampata sulla carta patinata, che io mi trovi dal parruchiere, in spiaggia, dal dentista o altrove, ho il vizio di strappare furtivamente la carta per poi portarmela a casa, studiandola in ogni minimo particolare in tutta calma.
Così è stato per questa fantastica caponata.
La ricetta è dello chef autoctono e ingegnoso Maurizio Billardello, che lavora per esaltare gli ingredienti locali. In questo caso si parla di Pantelleria.
Non ci sono mai stata in questo paradiso, ma prima di morire gradirei farci un salto.  Pochissimi i ristoranti, discoteche, club: la vita sociale si svolge all'interno delle case, intorno a grandi tavoli. Dicono che se t'innamori di quest'isola l'amerai per sempre. Chissà cosa la rende così magica...

Ingredienti:
4 melanzane Bioexpress
1 cipolla media Bioexpress
50 g di olive nere Citres
50 g di mandorle tostate e tritate
20 g di capperi di Pantelleria sott'olio (per me capperi Citres)
15 cl di olio extra vergine di oliva
3 coste di sedano
3 cl di aceto di vino bianco
3 cucchiai di zucchero di canna
3 cucchiai di passata di pomodoro
1 bicchiere di acqua
olio di semi di arachide per friggere
sale qb

Tagliate le melanzane a cubetti di 2 cm circa (se preferite potete sbucciarle).
Saltatele in padella e lasciatele riposare per circa un'ora.
In una padella mettete il sedano e la cipolla tagliati a fettine, aggiungete l'olio e un bicchiere d'acqua e fate cuocere a fuoco moderato fino a che quest'ultima non è evaporata.
Unite i capperi, le olive, lo zucchero, l'aceto e la passata e cuocete ancora per circa 15'.
Friggete le melanzane, scolatele e asciugatele.
Aggiungete il condimento e servite con una manciate di mandorle tostate e tritate e una manciatina di capperi.



Oggi in Kucina di Kiara si va in Francia, precisamente a Parigi. Ci andiamo col pensiero perchè io, di fatto, non ci sono ancora stata. Quest'estate ho avuto la fortuna di visitare Menton e me ne sono innamorata...chissà cosa succederà vedendo Paris! 
Ma torniamo coi piedi per terra e a quello che sto per proporvi, ovvero una rivisitazione del famoso street food parigino per eccellenza: il Croque Mounsier! Si tratta di un sandwich a base di prosciutto e formaggio, simile al nostro toast, che si accompagna all'attrettanto famoso Croque Madame, versione che prevede la presenza dell'uovo (e ricorda tanto i cappelli delle donnine parigine).
Ho visto questa proposta in rete e l'ho fatta subito mia! Sta diventando sempre più spesso un ottimo salvacena, basta variare gli ingredienti!

Ingredienti per uno stampo da plumcake:
Besciamella preparata con 20 g di burro, 20 g di farina, e 20 cl di latte
2 uova intere
una confezione di pancarrè senza crosta (5 fette lunghe in totale)
150 g di formaggio Emmenthal grattugiato
qualche fetta di prosciutto cotto
grana grattugiato e pangrattato per spolverizzare la superficie

Per prima cosa preparate la besciamella con le dosi indicate. Per il procedimento potete leggere qui. Aggiungete 2 uova intere nella besciamella fredda e mescolate.
Rivestite uno stampo da plumcake con della carta da forno (per una perfetta adesione vi consiglio di bagnarla e strizzarla).
Depositate una fetta di pancarrè lungo senza crosta nel fondo dello stampo.
Ricoprite con qualche cucchiaio di besciamella. Ricoprite con il formaggio grattugiato e con il prosciutto spezzettato. Ricoprite con il pane, continuando a fare gli strati come descritto sopra.
Terminate con il pane, aggiungete il resto della besciamella. Spolverizzate la superficie con grana grattugiato e pangrattato.
Fate cuocere per 25-30 minuti in forno caldo a 180°C. 
Il croque monsieur cake deve essere ben dorato (il mio un po' troppo!). 
Lasciate intiepidire leggermente e sformate.
NOTE: L'ho già sperimentato diverse volte, cambiando sempre ripieno. 
E' buonissimo anche con pomodoro (al posto della besciamella) e mozzarella di bufala!
Ottimo anche scaldato il giorno dopo. 
D'estate lo mangiamo anche freddo! Ormai non c'è più limite...



Giulio non è nient'altro che il nome dell'ennesimo capolavoro di Ernst Knam.
Io lo adoro come adoro tutti i suoi dolci, alcuni dei quali fattibili anche a casa propria.
Mi mancano le parole per descrivere questa meraviglia! Se come me amate in cioccolato e il caramello morbido salato, questo dolce vi farà impazzire!
Mi spiace non avere una foto dell'interno, ma ho preparato la torta come dono in occasione di una cena a casa di amici.

Ingredienti: 
la ricetta originale prevede 300 g di pasta frolla al cacao io ho variato con 300 g di pasta frolla integrale dove ho omesso gli 80 g di cacao in favore della farina integrale (in totale 480 g)
200 g di ganache al cioccolato

Per il mou salato:
100 g di zucchero semolato
100 g di panna fresca
90 g di burro
2 g di sale di Maldon

Preparazione:
Preparate la pasta frolla e ponetela in frigorifero per almeno un'ora.
Ricoprite una tortiera di 20/24 cm di diametro con la pasta frolla, che deve essere spessa circa 2,5 mm e ponete sopra um foglio di carta da forno con una tortiera piu piccola all'interno (in alternativa potete usare dei legumi o gli appositi pesetti). Infornate a 175°C per 15 minuti. Togliete i legumi con la carta forno dopo circa 10 minuti e proseguite la cottura per altri 5 o 10 minuti a seconda dei vostri forni.
Mentre la torta cuoce, dedicatevi al mou salato. 
In un pentolino scaldate lo zucchero senza mescolarlo e lasciatelo caramellare. Quando sarà di un bel colore bruno, unite la panna (che avrete scaldato a parte) e fate ridurre per 5 minuti a fuoco vivo, mescolando continuamente.
Togliete il pentolino dal fuoco e incorporate con cura il burro precedentemente ammorbidito e il sale.
Una volta che la frolla è cotta, riempitela con il mou appena fatto e ponete il tutto in congelatore per circa un'ora.
Togliete la torta dal congelatore e versate sopra la ganache appena fatta.
Ponete la torta in frigo, decorate con qualche fiocco di sale Maldon e servite.


Gli spaghetti con le vongole e zenzero possono sembrare di primo acchito un abbinamento insolito. Invece riesce benissimo! L'aroma fresco e pungente dello zenzero esalta in maniera straordinaria la sapidità delle vongole. In poche parole: un piatto di pasta meraviglioso!

Ingredienti per 4 persone:
400 g di spaghetti Grano Armando
500 g circa di vongole
un pezzo di zenzero
olio extravergine d'oliva
1 o 2 mestoli di acqua di cottura delle vongole
prezzemolo qb
sale qb

Fate spurgare per bene le vongole in acqua fredda salata per 2-3 ore (che va cambiata ogni mez'ora, se possibile).
Ponete una pentola d'acqua salata sul fuoco e portarla ad ebollizione (servirà per la pasta).
Una volta spurgate le vongole, lavatele, sgocciolale, e fatele aprire a fuoco vivo in un tegame coperto. Sgusciatele tenendone da parte qualcuna intera e filtrate due mestolini del loro liquido.
Nel frattempo fate scaldare l'olio extravergine d'oliva insieme allo zenzero spellato e grattugiato in una padella ampia.
Lasciate che lo zenzero vada ad aromatizzare l'olio.
Aggiungete le vongole allo zenzero e fate insaporire.
Cuocete gli spaghetti al dente, scolateli e trasferiteli nella padella con le vongole e mantecate il tutto con 1 o 2 mestoli di acqua di cottura delle vongole.
Servite con una spolverata di prezzemolo tritato.


Tovaglietta, tazza e cucchiaino Green Gate

Nelle ultime due settimane mi è capitato spesso di tornare a casa tardi (rispetto al solito) dopo il lavoro. Mio marito non è uno di quelli che si mette a cucinare all'occorrenza. Se io non ci sono o torno tardi, si prepara un panino o una piadina e via. A volte preparo io qualcosa la sera prima ma non sempre ne ho voglia o mi ricordo. Non parliamo del dolce. Se torno tardi di lunedì gli va di lusso perchè ha gli avanzi delle torte che cucino nel week end, ma se capita durante la settimana il mio povero marito non sa dove sbattere la testa. Santa pace! 
Ma ecco trovata la soluzione a questo suo grandissimo problema. Le torte in tazza pronte in microonde in pochissimi minuti. Torte furbe, anzi, furbissime! A prova di bambino. Perfino Iris sarebbe in grado di farla. 
La ricetta l'ho trovata in rete e prevede tantissime varianti. 
Iniziamo con questa versione gluten free che prevede l'utilizzo di soli tre ingredienti.
Premetto che a noi piacciono le consistenze umide. Se preferite una torta più asciutta vi basta cuocerla qualche secondo in più.

Ingredienti per una tazza (che abbiamo diviso in due):
3 cucchiaini di burro d'arachidi
3 cucchiaini di zucchero semolato
1 uovo

Vi servono solo due minuti per preparare questa delizia al burro d’arachidi.
Inserite tutti gli ingredienti in una tazza e mescolateli accuratamente. 
Cuocete nel microonde a 700 watt per 1 minuto. 
Se dovesse essere ancora troppo morbida, cuocete per altri 15 secondi. 
Il mio forno cuoce a 750 watt e dopo 1 minuto ho ottenuto la consistenza per me ideale: umida e consistente al centro e morbida ai lati.
Per aumentarne la golosità ho cosparso la superficie con granella di nocciole (il top sarebbe stato avere delle arachidi!).



Le zucchine nobili sono un'idea di Simonetta, anzi della sua mamma che, secondo i suoi commensali, è riuscita con questa ricetta a "nobilitare" le zucchine. E come darle torto!
La ricetta io l'ho trovata da Misya qualche giorno fa e appena vista l'ho fatta subito mia!

Ingredienti per 4 persone:
4 zucchine biologiche BioExpress
1 cucchiaio di farina di semola
1 cucchiaio di grana padano grattugiato
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

Lavate e pulite le zucchine, poi tagliatele a bastoncini della dimensione e consistenza delle patatine fritte per intenderci.
Mettete le zucchine in una ciotola capiente con la farina di semola, il grana, sale e pepe (se volete una versione light e vegana, anzichè aggiungere il grana, mettete ancora 2 cucchiai di semola).
Mescolate bene per far aderire la panatura alle zucchine.
Mettete le zucchine in una teglia antiaderente, rivestita da carta da forno, poi aggiungete un filo d'olio e cuocete in forno già caldo a 200°C.
Dopo dieci minuti girate le zucchine.
Cuocete per altri 10' minuti o comunque fino a che le zucchine saranno dorate e croccanti.



L’insalata pantesca, chiamata anche insalata alla pantesca, è una ricetta tipica dell’isola di Pantelleria, da cui prende il nome.
Si tratta di una ricetta a base di patate lesse arricchita con semplici ingredienti tipici della zona: i capperi di Pantelleria, i pomodori pachino, i cipollotti di Tropea, l’olio extravergine d’oliva e, ovviamente, erbe aromatiche mediterranee come l’origano, il timo e il basilico.
Molto importante è lasciare riposare l’insalata in frigorifero dopo la preparazione, in modo da permettere alle patate di assorbire tutti gli aromi.
La ricetta dell'insalata pantesca è adatta a una dieta vegana, ma ne esistono svariate varianti che prevedono l'aggiunta di altri ingredienti, come ad esempio pesci (tonno o sgombro), oppure formaggi come feta o ricotta salata.
Personalmente devo ringraziare mia suocera e Manuela per avermi fatto conoscere questa deliziosa insalata.
Magda, mia suocera, la preparò per una cena al mare ad agosto, cuocendo le cipolle anzichè tenerle crude, per un risultato gustosissimo!
Le temperature ancora elevate di settembre mi hanno permesso di prepararla ancora più e più volte!




Ingredienti per 4 persone:
4 patate medie BioExpress
20 olive nere denocciolate Citres
15 pomodori pachino BioExpress
una manciata di capperi di Pantelleria (io ho usato i fiori di cappero Citres)
2 cipollotti di Tropea
mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
olio extravergine di oliva
origano
timo
basilico
sale

Lessate le patate cuocendole in una pentola con acqua bollente per circa 40 minuti o finché saranno morbide (infilate un coltello per verificare la cottura).
Una volta cotte, pelate le patate e tagliatele a tocchetti. Fatele raffreddare.

Nel frattempo tagliate sottilmente i cipollotti e lasciateli in ammollo con l’aceto per almeno 10 minuti.

Sciacquate i capperi per eliminare il sale e scolateli.
Lavate e tagliate i pomodori a spicchi, tagliate a fettine le olive (se preferite potete anche lasciarle intere) e tritate timo e origano da aggiungere all’olio come condimento.
Scolate per bene le cipolle dall’aceto e unitele a tutti gli ingredienti mescolando con cura.
Salate e lasciate l’insalata a riposare in frigorifero per un paio d’ore prima di servirla.
Completate con un ciuffo di basilico.




Era da tanto che volevo preparare un post del genere.
La salsa in casa mia si fa da quando ho un cervello che me lo ricorda!
Non è estate senza questa preparazione fatta in casa!
Bisogna attendere che i pomodori diventino belli maturi, alla fine di agosto e, una volta portato a casa quel quintale di polposi e rossissimi San Marzano, si aprono le danze.

Per una famiglia media di 4 persone si calcolino circa 100 kg di pomodori.
Con queste dosi si consuma una media di 2 vasi a settimana.
Noi in casa usiamo soprattutto vasetti da 500 g e poi qualche bottiglia da litro per i pranzi della domenica in famiglia.

Scegliete vasetti con chiusure sicure, come tappi a vite. 
I più popolari e utilizzati per le conserve sono i Bormioli. Ma noi, durante l'anno, conserviamo anche i barattoli dei sott'olio o sott'aceti, così è sufficiente acquistare solo i tappi nuovi.
Utilizzate sempre tappi integri, sani, senza danni. Se non siete certi è sempre meglio utilizzare tappi nuovi, per non compromettere il risultato della conserva.

Potete arricchire le vostre conserve di pomodoro con altri ingredienti come aglio, cipolla, basilico, a seconda dei vostri gusti. Noi a casa al massimo mettiamo il basilico. Il pomodoro si deve sentire in tutta la sua bontà.

Il giorno prima della preparazione della salsa sterilizzate tutti i vasetti e selezionate solo tappi nuovi.
La sterilizzazione dei vasetti può essere fatta in questi modi:

Lavastoviglie: Lavate i vasetti e i tappi poi disponeteli nella lavastoviglie. Io faccio il lavaggio alla massima temperatura (70°).

Forno: Sciacquate i vasetti e metteteli in forno caldo a 110 °C per 20 minuti. Per i tappi preferite la sterilizzazione in acqua bollente.

Microonde: Sciacquate e vasetti e metteteli nel forno a microonde alla massima temperatura per un minuto. Per i tappi preferite la sterilizzazione in acqua bollente.

Acqua bollente (il metodo classico e più antico utilizzato anche dalla mia mamma): Ponete uno strofinaccio sul fondo di un pentolone e poi sistemate i vasetti intervallati da un altro strofinaccio in modo da non farli sbattere tra loro. Coprite di acqua e mettete sul fuoco. Fate bollire per 30 minuti. Per i tappi invece sarà sufficiente tuffarli in acqua bollente per un paio di minuti.
Prelevateli dal pentolone con una pinza e lasciateli scolare a testa in giù.

Tenete i vasetti sterilizzati in un luogo ben pulito e coperti fino al giorno dopo.

E ora arriva il lavoro vero e proprio!

Per prima cosa armatevi di grandi contenitori (possibilmente pentoloni di alluminio), lavate i pomodori e togliete eventuali segni o parti marce.



Mia mamma a questo punto cuoce i pomodori, prima di passarli.
Se decidete di passare i pomodori a crudo la vostra salsa risulterà più liquida. 
Cuocendoli prima, invece, otterrete una passata dalla consistenza più densa e polposa.
I pomodori vanno fatti cuocere in abbondante acqua bollente per qualche minuto finché diventano morbidi, ma non sfatti. Poi lasciateli scolare in uno scolapasta.
A questo punto viene la parte che preferisco.
Inserite i pomodori cotti e scolati nella macchinetta per passare la salsa (noi a casa siamo attrezzatissimi! Questo attrezzino c'è da almeno 30 anni, pensate un po')



Gli scarti vengono fatti passare almeno due o tre volte, per estrarre bene tutto il succo.
Ora si può invasare.
Come vi dicevo prima, noi aggiungiamo solo qualche fogliolina di basilico, giusto per profumare.
Dovrete riempire i vasetti lasciando qualche millimetro di spazio vuoto per evitare che esplodano nella fase di sterilizzazione e per far sì che si crei il sottovuoto.

Pulite bene la bocca dei vasetti e poi sigillateli con tappi ben puliti. 
I vasetti ora sono pronti per la sterilizzazione.


Per sterilizzare i vasetti, disponete un telo sul fondo di un pentolone molto grande e capiente.
Avvolgete i vasetti con degli stracci puliti e disponeteli all'interno del pentolone. Dovrete incastrarli in modo che non si muovano e non sbattano durante la cottura. Una volta riempita la pentola coprite il tutto di acqua. 
Mettete sul fuoco e lasciate cuocere per 30 minuti dal bollore.  
Lasciate raffreddare prima di togliere i vasetti dall'acqua e disporli in un luogo fresco e asciutto.
La vostra passata è finalmente pronta per l'inverno.

Note:
Le conserve di pomodoro si conservano per un anno.
Una volta aperto un vasetto conservatelo in frigorifero per 5 giorni al massimo avendo l'accortezza di rimboccarlo sempre, prima di riporlo, con olio evo. Ciò vi garantirà di trovare la vostra passata senza ombra di muffa.

Cannavacciuolo insegna.
Ho avuto il piacere di leggere il suo libro "Il piatto forte è l'emozione". Ho trovato tantissime ricette interessanti, alcune corredate dalla storia della sua famiglia. E' stata una bellissima lettura, ricca di spunti per piatti con cui stupire.
Ho preparato questa parmigiana in occasione di una cena in famiglia. Un successo.
Provare per credere!
La colatura di provola poi è proprio la ciliegina sulla torta!


Per quanto riguarda le dosi, mi sono attenuta a quanto riportato dallo chef ma per me ne bastava la metà. Ottima consumata anche il giorno dopo, se volete un consiglio, con queste dosi sfamate 6-8 persone.

Dosi per 4 persone:
6 melanzane nere BioExpress
800 g di pomodori pelati
100 g di parmigiano grattugiato
200 g di mozzarella di bufala
6 uova
1 spicchio d'aglio
farina 00
sale
pepe
olio extra vergine di oliva
olio di semi di arachide
basilico fresco
Colatura di provola affumicata (circa 800 g)

Per la Parmigiana:
Tagliare le melanzane a fette per il lungo. Cospargerle di sale e metterle per almeno un'ora su un colapasta con un peso sopra. Quindi strizzarle e asciugarle.
Passarle nella farina e friggerle nell'olio di arachide.
In una scodella sbattere le uova con il sale, parte del parmigiano e pepe. Passarvi le fette e friggerle di nuovo. Asciugarle su carta assorbente.
Frullare i pelati, passarli al passaverdure e cuocerli con l'olio extra vergine di oliva e lo spicchio d'aglio, facendolo restringere. Insaporire con basilico fresco.
Comporre la parmigiana in una teglia alta alternando strati di melanzane con strati di sugo di pomodoro, mozzarella, la restante parte di parmigiano e basilico.
Qui Cannavacciuolo dice di salare bene ogni strato. Io non l'ho fatto ma andava benissimo così perchè la parmigiana era già molto saporita di suo.
Coprire la teglia con la carta stagnola e cuocere in forno a 170°C per 20', poi togliere la stagnola e continuare la cottura per 15' abbassando il forno a 165°C. Far intiepidire e servire.
Io una parmigiana così buona non l'ho mai mangiata.

Per la Colatura di provola affumicata:
400 g di provola affumicata
240 ml di latte
160 ml di panna

Tagliare in un contenitore adatto per il microonde la provola a cubetti, aggiungere il latte e la panna e cuocere alla massima potenza (700 watt) per 15' oppure potete cuocere a bagnomaria per mezz'ora.
Lasciar intiepidire e passare al colino.


Finalmente ci siamo!

Ecco i bravissimi vincitori del contest "Colazioni Dolci e Salate" conclusosi lo scorso 20 agosto.

Dopo un'attenta selezione da parte di Tizzy, la simpaticissima titolare del meraviglioso Bed and Breakfast "Villa Tilli" nonchè autrice del blog Cucina Storie, siamo arrivate al verdetto finale.

Le partecipazioni sono state numerose, nonostante il periodo vacanziero e un clima non propriamente adatto per le preparazioni da forno. Quindi vogliamo prima di tutto ringraziare di cuore tutti i partecipanti.

E ora....festeggiamo!!!!!

Eccoli!!!!


La vincitrice del 1° Premio è
Anna Torte
 Crostata di fichi, noci e mele

La vincitrice del 2° Premio è
Un girasole in cucina 
Sfogliatine con basilico e tofu

 
La vincitrice del 3° Premio è
ER Creazioni 
Biscotti noci e uvetta

Le vincitrici sono pregate di contattare Tizzy via mail (info@villatilli.it) per la fornitura dei dati (per il 2° e 3° premio) e per concordare le date del soggiorno vinto per quanto riguarda la vincitrice del 1° premio. Congratulazioni!
 
Lo so, lo so a cosa sta pensando la maggior parte di voi.
Che la ricetta che sto per prepsentarvi la digerirete a Pasqua dell'anno prossimo.
Invece posso assicurarvi che non è così.
Certo, se siete proprio debolucci di stomaco ve la sconsiglio, ma perchè rinunciare a cotanto gusto?
Per questa saporita scoperta devo ringraziare Caterina! :-)

Ingredienti per 4 persone:
280 g di pasta tipo Trecce Grano Armando
2 peperoni rossi laziali (quelli stretti e lunghi, ma vanno benissimo anche quelli classici, ma usatene solo uno)
una manciata di mandorle tostate
1 cipollotto rosso
un vasetto di tonno in filetti
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Lessate la pasta in abbondante acqua salata.
Nel frattempo lavate e pulite i peperoni, tagliandoli per il lato corto (pare siano più digeribili) privandoli dei semi e dei filamenti e riducendoli a tocchetti.
Mettete i peperoni in un frullatore con le mandorle, sale e pepe e avviate fino a ottenere una crema molto liquida.
In una padella capiente antiaderente, fate saltare il pesto con un filo d'olio evo, scolatevi dentro la pasta e fatela saltare aggiungendo il cipollotto ridotto a fettine sottili e il tonno spezzettato.
Se volete rendere il cipollotto ancora più digeribile, una volta lavato, pulito e ridotto in fettine mettetelo a bagno in acqua fredda mezz'ora prima di farlo cuocere nella pasta.


Piatto Green Gate

Eccoci al consueto appuntamento mensile de L'Italia nel Piatto, post ferie.
Il tema di questa nuova uscita riguarda le Delizie di fine estate, ovvero frutta e verdura tipica di questa stagione, protagonista di queste ricette tradizionali regionali.
Per quanto concerne la Lombardia, ho pensato a questo dolce realizzato con le pesche che in realtà si mangia un po' in tutte le regioni, ma ognuna ha la propria particolarità.
Questa ricetta l'ho scovata su un vecchio ricettario di cucina lodigiana (vedi anche il titolo nel dialetto originale). Gli amaretti utilizzati sono i Nosotti, tipici di Sant'Angelo Lodigiano.


Lavare accuratamente e tagliare a metà otto pesche Bioexpress, non eccessivamente grosse e non molto mature.
Togliere il nocciolo, asportare un poco della polpa e metterla in una terrina.
Sistemare le mezze pesche in una teglia imburrata, aggiungere mezzo bicchiere di marsala e mezzo cucchiaio di zucchero.
Nella terrina preparare il ripieno aggiungendo alla polpa di pesche un cucchiaio di cacao, due cucchiai di zucchero, una noce di burro, 6 amaretti pestati molto fini, un bicchierino di rhum o maraschino (a piacere).
Impastare bene il tutto e distribuire il composto ottenuto nell'incavo delle mezze pesche.
Mettere sul ripieno dei pezzetti di mandorla che daranno al composto un aroma particolare.
Far cuocere in forno caldo a 180°C per circa mezz'ora.



E ora andiamo a vedere cosa propongono le altre regioni: 


Friuli-Venezia Giulia: Gnocchi di susine     
Lombardia: Pulpete de persegh (Polpette di pesca)   
Emilia Romagna: riggione alla bolognese  
Liguria: Carnaroli con trombette e gamberi di Oneglia su guazzetto del loro umore     
Toscana:
Fagiolini serpenti in umido   
Umbria: Pomodori ripieni di carne
Abruzzo: Confettura di pesche
Calabria: Padduni ‘e fichi 
Sardegna: Su Mustazzeddu de Tamatiga   


Venite a visitare il nostro blog:
http://litalianelpiatto.blogspot.it/
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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