Kucina di Kiara
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Oggi una ricetta al volissimo...mi sto preparando psicologicamente al rientro al lavoro dopo una splendida vacanza a Ibiza. Le sto provando tutte, ma la voglia non mi viene. Questa torta mi sta coccolando proprio...ci voleva un dolcino per tirarsi su il morale.


200 g di farina 00
100 g di zucchero
100 g di burro morbido
3 uova intere
qualche cucchiaio di Nocciolata Rigoni di Asiago
una bustina di lievito in polvere
un pizzico di sale

Lavora lo zucchero con il burro e le uova, aggiungi poi un pizzico di sale.
Fai cadere a pioggia la farina e per ultimo aggiungi il lievito.
Versa metà dell'impasto nello stampo per ciambella, precedentemente imburrato e infarinato.
Aggiungi al composto rimasto qualche cucchiaio di Nocciolata Rigoni di Asiago e mescola.
Versalo sul primo strato e smuovili entrambi delicatamente con la lama di un coltello.
Cuoci in forno caldo a 160°C per 20' e a 180° per altri 20'.


Ciotola Green Gate
Molti di voi hanno la fortuna di avere, ogni giorno, verdure fresche a km zero, grazie all'orto. Zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, sedano a go-go. Solo che a volte non sappiamo più cosa inventarci per smaltirle o per dare un tocco di novità ai soliti piatti. Ecco allora una piccola innovazione, non proprio completamente farina del mio sacco. L'ispirazione è arrivata da lui, L'Uomo senza Tonno e dalla sua Caponata. Quindi un ringraziamento con il cuore a Marco!
Per chi non avesse la fortuna di avere un orto, può sempre contare sul servizio di BioExpress che io stessa ho provato, e continuo a provare, con prodotti biologichi, freschi e stagionali che arrivano direttamente a casa.
Ma passiamo alla ricetta facilitata della caponata di verdure miste con fave di cacao.

Ingredienti per 4 persone:

2 melanzane medie BioExpress
2 carote biologiche BioExpress
3 zucchine bio BioExpress
1 peperone rosso BioExpress
1 costa di sedano BioExpress
5 pomodori maturi BioExpress
1 cipolla rossa BioExpress
1 manciata di capperi medi Citres
1 manciata di olive nere a rondelle Citres
1 peperoncino piccate
1 manciata di fave di cacao tostate in granella Melandri Gaudenzio
basilico fresco
origano fresco
aceto di mele
1 cucchiaio di zucchero
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Procedimento:

Mondare e lavare tutte le verdure tranne i pomodori e la cipolla, e tagliarle a dadini.
In un tegame aggiungere abbondante olio evo, portarlo a giusta temperatura senza farlo fumare e iniziare a friggere i dadini di melanzane, fino a farli dorare. Con una schiumarola adagiarli in un piatto.
Allo stesso modo e nello stesso olio (se necessita aggiungerne altro) friggere le carote, il sedano, le zucchine e, per ultimo, il peperone.
Nell’olio rimasto (se è troppo eliminarne un po’), soffriggere la cipolla affettata e unire i pomodori tagliati a tocchetti. Mescolare, far cuocere a fuoco medio e aggiungere i capperi, il peperoncino, tutte le verdure fritte, le olive nere, lo zucchero e l’aceto (la quantità dell’aceto dipende dai vostri gusti), far sfumare e regolare di sale e pepe. Cuocere la caponata di verdure giusto il tempo di far insaporire il tutto.
Trasferire la caponata di verdure in un piatto da portata, condire con una spolverata di origano e foglie di basilico.
Completare con una bella spolverata di fave di cacao tostate.



Questa torta dal nome decisamente insolito e un po' volgare, in realtà racchiude in sè una dolcezza e semplicità sconfinate. La sera, prima di addormentarmi, sono abituata a leggere libri su libri, per conciliare il sonno. Qualche giorno fa avevo tra le mani lo splendido romanzo di Lorenzo Marone, "Un ragazzo normale" che narra la storia di Mimì, un dodicenne che attaversa la delicata fase dell'adolescenza a Napoli, negli anni in cui venne assassinato il giornalista de Il Mattino, Giancarlo Siani. Fatti di cronaca nera realmente accaduti, si mescolano alla fantasia dello scrittore, dando vita a un romanzo incalzante, crudo ma di una sensibilità estrema che non può non piacere. Ed è tra le pagine di questo manoscritto che ho trovato questa torta insolita. Spinta dalla curiosità, ho provato a cercarla in rete ma senza risultato. C'era scritto così...
"Erano ancora tutti a tavola dall'ora di pranzo, a ingurgitare noci, nocciole e pistacchi. Da noi funzionava così anche nei giorni di festa: si iniziava a pranzare alle tre e si andava avanti fino a sera. Sulla solita tovaglia di plastica a fiorellini resistevano i bicchieri di carta sporchi di vino, alcune bricole di pane, un cesto pieno di ciociole e, al centro, quel che rimaneva della Zoccola, ovvero la torta di nonna Maria, un impasto di biscotti Oro Saiwa, burro e cacao dal nome alquanto volgare che a noi sembrava più buona non solo della classica colomba ma anche della cassata siciliana che ci portava il signor Scognamiglio ogni Natale."



Come vi divevo, cercando in rete non ho trovato nulla. Ho dedotto si trattasse della classica mattonella di biscotti farcita con crema al burro e cacao.
Ecco la mia interpretazione, ma se qualcuno avesse la ricetta originale sono tutta orecchi!

Ingredienti:
Un pacco di Oro Saiwa
una moka grandi di caffè

Ingredienti per la crema al burro:


5 tuorli medi freschissimi
200 g di burro di ottima qualità
150 g di zucchero a velo

In una ciotola mettere il burro ammorbidito con lo zucchero a velo e montare fino a ottenere un composto spumoso. Unire i tuorli, uno alla volta, fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Se vi piace, potete aggiungere del liquore a scelta (io un bicchierino di rum). Far riposare in frigorifero.
Prendete una teglia quadrata o rettangolare, basta che abbia i bordi abbastanza alti.
Bagnate ogni biscotto nel caffè e rivestite la teglia con questo primo strato.
Aggiungete uno strato di crema al burro, livellate con una spatola.
Procedete in questo modo fino all’ultimo strato, il numero di strati è facoltativo.
Cospargete tutta la superficie con cacao amaro.
Fate riposare la Zoccola in frigorifero per almeno 4 ore.

Piattino e Tovaglietta Green Gate


Ho scoperto questa ricetta su uno dei libri della Parodi e devo dire che, indipendentemente dalle stagioni e dall'evento per cui la si prepara, questo dolce riscuote sempre un enorme successo. Non è difficile da realizzare e si può utilizzare sia uno stampo da plumcake (come ho fatto io) che uno classico rotondo. Sal De Riso ne prepara una da urlo, molto simile a questa.
Ma passiamo subito alla golosa ricetta...


Ingredienti per il Pan di Spagna:

110 g di nocciole tostate
65 g di zucchero bianco semolato
50 g di burro
30 g di farina 00
3 uova

Ingredienti per la farcia:

400 g di ricotta
150 g di zucchero bianco semolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
150 ml di panna fresca
175 g di pere biologiche BioExpress
50 g di zucchero bianco semolato (vi servirà per cuocere le pere)
1/2 bicchiere di liquore (usate quello che avete in casa, io ho usato il rhum)
1 cucchiaino di amido di mais
succo alla pera

Tritare le nocciole, poi montare bene le uova con lo zucchero finchè diventeranno belle bianche spumose. Aggiungere delicatamente le nocciole, la farina e il burro sciolto. Mescolare delicatamente dal basso verso l’alto.
Versare il composto su una placca ricoperta di carta forno, quindi cuocere in forno ventilato a 180° C per circa 10 minuti. La vostra base è pronta.

Ora prepariamo la crema: montare la panna, mescolare la ricotta con lo zucchero e l'estratto di vaniglia, poi unirla delicatamente  alla panna montata.
Sbucciare le pere e tagliarle a pezzettini. Rosolarle in padella con lo zucchero e sfumare con il liquore. Sciogliere l’amido in un dito d’acqua e aggiungerlo alle pere. Cuocere un minuto, finchè il sughetto non si sarà addensato.

Tagliare il pan di spagna in tre rettangoli della misura di una stampo da plumcake e bagnarli con il succo alla pera.

Rivestire lo stampo con la pellicola trasparente per alimenti e comporre il dolce con un rettangolo di pan di spagna, uno strato di crema e uno di pere, poi di nuovo pan di spagna, crema e pere.




Terminare con l’ultimo rettangolo e richiudere i lembi in eccesso della pellicola. Far riposare in frigorifero per una notte.


No, non è eccesso di zelo il mio. Questa torta si chiama proprio così. Poi, per dirla tutta, è talmente buona che si può anche pensare che sia a tutti gli effetti una Torta di Melanzane della Madonna. Ma il nome deriva dalla ricetta tipica catanzarese, preparata in occasione della festa della Madonna Addolorata (15 settembre). Si tratterebbe di melanzane ripiene fritte. Io ho usato il ripieno per una torta salata. Bontà!

Ingredienti
 
per la pasta brisée alla curcuma:
300 g di farina 00
150 g burro freddo a dadini
75 g acqua fredda
sale 
1 cucchiaino di curcuma
 
per il ripieno:
4 melanzane bio BioExpress
400 g di polpa di pomodoro (per me con pomodori freschi ramati BioExpress)
170 g di pecorino stagionato
150 g di pane raffermo
4 uova
1 spicchio d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo BioExpress
1 mazzetto di basilico
4 cucchiai di pangrattato
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
 
Preparare prima la pasta briseé: intridere la farina e la curcuma con il burro freddo e impastare aggiungendo l’acqua man mano e un pizzico di sale. Lavorare velocemente e far riposare in frigorifero per almeno mezz'ora (io di solito la preparo la sera prima). 
Ora dedicatevi al ripieno.
Incidete le melanzane nel senso della lunghezza e lessatele per 20’ in acqua bollente salata.
Quando sono morbide, scolatele, fatele intiepidire, strizzatele e svuotatele.
Non buttate le bucce delle melanzane (se volete fare le classiche Melanzane della Madonna ripiene, usatele come contenitore; se invece decidete di seguire la ricetta della torta salata, passatele nella farina e fatele friggere, sono ottime come snack).
In una padella soffriggete lo spicchio d’aglio in due cucchiai di olio evo, toglietelo e aggiungete la polpa di pomodoro, salate, pepate e cuocete per una decina di minuti.
Spezzate il pane, ammollatelo in poca acqua e fate riposare dieci minuti. Strizzatelo, tritatelo, unite la polpa delle melanzane, le uova sbattute, il pecorino grattugiato (tranne un paio di cucchiai), il prezzemolo e il basilico tritati.
Mescolate e unite il pangrattato fino a dare la giusta consistenza.
 
Stendete su un foglio di carta da forno e allo spessore di 4-5 mm la pasta brisee. Disponetela in una tortiera e praticate dei forellini sulla superficie con i rebbi di una forchetta. Rivestite la torta con un altro foglio di carta da forno e ricoprite con gli appositi pesi o con legumi secchi la superficie. Procedete con la cottura in bianco a 200°C per circa 15 minuti.
Estraete la torta da forno e farcitela con il composto di melanzane e pecorino. Spolverizzate la superficie con il pecorino tenuto da parte quindi infornate di nuovo per circa mezz'ora. Regolatevi con la temperatura dei vostri forni. Se la superficie tendesse a scurursi troppo, copritela con carta stagnola.
Servite la torta con la salsa di pomodoro oppure nappatela con la salsa  e passatela di nuovo in forno per ulteriori 5 minuti.

Quando ho ricevuto a casa il pacco di Aldi, sono rimasta estasiata dalla quantità di prodotti tipici regionali italiani contenuti all'interno. E tutti provenienti da fornitori italiani (ho letto etichetta per etichetta, provenienza per provenienza).
E' con estremo piacere quindi che partecipo all'iniziativa RegioAldi!

Ho pensato di proporvi un piatto tipico della cucina ligure, ovvero le intramontabili Trofie alla ligure, un classico dei classici che non stanca mai. Ovviamente, con un titolo così, non aspettatevi un piatto a base di pesto. Si tratta invece di trofie condite con un sugo di pomodoro insaporito con olive, cipolla, e l'insostituibile basilco.

500 g di Trofie
una manciata di olive taggiasche della linea "Regione che Vai" Aldi
400 g di Pomodori pelati della linea "Regione che Vai" Aldi
1 bicchiere di vino bianco
1 cipolla
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva della linea "Regione che Vai" Aldi
Basilico q.b.
Prezzemolo q.b.
Parmigiano grattugiato q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Pulite ed affettate la cipolla molto sottile.
Tritate il prezzemolo e fatelo soffriggere in padella con un giro d'olio extravergine d'oliva. Quando l'olio inizia a sfrigolare unite la cipolla affettata e fatela soffriggere per qualche istante.
Sfumate la cipolla con il vino bianco e fatela appassire a fiamma moderata.
Nel frattempo tagliate i pomodori pelati a tocchetti e uniteli al condimento.
Aggiungete al sugo anche le olive e lasciate insaporire. Aggiustate di sale.
Salate l'acqua in ebollizione per la pasta e tuffatevi le trofie.
Ammorbidite il sugo con un mestolo d'acqua di cottura della pasta. Quando la pasta sarà cotta, scolatela e trasferitela in padella con il sugo.
Aggiungete delle foglioline di basilico spezzettate e mentecate la pasta con il parmigiano grattugiato.
Servitela ben calda con un ciuffetto di basilico ed un giro d'olio a crudo.


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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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