Kucina di Kiara
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Dopo essere stata qualche giorno al mare e aver respirato e assaporato tutti i profumi e i sapori legati alla Liguria, la terra che ogni anno, in qualsiasi periodo, mi ospita a braccia aperte, mi è sembrato d'obbligo riproporre nella mia cucina un piatto legato ad essa.
Ho pensato a questo semplicissimo ma altrettanto gustoso piatto di spaghetti. Al primo assaggio le vostre papille gustative vi ringrazieranno. Ho utilizzato tutti ingredienti freschi, tra cui il tonno pescato direttamente dal grande Luca (e gentilmente offerto da mio suocero). Per gli agrumi avrei preferito utilizzare i limoni liguri, ma il mio nonno adottivo (nonchè vicino di casa al mare) ha deciso che quest'anno di limoni nemmeno l'ombra. Solitamente è il nonno Aldo a fornirmi i profumatissimi agrumi gialli, ma anche quest'anno dice che non è stagione. Sarà. Pompelmo, arancia e lime acquistati dal fruttivedolo dietro l'angolo, non mi hanno comunque delusa.
Ecco la ricetta.



Ingredienti per 4 persone:

300 g di spaghetti
200 g di filetto di tonno fresco
1 spicchio d’aglio
succo di 1 pompelmo rosa
succo di 1 arancia
succo di 1 lime
scorza grattugiata di 1 lime
sale
salsa worcester qb
prezzemolo qb
olio extra vergine di oliva

Preparazione:
Grattugiare la scorza del lime.
Spremere il succo degli agrumi.
Sbucciare lo spicchio d’aglio, schiacciarlo e farlo rosolare per 2-3 minuti in una padella con l’olio, fino a che non risulterà dorato, quindi toglierlo. 
Tagliare il tonno a dadini metterlo nella padella con la scorza di lime e mescolare.
Aggiustare di sale e sfumare con la salsa worcester e il succo degli agrumi, far cuocere per 3-4 minuti e spegnere.
Cuocere la pasta al dente, scolarla, versarla nella padella con il sugo, riaccendere il fuoco, mescolare per qualche minuto, spolverizzare con il prezzemolo e servire.



Questa ricetta prevede l'uso di tre tipi diversi di agrumi, ma voi potete variare il sapore utilizzandone altri. Io vi consiglio di provare con il bergamotto, famoso agrume calabrese ricco di benefici per la salute e rinomato nell'ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari.


Oggi nella Kucina di Kiara si parla della ricetta leggendaria delle Crab Cakes, ovvero deliziose polpettine di granchio originarie della costa atlantica statunitense. Si tratta di un piatto molto semplice ma sontuoso. Io personalmente le ho conosciute solo grazie al mitico SpongeBob (...).
Realizzarle a casa è semplicissimo, viene richiesta solo una cosa: l'utilizzo di polpa di granchio di primissima qualità.
Quella che vi propongo è la ricetta tradizionale del Maryland. Queste crocchette sono ottime come antipasto e finger food per aperitivi, ma da tenere in considerazione come secondo piatto per una cena di pesce elegante.

Ciotolina Green Gate

Ingredienti:
500 g di polpa di granchio
120 g di maionese
1 uovo
20 g di senape
50-60 g di pane grattugiato (in alternativa potete usare anche craker sminuzzati finemente)
1/2 cipolla bianca biologica BioExpress
prezzemolo qb
sale e pepe qb
1 cucchiaio di salsa Worcestershire (se vi piace)
1 cucchiaio di tabasco (se vi piace e solo se volete un tocco piccantino)
Olio di semi di arachide per friggere

Per la salsa di accompagnamento:
2 cucchiai di senape
2 cucchiai di miele di castagno biologico MielBio Rigoni di Asiago


In una ciotola mescolate bene la senape, la maionese, l’uovo, il prezzemolo e la cipolla tritati e la salsa Worchester (e se vi piace, il cucchiaio di tabasco). 
In un’altra ciotola mettete la polpa di granchio e il pane grattugiato, condite con sale e pepe e impastate, versate il composto con la maionese e amalgamate il tutto fino a ottenere un impasto simile a quello delle polpette.
Prendete una porzione di impasto e datele una forma ad hamburger, tonda, alta al massimo 2 cm.

Io ho preferito dare una forma più simile alle nostre polpette, quindi prelevando una quantità minore di impasto, formando una pallina leggermente appiattita.
Friggete in abbondante olio caldo, fino a quando non sono belle dorate e croccanti.

Accompagnate le crocchette alla salsa, ottenuta mescolando semplicemente tra di loro gli ingredienti.




Già, avete letto bene, le Camille, proprio come quelle del Mulino Bianco. Per me che sono cresciuta negli anni '80, le merendine del Mulino Bianco sono un must. All'epoca non c'era internet e le madri che, come la mia, lavoravano, non avevano tempo di preparare la merenda a noi bambini. Quindi siamo cresciuti tutti un po' anche grazie al celeberrimo Mulino.
Oggi all'asilo di mia figlia, su ordinanza della Regione Lombardia, noi madri siamo COSTRETTE a dare loro merende confezionate. E qui si aprirebbe un dibattito senza fine che al momento eviterei.
Diciamo che almeno a casa, grazie a Santo Internet, possiamo cucinare per i nostri bambini, merende sane e nutrienti, senza additivi e conservanti, come queste meravigliose Camille. La ricetta l'ho scovata da Simona Mirto, nel suo blog di ricette di assoluta fiducia: Tavolartegusto. Mi era capitato di provare a fare queste merendine negli anni scorsi, ma con risultati deludenti. Oggi ho voluto riprovarci, seguendo la ricetta dettagliata e scrupolosa di Simona. Devo ammettere che non è stato facile seguirla al grammo, ma ragazzi, il sapore e la consistenza ottenuti non hanno eguali! Quindi un'ovazione alla Mirto! Queste Camille sono uguali a quelle comprate! Anzi, più buone perchè genuine e fatte in casa.


Vi riporto di seguito la ricetta che trovate anche sul sito di Simona. Non ho cambiato una virgole perchè sono perfette così.

Premetto solo che se, come me, non avete lo stampo a semisfera e usate il classico pirottino da muffin, anzichè 12 pezzi ve ne usciranno 10.

167 g di carote freschissime
133 g di farina 00
133 g di zucchero a velo non vanigliato
67 g di mandorle pelate da ridurre in polvere o farina di mandorle
67 g di succo d'arancia (ho fatto carte false con il mio fruttivendolo per farmi dare un paio di arance non trattate a luglio...e che arance ragazzi!)
38 g di olio (io ho usato quello di oliva)
15 g di burro (facoltativo, potete sostituirlo con pari quantità di olio)
2 uova medie
la buccia grattugiata di 1 arancia non trattata
1 pizzico di sale
12 g di lievito in polvere per dolci

Pelate le carote e grattugiatele finemente con la grattugia fine per gli agrumi. Come specifica Simona, questo passaggio è fondamentale per la buona riuscita del dolce. Impiegherete 10 minuti abbondanti e noiosi, ma fidatevi, verrete ricompensati.
Inserite le carote nel mixer con il burro fuso, l'olio e il succo di arancia.
Avviate il robot a velocità molto alta e fate fare tanti giri, interrompendo e girando di tanto in tanto, fino a quando non otterrete una purea di carote fine e omogenea.
Montate le uova con lo zucchero e la buccia d'arancia, aiutandovi con una frusta elettrica, fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro. Aggiungete la farina di mandorle.
Montate ancora per amalgamare.
Aggiungete la purea di carote.
Montate ancora a velocità media.
Aggiungete quindi la farina setacciata con il lievito e il pizzico di sale.
Montate a velocità medio bassa, per mescolare bene il tutto.
Versate il composto negli appositi pirottini, in una teglia da muffin, lasciando qualche millimetro dal bordo.
Cuocete le Camille in forno statico ben caldo a 180°C per 16-18 minuti max 20 minuti! Dipende dal forno, ma attenzione! Se dopo 16  minuti, sono ben gonfie, fate la prova stecchino. Se esce umido allora lasciate ancora qualche minuto.
Lo stecchino deve uscire asciutto ma la consistenza non dev'essere secca, se no compromettete il risultato!
Sfornate e sformate su una gratella per dolci.
Lasciate raffreddare e gustatele dopo un'ora e mezza circa.


Note:
Si conservano morbide per qualche giorno in buste di plastica per alimenti ben sigillate o sotto una campana di vetro.
Se invece desiderate realizzare una TORTA UNICA potete seguire la ricetta che trovate nell'articolo torta camilla di carote.


Questi muffin sono una piacevole rivelazione! Provate a servirli in occasione di un buffet o una cena tra amici, spariranno in un secondo! Tant'è vero che possono anche essere ribattezzati "muffin fantasma"... Sono buonissimi e sofficissimi grazie all'utilizzo degli stampini e della cottura in forno (suvvia, uno strappo alla regola che vi vieta di accendere il forno potete anche farlo).

Ingredienti per circa 12 pezzi:

9 uova intere
40 g di grana padano grattugiato
1 porro biologico BioExpress
50 g di pomodorini datterini biologici BioExpress
5/6 mini carotine croccanti in agrodolce Citres
qualche foglia di basilico
burro e pangrattato per gli stampini
olio extra vergine di oliva qb
sale qb
pepe qb

Imburrate gli incavi di uno stampo da muffin da 12 e rivestiteli con il pangrattato, togliendo quello in eccesso.
Lavate le foglie di basilico e tritatele, quindi lavate i pomodorini e tagliateli a tocchetti.
Pulite il porro, tagliatelo a rondelle eliminando la parte verde delle foglie, quindi fatelo stufare in padella con 4 cucchiai d'olio e mezzo bicchiere d'acqua calda. Fate cuocere per circa 10' (basta che abbiano assorbito l'acqua), salate e togliete dal fuoco.
Sgusciate le uova in una ciotola, salate, pepate, unite il grana e sbattete con una frusta. Incorporate il porro, il basilico e le carotine ridotte a tocchetti.
Suddividete il composto negli stampini e cuocete in forno caldo a 180°C per 15', finchè i muffin risulteranno dorati e gonfi.



Ho scoperto questa favolosa ricetta sull'ultimo numero di Alice Cucina e l'ho fatta subito mia! Ero alla ricerca di un aperitivo fresco, dissetante e originale da presentare agli amici, in occasione di una delle tante grigliate estive che facciamo insieme in questo periodo dell'anno, e questa ricetta mi ha incuriosita all'istante. E' stata un grandissimo successo, bevuta anche da chi non sopporta la birra come bevanda!
La realizzazione è semplice e le raccomandazioni poche, anzi, una soltanto: usate prodotti di qualità. Per la birra, mi sono affidata all'antica tradizione della Bionda La Marchesa, bevanda non filtrata e non pastorizzata, nata grazie alla miscelazione delle migliori materie prime.
Per la frutta, da sempre mi affido alla qualità e freschezza di BioExpress.
Questi fattori sono essenziali per la buona riuscita della ricetta.

Bicchiere Green Gate

Ingredienti per 10 persone:
1,5 lt di Birra artigianale fredda Bionda La Marchesa
400 ml di succo di mela fredda
50 g di sciroppo d'acero
400 g di melone già pulito BioExpress
200 g di fragole BioExpress
3 lime BioExpress
1 stecca di cannella

Tagliare il melone a tocchetti, lavate i lime e affettateli. In una caraffa versate il succo di mela, unite lo sciroppo d'acero e mescolate. Aggiungete la cannella, il lime e il melone, coprite e trasferite in frigorifero a raffreddare per un'ora.
Passata l'ora, prendete la caraffa e versatevi dentro la birra, delicatamente; coprite e rimettete in frigorifero.
Poco prima di servire, tagliate le fragole a pezzetti e unitele alla sangria.
Se vi piace, servite con qualche foglionina di menta.



Piatti e tovaglietta Green Gate

Oggi voglio proporvi la ricetta estiva per eccellenza: il gazpacho! Questo piatto dal nome simpatico, non è nient'altro che una zuppa fredda, freddissima, a base di verdura freschissima di stagione. Le versioni più azzardate abbinano anche frutta, conseguendo un risultato strabiliante.
La ricetta di oggi è quindi una zuppa, che si può consumare come originale aperitivo o come primo piatto rinfrescante, ricchissimo soprattutto dal punto di vista nutritivo. Nulla viene cotto (solo il pane viene tostato), quindi i principi nutritivi di frutta e verdura utilizzati, rimangono intatti.
A tal proposito voglio farvi conoscere un paio di prodotti nutraceutici utilizzati nella ricetta. Si tratta di olio e succo di pomodoro My Eatness.



Gli alimenti che assumiamo quotidianamente, con una dieta corretta possono promuovere il benessere, migliorare la qualità della vita e persino allungarla. I prodotti My Eatness ambiscono ad un costante primato di concentrazioni di nutrienti capaci di apportare benefici a chi li assume. E quindi questa ricetta fa al caso nostro! Velocissima da preparare e perfetta per le calde giornate estive!

Ingredienti per 4 persone:

1 cetriolo biologico BioExpress
250 ml di My Pomodoro (succo di pomodoro da bere)
1 peperone rosso
1/2 cipolla rossa
1 pesca
100 g pane casereccio raffermo
My Olio extravergine di oliva Bio Nutraceutico qb
qualche goccia di Tabasco
aceto di mele
acqua qb
sale


Per guarnire:
Una fetta di pane raffermo
una carota biologica BioExpress
un cetriolo biologico BioExpress

Pelate il cetriolo, mondate il peperone e 1/2 cipolla rossa e riducete tutto a dadini.
Pelate anche la pesca, riducendola a tocchetti.
Bagnate il restante pane raffermo con acqua e aceto.
Raccogliete tutta la frutta e verdura a cubetti e aggiungetela nella ciotola del frullatore con il pane ammorbidito in acqua e aceto e strizzato; aggiungete il succo di pomodoro e condite con un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e qualche goccia di tabasco. Avviate il frullatore.
Coprite la terrina con un foglio di pellicola per alimenti e mettete tutto in frigo, a riposo, per qualche ora.


Prima di servire, aiutandovi con il simpatico e praticissimo Tempera Verdure Carotone Beper, ricavate tante striscioline dalla carota e dal cetriolo. 
In una padella antiaderente fate tostare la fetta di pane a tocchetti, con un filo d'olio.
Mettete il vostro gazpacho nei bicchierini o in ciotoline monoporzione, guarnite con tocchetti di pane tostato, le verdure a nastro e un filo d'olio nutraceutico.





Per questa uscita di luglio dell’Italia nel Piatto, il tema è Estate con Sagre, Fiere e Mercati, decisamente interessante ed appropriato, visto il periodo.
Per la Lombardia non è stato per niente facile scovare qualcosa di appropriato. O meglio, di sagre e fiere ne trovate a volontà, ma io ero alla ricerca di qualche specialità gastronomica locale da potervi anche proporre nella ricetta. E allora eccomi con la “Sagra dei Chisciöi”, presente a Tirano, in Valtellina, dal 4 al 6 agosto. Questa sagra esalta quella che è una specialità della zona, una frittella di farina di grano saraceno con formaggio, strutto o burro e un goccio di grappa nell’impasto;
I Chisciöi si servono croccanti. 
In rete ho visto che si possono cucinare tipo frittatine, più schiacciate, con sopra il Casera a fondere, oppure come la mia versione, da sbocconcellare con tocchetti di formaggio servitoa  parte.




Ingredienti (per 4 persone)
farina di grano saraceno 300 g
farina bianca 150 g
formaggio Valtellina Casera 250 g
un bicchierino di grappa
olio extra vergine di oliva
sale q.b.

Preparazione

In una ciotola preparare un impasto, tipo pastella piuttosto densa, con le farine, la grappa, un pò d’acqua e il sale. Lasciare riposare l'impasto un'ora. Versare la pastella a cucchiaiate in una padella con abbondante olio bollente (in alternativa strutto) in modo da formare delle frittelle continuare la cottura fino a renderle croccanti. 
Servire i "Chisciöi" molto caldi, magari accompagnati da abbondante cicorino tagliato fine.


 

E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:

Liguria: Le turle e la festa delle erbe nella valle Arroscia
Lombardia: La Sagra dei Chisciöi in Valtellina
Veneto: La sagra del pesce di Chioggia - 80a edizione
Friuli-Venezia Giulia: Festa del Prosciutto di Sauris
Emilia Romagna: Le crescentine di Pavullo
Toscana: I brigidini di Lamporecchio
Umbria: Crostini al tartufo scorzone
Abruzzo: La Sagra del Pesce Fritto
Campania: Confettura di melanzane al peperoncino per "la Sagra della Melanzana a Santa Maria la Carità" 2017 
Puglia: Il pasticciotto salentino
Calabria: Sagra della nduja di Spilinga
Sicilia: Insalata di Tombarello e Patate
Sardegna: PORCHETTONE CON CREMA DI SCORZONE (TARTUFO NERO ESTIVO)


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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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