Kucina di Kiara
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Oggi una ricetta semplice, di stagione, da gustare con calma: il Risotto cremoso agli asparagi.

Ingredienti per 4 persone:
500 g di asparagi bianchi Bioexpress
320 g di riso Carnaroli
100 g di stracchino
50 g di burro
1 cipolla dorata Bioexpress
1 bicchiere di vino bianco secco
1 litro di brodo vegetale
grana grattugiato qb
sale
pepe

Private gli asparagi della parte terminale dei gambi. Spellare i gambi rimasti con un pelapatate e lessarli in acqua bollente salata per 5-6 minuti. Sgocciolarli, tenendo da parte l'acqua di cottura. Raffreddare gli asparagi sotto l'acqua fredda e separare le punte dai gambi. Tagliare i gambi a rondelle e le punte a metà, nel senso della lunghezza.
Mescolare 1/2 litro di acqua di cottura degli asparagi con 1 l di brodo vegetale e portare a ebollizione. Mondare la cipolla e tritarla finemente. Rosolala in una casseruola a fuoco basso con 30 g di burro per qualche minuto. Intanto scaldare a fuoco vivace una padella antiaderente, senza aggiungere grassi, e tostare il riso per 2-3 minuti, mescolando spesso.
Alzare il fuoco sotto la casseruola con il soffritto e aggiungere il riso tostato. Mescolare, bagnare con il vino bianco e lasciarlo evaporare. Unisre le rondelle di asparagi, versare 2-3 mestoli di brodo caldo e mescolare. Versrea 1-2 mestoli di brodo e mescolare ogni volta che il precedente sarà assorbito. Cuocere il riso per 16-18 minuti e aggiustare di sale e pepe.
Spegnere il fuoco e aggiungere lo stracchino a pezzetti, 1-2 cucchiai di grana padano grattugiato, il burro rimasto e le punte degli asparagi. Mescolare con delicatezza il risotto cremoso agli asparagi, lasciare riposare qualche minutio e servire.



Ho trovato questa, e un miliardo di altre ricette interessanti, sul libro di Sabrine d'Aubergine "Fragole a merenda", tratto dall'omonimo blog.
Il pane soffice alle noci, non è nient'altro che un pane profumato, soffice come una spugna, ideale per realizzare dei sandwich...se ce la fate a resistere e a non mangiarvelo tutto prima ovviamente.



Ingredienti per 2 filoni:

300 g di farina bianca 00
250 g di farina Manitoba
1 cucchiaino di sale fino
un cubetto di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di malto (in alternativa potete usare il miele)
1 cucchiaino di yogurt bianco naturale
100 ml di acqua tiepida
200 ml di latte
50 g di burro
100 g di gherigli di noci Bioexpress

Versate in una grande ciotola le farine e il sale, mescolate con una frusta a mano e fate un incavo al centro.
Fate sciogliere il lievito, il miele e lo yogurt in 100 ml di acqua tiepida, mescolate bene e lasciate riposare 10', finchè si forma una schiumetta.
Mescolate di nuovo, versate il lievito nella ciotola delle farina e, aiutandovi con leggeri colpi di cucchiaio, copritelo con uno starto di farina, senza mescolare. Lasciatelo agire indisturbato, senza coprirlo, per 20': lo vedrete esplodere e farsi largo tra le crepe che si formeranno in superficie.
Nel frattempo scaldate il latte e scioglietevi il burro.
Spezzettate grossolanamente le noci a mano.
Trascorsi i 20 minuti di riposo, rovesciate nella ciotola il latte appena tiepido, aggiungete le noci e lavorate con il cucchiaio finchè l'impasto non sta insieme, poi trasferitelo sul piano di lavoro e dategli 12 torciture, sbattendo con forza sul piano di tanto in tanto (sono 15 minuti circa di lavorazione).
Se cliccate su questo link, vi mostro come si fa:
https://www.instagram.com/tv/Bvqo2mIIR-f/?utm_source=ig_web_copy_link
Ora, rimettete l'impasto in una ciotola pulita, unta con un po' di burro, sigillate con della pellicola e fatelo lievitare al riparo dall'aria fino a che raddoppia il suo volume.
Quando sarà pronto, sgonfiatelo delicatamente e ricavatene due pagnotte.
Mettetele in altrettanti stampi rivestiti da carta da forno e fateli lievitare ancora, chiusi in sacchetti di plastica ben chiusi alle estremità.
Nel frattempo accendete il forno a 220°C.
Quando i filoni saranno raddoppiati di volume (calcolate altri 3/4 d'ora) infornateli per mezz'ora circa.

Piatti e tovaglietta Green Gate

Già, senza pensieri...perchè fare le meringhe libera la mente. Ho letto quanto scritto da Sabrine d'Aubergine nel suo libro "Fragole a merenda" e ho deciso di provarci, senza seghe mentali, anzi, azzardando pure la variegatura vista fare una sola volta. Bene, tutto perfetto. Anche l'utilizzo della sac-à-poche che spesso mi spaventa. Sarà che avevo proprio bisogno di liberare la mente concentrandomi su qualcosa. Sarà.
Non vi riporto dosi, ma consigli, letti appunto nel libro di Sabrine, che vi sintetizzo qui.


Per montare facilmente gli albumi:
  • A temperatura ambiente e senza la minima traccia di tuorlo
  • con qualche goccia di succo di limone
  • vecchi di qualche giorno
  • senza sale che non serve
Lo zucchero:
  • Non è necessario usare zucchero a velo
  • il semolato va benissimo e va bene anche quello di canna
Rapporto albumi/zucchero:

più zucchero ci metterete più le vostre meringhe saranno dense e croccanti. Punto. Nulla più. Se proprio volete una dose, calcolate circa 40-50g per ogni albume

Tempi e temperatura di cottura:

se ne sentono di tutti i colori in merito!
State tranquilli, basta accendere il fornoa  120° e dopo una decina di minuti abbassarlo al minimo (50°) e cuocerle per un'oretta circa, tutto qui, perchè le meringhe, più che cuocere, devono semplicemente asciugarsi. Potete aprire lo sportello del forno tutte le volte che volete, non succederà niente.

Inoltre, usate una ciotola di acciaio, vetro o ceramica per montare gli albumi, perfettamente SGRASSATA.



Detto questo, iniziate a montare gli albumi con qualche goccia di limone e aspettate di vederli ben schiumosi prima di procedere con le aggiunte di zucchero, poco alla volta.
Accelerate gradualmente la velocità della frusta man mano che proseguite con le aggiunte di zucchero. Fermatevi quando gli albumi saranno montati a neve fermissima, ovvero quando, rovesciando la frusta, si formeranno delle punte perfettamente stabili, tipo stalagmiti.
Distribuite il composto con l'attrezzo che più vi aggrada, anche con due semplici cucchiai, quindi infornate come descritto sopra.
Per ottenere questo effetto variegato, ho distribuito nella sac-à-poche qualche goccia di colorante alimentare rosso. Mettendo poi dentro l'impasto, si sono create queste deliziose sfumature rosa.



Splendido mazzo di tulipani recisi Ingrosso Fiori Lodi

Piatto e tovaglietta Green Gate
Qualche giorno fa ho ricevuto la SisagroBox, una vera e propria scatola delle meraviglie contenente prodotti di altissima qualità, tra i quali formaggi di capra e olio biologico, tutti realizzati a KM0.
La vera protagonista di questo mio piatto è la TOMA STAGIONATA, un formaggio gustosissimo che ha trovato posto in questa torta salata dal sapore primaverile, una vera e propria ricetta del riciclo! Si tratta di una torta rustica ottima per il brunch della domenica, come antipasto nel pranzo di Pasqua oppure da portare al sacco, in una gita fuori porta.

Splendido mazzo di tulipani Ingrosso Fiori Lodi

Ingredienti per 6 persone:

3 uova
200 g circa di pane raffermo
100 g di grana grattugiato
50 g di Toma stagionata Sisagro a cubetti
160 ml di latte
50 g di pancetta dolce
4-5 filetti di pomodorini secchi Citres
erba cipollina
sale
pepe
olio extra vergine di oliva biologico Bocca d'Oro

Spezzettate il pane raffermo.
In una ciotola rompete le uova e sbattetele con una forchetta, unite il latte, il formaggio grattugiato e aggiustate di sale e pepe. Mescolate bene. Raccogliete il pane in un sacchetto di plastica per alimenti. Versatevi il composto di latte e uova, cospargete con la pancetta tagliata a dadini e i pomodorini secchi, chiudete, massaggiate bene e lasciate insaporire in frigorifero per almeno mezz'ora.
Disponete il composto in una teglia rivestita da carta da forno. Aggiungete la toma e l'erba cipollina tritata.
Infornate a 180° per circa 40', quindi sfornate, profumate con un altro po' di erba cipollina e servite.



Quando la frutta si sposa alla perfezione con un piatto salato. In questo caso parlo di mirtilli che, con il loro sapore acidulo e dolce, bilanciano alla perfezione la parte grassa data dalla carne.


Ingredienti per 4 persone:

un filetto di maiale (700 g circa)
1 cipolla dorata BioExpress
4 cucchiai di senape
4 cucchiai di miele Mielbio al limone Rigoni di Asiago
200 g di mirtilli freschi Bioexpress
150 ml di vino bianco secco
1/2 cucchiaino di zenzero fresco grattuggiato Bioexpress (in alernativa potete usare quello in polvere)
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Sciacquate e asciugate i lamponi molto delicatamente.
Tritate finemente la cipolla e fatela appassire in una pentola con 2 cucchiai d'olio e 4 di vino bianco con 4-5 minuti, a fiamma dolce.
Incidete il filetto praticando un taglio centrale per tutta la lunghezza. Apritelo a libro, salatelo, pepatelo e spalmate la parte interna con la cipolla appassita, lo zenzero, 2 cucchiai di miele e 2 cucchiai di senape.
Farcite il filetto con una fila di mirtilli, richiudetelo e legatelo con qualche giro di rafia.
Trasferitelo in una pirofila unta d'olio insieme ai restanti mirtilli.
Accendete il forno a 180°C.
Riunite in una ciotola la senape e il miele rimasti e mescolateli con il resto del vino, 4 cucchiai di olio, sale e pepe. Versate questo composto nella pirofila e infornate il filetto per 30' se volete una carne rosata (che vi consiglio) oppure 35' se la preferite più cotta.
Togliete la carne dal forno e fatela riposare 5' prima di tagliarla a fette e servirla.



Ciotola, cucchiaino, piatti e tovaglietta Green Gate
Vi piace accostare la confettura al formaggio?
Se si, questa ricetta vi farà impazzire!
Vi serviranno pochissimi ingredienti, ma di qualità per avere un risultato da sogno:


Lavate, asciugate e tagliate a dadini un cesto di fragole (per me Bioexpress).
In una ciotola mescolate un cucchiaino di miele (per me Mielbio al limone Rigoni di Asiago) con uno di aceto balsamico, quindi salate e pepate e conditevi le fragole.


Tagliate a metà, nel senso della lunghezza, una piccola baguette, spennellate la mollica con un po' di olio biologico Bocca d'Oro SisAgro e coprite con fette di caciotta ai pistacchi SisAgro. Se siete a casa, passate in forno caldo per 10' a 180° finchè il formaggio comincerà a fondere. Se siete a una gita fuori porta, omettete il passaggio in forno e gustatevi la vostra baguette cospargendola di fragole e granella di pistacchi deliziosi Sciara - La Terra del Pistacchio.
Vassoio in legno Ingrosso Fiori Lodi

Siamo già arrivati ad aprile e, con questo mese, finalmente, si intravede l'arrivo della tanto sospirata primavera. In occasione del periodo, noi de L'Italia nel Piatto abbiamo pensato di proporvi il tema: Torte rustiche salate, focacce per una scampagnata primaverile. Quindi troverete una stupenda carrellata di spezzafame ideali da poter portare alle gite fuori porta, visto che la stagione inizia a permetterlo.
Per la Lombardia ho pensato di proporvi un classico. Quando si usciva per una gita, mia mamma mi preparava sempre il panino con la cotoletta, essendo una delle poche pietanze che mangiavo. Nel titolo leggete "costoletta", poichè cotoletta è il nome comune, ma il termine costoletta fa riferimento al taglio di carne con l'osso caratteristico della ricetta originale. In ogni caso, chiamatela come vi pare, cotoletta o costoletta, sono accetate entrambe le grafie, resta di fatto un must della cucina tipica milanese. Realizzarla a casa è semplice, basta seguire poche ma importanti regole d'oro.

  
Ingredienti per 2 persone:

2 costolette di vitello da latte dello spessore di 3-4 centimetri, con l’osso
1 uovo
70 g di pane grattugiato
90 g di burro chiarificato*

Asciugare bene la carne con carta da cucina.
Battere le uova in una ciotola abbastanza grande da contenere la costoletta.
Disporre il pane grattugiato in un’altra ciotola.
Immergere la costoletta nell'uovo e far sgocciolare prima di passarla nel pane grattugiato. Coprire la carne interamente. Scuotere leggermente la costoletta prima di metterla in frigo per almeno 30 minuti.
Mettere il burro chiarificato in una padella. Friggere la carne da un lato a fuoco dolce fino alla sua doratura. Fare lo stesso con l’ altro lato. Calcolare circa 6-8 minuti per lato.
Togliere dalla padella e mettere su una gratella a riposare.
Condire con sale grosso e servirla calda, con una decorazione di fette di limone (per me limoni bio BioExpress).
Nel mio caso, per la scampagnata, è finita dritta dritta nel panino (prima, ovviamente, ho tolto l'osso).


*Note
Il burro chiarificato si può acquistare al supermercato oppure si può fare in casa tranquillamente. E' molto semplice. Basta far sciogliere il burro a bagnomaria, a fuoco dolce. Si formerà in superficie una sostanza chiara e schiumosa, voi lasciate cuocere finoa  quando non sarà evaporata, senza mescolare. Poi versate il burro chiarificato in un contenitore a chiusura ermetica, usando una garza che tratterrà la caseina. Una volta rassodato, il burro chiarificato si conserverà nel frigorifero per diversi mesi.

Mazzo di fiori realizzato da Ingrosso Fiori Lodi



Valle d’Aosta: Tourte aux herbes
Piemonte: La “rustica”, torta piemontese ai formaggi l
Lombardia: Costoletta alla Milanese
Trentino Alto Adige: Smacafam
Friuli-Venezia Giulia: Pinza Triestina 
Veneto: Tortino di spinaci, uvetta e pinoli

Emilia Romagna: Il bartolaccio di Tredozio
Liguria: Torta di asparagi e patate
Toscana: Barbotta o barbotla ai fiori di zucca
Marche: Crescia sfogliata marchigiana
Umbria: Schiacciata con la cipolla  
Lazio: Fiori di zucca ripieni al forno
Abruzzo: Fiadoni
Molise: Calzoni con bietola, olive e acciughe
Campania: Torta rustica con ricotta e salame
Puglia: Torta rustica di carciofi
Basilicata: I falagoni lucani
Calabria: Grupariata. La focaccia rossa calabrese
Sicilia: U' sfinciuni - Lo sfincione palermitano
Sardegna: Panedda di Oliena
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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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