Kucina di Kiara
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In questi giorni sto riesumando tutte le vecchie ricette postate sul forum della Cucina Italiana, per dare un po' di "volume" al blog!
Oggi è la volta degli "Ovis Molis"...
Cercando nella community del forum di Cucina Italiana, sotto la voce "biscotti", ho trovato questa ricetta postata da Cristina Beretta, gli OVIS MOLIS.
Riporto pari pari la ricetta postata da Cristina:
Ingredienti:
g. 150 di farina g. 100 di burro di ottima qualita' g. 50 di zucchero semolato fine 3 tuorli sodi scorza di limone pizzico di sale Un po' di marmellata per completare (io anche Nutella)

Procedimento
Impastare gli ingredienti seguendo il procedimento descritto nella ricetta della pasta frolla, sostituendo i tuorli d'uovo con quelli sodi (possibilmente passati al setaccio) e aromatizzando con buccia di arancia o limone grattugiata. Fare riposare la pasta in luogo fresco e ricavarne una trentina di polpettine - di dimensioni più o meno uguali. Schiacciarle leggermente con la punta di un dito, in modo da formare delle buchette in cima ad ogni pasticcetto e mettervi dentro ognuna un po' di marmellata di arancia.
Infornare sulla placca coperta di carta forno e cuocere una decina di minuti a 180 gradi, togliendoli quando iniziano a colorirsi anche se sono ancora morbidi (altrimenti si rovinano irrimediabilmente).
Io ci metto anche la nutella al posto della marmellata!

Sono dovuta andare su Wikipedia per ricordare la differenza tra le parole “marmellata” e “confettura”… io ho sempre chiamato volgarmente “marmellata” qualsiasi tipo di conserva spalmabile a base di frutta… sbagliando. Bene, questa è la “nostra” confettura di pesche; “nostra” perché gran parte del lavoro se lo è smazzato mamma Gianina! A casa mia, certe ricette, d’estate, sono bandite!
Anticipo che Gianina prepara tutto “ad occhio”, da sempre. Io cercherò di dare dei pesi approssimativi, ma ognuno si regoli in base ai propri gusti.


Ingredienti:
una cassetta di pesche (saranno all’incirca 4 kg… credo)
2 mele
2 kg di zucchero ca.
1 o 2 bustine di vanillina


Procedimento:
sbucciate la frutta, tagliatela a pezzi e mettetela a cuocere sul fuoco per circa 45 – 50 minuti. Subito dopo, solitamente, versiamo il composto ancora caldo in un’altra pentola, coi bordi più alti e, con il frullatore ad immersione, passiamo il tutto. Successivamente riponiamo la pentola sul fuoco, aggiungiamo ca. 2 kg di zucchero (in base a che si voglia la confettura più o meno dolce), le bustine di vanillina e lasciamo cuocere, mescolando di tanto in tanto, per un’ora o poco più, questo in base alla consistenza che vogliate dare alla confettura.


Buongiorno a tutti!

Ecco l'ennesima versione della torta di mele, tratta tempo fa dal blog "Cuoche dell'altro mondo", di Alex e Mary.
E' di una semplicità estrema, ma di una bontà disarmante... come la descrivono correttamente loro. E' l'ideale per tirarsi su un po' il morale.
Unica variante, ho usato i pinoli al posto dell'uvetta che a me piace poco.
Bon appétit!

Ingredienti:
4 mele
4 uova
180 gr di zucchero
100 gr di farina
120 gr di burro fuso
50 gr di uvetta

Preparazione:
Separare gli albumi dai tuorli. Sbattere i tuorli e lo zucchero con la frusta elettrica fino ad ottenere una bianca crema. Aggiungere il burro fuso, poi la farina. Mischiare bene. Montare a neve gli albumi ed incorporarli delicatamente nel composto. Sbucciare le mele, eliminare il torsolo, tagliarle a fettine sottili e aggiungerle al composto. Unire l'uvetta e mischiare il tutto. Imburrare uno stampo e versarvi il composto con le mele. Infornare nel forno preriscaldato a 190° per circa 40 minuti.



INGREDIENTI:
qualche fiore di zucca (7/8)
una manciata di code di gambero sgusciate
3 zucchine trombetta
pancetta affumicata a dadini
3 tuorli d’uovo
200 ml panna
3 cucchiai di parmigiano
sale&pepe
una sfoglia già pronta

Sgusciare i gamberi e togliere il pistillo all’interno dei fiori di zucca. Stendere la pasta sfoglia nella teglia, fare un bordino e bucherellare il fondo. Fate saltare i gamberi in poco olio. Fare lo stesso con le zucchine tagliate a pezzettini e la pancetta. Distribuire i fiori di zucca, i gamberi, le zucchine e la pancetta sulla pasta sfoglia in modo da ricoprirla completamente. Salare e pepare. Sbattere i tuorli d’uovo con la panna, il parmigiano e ancora un pizzico di sale e versare sulla torta in modo da riempire tutti i buchi. Cuocere in forno 40 minuti a 180°. Servire tiepida o fredda.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare…questa bellissima torta salata è opera di mia mamma, la Giannina, la migliore cuoca che abbia mai conosciuto! Questa ricetta l’ha presa dal sito di “Cotto e Mangiato”, apportando delle modifiche: l’aggiunta delle zucchine e della pancetta, le code di gambero al posto dei gamberoni e il fatto di far saltare in padella i gamberi (anziché metterli a crudo come prevedeva la ricetta originale).

¡Bon profit



... Da un'idea di una mia vecchia zia, ecco a voi un piatto estivo che può essere gradito sia come antipasto che come secondo!
L'ho preparo spesso come secondo piatto... veloce, leggero e dietetico!
Si grigliano le melanzane, si dispongono le fette su un piatto da portata, si ricopre con pomodorini (precedentemente tagliati, privati dell'acqua e dei nocciolini, conditi con un poco di sale, olio e foglioline di basilico), tonno e una mozzarellina!
Bon appétit!


La ricetta di questa torta mi ha sempre ispirato in modo particolare... sarà complice il nome complicato, quel non so che... che mi ha spronata a provarci! La realizzazione non è stata semplice, almeno per una "cuochina" alle prime armi come me! Il risultato però è stato soddisfacente... La ricetta l'ho copiata dal blog "La ciliegina sulla torta", alla quale ho apportato qualche piccolissima modifica....

Per un dolce da 22 cm di diametro

Ingredienti per l’impasto:

175 g di burro morbido
125 g di zucchero
85 g di farina di mandorle (io 100 gr mandorle tritate)
scorza grattugiata di ½ limone
1 tuorlo ½ uovo (25 g di uovo battuto)
225 g di farina 00
1 pizzico di sale

per il ripieno:

4 cucchiai di buon rum (io non l'ho messo)
crema pasticciera (la ricetta è sotto)

per la doratura:

1 uovo battuto (è sufficiente il ½ uovo avanzato per l’impasto)
1 pizzico di sale

Versare lo zucchero, il burro a pezzi, la scorza di limone e la farina di mandorle in un recipiente (o nella ciotola della planetaria) e lavorare fino ad ottenere una crema, unire il tuorlo e il ½ uovo e, quando il tutto risulta ben amalgamato, aggiungere la farina e il sale e lavorare senza esagerare, fino ad ottenere un impasto omogeneo; avvolgere l’impasto nella pellicola e lasciare in frigo per almeno due ore. Nel frattempo preparare la crema pasticciera e, una volta terminata la cottura, aggiungere il rum e lasciar raffreddare completamente. Riprendere l’impasto e dividerlo in due parti uguali, stenderne una ad uno spessore di circa 4 mm (io consiglio di farlo direttamente sulla carta forno onde evitare acrobazie) e, con l’aiuto di un ‘cercle a tarte’ del diametro di 22 cm, ritagliare la base del dolce (il cerchio va lasciato perché conterrà il gateau) e, con l’impasto in eccedenza, formare un salamino lungo quanto la circonferenza del cerchio e sistemarlo all’interno di questo in modo da formare il bordo; forare la base con una forchetta e versarvi la crema pasticciera, riempiendo quasi completamente lo stampo. Stendere il secondo pezzo di pasta fino a quando non avrà un diametro poco più grande di quello del cerchio e posizionarlo sul dolce farcito, eliminare l’impasto che fuoriesce dai bordi aiutandosi con un matterello e spennellare la doratura sulla superficie, infine creare dei motivi decorativi con una forchetta; trasferire su una teglia e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 30 minuti. Una volta terminata la cottura, estrarre il dolce dal forno e lasciarlo raffreddare prima di sformarlo. I miei suggerimenti: - se non avete l’apposito cercle andrà benissimo una normalissima teglia da crostata; - non ho seguito Felder quando dice di dividere l’impasto in due parti uguali, vi consiglio di dividerlo in due parti una poco più grande dell’altra e di usare quella più grande per il fondo e bordo, l’altra (che nel frattempo avrete lasciato in frigo..) per coprire il tutto; - se non siete velocissimi nella stesura dell’impasto e rivestimento del cerchio, lasciate il tutto per mezz’ora in frigo prima di versare la crema, così il burro si risolidificherà un po’.


Ricetta Crema pasticciera

Ingredienti

500 g di latte intero fresco (io p.s. a lunga conservazione)
1 baccello di vaniglia o la scorza di mezzo limone (non uccidetemi, io vanillina)
100 g di tuorli (circa 4) a temperatura ambiente
120 g di zucchero
40 g di maizena
40 g di burro a temperatura ambiente

Versare il latte in un pentolino, aggiungervi il baccello di vaniglia tagliato a metà nel senso della lunghezza o la scorza di limone (solo la parte gialla) e portare a bollore; togliere la pentola dal fuoco e lasciare in infusione per almeno 30 minuti, in modo che la vaniglia o la scorza di limone rilascino tutto il loro aroma, filtrare il tutto in una pentola pulita. Lavorare i tuorli con lo zucchero senza montare il composto, sarebbe inutile e controproducente, unire la maizena setacciata e amalgamare il tutto con cura. Rimettere il latte sul fuoco e, prima che raggiunga il bollore, toglierlo dal fuoco ed incominciare a versarlo quasi a filo nel composto di tuorli mescolando velocemente e senza sosta in modo da temperare le uova; quando la metà (circa) del latte è stato versato, è possibile versare tutto il composto contenente i tuorli nel pentolino, assieme al latte rimasto (sempre mescolando!). Rimettere la pentola sul fuoco molto dolce e, mescolando di continuo con una spatola, portare a cottura la crema senza smettere di mescolare fino a quando non raggiungerà la giusta consistenza (se avete il termometro, la temperatura deve raggiungere gli 82°C). Una volta cotta versarla subito in un recipiente di vetro e dare una mescolata in modo da far scendere velocemente la temperatura (altrimenti continua a cuocere), dopo 5 minuti circa (quando la temperatura sarà vicina ai 50°C) unire il burro a pezzetti e mescolare velocemente in modo da permettere al burro di sciogliersi a contatto con la crema. Lasciar intiepidire la crema avendo cura di mescolarla di tanto in tanto, mettere della pellicola a contatto (in modo da evitare la formazione di una fastidiosa pellicina sulla crema) e far raffreddare in frigo o a temperatura ambiente, a seconda dell'utilizzo. Consumare nel giro di un giorno.




Per questa ricetta vi rimando al blog di Paoletta (http://aniceecannella.blogspot.com/)!
Ho seguito le sue dettagliatissime istruzioni alla lettera! E quello che vedete in foto è il risultato....


Questo dolce, visto su diversi blog (Il Pranzo di Babette, Brodo di Giuggiole...) l'ho preparato tempo fa, complice una cena tra amici... Per chi, come me, ama particolarmente il cioccolato, può capire la gioia del palato! Porto di seguito la ricetta tratta dal blog "Brodo di Giuggiole" mixata con quella che ho visto sul blog "Il Pranzo di Babette" (quest'ultima per i tempi e la modalità di cottura)... credo sia quella originale, comunque l'ho seguita paro paro senza nessuna variante...anzi una si, ho raddoppiato la dose dei lamponi!
Ingredienti:

cioccolato 250 g (60-65 %)
farina 70 g
uova 4
zucchero 220 g
burro 250 g
lamponi 100 g

Preriscaldate il forno a 180 gradi. Imburrate e infarinate uno stampo da 22 cm di diametro. Tritate il cioccolato e fatelo fondere a bagnomaria. Versate il cioccolato fuso in una ciotola e aggungetevi lo zucchero, il burro, le uova e la farina. Lavate e asciugate i lamponi. Versate metà dell’impasto nella tortiera, coprite di lamponi e terminate con l’impasto rimanente. Cuocete a circa 170-175 gradi, con il forno semi aperto (basta una fessura, io ho usato un mestolo di legno per tenere leggermente aperto lo sportello) per 35 minuti. Al termine verificate la cottura con uno stecchino: dovrà uscire umido ma non troppo, segno che il cuore del dolce è ancora morbido, ma lo strato superiore è cotto. Sfornate e lasciate raffreddare nello stampo. Sformatelo delicatamente e decorate con zucchero a velo.
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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