Questo non è un primo tipicamente lodigiano, ma qui a casa piace sempre molto! Agli spaghetti, non me ne vogliate, preferiamo sempre la pasta corta e da qui la scelta delle mezze penne rigate; la ricetta l’ho presa pari pari dal “Cucchiaio d’argento” ma si accettano consigli, pareri e critiche per migliorare!
Una curiosità ... credevo che questa pasta fosse una ricetta tipica romana, invece, leggendone la storia su
Wikipedia ho scoperto che:
"Quando è nata l'amatriciana, Amatrice faceva parte del Regno delle Due Sicilie, dipartimento dell'Abruzzo Ultra. Contrariamente a quanto si pensi, dunque, non ha alcun legame storico con la città di Roma, all'epoca capitale dello Stato della Chiesa, ancorché sia ben apprezzata dai Romani. Essi l'hanno importata piuttosto tardi, dopo l'annessione delle Due Sicilie e dello Stato pontificio al Regno di Sardegna, dai pastori di Amatrice, i quali transumavano con le loro greggi nella campagna romana durante il periodo invernale ed erano soliti recarsi a Roma per vendere i loro prodotti caseari e le carni ovine e bovine.[senza fonte]
Invero prima di chiamarsi amatriciana, si chiamava gricia (o più propriamente griscia); questo nome deriva da un piccolo paesino a pochi chilometri da Amatrice, frazione del comune di Accumoli, di nome Grisciano. La griscia, ricetta antichissima (probabilmente precedente alla scoperta dell'America[senza fonte], da cui l'ortaggio rosso proviene), era ed è ancora conosciuta come l'amatriciana senza il pomodoro, anche se differisce per alcuni ingredienti. L'utilizzo del pomodoro con gli spaghetti fu descritto per la prima volta dal gastronomo francese Grimond de la Reyniére nel 1807 nell'Almanach des gourmandes: è probabilmente nel periodo della conquista napoleonica (1798-1814) che l'uso del pomodoro come sugo di condimento della pasta si diffonde lungo la penisola italica."
Ingredienti per 4 persone:
350 gr di spaghetti (io mezze penne rigate)
100 gr di guanciale o di pancetta
500 gr di pomodori (io pelati)
peperoncino
1 cipolla
olio
sale
pepe
In una casseruola spennellata d’olio mettete il guanciale (o la pancetta) a dadini e fate soffriggere. Appena il grasso si è completamente sciolto aggiungete la cipolla tagliata a fettine sottili, fatela diventare leggermente dorata e poi unite i pomodori spellati, privati dei semi e spezzettati, il peperoncino sminuzzato, un pizzico di sale e uno di pepe. Coprite e cuocete per circa 40 minuti aggiungendo, se occorre, un po’ d’acqua calda. Lessate in acqua salata la pasta, scolatela al dente e conditela con la salsa sul piatto da portata caldo.