Kucina di Kiara
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Completo il titolo della ricetta dicendo che la ricetta è di Sabrine d'Aubergine ed è tratta dal suo splendido libro "Fragole a merenda", che non mi stancherò mai di sfogliare. Una ciambella soffice, leggera, umida, ottima a colazione ma divina a merenda, con una bella tazza di tea fumante.

Che dire poi? Dopo i bagordi del Natale non ci resta che aspettare il Capodanno. Faccio a ognuno di voi l'augurio più importante: che non manchi mai la felicità nelle vostre case e nei vostri cuori. Ognuno di noi ne ha bisogno, e la vita è così breve...fermiamoci un attimo e riflettiamoci su. Tanti cari auguri!

Ingredienti:

3 arance non trattate
3 uova grandi
125 g di zucchero semolato (più 2 cucchiai per lo stampo)
150 ml di olio extravergine d’oliva leggero (io ho usato semplicemente l'Olio di oliva Dante, per un gusto delicato)
125 ml di latte
250 g di farina 00 (per me farina 00 per dolci Molino Rossetto)
1 bustina di lievito per torte (per me lievito per dolci Molino Rossetto)
un po' di burro per ungere lo stampo
zucchero a velo

Accendere il forno a 200°C.  Imburrare uno stampo a ciambella diametro 23 cm (io non l'avevo e non lo trovo nemmeno in giro, quindi ne ho usato uno da 28 cm, con l'apertura a cerniera, praticissimo di Guardini). Metteteci i 2 cucchiai di zucchero e fatelo aderire bene allo stampo, buttando quello in eccesso. Sbattete, con le fruste elettriche le uova con lo zucchero fino a che saranno spumose. Aggiungere l’olio e il latte sempre frullando. Setacciare farina e lievito direttamente nel composto di uova.  Frullare un’altro minuto. Grattuggiare dentro la scorza delle arance e rovesciare l’impasto nello stampo. Infornare subito. Cuocere a 200°C per i primi 15 minuti, poi abbassare la temperatura a 180°C e cuocere per altri 20 minuti circa o comunque fino a doratura. Lasciare raffreddare completamente e spolverizzare di zucchero a velo.


Ormai ci siamo...è il 23 dicembre e i preparativi per le grandi feste di questi giorni infervono. Voi a che punto siete? A me mancano ancora diversi regali. Come ogni anno mi riduco all'ultimissimo giorno. Mannaggia a me! Per quanto riguarda il pranzo di natale invece sono a buon punto! In famiglia ci siamo divisi i compiti per alleggerire il lavoro di ognuna, così si ha più tempo per correre per negozi! :-)
Per la ricetta del giorno, vi propongo una pasta velocissima. Impegno pari a zero. Gusto pari a mille. Con tutte le cose che ci sono da fare in queste ultime ore, direi che cucinare qualcosa di veloce e gustoso al tempo stesso non guasta di certo. Se poi la firma è di Donna Hay, il successo è garantito.

Se non ci sentiamo prima con un'altra ricetta, mando a ognuno di voi un carissimo augurio di buone feste. Spero che il natale possa allietare in maniera positiva l'animo di tutti voi (compreso il mio). Buon Natale! Oh! Oh! Oh!

Ingredienti per 4 persone:

200 g di pasta Zita Grano Armando
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio d'aglio
2 acciughe tritate
60 g di olive verdi e nere denocciolate e tagliate a fettine Citres
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
80 g di rucola
40 g di parmigiano reggiano grattugiato

Cuocete per 2 minuti in una padella grande l'olio con l'aglio, le acciughe, le olive e la scorza di limone.
Nel frattempo cuocete la pasta al dente in abbondante acqua salata. Scolatela e mescolatela al condimento. Incorporate quindi la rucola, mescolate con cura e servite distribuendo in ogni piatto una bella manciata di parmigiano.



Piatto e tovaglietta Green Gate
 
Io e Piccola Peste facciamo sempre il bagno insieme. A volte escono strani discorsi in questo momento intimo...

Io: Mah, Iris!!! Cosa stai facendo???
(Vedo allargarsi un alone giallognolo intorno a lei)
PP: To faendo pipì
Io: Ho visto! Ma non si fa! Te l'ho chiesto prima di entrare nella vasca se dovevi fare qualcosa!
PP: Mi cappava. A mia pipì è gialla.
(Mia figlia ha un'innata capacità nel cambiare subito discorso se le conviene. Immagino anche i vostri)
Io: Si amore, tutti la facciamo gialla.
PP: Io si. Tu si. Papà no. La fa nea. Ansi no, vedde!
Io: Verde???
     (...)
PP: Si, ho vito io.
(Devo ricordarmi di indagare sulla vera identità di mio marito. Un Visitors potrebbe essersi impossessato del suo corpo).

Ingredienti:

200 g farina 00 Molino Rosignoli
200 g zucchero di canna
80 g di farina di cocco
80 g cacao amaro
100 g di cioccolato fondente a scaglie
375 ml latte di riso
1/2 bustina lievito vanigliato
Zucchero a velo vanigliato

Per guarnire ho usato la nuovissima Nocciolata Rigoni di Asiago in veste vegan: senza latte, senza glutine e senza olio di palma

Preparazione:

Mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti secchi, aggiungete il latte di riso e mescolate bene il tutto finché l'impasto non diventa liscio e omogeneo, non è necessario lo sbattitore ma se avete fretta aiuta.
Oliate e infarinate una pirofila, io ho usato quella a cuore.
Mettete la torta in forno a 170 per 35-40 minuti, in ogni caso la torta è pronta quando infilzando uno stuzzicadenti questo esce fuori praticamente asciutto.
Dalle prove che ho fatto è meglio non alzare troppo la temperatura del forno, altrimenti la torta si cuoce troppo esternamente.


Tutti i complementi presenti nella foto sono di Green Gate
Poco tempo fa ho letto il libro di Camilla Baresani e Allan Bay: "La cena delle meraviglie". Credevo fosse la solita solfa, invece ho trovato tra le pagine una storia affascinante, una sfida vera e propria. Una cena per dieci commensali preparata in quattro giorni. Un menù favoloso. Il meglio del meglio. E in questo libro siamo tutti invitati a leggere di cosa sono capaci un cuoco scrittore e una scrittrice golosa. Lui cucina. Lei racconta.
Questo panbrioche è solo una delle ricette racchiuse nella cena delle meraviglie. Spettacolare. Morbido. Profumato. Per più e più giorni. Da provare!

Ingredienti per 2 panbrioche:


1 kg di farina tipo 0 Avana verde Molino Soncini
5 uova
300 g di burro
100 g di zucchero semolato
40 g di lievito di birra
40 g di latte in polvere
sale

Mettetete nella planetaria la farina, 4 uova, il burro, lo zucchero semolato, il lievito di birra, il latte in polvere e 20 g di sale. Impastate per 4' alla prima velocità e per 8' alla seconda. Levate l'impasto dall'impastatrice, formate una palla, mettetela in una ciotola leggermente infarinata, coprite e fate lievitare in un luogo tiepido per 2 ore. Rilavorate l'impasto, vigorosamente a mano, quindi mettetelo in due stampi rettangolari imburrati, e lasciatelo rilievitare, coperto, per un'altra ora. Spennellate la superficie con l'uovo leggermente sbattuto e cuocete in forno a 180°C per 40'. Lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente.

Non c'è niente da fare, siamo a dicembre e le ricette tipiche per questo periodo dell'anno sono migliaia! Se ne vedono ovunque. Ricette per la cena della vigilia, per il pranzo di Natale, per il cenone di Capodanno...e poi idee golose da regalare ai nostri cari! Oggi faccio parte di quest'ultimo gruppo. Ho trovato questa ricetta, semplice ma di una bontà infinita, su un libro di cucina tipica dell'Emilia Romagna. Il termine "frumentone" indica la farina di mais. Sono biscotti tipici di questo periodo ma io, da quando li ho fatti la prima volta, cerco di non farli mancare mai!

Al posto della farina classica di mais, ho voluto utilizzare quella delle Tenute Risicole Berneri, macinata finissimissima (sembra fecola, per intenderci). E' apposita per le pasticcerie, ve la consiglio col cuore perchè dà risultati sorprendenti! Se interessati, cliccate sul link sottostante.

Ingredienti per 4 persone:
150 g di farina di mais "Fumetto"
100 g di farina bianca 00
2 tuorli d'uovo
150 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente
100 g di zucchero semolato
1/2 bustina di lievito per dolci

Mettete in una terrina la farina di mais, lo zucchero, i tuorli e il burro e mescolate con forza fino a ottenere un impasto consistente. Fatene una palla, avvolgetela nella pellicola per alimenti e fate riposare in frigorifero per almeno un'ora. Con un mattarello stendete la pasta tra due fogli di carta da forno e con uno stampino della forma che preferite ritagliate i biscotti, che disporrete sulla placca precedentemente foderata di carta da forno. Cuocete i biscotti a 180°C per 10-12', a seconda della pezzatura che avete scelto. Una volta sfornati, lasciateli raffreddare su una gratella.

Tovaglietta e piatti Green Gate
La tradizione culinaria belga per il Natale è piuttosto classica. La nazione ha una cultura sia contadina che marinara e le pietanze delle festività rispecchiano esattamente questo binomio. Una cosa è certa, sulla tavola imbandita a festa non possono mancare le famose crocchette di patate (Aardappel kroketjes), un tempo contorno tipico dell'occasione festiva ma che oggi si mangiano anche durante il resto dell'anno.
Ho trovato questa e altre curiose ricette sul libro "Il Natale è servito", che vi consiglio vivamente.

Ingredienti per 6 persone:

3 patate rosse
125 ml di acqua
125 g di farina 00
75 g di burro tagliato a pezzetti
2 uova intere
1 cucchiaino di sale
una grattugiata di noce moscata
olio di semi di arachide per friggere

Fate cuocere le patate, senza pelarle, in forno a 180°C per circa un'ora. Fate intiepidire e togliete la buccia. Passatele allo schiacciapatate. Calcolate circa mezzo chilo di patate schiacciate. Nel frattempo mettete in un pentolino l'acqua, il burro, la noce moscata e il sale quindi portate a ebollizione. Abbassate la fiamma e versate la farina setacciata a pioggia, mescolate con un cucchiaio di legno fino a che il composto non si stacca dalla pentola. Fuori dal fuoco aggiungete una alla volta le uova. Mescolate finchè l'impasto non è lucido. Aggiungete le patate schiacciate.
Ora, la ricetta diceva di prendere un cucchiaio di composto e friggerlo in abbondante olio caldo fino a doratura. Io, per dare a queste crocchette un aspetto da crocchetta classica, ho prelevato un pugno di composto con le mani, l'ho lavorato fino a formare un cordoncino, quindi l'ho passato nel pangrattato e infine fritto.
Scolate le vostre crocchette su carta assorbente per togliere l'eccesso d'olio e servite calde. Sono buonissime!



Eccovi un'idea carina e originale per le vostre feste, che sia una cena della vigilia, un pranzo di Natale o un cenone di Capodanno.
Il gran finale del dessert richiede un preludio che predisponga il palato a gustarlo al meglio. Ed ecco allora questi deliziosi bicchierini di gelatina di clementine, guarniti con gli immancabili e benauguranti chicchi di melagrana che, con le loro note agrumate, fanno da apripista al dolce, qualunque esso sia.


Ingredienti per 8 persone:

500 ml di succo di clementine (ce ne vorranno circa 15)
300 ml di spumante rosé (o Malvasia dolce rosé)
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiaini di agar agar (in alternativa potete usare 15 g di gelatina in fogli)
1 spicchio di melagrana


Se usate i fogli di gelatina, metteteli a bagno in acqua fredda per circa 10 minuti.

Riunite il succo di clementine, lo spumante e lo zucchero in una casseruola e portateli al limite dell'ebollizione, unite quindi l'agar agar (omettendo logicamente il passaggio sopra indicato). Mescolate bene e spegnete.

Distribuite la gelatina in 8 bicchierini e fate raffreddare in frigorifero per almeno 4 ore.

Sgranate lo spicchio di melagrana e guarnite le gelatine con i chicchi prima di servire.



Oggi vi presento ufficialmente il mio nuovo aiuto in cucina: 10Chef di Hotpoint. Sono sempre stata scettica sull'acquisto e sull'utilizzo di questi elettrodomestici. Beh, mi devo ricredere. Da oggi in cucina ho un vero e proprio alleato! Non a caso vi propongo, come prima ricetta, un risotto. Adoro questo piatto ma, come un bambino, ha bisogno costantemente di attenzione, durante tutta la sua cottura. Con 10Chef potete tranquillamente dedicarvi ad altro perchè al risotto pensa lui. Di seguito riporto tutto il procedimento. Buon appetito!

Ah, un'ultimissima cosa! Per questa ricetta devo un ringraziamento particolare a Sabrina per avermi permesso di conoscere questo straordinario elettrodomestico e ad Ambra per avermi portato questo riso caratteristico direttamente dalla magnifica Thailandia.

Ingredienti per 2 persone:

150 g di riso Butterfly Pea Rice Thailandese
100 g di zucca tagliata a dadini
1/2 cipolla
100 g di burrata
100 ml di vino bianco secco
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
400 ml di brodo vegetale
30 g di burro


Procedimento
Inserite la lama standard, aggiungete la cipolla sbucciata e premete "PULSE" per 5".
Togliete la lama e inserite la pala mescolatrice, aggiungete l'olio, inserite il tappo dosatore nell'apposita fessura del coperchio, selezionate il programma 02 e premete il tasto "START" per avviare la cottura.
Al segnale sonoro, a rosolatura ultimata, inserite il riso, la zucca e il vino bianco, e premete il tasto  per procedere con la cottura.
Al segnale sonoro aggiungete il brodo e premete il tasto per procedere con la finalizzazione del piatto.
A fine cottura aggiungete il burro e amalgamate per 1 minuto a velocità 2. Impiattate mettendo un po' di burrata fresca al centro di ogni piatto.

Piatto, cucchiaino e tovaglietta Green Gate

Buongiorno a tutti!!! Come state? Oggi è il 2 dicembre e manca veramente pochissimo al Natale! Per L'Italia nel Piatto ci siamo portati avanti in questa uscita, proponendovi tante meravigliose ricette tipiche regionali, ovviamente a tema natalizio!
Quale rappresentante della Lombardia, vi offro la Bignolata Mantovana, un dolce tipico composto da bignè, cioccolato, zabaione e panna montata. Non essendo originaria di questa splendida città, ho cercato in rete la ricetta originale, ma senza successo. Mi sono quindi arrangiata affindandomi alle ricette di grandi Maestri, come per esempio Luca Montersino che mi ha "aiutata" nella realizzazione dei bignè.
 


A volte capita di inciampare. E succede che a farlo siano gli altri. Magari i tuoi genitori. E tocca a te aiutarli a rialzarsi. E ti accorgi di quanto sono fragili. Di quanto hanno bisogno di te. Di quanto li ami. E ti ritrovi a pregare che tornino a star meglio, quando le preghiere erano un ricordo lontano. Poi ti accorgi di far parte di una bellissima famiglia unita. Lo sapevi, ma ne hai avuto l'ennesima conferma. E con il termine famiglia, intendi quella "allargata" che comprende, oltre ai tuoi fratelli, nipoti, zii, cugini, cognate, ex cognate. Grazie di cuore a tutti e incrociamo le dita!

Dopo un'avventura così, ho dovuto mettermi ai fornelli per scaricare la tensione. Ho voluto preparare qualcosa da portare a casa dei miei per pranzo, così che non si affaticassero in cucina. Ho pensato a queste crêpe, che ho potuto preparare la sera prima; veloci e facili anche grazie all'aiuto della piastra Crêpe Maker della linea Fiesta Collection di Russell Hobbs.


Ingredienti per 6 persone:
180 g di farina d'orzo Molino Rossetto
3 uova
450 ml di latte
250 g di castagne lessate
250 g di ricotta vaccina
200 g di guanciale affettato
1/2 bicchiere di vino bianco secco
100 g di panna fresca
50 g di grana grattugiato
30 g di burro, più quello per la teglia
1 cucchiaio di pangrattato
sale
pepe


Sbattete le uova in una terrina con un pizzico di sale, unite la farina d'orzo e mescolate con una frusta. Versate a filo il latte, sempre mescolando. Fate riposare per 1 o 2 ore.
Accendete la piastra Fiesta Russel Hobbs, posizionando la levetta sul 4. Quando è calda, versatevi un mestolino di pastella, stendetela col rullo apposito inumidito d'acqua e fate cuocere per circa 1 minuto. Con l'apposita paletta, girate delicatamente la crepe e fate cuocere dall'altro lato per un altro minuto. Procedete così fino ad esaurire la pastella.
Rosolate il guanciale con il burro, unite le castagne tritate, fate insaporire e sfumate con il vino; fate evaporare e spegnete. In una terrina mescolate la ricotta, la panna, 40 g di grana, sale e pepe. Unite il composto di guanciale e castagne e mescolate.
Dividete il composto sulle crepe, piegatele a fazzoletto e disponetele su una pirofila imburrata.
Coprite con il grana rimanente, qualche fiocchetto di burro e il pangrattato. Infornate a 200°C per 15'.


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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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