Kucina di Kiara
  • Home
  • Su di me
  • Party recipes
  • Mediakit
  • Dosario
  • collaborazioni

Oggi, nella Kucina di Kiara, si prepara il Pollo alla Cacciatora con patate, ricetta tipica della cucina italiana (più precisamente toscana, ma credo si cucini in ogni regione, ognuna con piccole varianti). Dati i suoi ingredienti a base di carne bianca e verdure risulta essere un piatto economico, ma ricco di gusto. Per questa ricetta, ho usato ingredienti di altissima qualità, tra cui il pollo Greco Carni. La particolarità del loro pollo italiano, sta nel fatto che è allevato all'aperto e senza antibiotici. Scusate se è poco! :-)

1,2 kg di pollo a pezzi Greco Carni
400 g di pomodorini bio BioExpress
80 g di olive nere Citres
1 bicchiere di vino bianco secco (anche se ci vorrebbe quello rosso)
1 spicchio d'aglio orsino BioExpress
1 carota bio BioExpress
1 costola di sedano bio BioExpress
1 rametto di rosmarino
sale
pepe nero  
30 g di alacce (o acciughe) sott'olio Citres
qualche fogliolina di alloro
olio extra vergine di oliva

Per prima cosa preparare il soffritto. Pulire la carota e il sedano e tritali in maniera grossolana. In un tegame mettere un filo di olio e scaldarlo, unire l'aglio pestato e le foglie d'alloro. Per rendere il piatto ancora più saporito aggiungere le acciughe e soffriggere insieme alla carota e al sedano.
Mettere i pezzi di pollo nella casseruola e lasciarli rosolare per qualche minuto, girandoli ogni tanto per renderli omogenei. Aggiungere le olive, lasciarle insaporire per qualche istante, poi bagnare la carne con il vino e lasciare evaporare.
Sgocciolare i pomodorini e aggiungerli al pollo insieme al rosmarino. Aggiustare di sale e pepe e continuare la cottura a fuoco molto basso per 40 minuti circa, di modo che la carne possa restare tenera.
Servire il pollo alla cacciatora ben caldo.


Chi non conosce la storia delle Madeleine? Per noi foodblogger, credo sia quasi obbligatorio l'aggancio a Marcel Proust. Le Madeleine, sono tipici dolci francesi soffici con una caratteristica forma a conchiglia – derivata dallo stampo in cui vengono cotte – e introducono nel libro "Alla ricerca del tempo perduto" il tema della memoria involontaria: mentre ne assaggia una, lo scrittore ricorda quando le mangiava da piccolo, preparate ogni domenica dalla zia Léonie. Nel corso degli anni, la metafora delle madeleine, è diventata una delle più famose della letteratura del Novecento.
In un certo senso mi sento un po' come Proust. Ho un ricordo di me, da piccola, mentre assaggio questi meravigliosi dolcetti. Ovviamente mia madre me li aveva comprati confezionati (lungi da lei queste preparazioni da certosino). Ma il loro sapore...unico... è così che mi è venuta una voglia pazza di cucinarle. Lo stampo ce l'avevo. Mi mancava una ricetta originale, collaudata, perfetta. L'ho trovata dalla regina incontrastata dei dolci, Pinella Orgiana. Inutile dirvi che sono venute perfettissime, con la gobba e tutto il resto...ne ho fatte alcune seguendo la ricetta base e alcune aromatizzate alla liquirizia. Oltre a Pinella, è d'obbligo citare un'altra fonte (alla quale chiedo nuovamente e pubblicamente scusa per averla omessa inizialmente) per me fondamentale per questa ricetta. Grazie a Lili Madeleine per i "trucchetti" sulla realizzazione perfetta, senza i quali non sarei riuscita a fare le madeleine a regola d'arte.


Ricetta base infallibile:

150 g di farina 00
125 g di burro morbido
150 g di zucchero
2 uova grandi
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito chimico non vanigliato
1 cucchiaino di olio di semi

Montare le uova con lo zucchero, fino a ottenere una spuma soffice.
Setacciare la farina insieme al lievito, aggiungerla al composto di uova poco per volta, mescolando bene. Incorporare il burro molto morbido, il cucchiaino di olio di semi (un trucchetto che arriva direttamente da Philippe Conticini - il fondatore de la Patisserie des Reves - che servirà a conferire ancora più morbidezza, soprattutto se pensate di conservarle anche nei giorni successivi) e il latte. A questo punto, inserire l’ingrediente prescelto per aromatizzare l’impasto (io ho preparato metà impasto aggiungendo un cucchiaino di liquirizia in polvere).
Lasciar riposare l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti. Attenzione, questo passaggio è fondamentale per la riuscita perfetta dei dolcetti. Il mio consiglio è di lasciare l'impasto anche tutta la notte in frigorifero (basta prepararlo il giorno prima) per via dello shock termico. Già, il fatidico shock termico vi aiuterà a veder crescere la famosa cupoletta. Anzi, per dirla tutta, il trucchetto sta nell’imburrare e infarinare lo stampo, quindi nel metterlo in frigorifero fino al momento della distribuzione dell’impasto. Dopo di che via subito in forno.
Ma facciamo un passo indietro.
Versare un cucchiaino di impasto in ogni impronta. Infornare ad alta temperatura, 200-220°C a seconda del forno, per circa 3-4 minuti. Ciò crea un'ulteriore shock termico (sempre lui) che consente il rigonfiamento ottimale del dolcino. Tuttavia, dopo tale tempo occorre diminuire la temperatura fino a 170-180°C per continuare la cottura per altri 3-6 minuti. Ognuno, regoli temperature e tempi di cottura a seconda del proprio forno.
A cottura ultimata, estrarre le madeleines e farle raffreddare su una griglia.




Direttamente da una ricetta dello chef Daniel Canzian, eccovi un primo piatto semplice, quasi elementare, a patto che vengano usati ingredienti di prima qualità.
Piccola postilla sui pistacchi, ritenuti erroneamente grassi. O meglio, è risaputo che la frutta secca fa bene alla salute, ma fa anche ingrassare e si rimane così in dubbio se mangiarla, quale scegliere e quanta mangiarne. I pistacchi sembrano conciliare linea e piacere, e questo “oro verde” è stato riconosciuto per il suo ruolo nella gestione del peso, la salute del cuore, il controllo della pressione sanguigna, il potere antiossidante e la salute degli occhi. Penso possa bastare, no?

 

Ingredienti per 4 persone:

320 g di linguine ai legumi Pasta Armando
4 cucchiaini di olio extravergine di oliva
una presa di pepe nero macinato fresco
80 g di pecorino romano abbastanza giovane grattugiato fresco
100 g di pistacchi Sciara La Terra del Pistacchio 
un pizzico di sale

Saltare in padella con sale, senza olio, i pistacchi.
Cuocere in acqua bollente salata le linguine ai legumi. Recuperare poca acqua di cottura ed emulsionare con parte del pecorino ed una presa di pepe macinato. Tenete questa salsina a bagnomaria, fino al momento dell'utilizzo.
Scolate le linguine, condirle in padella con la salsa precedentemente ottenuta, l’olio e dell’altro pepe (tutto a crudo).
Saltare leggermente le linguine quindi stenderle sui piatti, cospargervi sopra i pistacchi e spolverare di pecorino.





Spesso, in tempi passati, ho usato il blog come una sorta di diario. Non proprio segreto, anche se so che gli affari miei non andrete a dirli a nessuno. A volte, però, mi è proprio necessario confidarvi i miei pensieri. Tipo che nel corso degli anni mi sono costruita un muro. Un grande muro attorno. Il problema è che poi, a forza di costruirlo, sono diventata io stessa il muro. Un muro che si può percorrere, ma non oltrepassare. Forse, uno dei miei tanti problemi, è che non chiedo niente a nessuno ma ho bisogno di tutti. Ho sempre cercato di non deludere gli altri, di non essere un peso o una preoccupazione. A volte però è diffcile. Si, diffcile...
Va beh, basta tediarvi...
Passiamo a cose più golose, dolci e facili da fare e da dire.
Oggi vi posto la ricetta di una crostata davvero molto buona, dai sapori particolari ma armonici. E' partita con l'essere una semplice crostata di mele, ma poi ha voluto contraddistinguersi dalle altre. Quindi aggiungi le nocciole, per nascondere le magagne del bordo. Poi una Fiordifrutta tutta nuova come base, su cui adagiare le fettine di mela. E qualche zuccherino argentato vuoi non metterlo, mi ha detto Iris? Così abbiamo creato una crostata fashion, come piace a lei (e alla mamma).


Per la base di pasta frolla:
250 g burro
250 g zucchero semolato
100 g uovo intero
240 g farina integrale
240 g farina 00
10 g di lievito chimico
3 g sale
1 bacca di vaniglia 


Vi serviranno inoltre:
3 mele rosse Gala BioExpress
1 limone BioExpress
300 g di Fiordifrutta Mandarino e Curcuma Rigoni di Asiago
100 g di nocciole tritate
zuccherini colorati (facoltativi)

Per prima cosa preparate la frolla (anche la sera prima). In planetaria con lo scudo lavorare il burro morbido con lo zucchero semolato e i semi della vaniglia. Unire velocemente le uova con il sale, e per ultimo, le farine precedentemente setacciate con il lievito. Appena il composto risulterà omogeneo formare una panetto, avvolgerlo nella pellicola, e far riposare in frigorifero.

Lavare le mele, tagliarle in quarti, togliere il torsolo e tagliarle a fettine, senza sbucciarle. Per non farle annerire, adagiatele in una ciotola spremendovi sopra il succo di un limone.

Stendere la frolla a uno spessore di 3/5 mm e foderare lo stampo (per me uno da 28 cm con il fondo amovibile) precedentemente imburrato. 

Coprire con uno strato generoso di confettura biologica Mandarino e Curcuma. Adagiare delicatamente le fettine di mele, disponendole a raggiera.

Infornare in forno caldo a 180°C per 40 minuti circa.

Estrarre dal forno, far raffreddare, quindi decorare il bordo con la granella di nocciole e, se vi piacciono, una pioggia di zuccherini argentati.




 


Pasta e cavoli. Un matrimonio perfetto in cucina. Le ricette non si contano...cappuccio, cavolfiore, broccoli...i condimenti a sorpresa sono pronti per essere maritati. Ed ecco che arrivano gli Spaghetti ai quattro cavoli...




Ingredienti per 4 persone:

350 g di spaghetti Pasta Armando
150 g di broccolo romanesco Bioexpress
100 g di cavolo cappuccio rosso Bioexpress
100 g di cavolo cappuccio bianco Bioexpress
150 g di broccoletti Bioexpress
4-5 filetti di pomodorini secchi Citres
1 limone non trattato Bioexpress
1 cipolla rossa Bioexpress
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
2 cucchiai di mandorle sfilettate
olio extra vergine di oliva
fiocchi di peperoncino
sale

Affettate sottilmente tutti i tipi di cavolo e riducete in piccole parti i broccoli.
Sbucciate e affettate la cipolla rossa, conditela con una presa di sale, l'aceto e lasciatela macerare per 5 minuti. Unite il cavolo rosso, mescolate e lasciate riposare ancora per qualche minuto.
Cuocete gli spaghetti al dente.
Intanto, in un'ampia padella saltapasta, versate 3 cucchiai di olio e fatevi soffriggere la cipolla con il cavolo rosso e i pomodorini secchi ridotti a tocchetti per 2 minuti.
Aggiungete tutti gli altri cavoli e cuocete a fuoco vivace, mescolando, per qualche minuto, quindi salate.
Scolate gli spaghetti e ripassateli nella padella con il condimento.
Togliete dal fuoco e grattugiate sulla pasta la scorza del limone, unite una presa di peperoncino e un giro d'olio.
Servite con le mandorle leggermente tostate.



Eccoci con l'uscita di novembre de L'Italia Nel Piatto. Mannaggia, siamo già quasi a fine anno. Come vola il tempo. Per questo mese abbiamo pensato di proporvi un tema attinente al periodo: "Colori e Sapori d'Autunno". Per la Lombardia mi è venuto in mente questo piatto, legato ai miei ricordi d'infanzia. Una crema deliziosa avente la zucca come protagonista, accompagnata dalla nota croccante e amarognola degli amaretti. Tipici lombardi ci sono quelli di Saronno e i famosi amaretti Gallina di Sant'Angelo Lodigiano.


Ingredienti per 4 persone:

600 g di zucca preferibilmente mantovana (al netto dello scarto) BioExpress
200 g di patate (preferibilmente a pasta bianca) Bioexpress
1 litro di brodo vegetale
1 spicchio d'aglio Bioexpress
1 rametto di rosmarino
3 cucchiai di panna fresca (facoltativa)
12 amaretti di Saronno
sale
pepe
olio extravergine di oliva

Pulite, sbucciate e tagliate a cubetti sia la zucca che le patate.
In una pentola capiente rosolate due cucchiai di olio extravergine di oliva con lo spicchio d'aglio e il rametto di rosmarino. Appena l'aglio imbiondisce toglietelo, insieme al rosmarino, e aggiungete i dadini di patata e di zucca. Salate leggermente.
Versate il brodo vegetale, coprite quasi completamente la pentola con il coperchio, e cuocete per circa 30 minuti. Frullate con il mixer ad immersione e, se gradite, aggiungete i 3 cucchiai di panna fresca. Otterrete un primo piatto ancora più ricco.
Se preferite una consistenza maggiormente densa, prolungate la cottura per altri cinque minuti o, all'occorrenza, aggiungete un cucchiaino di fecola di patate, stemperata in poca acqua. Regolate di sale se necessario. Lasciate riposare per 5 minuti a fuoco spento.
Servite mettendo in ciascun piatto 3 amaretti tritati grossolanamente, una macinata di pepe nero e un goccio di olio extra vergine d'oliva a crudo.



E ora vediamo cos'hanno cucinato di buono le altre regioni:

Valle d’Aosta: Zuppa di castagne
Piemonte: Torta Monferrina
Liguria: Torta di scorzonera alla finalese
Lombardia: Crema di zucca e amaretti
Veneto: La mosa, zuppa di zucca e farina gialla
Friuli Venezia Giulia: Pan Zal - Pane giallo alla zucca con fichi, uvetta e semi di finocchio
Emilia Romagna: Torta di castagne dell’Appennino Modenese
Toscana: Manafregoli della Garfagnana
Umbria: Sedano nero di Trevi ripieno
Lazio: Minestra coi broccoli
Abruzzo: Funghi Porcini all’Abruzzese
Molise: Timballo di cicoria e formaggio al forn 
Campania: Zuppa di fagioli e castagne
Puglia: Funghi Cardoncelli con patate al forno
Basilicata: Cavatelli con broccoli
Calabria: Tiella alla Silana
Sicilia: Zucca in Agrodolce
Sardegna: Su Spinu
Post più recenti Post più vecchi Home page

About me

About me

SUBSCRIBE & FOLLOW

I PIù LETTI

  • Brownies pere e cioccolato
  • Scendiletto alle fragole e pistacchio
  • Asparagi al forno con prosciutto e pecorino
  • Pane azzimo integrale
  • Picanha al forno in crosta di sale bianco e nero

Categorie

ad Agosto Albicocche Albumi Alici Amaretti ananas Anguria Antipasti aprile Arancia Aringhe Asparagi Avena Avocado Baccalà Banane Barbabietole Bietole birra Biscotti blog bottarga Broccoli Cacao CacoMela Caffè Carciofi Cardamomo Carote Castagne Cavoletti Bruxelles Cavolfiore Cavolo cappuccio rosso Cavolo nero Ceci Cetrioli ciliegie Cime di rapa Cioccolato cipolle clementine Cocco Cocotte Colazione Concorsi Conserve Contorni Cozze Crauti Crostate Crudismo Cucina internazionale Cucina Lombarda Cucina Regionale curcuma curry Datteri Daycon Dessert dicembre Dolci drink Eventi Fagioli Fagiolini Farro Fave febbraio Fichi Finger Food Finocchi Fiori Formaggi Fragole Frangipane Friggitelli Frutti di bosco Funghi Gamberi Gelato gennaio ginepro giugno Gnocchi Granchio Indivia Insalate Lamponi Latte Lavanda Lenticchie Lievitati light Limone low-carb luglio maggio Mandorle mango Maracuja Marzo Mascarpone Matcha melagrana Melanzane Mele Melone Menta Merenda Mirtilli More Nocciole Noci novembre Nutella olive Ortiche Orzo ottobre Pancetta Pane Paprica Pasta di salame Pasta fredda Pasta fresca Patate Peperoni Pere Pesce Pesche Piatti unici Piselli Pistacchio Pizze e Focacce Polenta Pollo Pomodoro Pompelmo porri Porro Preparazioni base Primi piatti Prosciutto prugne Quinto quarto Rabarbaro Radicchio Ravanelli Ribes Ricette per bambini Ricotta Riso freddo Riso soffiato Risotti Rucola Salmone salse Salsiccia Sambuco Secondi piatti Sedano Sedano rapa Semi di chia Semi di papavero Semi di zucca Semi vari Sesamo settembre Sfizi Sgombro speck Spinaci Street Food Tacchino Taccole Tartufo Tea Tonno Topinambur Torte Torte salate Uova Uva Varie Vegetariano e Vegano verza Vongole yogurt Zafferano Zenzero Zucca Zucchine Zuppe e Vellutate
Powered by Blogger.

L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né  risponde di  quelli eventualmente  installati da terze parti ai quali  non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della  privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e  l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014  [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere   periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità  dei  materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un   prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i   diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono   di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo   di alcuna foto  in siti o in spazi non espressamente autorizzati da  me.

Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

Cerca nel blog

Archivio

  • ►  2025 (14)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2024 (33)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (3)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2023 (59)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (4)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2022 (72)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2021 (89)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2020 (104)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2019 (87)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (7)
  • ▼  2018 (83)
    • ►  dicembre (7)
    • ▼  novembre (6)
      • Pollo alla cacciatora con patate
      • Madeleine e tutti i trucchi per una realizzazione ...
      • Linguine ai legumi cacio, pepe e pistacchi
      • Crostata di mele con nocciole e confettura di mand...
      • Spaghetti ai quattro cavoli
      • Crema di zucca e amaretti
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (6)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2017 (89)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (8)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (10)
  • ►  2016 (146)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (13)
    • ►  agosto (13)
    • ►  luglio (15)
    • ►  giugno (15)
    • ►  maggio (14)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (13)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2015 (116)
    • ►  dicembre (10)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (11)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (8)
    • ►  giugno (10)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (12)
    • ►  febbraio (10)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2014 (81)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (5)
    • ►  luglio (9)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (6)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2013 (73)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (6)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (6)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2012 (94)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (9)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (7)
    • ►  luglio (7)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (11)
    • ►  febbraio (7)
    • ►  gennaio (13)
  • ►  2011 (116)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (13)
    • ►  maggio (11)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (10)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2010 (61)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (12)
    • ►  ottobre (13)
    • ►  settembre (12)
    • ►  agosto (8)
    • ►  luglio (8)

kucinadikiara

Login | Privacy & cookies | Graphics Sara Bardelli

Copyright © Kucina di Kiara. Designed by OddThemes