Kucina di Kiara
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Eccovi una ricetta davvero golosa e facilissima da realizzare! Tre soli ingredienti per una montagna di sapore!

ricetta per circa 15 biscotti:

180 g di crema di pistacchio Sciara - La Terra del Pistacchio
150 g di farina 00
1 uovo a temperatura ambiente


Per farcire:
150 g di crema di pistacchio Sciara - La Terra del Pistacchio


Lavorate in una ciotola la crema di pistacchio, la farina e l'uovo. Dovrete ottenere un impasto omogeneo che farete riposare in frigorifero per 20 minuti coperto con pellicola.
Trascorso il tempo di riposo, prelevate l'impasto e formate delle piccole palline che modellerete con le mani per formare delle "noci". Disponete le palline così ottenute su una teglia rivestita di carta forno. Con l'indice della mano praticate una leggera pressione al centro di ogni pallina. Cuocete i biscotti nel forno, preriscaldato a 160°, per 15 minuti.
Sfornate e fate raffreddare. Intanto trasferite la crema al pistacchio in un sac-à-poche con bocchetta a stella e decorate ogni pistacchiotto con un ciuffo di crema nell'incavo.

 

Attenzione: Piatto fortemente afrodisiaco!

Ahahaha, scherzi a parte (anche se di scherzi qui non ce ne sono), il piatto di oggi è davvero una bomba per queste cene d'estate. Facile da preparare, vi conquister, ne sono certa! Il sapore fruttato della fragola si sposa benissimo con gli altri ingredienti. E tornando alla frase di apertura, dovreste sapere che gli asparagi e le fragole sono alimenti fortemente afrodisiaci, quindi per una cenetta romantica a due, direi che è perfetto!


Ingredienti per 2 persone:

100 g di riso venere
100 g di asparagi bianchi Bioexpress
100 g di fragole Bioexpress
100 g di gamberetti sgusciati e puliti precotti
la buccia grattugiata di 1/2 lime e il suo succo filtrato
sale
pepe
olio extra vergine di oliva fruttato

Cuocete il riso venere in una pentola con abbondante acqua salata per 35/40 minuti. Scolatelo e passatelo sotto il getto dell'acqua fredda. Ponete in una ciotola e lasciate da parte.

Lessate gli asparagi, dopo averli lavati e mondati, in acqua leggermente salata, per circa 10-15 minuti quindi tagliateli a tocchetti.

Lavate, mondate e tagliate le fragole a tocchetti.

Riunite fragole, gamberetti e asparagi nella ciotola insieme al riso, aggiungete la buccia grattugiata del lime, il suo succo, un giro d'olio extra vergine di oliva, aggiustate di sale e pepe e servite.


Difficilmente posto ricette con secondi piatti a base di carne. Ma me le avete chieste in tanti, quindi sto cercando di esaudire i vostri desideri, benchè non sia una portata a me consona. Ho pensato di proporvi questo piatto davvero gustoso. L'idea me l'ha data la Gianna.

Ingredienti per 4 persone:
600 g circa di filetto di maiale
1 piccolo mazzo di asparagi freschi Bioexpress
3 scalogni
50 g di grana padano in scaglie
100 g di pancetta coppata a fettine
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco secco
brodo di carne qb
sale
pepe

Pulisci gli asparagi e tuffali in una capiente casseruola colma d’acqua bollente salata. Falli cuocere per alcuni minuti, fino a quando saranno diventati teneri, ma non troppo. Taglia gli scalogni a spicchi.
Stendi il filetto di carne e taglialo a libro quindi massaggialo con l'olio extra vergine di oliva, sale e pepe. Adagialo sopra la pancetta disposta in modo tale da ricoprire tutto il filetto, con le fettine leggermente accavallate l'una con l'altra. Metti al centro il grana in scaglie e ricopri con il mazzetto di asparagi. Arrotola il tutto e lega saldamente con lo spago da cucina.
Disponi la carne e gli scalogni a spicchi in una pirofila unta d'olio, bagna con il vino bianco e un poco di brodo. Cuici in forno caldo a 180°C per 35 minuti.

Estrai la carne dal forno e frulla la salsina che si sarà formata con gli scalogni. Taglia il filetto a fette spesse circa 2 cm e nappale con la salsa agli scalogni.



Quando ero piccola, capitava che mia madre comprasse bistecche non proprio tenere. Capita anche oggi. Ti fidi del macellaio, ma può succedere che il pezzo di carne aquistato, non sia così scioglievole in bocca come in realtà doveva essere. Ecco allora subentrare l'arte dell'arrangiarsi. Mia mamma trasfromava solette di scarpe in gustose pietanze. Le chiamava pistecche alla pizzaiola. Le preparate anche voi? Con lo stesso procedimento, oggi voglio proporvi invece questa pasta alla pizzaiola. Io ho usato la chitarra, ma uno spaghetto comune ci sta più che bene.


Ingredienti per 4 persone:

400 g di spaghetti alla chitarra Pasta Armando
8 filetti di alici sott'olio
1 spicchio d'aglio Bioexpress
1 cipolla piccola dorata Bioexpress
400 g di polpa di pomodoro
80 g di olive leccino denocciolate Citres
2 cucchiai di capperi Citres
2 rametti di origano
olio d'oliva extravergine
peperoncino piccante
sale

Tritate finemente la cipolla, sbucciate e spremete l'aglio. Soffriggete entrambi in una casseruola dai bordi alti con 4 cucchiai d'olio e cuocete finché la cipolla diventerà trasparente.
Unite le alici spezzettate e stemperatele nel soffritto fino a quando si saranno sciolte. Aggiungete la polpa di pomodoro e un mestolo d'acqua calda. Cuocete con coperchio per circa 15 minuti. Aggiungete quindi le olive e capperi, fate restringere il sugo a pentola scoperta, profumatelo con l'origano sbriciolato al momento e un pizzico di peperoncino. Mescolate e regolate di sale. Lessate gli spaghetti alla chitarra in acqua bollente salata, scolateli al dente e conditeli con il sugo e un filo d'olio crudo.

Quando ho letto questa ricetta sul profilo Instagram di Ilaria, alias La Piccola Quaglia, mi si è aperto un mondo. Avevo letto qualcosa a proposito di questo gelato a base di banana ma, sinceramente, non ho mai creduto nel suo successo. Invece, ammirando le foto postate dal genietto, ho dovuto ricredermi. Non solo il gelato è strabuono, cremoso e goloso, ma è pure light, a base di frutta e talmente versatile che lo può mangiare chiunque. Celiaci, vegani e intolleranti al lattosio. Non smetterò mai di ringraziarti cara Ilaria!

La mia versione prevede latte ma lo potete sostituire con latte di mandorla o di riso.

Ingredienti per 8-10 persone:
6 banane mature Bioexpress
100 g di fragole biologiche Bioexpress per il topping
300 g di Fiordifrutta alle fragole e fragoline di bosco Rigoni di Asiago
3 cucchiai di zucchero
1 bicchiere di latte (a vostra scelta)

Sbucciate le banane e tagliatele a fettine. Riponetele in un sacchetto per alimenti o in un contenitore e mettetele in freezer a congelare. Fatelo il giorno prima.

Riducete in purea le fragole. 

Mettete le banane congelate in un robot da cucina munito di lame, unitevi lo zucchero, il latte e la Fiordifrutta e avviate. Otterrete in pochi minuti una crema gelato.

Servite subito decorando con il topping alla fragola e qualche meringa o riponete in freezer.

Prima di mangiarlo, lasciatelo almeno una decina di minuti fuori dal congelatore per renderlo di nuovo morbido e cremoso!

Note:
Al posto della Fiordifrutta ovviamente potete utilizzare un gusto a vostra scelta. Le varianti sono davvero tante. Se preferite usare solo frutta, potete utilizzare purea di fragole, oppure lamponi, kiwi (come ha fatto Ilaria). La prossima volta vorrei provare a usare la Nocciolata! Vi saprò dire...

L'insalata di rucola, patate e fagiolini con crema alle noci è una ricetta tratta dal libro di cucina Vegetariana di Martha Stewart. Si tratta di una non ricetta in realtà, tanto è semplice. Ma è talmente buona che ho pensato vi avrebbe fatto piacere condividerla con me.

Ingredienti per 4 persone:

1 cucchiaio di aceto di vino bianco

1 cucchiaio di yogurt greco (o bianco light se preferite)

1 cucchiaino di senape di Digione

20 g di noci tritate grossolanamente

1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva delicato

350 g di patate pulite, pelate e tagliate a tocchetti Bioexpress

100 g di fagiolini freschi spuntati Bioexpress

60 g di rucola mondata

Sale e pepe qb

In una ciotolina sbattete insieme con una frusta l'aceto, lo yogurt, la senape e le noci tostate. Regolate di sale e pepe. Versate l'olio a filo, sbattendo con una frusta fino a ottenere un'emulsione.
Fate bollire dell'acqua salata in una pentola. Aggiungete le patate e fatele cuocere finché saranno tenere, per circa 10 minuti. Con una schiumarola, traserite le patate in uno scolapasta. Riportate a bollore la pentola con l'acqua e buttate i fagiolini nell'acqua bollente e fateli cuocere finché saranno teneri.
Scolateli e tagliateli a pezzetti.
Sistemate la rucola, le patate e i fagiolini su un vassoio, salate e pepate.
Irrorate con il condimento, mescolate per distribuirlo bene e servite.


 

 
Come vi ho scritto qualche tempo fa, adoro leggere libri e tra questi, ovviamente, non mancano quelli di cucina. Spazio dai libri easy della Parodi fino ad approdare a letture più complicate ma, allo stesso tempo affascinanti, come "Il Giappone in cucina" di Graziana Canova Tura. Questo testo mi ha letteralmente rapita, sia per il suo modo fluido di scrivere sia per la descrizione delle ricette orientali. Appaiono quasi a portata di mano, anche se non sempre è così. Tra le varie preparazioni, oggi voglio farvi conoscere la sua versione di Tèmpura (si, con l'accento sulla e anche se noi occidentali lo mettiamo sempre sulla u).

Questa pastella va preparata subito prima di iniziare la frittura e ci sono due possibili metodi da seguire (per i miei fiori di zucca ho scelto il secondo). 

1° metodo con il tuorlo d'uovo: metterlo in una ciotola, batterlo poco con i bastoncini e versarvi sopra 1 tazza scarsa di acqua ghiacciata (anche minerale frizzante), mescolando. Unire la farina in un colpo (1 tazza) e mescolare pochissimo, lasciando i grumi che non si fossero sciolti. È bene disporre il contenitore con la pastella su cubetti di ghiaccio, in un altro recipiente più grande, perché resti ben fredda.

2° metodo: versare in una ciotola 1 tazza scarsa di acqua ghiacciata (o birra) e unire d'un colpo la farina (1 tazza), mescolando pochissimo, come sopra. 

Viene assicurato che è sufficiente sbattere poco tutti gli ingredienti (anche con una frusta se non si hanno i bastoncini da cucina) fino a ottenere un composto liquido ma pieno di bolle d'aria (chiamate pin) e grumoso. 

La cosa che mi ha fatta sorridere è che si deve lasciare la pastella così poco amalgamata, roba da far rizzare i capelli in testa a un cuoco occidentale. Ma questo è il segreto del tenpura. 

E ora passiamo alla cottura. Far scaldare a 170° C 1/2 pentola di olio di arachidi con qualche goccia di olio di sesamo (se si usa la pentola cinese wok, ottima per i fritti, questa va riempita per due terzi). Per capire quando l'olio ha raggiunto la giusta temperatura è sufficiente farvi cadere con la punta di un bastoncino una goccia di pastella: deve scendere fino a metà dell'olio e poi risalire alla superficie. Se la pastella va a fondo o resta a galla la temperatura non è quella appropriata.

Intingere nella pastella i fiori di zucca (o altra verdura o pesce o gamberi) e, poco per volta, farli scivolare nell'olio muovendoli delicatamente con i bastoncini (o le pinze) mentre friggono ed estrarli prima che coloriscano troppo.

E' importante friggere poche cose per volta altrimenti la temperatura dell'olio si abbassa. Tenere poi in caldo in forno fino a che tutto è pronto.

 

Cuciniamo il pesce, ecco il titolo del tema di questo mese di giugno proposto da L'Italia nel Piatto. Lo ammetto (lo avrete capito), il pesce rimane il mio punto debole in cucina. Adoro mangiarlo ma non mi piace proprio cucinarlo. Sarà per via della zona in cui abito, non lo so. Lo trovo anche difficile da impiattare e fotografare. Questa premessa per scusarmi e pararmi un pochino le spalle se la mia proposta potrebbe apparirvi scontata. Ma una cosa è certa: è facilissima e veloce da preparare ma, soprattutto, gustosissima.

Ingredienti per 4 persone:

4 filetti di pesce persico di lago

100 g di Casera ridotto a fettine sottili

150 g di salsa di pomodoro

100 g di farina bianca

1 spicchio d'aglio

1 bicchiere di grappa al ginepro

burro qb

olio extra vergine di oliva Laghi lombardi Dop

timo qb

sale

Polenta per accompagnare il piatto

Stendere i filetti di pesce persico sul tavolo e salarli un poco. Se troppo grandi, dividerli in due per il lungo. Ricoprirli con fettine di formaggio Casera, arrotolare e fermare con uno stuzzicadenti. Infarinare i rotolini così ottenuti.

In una padella, scaldare bene un pochino di olio insieme al burro e allo spicchio d'aglio, togliere quest'ultimo e rosolare gli involtini, da entrambi i lati, infine fiammeggiare con la grappa.

Aggiungere la salsa di pomodoro e il timo, aggiustare di sale e cuocere per circa 20 minuti (il tempo di cottura dipende dalla grandezza dei vostri involtini).

Servire con polenta.




E ora vediamo cos'hanno preparato le altre regioni:

Valle d’Aosta: Il pesce nelle ricette valdostane e la zuppa saporita
Piemonte: Acciughe al Verde alla Piemontese
Liguria: stoccafisso agli agrumi
Lombardia: Involtini di persico di lago al Casera
Trentino-Alto Adige: “El Sisam” - pesce aromatizzato
Veneto: Il pesce nella cucina veneta
Friuli-Venezia Giulia:
Emilia-Romagna: Alici marinate a caldo
Toscana: Totani ripieni

Marche: Insalata di farro, ceci e gamberetti rosa dell’Adriatico
Umbria: Trota arrosto - Ricetta tipica umbra
Lazio: Calamari alla Portodanzese
Abruzzo: Sogliole alla giuliese
Molise: Fusilli con ragù di pescatrice ripiena
Campania: Accio e baccalà
Puglia: Orata alla pugliese
Basilicata: Pasta con il baccalà

Calabria: ‘Nzalata ‘e stoccu alla calabrese
Sicilia: Parmigiana con Pesce Spada
Sardegna: Zarrettu frissu
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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