Kucina di Kiara
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Chi mi conosce bene, sa della mia avversione per Peppa Pig. Sa che se la incontrassi per strada, non ci penserei due volte ad investirla. Per chi non la conoscesse, si tratta di una maialina decisamente antipatica con la testa enorme a forma di phon. Il suo creatore però deve essersi fatto le palle d'oro con questo cartone animato demenziale. Scusate lo sfogo, so che demenziale non è la parola adatta...è semplicemente...semplice, basilare, adatto a bimbetti piccini piccini. Solo che se uno si guarda, TUTTE LE SERE, la maratona di Peppa (che consiste nel vedere gli stessi, identici episodi dalle 20,10 alle 22), dopo un po' sbotta. Per fortuna esiste la parodìa della maiala...su YouTube abbiamo trovato PotaPig! Uno spasso! Come questi muffins...

Ingredienti per 20 muffin medi:

210 g di farina 00

50 g di farina di cocco

10 g di lievito per dolci

210 g di zucchero semolato

70 g di cacao in polvere

3 uova grandi

150 ml di latte

130 g di burro fuso

un cucchiaino di estratto di vaniglia home-made

30 g ca. di cioccolato fondente tritato

1 pizzico di sale



Preriscaldate il forno a 180°C.

In una terrina capace setacciate la farina, lo zucchero, il lievito, il cocco, il cacao e il sale.

In un altro recipiente sbattete le uova con il latte, il burro fuso, l’estratto di vaniglia. Unite le due misture, secca e liquida, mescolando velocemente e solo per amalgamare. Aggiungete il cioccolato a pezzetti.

Mettete gli appositi pirottini all’interno di ogni buco della teglia per muffin; riempiteli a metà e mettete in forno per 20’. A cottura ultimata lasciate riposare qualche minuto prima di sformare. Trasferite i muffin su di una griglia a raffreddare. 

 



Questa era la ricetta di "scorta" preparata in occasione del concorso "Io Chef". Avevo paura che le foto fatte per gli gnocchetti di ricotta al ragù di gallinella e melanzana rossa (ricetta con la quale ho partecipato al concorso) non fossero venute come volevo, quindi mi ero portata ai ripari con questo piatto. E' stata dura scegliere tra le due. Entrambe buonissime. Questa forse un po' più particolare, vista la presenza di pesce crudo, ma non per questo meno squisita.

Ingredienti per 4 persone:
250 g ca. di patate
200 g di polpa di rombo*
1 melanzana rossa di Rotonda Dop
4 pomodori secchi di Tolve
50 g di verde di zucchina
30 g di carota
pane di Matera IGP
1 limone
semola di grano duro
erba cipollina
olio extravergine di oliva Majatica
olio di semi di arachide per friggere
sale
*Faccio una precisazione perché non so da voi come siano messi i vostri pescivendoli di fiducia. Il mio, per avere un rombo sfilettato, ha voluto una settimana di preavviso perché pare che sfilettare questo meraviglioso pesce, sia opera da certosini…questo solo per avvisarvi in modo che vi sappiate regolare sui tempi…inoltre, prima di essere consumato crudo, va congelato per almeno 24 ore.

Sbucciate le patate e tagliatele a rondelle sottili. Mettetele poi in una larga ciotola con acqua fredda (la mia vecchia zia diceva di aggiungere anche una bella manciata di sale grosso, vedete voi) a spurgare per circa un’ora: in questo modo perderanno l’amido e in cottura diventeranno più croccanti.
Battete con il coltello la polpa del rombo, conditela con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva Majatica, 5-6 fili di erba cipollina tritati, il succo del limone e un pizzico di sale. Coprite e fate marinare in frigorifero per almeno un’ora.
Tagliate il pane di Matera a fette, e ogni fetta tagliatela a metà. Infornate a 200°C per qualche minuto, giusto il tempo di asciugarsi senza prendere troppo colore.
Spuntate e affettate sottilmente una melanzana rossa di Rotonda. A differenza della melanzana comune non annerisce anche dopo diverse ore dal taglio. Infarinatele abbondantemente con la semola.
Scaldate abbondante olio di arachide e friggete le patate, scolate e ben asciugate, e le melanzane.
Tagliate a brunoise (dadini di 2 mm) la carota e il verde della zucchina.
Premete leggermente il rombo per far perdere il liquido di marinatura e mescolatelo con la brunoise di verdura.
Disponete su ogni fetta di pane ¼ del battuto di rombo, coprite con un pomodoro secco “Ciettaicale” di Tolve e completate con le chips di patate e melanzane.
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Iris è in fase creativa. A 19 mesi suonati sta scoprendo l’utilizzo dei pastelli, pennarelli e simili a discapito della nostra povera casa. Già, perché ogni cosa (e quando dico OGNI COSA intendo proprio OGNI COSA) è per lei una tela bianca da imbrattare. Per l’amor del cielo, sono felice di avere in casa un’artista che riprenda le orme della mamma, però, magari, piccola mia, sfoga il tuo estro sui fogli che la famiglia finanzia e NON sui pavimenti, sulle ante immacolate della MIA bella e bianca (una volta) cucina, sui tavolini di cristallo acidato (agrhdgah!) ecc…ecc… e non ha ancora scoperto le pareti!!! Non diciamoglielo, mi raccomando….

Frolla al cacao senza uova 
100 g di cacao aromatico
250 g di farina  00
165 g di burro
6 g di lievito
150 g di zucchero
100 g di latte
Impastate dapprima il burro con lo zucchero fino ad ottenere una pomata; aggiungete poi gli ingredienti secchi: la farina, il cacao, il lievito (che serve ad ammorbidire la frolla che, altrimenti, senza la presenza delle uova, risulterebbe troppo croccante). Assemblate il tutto aiutandovi con il latte. Fate riposare in frigorifero per almeno 2 ore (meglio se di più). Trascorso il tempo necessario stendete la frolla aiutandovi con un mattarello e formate i vostri biscotti. Infornate a 175°C per circa 15’.



…il filo sottile che tiene insieme due persone.
…il filo di tutto quello che le tiene collegate anche quando sono lontane.
Anche quando non si vedono e non si parlano.
…è un filo sottile, senza limiti che si estende attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e lo attraversano.
…con te il filo che ci collega sembra sempre sul punto di spezzarsi: senso di vuoto che mi cresce intorno e mi spreme sui timpani e mi risucchia l’aria dai polmoni e mi impedisce di stare ferma in un punto.
Quando hai/ho provato a rompere questo filo, mi sono trovata in caduta libera attraverso il senso delle cose. Questo filo fatto di domande e di risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini. E differenze.
tratto dal romanzo di Andrea De Carlo - "Pura vita"

SCHIACCIA alla CAMPIGLIESE con frutta
Ingredienti per 8 persone:
300 g di farina 00
3 uova
200 g di zucchero semolato
200 g di strutto
1 limone non trattato
una manciata di gherigli di noce
50 g di pinoli (io non li avevo e li ho sostituiti con 50 g di pesche gialle disidratate)
burro e farina per lo stampo
sale
Setacciate la farina sulla spianatoia, spargetevi sopra 175 g di zucchero e un pizzico di sale e mettete al centro 150 g di strutto. Amalgamate un po’ di farina allo strutto con la punta delle dita, poi aggiungete le uova, la scorza grattugiata del limone, le noci, i pinoli (nel mio caso la frutta) e lavorate fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare per almeno mezz’ora in frigorifero.
Stendete l’impasto sul piano di lavoro formando con le mani un disco di circa 22 cm; trasferitelo in una teglia di 24 cm unta con il burro e infarinata. Tiratelo fino a coprire tutta la teglia, pizzicate la superficie con le dita e ultimate con lo strutto rimasto a fiocchetti e il resto dello zucchero.
Cuocete la schiaccia nel forno caldo a 180°C per 30-35 minuti o finchè è ben cotta e dorata. Toglietela dal forno, lasciatela intiepidire e sformatela su un piatto da portata rotondo o su di un’alzatina.



Dopo aver passato un week-end completamente immersa tra i fornelli, eccovi finalmente la ricetta con la quale partecipo anch'io allo splendido contest lanciato da Scatti Golosi insieme all'Unione Regionale Cuochi Lucani, indetto in occasione del 27° congresso che si terrà a Metaponto dal 7 al 10 ottobre 2013. Una sfida alla quale non ho saputo rinunciare! La Basilicata (o Lucania) è una terra così poco conosciuta ma con tante ricchezze da offrire, tra cui bellezze architettoniche, paesaggistiche ed enogastronomiche. Grazie a questo concorso, ho potuto godere di un piccolo assaggio di questa meravigliosa terra. Prodotti a me fino a ieri sconosciuti, si sono rivelati un'autentica eccellenza!
Ma ora passiamo subito alla ricetta...ho realizzato un primo piatto, abbinando gli gnocchi di ricotta (dal sapore molto delicato) ad un ragù di gallinella e melanzana rossa Dop. Il risultato, a mio avviso, è molto gustoso! Provare per credere!
Ingredienti per 4 persone:

Per gli gnocchi:
500 g di ricotta vaccina
200 g di farina 00
1 uovo intero
50 g di parmigiano reggiano
una manciatina di erba cipollina
sale q.b
pepe q.b
noce moscata q.b 

Per il ragù:
300 g di gallinella
4 Melanzane rosse di Rotonda DOP
4 Pomodorini Secchi "Ciettaicale" di Tolve
1 spicchio d'aglio
Olio Extravergine d'Oliva Majatica
vino bianco q.b.
sale
pepe

Per la guarnizione:
Cacioricotta Lucano
Pomodorini Secchi "Ciettaicale" di Tolve
erba cipollina
qualche goccia di Ficotto di Pisticci


Preparazione:

Iniziate a fare l’impasto degli gnocchi: impastare molto velocemente tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Se necessario aggiungete altra farina.
Formare dei piccoli gnocchetti, disporli - per comodità - su delle placche ricoperte con carta da forno.

Svuotate le melanzane e sbollentatele in acqua bollente. Riducete a cubetti la polpa.

Sfilettate le gallinelle. In una padella scaldate un filo d’olio con 1 spicchio di aglio. Fate insaporire, quindi eliminate l’aglio e aggiungete i pomodorini secchi e la polpa di melanzana a cubetti. Cuocete per circa 5 minuti poi aggiungete i filetti di gallinella tritati grossolanamente in precedenza. Fate rosolare, sfumate con un goccio di vino bianco. Lasciate cuocere qualche minuto quindi aggiustate di sale e pepe.
Fate cuocere gli gnocchi in acqua salata, scolateli e versateli nella padella con il composto di gallinella e melanzane. Fate insaporire e preparate la decorazione: disponete su un piatto le melanzane svuotate, riempitele con il composto di gnocchi e gallinella. Guarnite con qualche filo d'erba cipollina, i pomodorini secchi e piccole scaglie di cacioricotta lucano. Decorate il piatto con qualche goccia di ficotto di Pisticci.
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest di Scatti golosi


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Entro questo fine settimana verranno decretati i vincitori del contest CEREALI&CO. in Insalata...non vedo l'ora!!! E sono sicura che sarete curiose anche voi!!! In attesa del prossimo contest, vi lascio questi deliziosi stuzzichini...vi avverto, uno tira l'altro! La ricetta l'ho trovata su un libro realizzato in collaborazione con Simone Rugiati, avente come protagonista la patata.
Ingredienti per 4 persone:
3 patate
150 g di prosciutto cotto tagliato spesso
1 cucchiaio di grana
1 uovo
3 cucchiai di pangrattato
olio di semi di arachide per friggere
timo
sale
Lessate le patate, quindi scolatele, pelatele e passatele allo schiacciapatate. Insaporite con un rametto di timo sfogliato, sale e parmigiano. Unite l’uovo sbattuto (solo quando il composto sarà intiepidito) e il prosciutto tagliato a dadini e impastate bene. Formate delle palline bagnandovi le mani per non appiccicarle. Passatele nel pangrattato e rotolatele su se stesse. Infilzatele con uno spiedino in legno e compattatevi la crocchetta dandole una forma allungata. Friggetele in abbondante olio di semi di arachide ben caldo e scolatele su carta assorbente. 

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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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