Kucina di Kiara
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La mia rompiscatole preferita, nonchè collega, nonchè sorella mancata Sabrina (che detta così, sembra una suora, ma è tutt'altro), rientra al lavoro dopo essere stata a casa un anno in maternità. Dopo neanche un giorno, mi prega di cucinarle questi panini, visti in un video di Benedetta Rossi (Fattoincasadabenedetta). Potevo deluderla?
Si tratta di panini sofficissimi e morbidissimi, di origine cinese, cotti al vapore. Una figata! Tra l'altro si conservano per 4-5 giorni, quindi pronti per la realizzazione?


Vi riporto di seguito la mia ricetta (ho apportato qualche piccola modifica, rispetto all'originale):

500 g di farina 00
200 ml di latte intero
7 g di lievito di birra fresco
100 g di zucchero di canna
50 g di burro
3 cucchiai abbondanti di cacao

Per prima cosa unire in una ciotola la farina e il burro morbido, mescolare bene quindi unire lo zucchero e amalgamare.
Sciogliere il lievito nel latte tiepido, unirlo al composto di farina fino a formare un panetto liscio e omogeneo. Dividere il panetto in due parti e in una unire il cacao. Lavorare bene fino a quando il cacao non sarà ben amalgamato.
Formati i due panetti, trasferirli in due ciotole leggermente infarinate e coperte con pellicola trasparente. Far lievitare in un luogo caldo per circa 1 ora e mezza.
Trascorso il tempo di lievitazione, su un foglio di carta forno stendere bene ogni panetto, fino a formare due sfoglie rotonde di circa 5 mm di altezza.


A questo punto spennelliamo con dell’acqua la sfoglia bianca e sovrapponiamo quella al cacao, in questo modo si uniranno bene l’una all’altra. Stendiamo le sfoglie con il mattarello, per unirle al meglio eassottiglierle ulteriormente.
Arrotoliamo dal lato più lungo la sfoglia, fino a formare un filoncino. In base a come lo arrotolate potete decidere se realizzare la parte esterna al cacao o bianca (io ho preferito quella bianca).
A questo punto, con l’aiuto di un coltello ben affilato tagliamo i nostri panini cinesi ad uno spessore di 3-4 cm circa.


Trasferiamo i nostri panini su dei quadrati di carta forno, che ci serviranno anche per la cottura. Lasciamoli lievitare ancora per 30 minuti/ 1 ora coperti da un canovaccio.
Riempiamo d’acqua la base della nostra vaporiera e portiamola a ebollizione. Quando l’acqua bolle trasferiamo i panini all’interno della vaporiera con alla base la carta forno (posizioniamo non più di 3/4 panini alla volta, perché lieviteranno ancora durante la cottura). Cuociamo per 20-25 minuti. Una volta pronti lasciamoli raffreddare completamente e farciamoli come preferiamo!
Io ho optato per la goduriosa crema alle nocciole Sciara-La terra del Pistacchio...credo che le foto parlino da sole!





Oggi, cari amici, voglio proporvi una ricetta semplice, veloce e conviviale. Da condividere con gli amici e gustare, magari in piedi, tra una chiacchera e l'altra. L'ispirazione mi viene sempre di notte, quando mi sveglio e non riesco più a riprendere sonno.
Partiamo dalla base, ovvero dalla preparazione dei nostri mini tacos.
Come tutti sappiamo, la tortilla è una piadina sottile di forma rotonda tipica della cucina messicana, preparata utilizzando farina di frumento o di mais.
La tortilla fatta in casa può essere preparata in due versioni, bianca o gialla, a seconda della farina utilizzata (io ho realizzato quella bianca). A partire dalla tortilla è molto semplice ottenere un taco, ovvero la tortilla ripiena piegata a mezzaluna. Tutto chiaro? La tortilla è la nostra piadina che diventa taco non appena la farciamo.
Inoltre, è possibile ottenere un taco croccante provando a friggere la tortilla in olio bollente. E i famosi nachos vogliamo non citarli? Tagliando la nostra pasta in triangoli e friggendola, otterremo le fantastiche patatine!



Ma torniamo alla ricetta dei nostri mini tacos:

150 g di farina 0 oppure 75 g di farina 0 e 75 g di farina di mais fioretto (quella fine fine fine)
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di bicarbonato
acqua qb

Unite in una ciotola la farina (o le farine), il sale ed il bicarbonato. Aggiungete un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva e, poco per volta, versate dell'acqua ed iniziate a lavorare l'impasto con le dita, fino a quando non otterrete un panetto liscio ed omogeneo.
Lasciatelo riposare per 30 minuti a temperatura ambiente ed in seguito lavoratelo di nuovo brevemente e suddividetelo in una serie di palline che abbiano tutte le stesse dimensioni. Stendete, su un piano leggermente infarinato, ogni pallina con un matterello, sottilmente.
Riscaldate una padella antiaderente o una piastra adatta alla cottura delle piadine. Le tortillas dovranno essere cotte senza aggiungere oli o altri grassi sul fondo della padella. Dovranno essere trasferite nella padella già calda e lasciate cuocere circa due minuti per lato. Per mantenerle morbide, in attesa di essere consumate, impilatele una sopra l'altra in un piatto, che ricoprirete con un panno da cucina inumidito.
Per dei tacos morbidi non resta che preparare il ripieno preferito, con cui cospargere uno dei lati delle tortillas, che verranno poi piegate a mezzaluna. Per ottenere dei tacos croccanti, che di solito vengono preparati con le tortillas di farina di mais, dovrete friggere in padella le tortillas già cotte in precedenza, fino a quando non risulteranno più croccanti.


Per il ripieno dei nostri mini tacos morbidi, ho pensato a un letto di rucola su cui ho adagiato pezzi di burrata, filetti croccanti di porro (ho tagliato il porro a listarelle sottili e le ho fritte in olio bollente per qualche minuto) e sfilacci di speck Moser croccanti, semplicemente cotti su una piastra antiaderente calda, fino a renderli "scricchiolanti".
Voglio spendere giusto un paio di parole sull'alta qualità dei prodotti Moser: l’aria pura e limpida della montagna, il rispetto della tradizione unito alla voglia di innovazione e modernità, la passione e la cura dei prodotti sono i segreti che rendono lo speck Moser così unico e ineguagliabile. In ogni fetta si trova l’aroma inconfondibile dell’Alto Adige e del gusto montanaro che la contraddistingue.



Un dolce veloce da preparare, con mele e Fiordifrutta ai limoni. Uno tira l'altro!

Tovagliette, piattino e tazza Green Gate
Ingredienti:
2 basi di pasta sfoglia rettangolare già pronta
2 mele rosse Cripps Pink BioExpress
2 limoni non trattati Bioexpress
6 cucchiai di Fiordifrutta ai limoni Rigoni di Asiago
1 tuorlo
zucchero di canna

Sbucciate le mele, tagliatele a dadini e spruzzateli con il succo di un limone perchè non anneriscano.
Cuoceteli in una padella con il succo di un limone e la confettura, fino a quando non sono morbidi (ci vorranno una decina di minuti).
Tagliate i rettangoli di sfoglia in quadrati, quindi incideteli in diagonale e ricavate da ciascuno due triangoli. Praticate tre incisioni parallele ai lati corti dei triangoli, così come vedete nella foto qui sotto.


Sistematevi al centro 1 cucchiaio del mix di mele, ripiegate l'impasto sul ripieno e sigillate i bordi, bagnandoli leggermente con poca acqua.
Adagiate i fagottini su una placca rivestita da carta da forno, spennellate la superficie con il tuorlo lievemente sbattuto e cospargete con un poco di zucchero di canna e cuocete i fingers nel forno già caldo a 200°C per 12' o fino a doratura.



Piatti, tovaglietta e brocca Green Gate

E' con enorme piacere che vi posto questo piatto di pasta. Già, perchè non sto parlando di una pasta qualsiasi, ma dell'eccellenza che contraddistingue Pasta Armando. In occasione di Tutto Food a Milano, ho avuto l'onore di conoscere di persona la fantastica signora De Matteis e tutto lo staff che ruota intorno a questo brand. Grazie di cuore per i complimenti e la fiducia dimostratami con le vostre apprezzatissime parole d'affetto.

Tortiglione integrale bio con pesto di coste e pomodorini secchi, gamberi e limone


Ingredienti per 4 persone:

320 g di Tortiglioni integrali bio Pasta Armando
4/5 cucchiai di pesto di foglie di coste e pomodorini secchi Citres (per la realizzazione cliccate qui)
200 g di gamberi già puliti
1 limone biologico BioExpress
un ciuffetto di erba cipollina
1 spicchio d'aglio
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero

Per prima cosa, lessate la pasta in abbondante acqua salata.
In un'ampia padella, rosolate uno spicchio d'aglio in due cucchiai di olio evo. Aspettate che sfrigoli per bene quindi levatelo e aggiungete i gamberi già puliti, facendoli cuocere un minuto per lato quindi il pesto, che andrete a stemperare con un poco di acqua di cottura della pasta.
Scolate la pasta al dente direttamente nella padella del condimento, fate cuocere qualche minuto per amalgamare bene i sapori. Se necessario, aggiungere ancora qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Servite spolverizzando ogni piatto con una grattugiata di scorza di limone e un pizzico di erba cipollina tritata finemente. Se piace, aggiungete anche una macinata di pepe nero.

Splendida composizione floreale Ingrosso Fiori Lodi

Tovaglietta Green Gate
E' difficile trovare una torta senza uova, che rimanga però morbida e umida. Provate questa ricetta e rimarrete incantati! Merito delle banane, che regalano all'impasto una sofficità unica.
Unità di misura: i classici vasetti dello yogurt.
Ricetta di Annalisa Benzi.

Ingredienti per uno stampo da 22 cm:

200 g di fragole biologiche Bioexpress
200 ml di panna fresca
1 vasetto di yogurt alla banana
2 vasetti di zucchero
2 vasetti di farina 00
1 vasetto di fecola di patate
1 banana matura Bioexpress
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo per decorare

In una ciotola mescolare lo yogurt, la panna, lo zucchero, la farina, la fecola e il lievito.
Schiacciare la banana con una forchetta e unirla al composto.
Mescolare bene, quindi infarinare leggermente le fragole (servirà a non farle cadere sul fondo) e unirle all'impasto che poi verserete in una teglia con apertura a cerniera, rivestita con carta da forno.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 40' (fate sempre la prova stecchino).
Servire con una spolverizzata di zucchero a velo.



Oggi vi propongo una ricetta semplice, una ricetta base, che potrete utilizzare in svariati modi. E se la fantasia non vi suggerisce nulla, potete sempre congelarla in attesa di tempi migliori. Sto parlando della mitica finta pasta sfoglia del maestro Adriano Continisio. Una vera e propria furbata.



Ecco la ricetta base:

250 g di farina 00
250 g di formaggio spalmabile (tipo Philadelphia o similari; nel mio caso ho usato la ricotta)
160 g di burro morbido
2 pizzichi abbondanti di sale

Setacciare la farina con il sale, unire il formaggio ed il burro morbido a tocchetti e mescolare con una forchetta, fino ad ottenere un composto sbriciolato più o meno regolare.
Avvolgere le briciole nella pellicola e compattare il composto fino a formare un rettangolo.
Trasferire in frigorifero fino al giorno successivo.
Sistemare l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e dare un giro semplice (a tre), come per la comune pasta sfoglia. Mettere in frigo una mezz’ora.
Ripetere l’operazione altre due volte. All’inizio l’impasto apparirà granuloso, ma al terzo giro si uniformerà, state tranquille.


A questo punto stendiamolo a ca. 2 - 3mm di spessore ed utilizziamolo come più ci aggrada.


Io ci ho fatto questi vol-au-vent con un ripieno a base di pomodorini freschi (BioExpress), tagliati a tocchetti, salati e aromatizzati con qualche fogliolina di basilico, tomino stagionato e una grattugiata di caciotta morbida, entrambi i formaggi realizzati con latte di capra, firmati SisAgro.
Per realizzare i vol-au-vent, ho steso la sfoglia, e ottenuto con il coppapasta rotondo tante formine. Ne ho sovrapposte due rotonde "incollandole" con albume spennellato alle quali ho sovrapposto un terzo disco di pasta sfoglia forato (vedi foto qui sotto).


Li ho spennellati tutti con un tuorlo sbattuto (una parte li ho cosparsi di semi di lino Melandri Gaudenzio) e infornati in bianco, per 10' a 180°C. Poi li ho sfornati, farciti e rimessi in forno per altri 10' o comunque fino a doratura.



Buongiono a tutti e ben trovati per la nuova uscita de L'Italia nel Piatto. Per questo 2 maggio vi proponiamo “LA RICETTA PERFETTA” INGREDIENTI: territorio, tradizione, creatività.
Per la Lombardia ho pensato al Flan di spinaci, ricotta e raspadura per svariati motivi. Gli spinaci sono di stagione, inoltre questo flan è perfetto come ricetta poichè infallibile e versatile (potete usare, al posto degli spinaci, erbette, ortiche, o quello che vi suggerisce la fantasia). Io l'ho presentato come antipasto nel mio menù di Pasqua ed è stato un successo. Tocco finale, la Raspadura. Forse non tutti di voi la conoscono. Chiamata volgarmente raspa, si tratta di sfoglie di grana raschiate con un apposito coltello dalla forma del Granone Lodigiano. Sul mio profilo IG, se fate scorrere le immagini, troverete a un certo punto un video sulla realizzazione della Raspadura, cavallo di battaglia lodigiano.


Ma passiamo alla ricetta:

Ingredienti per 4 persone
300 g di spinaci biologici BioExpress
60 g di grana grattugiato
1 uovo
250 g di ricotta vaccina
noce moscata q.b.
sale q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
60 g di raspadura per decorare

Per la salsa
150 g di latte intero
200 g di raspadura
pepe nero macinato q.b.

Inoltre vi serviranno
burro ammorbidito q.b.
farina 00 q.b.

Lava gli spinaci con cura sotto l’acqua corrente, quindi falli bollire una decina di minuti. Una volta pronti, scolali e strizzali per eliminare l’acqua in eccesso.
Metti la ricotta in un robot da cucina, poi sminuzza grossolanamente gli spinaci e uniscili alla ricotta, insieme al grana grattugiato e all’uovo.
Aziona il robot fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea, quindi condisci con sale e una grattugiata di noce moscata.
Prepara gli stampini per i flan (io ho usato i classici stampini di carta stagnola che si trovano al supermercato): imburrali, quindi ritaglia dei cerchietti di carta forno da collocare sul fondo dello stampino. Infine, cospargili di farina eliminando l’eccesso.
Riempi gli stampini con l’impasto di ricotta e spinaci, arrivando all’orlo. È necessario cuocere i flan a bagnomaria per far si che non si brucino e rimangano morbidi e umidi: riempi con due dita d’acqua bollente una pirofila, quindi immergi gli stampini distanziandoli bene tra loro e inforna in forno statico preriscaldato a 180° per 30 minuti circa.
Nel frattempo, prepara la salsa d’accompagnamento. In un tegame scalda il latte e, sfiorato il bollore, aggiungi la raspadura e il pepe nero. Mescola con una frusta fino ad ottenere una crema corposa e filante.
Sforna i flan. Per estrarli dallo stampino lasciali riposare qualche minuto, quindi capovolgili. Si staccheranno con estrema facilità (ricordati di eliminare il fondo di carta forno!). Servi i flan di ricotta, spinaci e raspadura ricoprendoli con abbondante salsa e decorandoli con sfoglie di raspadura sulla superficie.





E ora vediamo cos'hanno preparato di buono le altre regioni:


Valle d’Aosta:
Piemonte: Risotto al castelmagno, nocciole e miele
Liguria: Frittata di asparagi violetti allo zafferano
Lombardia: Flan di spinaci, ricotta e raspadura
Trentino:
Veneto: Cannoli di mais agli asparagi bianchi di Bassano
Friuli-Venezia Giulia: Ravioli verdi con robiola e speck su fonduta di Formadi Frant 
Emilia Romagna: Dolce di ricotta al miele con fragole all’Aceto Balsamico di Modena
Toscana: Zuccotto al lampredotto
Marche: Confettura di fragole e anice verde di Castignano
Umbria: Insalata di lenticchie di Castelluccio di Norcia e asparagi
Lazio: Ravioli ripieni di fave e pecorino profumati di mentuccia
Abruzzo:
Molise: Gnocchi asparagi e tartufo su fonduta di caciocavallo
Campania: Crostatine con la confettura di mela Annurca Campana
Puglia: Polpo arrosto alla graffiodde su crema di sedano e patate con briciole di pomodori secchi
Basilicata:
Sicilia: Capuliato Siciliano il Pesto di Pomodori Secchi
Sardegna: Panini al latte e miele con caprino e Confettura di fichi neri di Chia, polvere di crudo di Barbagia e noci
 
Italia nel piatto: https://litalianelpiatto.blogspot.com/


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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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