Kucina di Kiara
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Quando Ale torna a casa alle dieci di sera, dopo un’ora e mezza di allenamenti (gioca a calcio), cosa preparargli per cena a volte diventa un’impresa. Non sai mai cosa cucinargli: se prepari qualcosa di light, per non appesantirgli lo stomaco e non compromettergli il sonno, va a finire che ti sbrana metà frigorifero perché ancora affamato; se gli cucini qualcosa di sostanzioso poi succede che gli fa male lo stomaco e di notte non dorme…. Ma la santa donna che è in me ha trovato questa gustosissima ricetta tratta dal numero di marzo de La Cucina Italiana, riproposta con qualche piccola modifica. Pasta e fagioli: per recuperare le energie senza appesantire e compromettere il sonno!

Ingredienti per 4:

300 gr di pasta
200 gr di fagioli lessati
50 gr di broccoli (io ne ho messi il doppio perchè mi sembravano pochini)
olio extra vergine di oliva
grana grattugiato
brodo vegetale (io non l’ho messo, l’ho sostituito a un po’ di acqua di cottura dei fagioli)
sale


Passate i fagioli al passaverdure, dividete in cimette il broccolo. Lessate la pasta nell’acqua bollente salata. Rosolate in un po’ d’olio le cimette per qualche minuto poi salatele. Unite il passato di fagioli, un po’ di acqua di cottura dei fagioli (al posto del brodo vegetale) e mescolate bene fino ad ottenere una crema abbastanza liquida, spegnete (io ho aggiustato un po’ il sapore aggiungendo un pizzico di pepe nero). Scolate la pasta e conditela con la crema. Completare ogni piatto con il grana grattugiato e un filo d’olio. 



Come avrete ormai capito, la maggior parte delle mie ricette sono cucinate con tanto amore perché le persone che le “ricevono” hanno il pieno possesso del mio affetto, sotto tutte le sue sfumature… il primo a beneficiarne è Ale, mio marito; seguono a ruota parenti e amici. Dal momento in cui l’amore per mio marito è immenso come l’universo, tengo anche alla sua salute e al suo benessere. Ci sta viziarci ogni tanto con piatti particolarmente “carichi”, del resto siamo abbastanza giovani da “smaltire” bene il tutto, però ci sta anche, ogni tanto farci del bene con una bella zuppa, meglio ancora, una deliziosa vellutata. La ricetta l’ho presa dal mio ultimo acquisto al mercatino del libro usato: “Le ricette della buona salute”, alla quale ho apportato qualche piccola modifica:


1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 scalogno tritato
2 coste di sedano tritate
250 gr di carote tritate
1 mela rossa sbucciata e tagliata a pezzi
una manciata di riso (questo è un segreto della Gianna per avere una vellutata… davvero vellutata!)
½ litro di brodo vegetale
un po’ di salvia e rosmarino tritati
pepe nero macinato


Scaldate l’olio in una capiente casseruola, aggiungete lo scalogno, il sedano, le carote e le mele e cuocete scoperto per 5 minuti circa. Versate, mescolando, il brodo, la salvia e il rosmarino tritati, il pepe e la manciata di riso, alzate il fuoco e portate a ebollizione. Lasciate cuocere a leggero bollore a pentola coperta per 20 minuti, finchè le carote diventano tenere. Togliete dal fuoco, lasciate raffreddare 5 minuti, frullate quindi la zuppa azionando il mixer ad immersione. Distribuite nelle tazze o nei piatti fondi, guarnite con crostini. Io e Ale l’abbiamo accompagnata a del caprino, per contrastare il retrogusto dolciastro della mela. E’ piaciuta molto… soprattutto al mio amore!

La ricetta di questi sfiziosissimi biscottini l'ho trovata ancora una volta sul meraviglioso blog di Cristina, "Chicche di Chicca"! Riporto la ricetta realizzata diligentemente senza cambiare una virgola!

Ingredienti:


150 g di formaggio Philadelphia
180 g di farina 00
60 g di burro
1 tuorlo
1 cucchiaino abbondante di pepe nero macinato
1 presa di sale


Mescolare in una ciotola il formaggio, il tuorlo, il pepe e il burro fuso fino ad ottenere una crema omogenea.
Versare la farina e il sale sulla spianatoia ed impastare con la crema di formaggio, si otterrà una simil frolla. Avvolgere nella pellicola emettere in frigorifero per almeno 1 ora.
Stendere l’impasto a 1 cm di spessore e con una formina ricavare i biscottini, disporli su una teglia rivestita di carta forno e cuocere a 180° per 15 minuti o finché non saranno dorati.

Oggi ho pensato di proporvi questi spaghetti, trovati su Giallo Zafferano! Alla ricetta originale ho apportato qualche piccola modifica, omettendo il Contreau e le foglioline di menta (non avevo in casa questi due ingredienti). E’ primo piatto dal un sapore particolare e gustoso conferito dalla dolcezza delle arance che ben si sposa con la sapidità dei filetti d'acciuga.

Ingredienti:
200 gr di spaghetti
alici in salsa piccante
Uno spicchio d’aglio
1 arancia pelata a vivo
Olio extra vergine d'oliva
Pangrattato

Per preparare gli spaghetti all’arancia con acciughe, iniziate mettendo a cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo tagliate a cubettini l’arancia che avrete precedentemente pelato a vivo (private quindi di tutte le pellicine bianche) e sminuzzate finemente i filetti di acciuga . In una padella antiaderente imbiondite uno spicchio d’aglio nell’olio di oliva e aggiungete i filetti di acciuga sminuzzati di modo che si sciolgano completamente e insaporiscano l’olio. Aggiungete quindi i pezzettini di arancia e fateli sciogliere. Quando le arance avranno completamente rilasciato il loro succo e avrete ottenuto una crema spegnete il fuoco e in una padellina antiaderente fate dorare il pangrattato. Unite il pangrattato quindi servite gli spaghetti all'arancia con acciughe.

La ricetta di questa torta, come quasi sempre succede, non è opera mia ma bensì di Stefano Fagioli, chef della mitica Trattoria “Via Vai” di Bolzone, di Ripalta Cremasca (CR). Grazie a Massimo, un caro collega, sono venuta a conoscenza di questo pluripremiato ristorante, nominato sulle migliori guide gastronomiche d’Italia. Se vi capita di passare da quelle parti, merita una “visita”… Questa torta che ho preparato, tipica di un menù invernale, è di una squisitezza estrema…

Ingredienti per la frolla:


170 gr di farina 00
70 gr di zucchero a velo
100 gr di burro
2 tuorli d’uovo
la scorza grattugiata di un’arancia non trattata
un pizzico di sale


Per la copertura:

200 gr di marmellata di arance (per me marmellata di arance amare biologica Fiordifrutta Rigoni di Asiago)
200 gr di cioccolato fondente di ottima qualità
100 gr di panna fresca


Preparate la pasta frolla con gli ingredienti indicati, come di consueto. Volendo, si possono mettere tutti gli ingredienti in un mixer e lavorare il tutto velocemente. Fate riposare la frolla avvolta nella pellicola per almeno mezz’ora in frigorifero. Stendete la frolla nella tortiera foderata da carta forno e versatevi dei ceci secchi in modo tale che la frolla non si gonfi durante la cottura. Cuocete in forno già caldo a 160° per 20 minuti, togliete i ceci, la carta e lasciate cuocere per 20 minuti circa ancora fino a doratura della superficie. Togliete la torta dal forno e fate raffreddare. Spalmate la marmellata di arance e coprite con una fonduta di cioccolato ottenuta scaldando il cioccolato a scaglie nella panna in un pentolino a bagnomaria. Mettete in frigorifero e servite dopo un’oretta circa.


Domani è il 19 marzo: festa del papà nel giorno di San Giuseppe; quindi tantissimi auguri a tutti i babbi del mondo e ad uno in particolare: al mio papone Mario! E poi non dimentichiamoci di festeggiare tutti i Giuseppe e le Giuseppine! ;-D
Per questa occasione speciale, una ricettina altrettanto speciale scovata su un ricettario datato di Giannina: “I Jolly della buona cucina” – Torte e pasticcini - di Armanda Capeder…. Pensate, un manuale del 1976! Io non ero nemmeno nata!
Riporto la frase di Frate Indovino che apre la sessione dei biscotti e pasticcini: “L’anima del goloso impenitente non può arrivare in ciel comodamente”, accompagnata da una simpatica vignetta raffigurante un simpatico angioletto ciccio che si fa strada per arrivare in paradiso!
Ingredienti per 6 persone (riporto la ricetta così com’è scritta):
un etto e ottanta grammi di farina
quattro uova intere e due tuorli
mezz’etto di burro
una cucchiaiata di zucchero
un limone
una bustina di zucchero a velo vanigliato
abbondante olio per friggere
sale
Portare all’ebollizione, in una casseruola, un quarto circa di acqua a cui si sarà aggiunto il burro e un pizzico di sale. Appena l’ebollizione si accenna, scostare il recipiente dal fuoco e unire in un sol colpo la farina, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno. Rimettere al fuoco e continuare a mescolare energicamente sbattendo con forza il composto contro le pareti del recipiente. Quando la pasta si staccherà dalle pareti sfrigolando, togliere dal fuoco, lasciar intiepidire, quindi incorporare, uno alla volta, le uova intere e i tuorli. Completare con lo zucchero e con la scorza grattugiata del limone e continuare a lavorare l’impasto, per qualche minuto, con un cucchiaio di legno. Coprire il recipiente e lasciare un poco riposare la pasta. Scaldare l’olio e friggervi la pasta a piccoli pezzi, a calore moderato, in modo che si gonfino e si dorino uniformemente; sgocciolare i bignè su una carta assorbente e proseguire l’operazione fino ad aver esaurito la pasta. Disporli su un piatto da portata e spolverizzarli con lo zucchero a velo vanigliato.
 

Il profumo e il sapore della noce moscata mi è sempre piaciuto, fin da piccola; mia madre la metteva nel risotto di zucca e quel sapore mi è rimasto impresso negli anni.

Lo sapevate da cosa deriva il nome? L’aggettivo moscato significa “profumato di muschio” e indica la fragranza fresca e intensa di questa spezia, nella quale si ritrovano sentori di erba e legno uniti a un gusto tra il dolce e il salato, decisamente unico nel suo genere.

Ingredienti per 4 persone:
mollica di pane q.b.
200 gr di panna fresca
600 gr. circa di fesa di tacchino
sale
noce moscata
farina
burro
olio evo


Ammorbidite la mollica del pane nella panna fresca e mettetela in un frullatore con la carne a pezzetti. Salate, aggiungete la noce moscata abbondante e frullate il tutto in modo che si amalgami bene. Formate con il composto delle polpettine sode e infarina tele in superficie. Fate sciogliere il burro con l’olio in una padella e friggete le polpettine in modo che risultino dorate e morbide. Asciugatele nella carta da cucina assorbente e servitele calde.


A volte mi chiedo perché l’essere umano, o più precisamente la donna, o più precisamente io necessiti continuamente di attenzioni, sguardi, carezze, semplici gesti che se non si presentano puntualmente mi fanno sentire sola e smarrita, in difetto. Perché? C’è forse un processo chimico dietro tutto questo? Ci sono persone a me care, carissime, che camminano al mio fianco nel sentiero della vita e la loro disattenzione nei miei confronti mi fa male, tanto male; spesso sono io che fraintendo, alla fine la vita mica ruota intorno a me… sono io che ruoto intorno alla vita alla ricerca disperata di affetto; vorrei sempre stare nell’incavo delle braccia di qualcuno… della mia mamma quand’ero piccola, di mio marito ora… ma dopo? Forse poi, tra qualche anno, sarò io che terrò tra le mie braccia una creatura e questa paura forse mi abbandonerà sprigionando a mia volta tutto questo bisogno di amare ed essere amata, di voler bene ed essere ben voluta a quel che sarà mio figlio o mia figlia…un giorno…quando succederà…forse…

“Pensieri contorti di Chiara, dopo una settimana MOLTO difficile…” 

Ed eccoci a noi e alla nostra ricetta di questi torcetti che troverete in rete proposta e riproposta migliaia di volte... un'idea last-minut per ospiti inattesi.... ;-D
ecco la ricetta che io ho preso dal blog "La Dolcetteria":

Ingredienti:

1 rotolo di pasta frolla sottile
1 rotolo di pasta sfoglia sottile  
nutella
Se usate la pasta pronta ci vorrà davvero un attimo: srotolare la frolla, spalmarla di nutella/marmellata o cospargerla con le gocce di cioccolato/uvette, coprirla con la frolla facendo combaciare bene i bordi. Tagliare a metà, spalmare la prima metà ancora con la farcitura scelta e soprapporre la seconda metà, in modo tale da alternare sfoglia e frolla. Tagliare a striscioline di circa un centimetro, arricciarle e depositarle sulla teglia rivestita di carta da forno, spennellarle con del latte e cuocere in forno preriscaldato a 180° fino a doratura (circa 12 - 13 minuti).
Se fate voi le due paste cercate di stenderle abbastanza sottili e ritagliatele in due rettangoli della stessa misura.



Queste polpettine sono una goduria! Buone, buone, buone! Ho trovato la ricetta sulla Raccolta Buffet de “La cucina di anice stellato”; questa ricetta in particolare è di Antonella, Pane al pane Vino al vino. Riporto di seguito la ricetta mettendo in grassetto le mie aggiunte:

3 scatolette di tonno da 160 gr l’una
2 patate lesse schiacciate
prezzemolo tritato
scorza di limone grattugiata
1 uovo
1 pizzico di sale
pangrattato
olio d’oliva
mollica di pane ammollata nel latte e strizzata
nocciole tritate finemente

Scolare bene il tonno dall’olio di conservazione e metterlo in una terrina; schiacciarlo con la forchetta ed unire gli altri ingredienti. Amalgamare bene il tutto e formare le polpettine, passarle nel pangrattato mischiato alle nocciole tritate e disporre le polpette in una teglia rivestita da carta forno unta d’olio. Condire con un filo d’olio e infornare a 200° per circa 20 minuti.

Sabato scorso sono venuti a cena amici, e come al solito amici speciali, cari ragazzi con cui passi le serate in allegria e senza rendertene conto, tra una risata e l’altra, tiri notte fonda! Tra loro c’era anche Paola, la mia Amicona, la mia gemella mancata… 
“Piccola, te lo scrivo qui perché magari quando ci vediamo non riesco a esprimermi al meglio: sono talmente felice per te che mi scoppia il cuore dalla gioia! Vederti così serena, dopo mesi e mesi bui, di apnea, rende anche me così gioiosa che non trovo altre parole per dirtelo. Hai finalmente trovato quello che ti meritavi! Vedi, le mie preghiere funzionano sempre…!”

La ricetta per questo dolce l’ho trovata sullo splendido blog di Cristina: “Chicche di Chicca”. Riporto qui di seguito la sua ricetta, eseguita alla lettera senza cambiare una virgola… solo la teglia…la mia era troppo grande, infatti il mio shortbread è venuto fuori proprio “short” in altezza… ma ugualmente good! 

Ingredienti per lo shortbread ho usato una teglia di 24x16 cm
113 g burro a temperatura ambiente
25g di zucchero
140 g di farina 00
1 pizzico di sale


Ingredienti per la crema
200 g zucchero
2 uova
80 ml di spremuta di limone (circa due limoni)
25 g di farina 00

Zucchero a velo per guarnire


Preparare la base:
montare il burro con lo zucchero fino a che diventa chiaro e spumoso, aggiungere la farina ed il sale.
Distribuire il composto sulla carta forno , l’impasto è molto morbido aiutarsi con la spatola.
Infornare a forno caldo 170°C per circa 20 minuti , far raffreddare mentre si prepara la crema.

Preparare la crema:
montare le uova con lo zucchero, aggiungere il succo di limone e la scorza grattata, quindi la farina ed il sale.
Versare la crema ottenuta sullo shortbread ed infornare per circa 20 minuti.
Far raffreddare su una griglia tagliare a quadrotti quindi cospargere di zucchero a velo.
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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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