Kucina di Kiara
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Oggi vi presento la ricetta di una torta umida e pastosa, al profumo di clementine. Sfogliando il libro di Gordon Ramsay "Natale con Gordon", mi sono imbattuta in questa sua ricetta, che io ho modificato in base ai miei gusti e alle mie esigenze. La base della torta è uguale alla sua. Per la decorazione, anzichè clementine caramellate e anice stellato, ho usato marmellata di arance amare e cioccolato al latte.


Ingredienti per 8-10 persone:
140 g di burro morbido
140 di zucchero
375 g di ricotta vaccina di ottima qualità
3 uova medie (tuorli e albumi separati) più altri 2 tuorli
la scorza grattugiata di 3 clementine biologiche BioExpress
3 cucchiai di succo di clementine
175 g di farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito in polvere
un pizzico di sale

Per decorare:
Fiordifrutta alle arance amare biologica Rigoni di Asiago qb
200 g di cioccolato al latte tritato grossolanamente

Preriscaldate il forno a 160°C.
Imburrate e infarinate uno stampo a cerniera di 24 cm.
Montate il burro con lo zucchero con una frusta elettrica, finchè il composto è chiaro e spumoso. Incorporate la ricotta, i 5 tuorli, il succo e la scorza delle clementine e amalgamate bene.
Setacciate la farina, il lievito e il sale in un'altra ciotola.
Montate gli albumi a neve.
Alternando gli albumi montati al composto di farina setacciata, incorporateli poco per volta all'impasto a base di ricotta, fino a che tutti gli ingredienti sono amalgamati in modo omogeneo. Trasferito nello stampo e infornate per 60', finchè la torta è gonfia e uno stuzzicadenti inserito al centro viene fuori pulito.
Quando la torta è pronta, sfornate e lasciate raffreddare per 15' (raffreddandosi si sgonfierà un po'). Togliete con cura dallo stampo e trasferite su un piatto da portata o un'alzatina.
Prelevate qualche cucchiaiata di marmellata di arance e distribuite bene sulla superficie. Ricoprite con una cascata di cioccolato al latte tritato.



Avete capito bene, una focaccia di patate, pure farcita ma, soprattutto, cotta in padella. Una figata da tenere in considerazione tutto l'anno. Sia in inverno, per la velocità di esecuzione, che d'estate per evitare la rottura dell'accensione del forno.
La ricetta è di Sonia Peronaci.
Ve la riporto qui di seguito con le mie modifiche.


Ingredienti per una padella di 24 cm di diametro:

500 g circa di patate a pasta gialla BioExpress
50 g di grana padano grattugiato
1 uovo
100 g di farina 00
200 g di prosciutto cotto
100 g di scamorza a fette
qualche filetto di acciuga (per me Alacce Citres)
sale e pepe q.b.
20 g di olio extravergine di oliva

Sbuccia le patate e tagliale a tocchetti, quindi lessale in abbondante acqua salata bollente, oppure nel microonde (io le metto in un contenitore di vetro coperto con pellicola per microonde forata con qualche taglietto qua e là per favorire la fuoriuscita del vapore, a 650W per circa 7-8 minuti).
Passale nello schiaccia patate.
Incorpora il formaggio grattugiato, l’uovo intero, e aggiusta di sale e pepe.
Aggiungi la farina setacciata e impasta per bene.
Prepara la padella, spennellandola con metà dell’olio extravergine di oliva.
Poni la pentola sul fuoco e scalda l’olio, solo a questo punto poni sul fondo metà dell’impasto di patate livellandolo e appiattendolo per bene. Farcisci la base con le fette di prosciutto, la scamorza e i filetti di acciuga, distribuendoli alternati e a raggiera. Copri con la restante farcitura. Spennella per bene la superficie con l’olio rimanente e cuoci per 10 minuti a fuoco vivo, coprendo tutto con un coperchio.
Gira la focaccia di patate come faresti per una comune frittata. Aiutati con il coperchio stesso usandolo come appoggio, e capovolgi con un movimento veloce. Prosegui la cottura per 5 minuti e servi la focaccia di patate farcita in padella!


Se poteste tornare indietro nel tempo, molto indietro...in quale epoca storica vi piacerebbe approdare? E perchè, soprattutto? Io sono indecisa. Avendo alle spalle studi artistici, di primo acchito, mi verrebbe da rispondere Rinascimento. Legandolo in un certo senso al mio stato d'animo attuale. Ciò di cui avrei bisogno, più di ogni altra cosa. Se invece mi fermo un attimo a riflettere, risponderei senza dubbio il 1700...vi darei anche il luogo, la Germania...dove pare sia nata l'epoca del Romanticismo. Dove l'uomo si rende finalmente conto che la ragione non può spiegare tutta la natura umana, ma deve necessariamente ricorrere al sentimento. Questo rifiuto della realtà, quest'insofferenza per ogni limite e costrizione, quest'inquietudine romantica che mi contraddistingue...ecco, forse in quell'epoca sarei apparsa come una persona normale. Riconosciuta ufficialmente. Pensate solo a "Il bacio" di Hayez...non vi batte forte il cuore, ammirandolo? A me si, tanto, e non solo per la bellezza della tela in sè, ma per quello che c'è dentro, che trasmette, che il mio cuore assorbe come una spugna. Beh, poi vogliamo parlare degli abiti di quell'epoca? Capisco sia un discorso decisamente più frivolo, ma donna sono.... Quelle scollature profonde, quei merletti incantati che adornavano i corpi femminili...si, decisamente, il mio periodo è il Romanticismo.
Ora passiamo alla ricetta, che di romantico non ha nulla, se non le splendide foto di @unicuique.p che ringrazio ancora una volta di cuore (dai che ho smesso di assillarti con gli scatti, questo sicuramente sarà l'ultimo...)



Ingredienti per 12 muffin:

250 g di mango Bioexpress
200 g di yogurt greco
2 uova
150 g di farina 00
50 g di zucchero di canna
una bustina di lievito vanigliato
un cucchiaino di estratto di vaniglia

Per preparare i muffin con mango, yogurt greco e cocco, sbucciate il mango, poi tagliatelo a dadini (guardate qui come fare).
A questo punto preparate due ciotole. Nella prima mescolate gli ingredienti secchi: la farina setacciata con il lievito, nell’altra ciotola montate le uova con lo zucchero di canna fino ad ottenere una crema liscia e spumosa. Aggiungete lo yogurt greco e un cucchiaino di estratto di vaniglia.
Versate il composto di farina sul composto di uova e yogurt lavorando rapidamente con la spatola. Aggiungete quindi il mango. Non mescolate troppo l’impasto, onde evitare di dare avvio alla lievitazione. Sappiate che vi basteranno solo 12 giri di cucchiaio.
Versate il composto ottenuto in 12 stampini di carta per muffin disposti nell'apposito stampo. Infornate in forno statico preriscaldato a 180°C per 25 minuti.
I muffin saranno pronti quando infilando uno stecchino al centro del dolce non risulterà asciutto.
Una volta cotti, sfornate i muffin e lasciateli a raffreddare sulla gratella.


Ciotola e tovaglietta Green Gate
Tovaglietta rosa Green Gate
Esistono sia in rete che nella famiglia di ognuno di noi, ricette di torte allo yogurt. Ogni nucleo ha la sua e tutte sono deliziose. Stavolta vi posto la ricetta della famosissima Torta allo Yogurt di Nigella Lawson. Il vasetto dello yogurt è l'unità di misura, ma lei utilizza un vasetto da 150 g, mentre da noi si usano quelli da 125 g, quindi cercherò di essere precisa, dandovi le misure esatte. Nei suoi consigli, Nigella si raccomanda di usare uno stampo a cerniera da 22-23 cm se non si dispone di uno stampo a ciambella. Cosa che ho fatto anch'io. Non si otterrà una torta altrettanto alta, ma non importa. Non utiizzate uno stampo a diametro inferiore poichè, se lo stampo fosse più profondo senza il buco nel mezzo, in centro non si cuocerebbe bene.



YOGURT POT CAKE (Torta allo yogurt)
da Nigellissima di Nigella Lawson
per uno stampo a ciambella da 20 o 22 cm di diametro


150 g di yogurt bianco
150 ml di olio di semi
3 uova
250 g di zucchero bianco semolato
175 g di farina
75 g di amido di mais oppure fecola di patate
la buccia grattugiata di mezzo limone biologico Bioexpress
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
zucchero a velo, per servire

Riscalda il forno a 180°C e ungi lo stampo con un po' di olio di semi.
Separa i tuorli dagli albumi. Monta quest'ultimi a neve ferma.
Versa lo yogurt sui tuorli, quindi aggiungi lo zucchero e monta il tutto fino a ottenere un composto leggero e spumoso. Aggiungi lentamente l'olio, continuando a mescolare, quindi l'estratto di vaniglia e la scorza del limone.
Sempre mescolando, aggiungi la farina setacciata, seguita dalla fecola (o amido di mais), poi mescola con l'aiuto di una spatola.
Incorpora delicatamente gli albumi e mescola dal basso verso l'alto.
Riempi con questo impasto soffice e spumoso lo stampo già pronto e inforna per 35'. Quando la torta sarà pronta, i lati si staccheranno dai bordi e lo stecchino infilzato ne uscirà pulito.
Fai raffreddare la torta su una gratella e aspetta che si sia raffreddata prima di estrarla.
Una volta fredda, spostala su un piatto da portata e spolverizzala di zucchero a veo.



Siete partiti con il piede giusto in questo nuovo 2019? Spero tanto di si... il mio inizio d'anno è caratterizzato da un alone di tristezza, ma ormai ci sono abituata. Il mio cuore è una corazza ma non mi spiego perchè venga sempre trapassato da coltellate, pugnalate. Chissà se ne verrà fuori anche questa volta...ma non voglio tediarvi con le mie lagne. Che ne dite di cucinare? Eccovi un'alternativa al classico spezzatino e piselli. Uno spezzatino di vitello con curcuma, olive e patate. Davvero gustoso e particolare!


Ingredienti per 4 persone:

500 g polpa di vitello
400 g patate sbucciate BioExpress
200 g vino bianco
40 g olio extravergine d'oliva
2 scalogni
olive verdi denocciolate Citres
1 cucchiaino di curcuma fresca grattugiata BioExpress (in alternativa potete usare anche quella in polvere)
sale
pepe

Tagliate carne e patate a tocchetti più o meno uguali. Affettate gli scalogni e, nella pentola a pressione, rosolateli per qualche minuto con l’olio, poi unite la carne, fatela colorire per 5′, bagnate con il vino, salate, pepate, aggiungete la curcuma e chiudete il coperchio.
Dal fischio calcolate 15′, poi scaricate il vapore, aprite e aggiungete le patate e 2 cucchiai di olive verdi denocciolate, verificate che il liquido non si sia asciugato (eventualmente aggiungete un po’ di acqua), richiudete e cuocete per altri 10′.

Servite lo spezzatino ben caldo.



Eccomi con l'ultima ricetta dedicata alle feste, una deliziosa Drizzle Cake al sapore di mandorla e cannella. Una torta davvero golosa, firmata Gordon Ramsay.
Questo dolce ha come base la ricetta dello chef per i financier, un pan di spagna francese alle mandorle. Questa sua versione, molto umida, è fatta con il burro scuro per conferire un delizioso sapore nocciolato. Inoltre è un ottimo dolce che vi permetterà di riciclare gli albumi avanzati.


Ingredienti per 8 persone:
250 g di burro leggermente salato (io ho preferito quello normale)
olio di semi per ungere
50 g di farina 00 (più altri 2 cucchiai per spolverare)
2 cucchiaini di cannella in polvere
175 g di zucchero grezzo di canna
250 g di farina di mandorle (per me mandorle BioExpress tostate e ridotte in polvere)
100 g di melassa (per me Miele biologico di arancio cremoso Rigoni di Asiago)
6 albumi di uova grandi

Per la glassa:
150 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di succo di limone BioExpress
2 cucchiai di panna da montare

Per decorare:
palline di zucchero argentate
ribes BioExpress

Per prima cosa sciogliete il burro in una casseruola, a fuoco dolce. Alzate poi la fiamma e cuocete il burro fino a che non inizierà a scurirsi. Attenzione perchè brucia in fretta. Togliete subito dal fuoco e lasciate raffreddare per qualche minuto. Versate quindi lentamente il grasso in una ciotola, lasciando nella casseruola le parti solide. Fate raffreddare il burro a temperatura ambiente.
Scaldate il forno a 160°C. Ungete con l'olio uno stampo da bundt di 23 cm o uno da ciambella e infarinate leggermente. Setacciate la farina e la cannella in una ciotola grande e incorporatevi lo zucchero e le mandorle ridotte in farina.
Sbattete insieme il miele e gli albumi in un'altra ciotola, usando uno sbattitore elettrico, fino a che il composto non risulterà leggero e spumoso, per qualche minuto. Incorporate nel composto secco il burro ormai raffreddato, seguito dagli albumi montati.
Versate l'impasto nello stampo, livellandolo bene, e infornatelo per circa 50' o finchè uno stecchino infilzato al centro viene fuori pulito. Lasciate raffreddare nello stampo sopra una gratella.
Sformate il dolce capovolgendolo su un piatto da portata.
Per la glassa, mescolate insieme gli ingredienti in una ciotola, fino a ottenere un composto liscio, poi distribuitelo sulla ciambella lasciandolo colare su tutti i lati.
Completate a piacere con palline di zucchero argentate e ribes.


Ciotole e tovaglietta Green Gate
Buongiorno a tutti e buon anno! Che sia migliore del precedente, nella speranza che tutti i vostri desideri vengano esauditi. Per questa occasione, viste le abbuffate dei pranzi natalizi e cenoni di capodanno, noi de L'Italia nel Piatto, abbiamo pensato di regalarvi tante buone ricette tipiche regionali di "Zuppe e minestre dopo le feste" (ricette della cucina di tutti i giorni, leggere e poco dispendiose).
Per la Lombardia avevo l'imbarazzo della scelta. Ma la preferenza è caduta su l'Urgiada o Oriada. Con questo nome si intende una classica minestra d’orzo, consumata principalmente in inverno, diffusa soprattutto nelle zone montane lombarde. Si tratta di una ricetta tipica dei territori di Lecco, Monza e Brianza.
L’ingrediente protagonista è l’orzo che, insieme al frumento, rappresenta uno dei cereali più antichi.



Ingredienti per 6 persone:

200 g di orzo perlato Melandri Gadenzio
150 ml di latte intero
100 g di lardo (o pancetta)
2 porri biologici BioExpress
1 cipolla dorata BioExpress
200 g di fagioli cannellini secchi Melandri Gaudenzio (o borlotti, secondo la ricetta tipica, ma io preferisco i cannellini)
250 g di patate BioExpress
1 lt di acqua
olio extra vergine di oliva
sale
pepe

Lavare l’orzo in acqua corrente e metterlo in ammollo secondo i tempi indicati sulla confezione.
Preparare un battuto con lardo, porri e cipolla.
Rosolare, con un filo d'olio a fiamma dolce il battuto, aggiungere l’orzo, coprire con acqua e allungare pian piano con il latte riscaldato a parte.
Dopo 20 minuti di cottura, aggiungere i fagioli secchi ammollati e le patate tagliate a cubetti.
Cuocere per almeno un’ora, rimestando man mano, o comunque fino a che i fagioli risulteranno morbidi. Aggiustate di sale e pepe.



E ora vediamo cos'hanno preparato le regioni restanti...

Valle d’Aosta: Seupa de pelon
Piemonte: Minestra di riso e latte
Liguria: Minestra di scarola
Lombardia: Urgiada o Oriada
Trentino: Zuppa allo Chardonnay di Terlano
Veneto: La panada con uovo marinato
Friuli Venezia Giulia: Minestra di fagioli della Nuova Carnia
Emilia Romagna: Minestra reale romagnola
Toscana: Zuppa di cipolle alla fiorentina
Marche: Stracciatella marchigiana 
Umbria: Minestra col battuto e patate
Lazio: La stracciatella
Abruzzo: Minestra di lenticchie e scarola
Molise:
Campania: Scarola in brodo
Puglia: Zuppa di pesce in bianco (Ciambotto in bianco)
Basilicata: La crapiata, zuppa di legumi e grano
Calabria: Millecosedde (minestra di verdure e pasta)
Sicilia: Minestra di Fave Secche e Tagliatelle
Sardegna: Minestra de Castangia
 
Visitate il nostro blog Italia nel piatto e la sezione dedicata a questa uscita.

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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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