Pane di pasta dura fatto in casa

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Ciao a tutti! Oggi voglio condividere con voi questa splendida ricetta trovata su un vecchio numero de La Cucina Italiana, dello chef Walter Pedrazzi. Sto riscoprendo la gioia e la bontà del pane fatto in casa, soprattutto grazie a Iris. Beh, grazie o purtroppo, dipende dai punti di vista. Ormai mi sono rassegnata, non è una mangiona. Se ricordate, a dicembre, ero in crisi perché la piccola si nutriva solo di latte. Cresceva ugualmente, ma capite che per una mamma è una tragedia. Ora sono decisamente più serena. Se mangia bene, se non mangia pazienza, di fame non muore. Tra gli alimenti che più le piacciono ora, oltre il latte, lo yogurt, la pizza e i crackers, c’è il pane e per questo, appena posso, lo faccio in casa. In particolare questo tipo a pasta dura, l’ho trovato particolarmente delizioso e profumato. Provare per credere! 

Raccogliete nella ciotola dell’impastatrice 300 g di farina e 250 g di farina Manitobae miscelate. Aggiungete 38 g di lievito madre essicato, quindi unite un cucchiaino da caffè di zucchero e 300 g di acqua. Avviate l’impastatrice e lavorate l’impasto fino a che gli ingredienti non saranno amalgamati.

Aggiungete a questo punto 35 g di strutto (serve per dare al pane sapore e morbidezza e friabilità alla crosta). Subito dopo unite anche 12 g di sale e proseguite nella lavorazione. Quando l’impasto sarà liscio e compatto trasferitelo su un piano. Raccoglietelo e tiratelo con energia per rafforzare la maglia glutinica e conferire alla pasta maggiore tenacia ed elasticità. Lasciate quindi riposare l’impasto sotto una ciotola per 30’.

A questo punto dividetelo in 5 panetti (anche 6 se volete panini di dimensioni minori). Stendete l’impasto di ognuno con il mattarello, in modo da ottenere delle lingue piuttosto sottili di spessore. Questa operazione renderà la pasta ancora più forte. Arrotolate le lingue sul lato corto. Giratele di 90°, stendetele nuovamente e riarrotolatele per altre due volte. Alla fine stendete e arrotolate la lingua di pasta per la quarta volta. Con questo tipo di lavorazione si darà alla pasta un effetto “sfoglia”. Stendete su un vassoio un ampio telo infarinato e deponetevi i panetti, separandoli con i lembi del telo stesso. Coprite con un altro telo e lasciate lievitare per 45’ circa. Trasferite infine i panetti su una teglia coperta da carta da forno e incideteli sul lato lungo con una lametta per farli aprire in cottura. Inforna teli poi a 180° per 25-30’ avendo cura di appoggiare sul fondo del forno una pirofila riempita di acqua.

12 commenti

  1. Un pane bellissimo cara, complimenti!!!!

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  2. è bravissimo Walter Pedrazzi !! A me piace un sacco la sua rubrica sull'Editoriale de La Cucina Italiana e tu sei riuscita a presentarci questa meraviglia ^_^ bravissima !!
    Un bacione !
    N.

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  3. kiara!!!!! ma sembra comprato da qnt è bello!!!! lui ti avrà dato la ricetta,(mitico walter :) ) ma tu sei stata suprema! :)

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  4. Grazie, grazie! Ovviamente ho fotografato le pagnotte più belle...non tutte erano così! Anche perchè poi mi si è rotta la lametta....e con la lama del coltello non è la stessa cosa...

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  5. Ammiro quelli che sanno fare il pane io non mi ci metto non lo mangerebbe nessuno siamo solo due e con un panino al giorno. Buona serata

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  6. Dalle nostre parti questi panini si chiamano barilini e io li adoro!! ho provato a farli in casa ma non mi è mai venuto tanto bene come forma, non mi si apre bene il taglio. I tuoi invece sono favolosi, sia come forma che come texture della mollica.

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    1. Il segreto sta nel taglio fatto con la lametta! Dopo i primi 5 tagli a me si è rotta; ho tagliato gli altri panini rimasti con la lama del coltello ma nn sono venuti bene come questi....

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  7. Ma che bello che è!!!...dev'essere ottimo!!!

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