Kucina di Kiara
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La Carbonara Monferrina è una deliziosa specialità piemontese.
Meno nota rispetto alla classina versione, ma altrettanto ricca di gusto, la Carbonara Monferrina vanta anch'essa di una ricetta storica, come tutti i piatti della nostra cultura culinaria. Ne esistono diverse varianti, ma io vi propongo questa, trovata su un vecchio numero di Sale e Pepe.
Complici della ricetta le mie magnifiche e nuovissime Pentole Agnelli appena acquistate su Nandida.


Ingredienti per 4 persone:
500 g di pasta lunga (io ho scelto lo zito lungo)
1 mazzetto di asparagi
50 g di toma
2 tuorli
30 g lardo
100 g di pancetta di maiale
50 cl panna fresca
50 g parmigiano
20 g burro
olio extra vergine di oliva qb
2 spicchi d'aglio
sale qb
pepe qb

Preparazione:
lavare gli asparagi, eliminare le parti più dure e tagliarli a tocchetti. 
Prendere una padella antiaderente ampia e versarci il lardo tritato, il burro, 3 cucchiai di olio e l’aglio schiacciato. 
Soffriggere il tutto, quindi eliminare l’aglio e unire la pancetta tagliata a listarelle.

Dopo aver fatto rosolare la pancetta aggiungere gli asparagi, aggiustare di sale e pepe e bagnare il condimento con poca acqua. Proseguire la cottura coprendo la padella con un coperchio, per circa 10 minuti o finché gli asparagi non risulteranno teneri.

Preparare la salsa per condire la carbonara facendo sciogliere in una terrina la toma con la panna. Aggiungere i tuorli, il parmigiano grattugiato e una macinata di pepe. Mescolare bene.

Lessare la pasta in abbondante acqua salata e scolarla versandola poi nella padella che contiene il condimento di asparagi. 
Fuori dal fuoco, unire alla carbonara la salsa di uova e formaggio. 
Mescolare rapidamente la carbonara monferrina per far amalgamare bene gli ingredienti. 
Servire subito. 


I Ventaglietti di pasta sfoglia li ho sempre comprati al supermercato e credo che molti di voi abbiano sempre fatto come me.
Poco tempo fa però, complice un bellissimo libro acquistato online "Dolci fatti in casa" di Laurence e Gilles Laurendon, ho deciso di provare a farli in casa.
Ovvio che, se la pasta sfoglia la fate voi a mano, verranno sicuramente più buoni.
Io purtroppo ho sempre meno tempo per queste cose, lasciando più spazio a ricette veloci.
Quindi ben vengano le pratiche confezioni surgelate pronte all'uso! Risparmio di tempo e denaro assicurato.
Ma torniamo ai nostri ventaglietti.
Sono di una facilità quasi imbarazzante.
Visto il tempo che aleggia nel nord Italia, direi che questa è la giornata ideale da rallegrare facendo in casa questi golosi dolcetti.
Vi regalo anche un video tutorial, così è tutto più semplice!


Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
75 g di zucchero semolato
acqua qb

Preriscaldate il forno a 200°C.
Stendete la pasta, bagnatela leggermente di acqua aiutandovi con un pennello da cucina, cospargete di zucchero quindi fatelo aderire bene alla pasta premendo dolcemente con un mattarello.
Fate due segnetti al centro della sfoglia sul lato lungo, quindi arrotolate ogni bordo verso il centro.
Ponete la pasta 5' nel congelatore, poi tagliatela a fette da 1 cm circa.
Sistematele su una teglia rivestita da carta da forno, bagnate lievemente le fettine con acqua e zucchero e fate cuocere per 10' o fino a doratura.
Fate raffreddare su una griglia.



Ho trovato questa ricetta su una vecchia rivista di cucina, trovata a casa di mia madre.
Come mi capita spesso di fare, ho strappato la pagina per poi portarmela a casa, ripromettendomi di cucinarla quanto prima.
Beh, credo sia passato un anno se non due da quel giorno,
Ricordo che sono originari di Napoli, ma non ho trovato nulla sull'origine del nome.
Peccato, sono molto curiosa...
Se qualcuno sapesse qualcosa, sono tutta orecchi.



Ingredienti per 6 persone:
500 g di paccheri Grano Armando
un grappolo di pomodorini ramati biologici BioExpress
una carota biologica BioExpress
una cipolla biologica BioExpress
una costa di sedano biologica BioExpress
500 g di passata di pomodoro
100 g di grana grattugiato
100 g di pecorino grattugiato
100 g di caciocavallo (io l'ho sostituito con cacioricotta)
un limone biologico BioExpress
basilico
olio extra vergine di oliva
sale

Tagliare grossolanamente sedano, carota, cipolla e mettere le verdure in una padella capiente con un po' d'olio. Soffriggere e aggiungere i pomodorini tagliati a metà e la passata di pomodoro.
Regolare di sale e cuocere per mezz'ora.
Tritare tutto al passaverdure.
Si otterrà un sugo denso e cremoso.


Metterlo nuovamente in padella e tenerlo al caldo.
Cuocere i paccheri in abbondante acqua salata (utilizzare molta acqua per evitarne la rottura).
Scolarli e tenerli al caldo in una teglia.
Nella padella con la salsa aggiungere il basilico tritato, i formaggi grattugiati e il cacioricotta grattugiato con una grattugia a fori larghi.
Scaldare a fuoco basso, mescolare bene fino a quando il sugo diventa filante.
Unire la pasta nella padella con il sugo, amalgamare bene e completare con una grattugiata di scorza di limone.

Nota:
Questa pasta si può servire anche come stuzzichino: basta infilzare 2-3 paccheri negli stecchini di legno e sistemarli in un piatto da portata, decorando con foglie di basilico.




Oggi su Kucina di Kiara un dolce dal profumo e dal sapore particolari e delicati.
Il connubio mandorle e limone è invincibile nei dolci, e non solo.
Basta sentire l'aroma che si sprogiona in casa con questo dolce nel forno e non vi stancherete mai di prepararlo. Poi è ottimo sia a colazione che all'ora del tè.

Eccovi la ricetta:

120 g di farina di mais (io ne uso una finissima, per pasticceria, chiamata Fumetto)
200 g di mandorle in polvere
200 g di zucchero
200 g di Vallè&Burro a temperatura ambiente
3 uova intere
il succo e la scorza di un limone biologico
1/2 bustina di lievito
1 presa di sale

Preriscaldate il forno a 180°C.
In un ampia ciotola, lavorate la vostra "Vallè&Burro" con lo zucchero.
Appena il composto diventa chiaro, aggiungete le mandorle in polvere, poi le uova, una ad una, e mescolate.
Aggiungete quindi la scorza e il succo del limone.
In un'altra ciotola, mescolate la farina e il lievito, aggiungete il pizzico di sale e versate tutto nella ciotola con il composto di "Vallè&Burro", zucchero e limone.
Mescolate bene.
Rivestite uno stampo da plum-cake con carta da forno.
Riempitelo con l'impasto.
Infornate per circa 40' (fate sempre la prova stecchino prima di estrarre la torta).
Servite molto freddo.



Con questa ricetta partecipo al contest di Vallè&Burro "Sei più #DolceoSalato?"
Se vi piace il mio Cake, me lo date un voto?
E' semplicissimo, vi basterà accedere qui tramite Facebook, Twitter o Instagram!
La foto la riconoscete! E io ve ne sarei grata! :-)



Ho trovato questa ricetta sul libro "Il mio libro di cucina" di Anna Moroni.
Era da tempo che volevo provarle e qualche giorno fa mi si è presentata l'occasione di prepararle.
Ho dimezzato le quantità del lievito allungando leggermente la lievitazione (con il caldo di questi giorni sono stata agevolata) perchè a mio parere, un cubetto di lievito di birra su mezzo chilo di farina, è decisamente eccessivo. Poi valutate voi.
Sono rimasta piacevolmente stupita dalla morbidezza eccezionale di queste focaccine.
Erano buone e soffici anche il giorno dopo.
Da rifare assolutamente!


Ingredienti per 12 focaccine:

200 g di patate
500 g di farina (la ricetta originale prevede 500 g di manitoba, io l'ho sostituita ad altrettanto peso di farina tipo 1 fine Molino Soncini Cesare)
12 g di lievito di birra fresco
10 g di sale
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

Lessate le patate intere e con la buccia, pelatele e passatele allo schiacciapatate. 
Lasciate raffreddare.
Nella planetaria (o su una spianatoia) disponete la farina, mettetevi al centro le patate schiacciate, il lievito e tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto morbido.
Aggiungete il sale e continuate a impastare.
Fate riposare l'impasto per circa un'ora, coperto, poi stendetelo allo spessore di 1 cm.
Con un tagliapasta a forma di fiore ritagliate le focaccine (in alternativa potete usare un normale tagliapasta rotondo - come ho fatto io - o semplicemente un bicchiere o una tazza).
Disponete le focaccine su una placca rivestita da carta da forno, quindi fatele nuovamente lievitare fino al raddoppio del volume.
Volendo, potete arricchirle con passata di pomodoro e mozzarella.
Io le ho preferite senza, anche perchè se no mia figlia non le avrebbe mangiate.
Infornate a 200°C per 15-20'.




Era da tempo che volevo preparare questa torta salata. Forse più di un anno. Anz, sicuramente. Appena Fedora, che tutti voi conoscerete quale autrice del meraviglioso blog Cappuccino e Cornetto, postò questa ricetta, fu amore a prima vista. E come darmi torto? Non è bellissima questa torta?
E poi è versatile! Potete usare verdura di stagione, purchè si presti ad essere affettata a nastri e sia lunga. La ricotta e lo yogurt potete sostituirle con formaggio fresco cremoso, robiola, mascarpone ecc.
Ma passiamo subito alla ricetta!
Io la pasta brisée preferisco farla in casa se ho tempo, ma va benissimo anche quella che trovate pronta al banco frigo.




Ingredienti
per la pasta brisée:
300 g di farina 00
150 g burro freddo a dadini
75 g acqua fredda
sale
per la farcia:
1 uovo
250 g di ricotta vaccina
100 g di yougurt greco
4 carote grandi BioExpress
5 zucchine lunghe BioExpress
sale
pepe
origano fresco
olio extra vergine di oliva
Preparazione

Preparare prima la pasta briseé: intridere la farina con il burro freddo e impastare aggiungendo l’acqua man mano e un pizzico di sale. Lavorare velocemente e far riposare in frigoriferoper almeno mezz'ora (io di solito la preparo la sera prima).
Preparare la farcia mescolando in una ciotola la ricotta con lo yogurt greco.
Aggiungere l'uovo, aggiustare di sale e pepe e unire origano fresco spezzettato grossolanamente con le mani.
Stendere la sfoglia a uno spessore di 3 mm circa su un foglio di carta da forno.

Rivestire una tortiera e bucherellare il fondo.
Procedere con una prima cottura in bianco (avendo cura di mettere sul fondo della torta un altro foglio di carta da forno e quindi gli appositi pesetti o legumi secchi).
Cuocere a 180°C per circa 15'. Quindi lasciate intiepidire.
Lavare e asciugare le verdure e tagliarle per il verso lungo con un pelapatate, creando così dei nastri.

Versare la farcia nel guscio di brisée e procedere con la composizione.
Partendo dal centro creare una girandola di verdure alternando i cerchi, il centro zucchine, poi carote, poi zucchine, carote e così via fino a riempire il tutto.
Versare un a filo un po' di olio e ancora un poco di origano. 

Ho provato anche con l'erba cipollina, al posto dell'origano, ed è ottima!
Infornare in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti, sfornare e servire fredda. 




A differenza della ricetta originale, io propongo una prima cottura in bianco della pasta. L'ho fatta più e più volte ma, forse per via del mio forno, 45' di cottura non mi bastavano. Non tanto per il ripieno quanto per la brisée.
Valutate voi.
Resta una delle torte rustiche salate più buone che abbia mai assaggiato.



Era da tempo che volevo preparare il famosissimo succo ACE, ovvero una bevanda analcolica composta arancia, carota e limone. ACE è un acronimo costituito dalle iniziali delle tre principali vitamine presenti: vitamina A, C, E. L'estrattore di succo Severin mi ha aiutata nell'impresa.
Per la ricetta, mi sono affidata a IdeeRicette, certa del risultato.

Ingredienti per 2 bicchieri di succo:
2 arance biologiche BioExpress
4 carote biologiche BioExpress
1 limone biologico BioExpress
zucchero a piacere

Lavate il limone e tagliatelo in quarti senza sbucciarlo.
Lavate, mondate e pelate le carote. Tagliatele quindi a tocchetti in maniera grossolana.
Sbucciate le arance e spaccatele a metà.


Inserite la frutta e la verdura nell'estrattore di succo, poco per volta, procedendo come descritto qui.


Ecco fatto, in pochi minuti avete ottenuto il vostro succo super vitaminico.



Scommetto che nessuno di voi, almeno una volta nella vita, non ha mai provato le mitiche merendine Kinder. O sbaglio? Almeno io personalmente non conosco nessuno.

Io ci sono cresciuta con queste delizie, alternate alle altre del fantastico mulino...ma volete mettere la soddisfazione nel farvele in casa? Oltre alla genuinità del prodotto, trovare appagamento nel fatto che sono uguali, identiche alle originali? Non c'è paragone!

Ho provato a riproporre le Kinder Paradiso (le mie preferite in assoluto) più di una volta, aiutandomi con le ricette trovate in rete, ma il risultato non è mai stato soddisfacente. Buone si, ma mancava sempre qualcosa. Infatti non le ho mai postate.
Poco tempo fa invece, mi sono imbattuta nel meraviglioso blog di Ennio, che già conoscevo ma non credevo di poter trovare la ricetta originale di queste merendine paradisiache! Le sue rasentano la perfezione, diciamolo. Le mie sono più, come dire, rustiche? Ma vi posso garantire che sono precise a quelle che trovate in commercio. Forse anche più buone.

Ma passiamo immediatamente alla ricetta. Riporto la sua con le mie piccole variazioni tra parentesi.

Ingredienti per circa 8 Kinder Paradiso 
(dipende dalla dimensione in cui le tagliate)

Per la Base:
125 g di farina 00
125 g di fecola di patate
2 uova
4 tuorli
200 g di burro
200 g di zucchero a velo vanigliato
scorza grattugiata di mezzo limone
1/2 bustina di lievito per dolci (8 g)
1 Bustina di Vanillina (io ho messo un cucchiaino di estratto di vaniglia)
1 pizzico di sale

Per la Farcia:
200 ml di panna liquida da montare (vegetale e già zuccherata) (io ho usato la stessa quantità di panna fresca, senza aggiungere zucchero)
2 cucchiaini di miele (per me Mielbio Millefiori Rigoni di Asiago)

Per spolverizzare:
Zucchero a velo qb

Procedimento:
In una ciotola mescolare la farina, la fecola di patate, il lievito.

Spatola Tecna Tupperware
In un'altra ciotola mettere il burro ammorbidito (che dovrà avere la consistenza di una pomata), lo zucchero a velo, la buccia grattugiata di limone, il cucchiaino di estratto di vaniglia e il pizzico di sale.
Mescolare tutti gli ingredienti con le fruste elettriche, alla massima velocità, per 5 minuti fino ad ottenere un composto montato, chiaro e spumoso.
Aggiungere i tuorli e le uova precedentemente sbattute.
Lavorare sempre con le fruste elettriche per altri 3 minuti circa.
Setacciare all'interno della ciotola metà dose degli ingredienti secchi che sono stati mescolati all'inizio.
Mescolare delicatamente con una spatola in silicone (o un mestolo di legno) con movimento dal basso verso l'alto, fino a avere un composto omogeneo, quindi setacciare i rimanenti ingredienti secchi e mescolarli nuovamente, sempre in maniera delicata, con la spatola. Si otterrà un composto compatto ed al tempo stesso molto soffice.
Versare e livellare il composto così ottenuto all'interno di una teglia (la mia era quadrata 22x22) che potrete imburrare e infarinare oppure rivestire con un foglio di carta da forno bagnata e strizzata, così da farla aderire bene ai bordi.
Cuocere la base in forno a 180°C per 25/30 minuti finché la superficie non si sarà ben dorata (per verificare la cottura, inserire uno stuzzicadenti al centro della base, deve uscire asciutto); una volta cotta lasciarla intiepidire all'interno della teglia.
A questo punto capovolgere la base su un foglio di carta da forno e lasciarla raffreddare completamente.
Nel frattempo, per preparare la farcia.
Montare con le fruste elettriche la panna.



Per montare la panna, uso Speedy Chef Tupperware così in pochi attimi, e senza l'suo di corrente elettrica, ho una panna perfettamente montata. I vostri bimbi si divertiranno un sacco a usarlo!

Una volta montata aggiungere il miele.
Servendosi di un cucchiaio, amalgamare bene gli ingredienti.
Dividere la base raffreddata in due strati di uguale altezza, utilizzando un coltello seghettato.
Spalmare sullo strato inferiore la farcitura, fino ad 1cm dal bordo.




Coprire con l'altro strato e pressare lievemente con le mani; far riposare per 30 minuti nel freezer.
Servendosi sempre di un coltello a seghetto rifilare 1o 2 cm abbondati di bordo.
Infine sempre con il coltello a seghetto ricavare 8 rettangoli grandi circa 10 cm x 5 cm.




Disporre le Kinder Paradiso su un vassoio, spolverizzarle con abbondante zucchero a velo e prima di servirle porle a riposare in frigorifero per almeno un'ora.



Chi non conosce le mozzarelle in carrozza?
Ovviamente stiamo parlando del piatto tipico della tradizione napoletana, un boccone ghiotto e pieno di gusto che piace proprio a tutti (tranne a Iris).
Ero incuriosita dalle origini del nome e quello che vi riporto di seguito è ciò che ho trovato:

Nel lontano 1800 per trasportare i viveri si usavano le carrozze. Insieme al cibo trovava posto anche il latte. Ma con il traballio della carrozza il latte si cagliava e arrivati a destinazione si era trasformato in delizioso formaggio fresco. Da qui il nome mozzarella in carrozza.

La versione più citata è quella che vede la mozzarella che si adagia su una dorata fetta di pane, in carrozza quindi, impanata e poi fritta.

Infine, la versione diciamo più romanzata, è quella in cui la mozzarella si poggia sul pane e quando la si addenta "fila" creando le briglie, così pare vada in carrozza.

"Quando arrivano in tavola questi fagottini ancora bollenti in cui mozzarella filante si adagia sulla dorata carrozza dei doratissimi dischetti di morbido pane che insieme a quello dell'uovo ne esalta il sapore, un briviso di golosità passa sui volti di tutti i commensali."
(Miseria e Nobiltà nella storia della cucina napoletana, 1999)




Dopo questa prefazione vi aspetterete la classica ricetta. Invece vi propongo una cosa che non c'entra nulla o meglio, possiamo definirla una lontana parente. Zucchina in carrozza. La carrozza la fa la zucchina stessa. Chevelodicoafare? Sono squisite! Una tira l'altra! Se poi le accompagnate con un golosissimo dressing alle erbette...slurp!



 Ingredienti per 4 persone:
2 zucchine Bioexpress
160 g di scamorza affumicata
1 uovo
farina
2 pacchetti di crackers
olio di semi di arachide OiO Dante
sale
dressing con erbette Develey

Tagliate le zucchine ricavando 24 nastri sottili (usate la mandolina se l'avete oppure un semplice pelapatate); ammorbiditeli cuocendoli per 1' in una padella antiaderente spolverizzata di sale.



Riducete la scamorza (o una mozzarella se preferite) in 12 cubotti.
Disponete i nastri di zucchina a croce sul piano di lavoro, quindi mettete al centro un cubo di mozzarella, rimboccatevi sopra i nastri di zucchina, sovrapponendoli: otterrete 12 fagottini.


Infarinate i fagottini, passateli nell'uovo battuto, poi nei crackers (precedentemente tritati finemente nel mixer; in alternativa potete usare il pangrattato), quindi friggeteli in abbondante olio di arachide per circa 1' e mezzo (carrozze).


Servite le carrozze di zucchina su un letto di dressing alle erbette Develey.




Una delle coppie più affermate in cucina è senza dubbio quella composta da fave e salame. A volte si aggiunge anche il terzo incomodo, il pecorino, è il risultato in bocca è fenomenale!
A tal proposito, Kucina di Kiara vi propone una carbonara insolita. Valutate voi.
Ho usato le linguine, ma ovviamente va benissimo qualsiasi altro formato di pasta, purchè lunga.


Ingredienti per 4 persone:

350 g di linguine
300 g di fave sgusciate BioExpress
120 g di salame piacentino Dop Salumificio La Rocca tagliato in fette e poi a tocchetti
4 tuorli
80 g di pecorino grattugiato (più altro da spolverizzare)
prezzemolo
sale
pepe nero

Fate rosolare il salame in padella fino a quando sarà dorato e croccante.
In una ciotola mescolate il pecorino con i tuorli e un'abbondante macinata di pepe nero.
Tritate il prezzemolo.
Cuocete le linguine (o spaghetti se preferite) in acqua bollente salata e, qualche minuto prima della fine della cottura, aggiungete le fave. Stemperate il composto di tuorli e pecorino con 2-3 cucchiai di acqua di cottura della pasta, unite la pasta e le fave scolate e mescolate rapidamente il tutto.
Aggiungete il salame croccante e servite le linguine guarnite con il prezzemolo tritato e una spolverizzata di pecorino grattugiato.



Buttare il cibo è un gesto che a casa mia non succede mai e così dovrebbe essere in tutte le case del pianeta. Ma purtroppo si sa, non tutti hanno la pazienza, la fantasia o semplicemente la voglia di tenere da parte gli avanzi per donargli nuova vita. Eppure basta così poco.

Prendete per esempio il pane. E' uno degli alimenti più sprecati al mondo!

Guardate cosa si può fare. Queste polpette, viste sul sito Chiarapassion le ho fatte subito mie! Talmente buone da far paura! Ottime da mangiare in bianco e semplicemente divine tuffate nel sugo di pomodoro!

Con l'impasto avanzato ho preparato anche un'ottima finta pizza...cosa desiderare di più dalla vita?



Ingredienti per le polpette:
300 g di pane raffermo
2 uova
acqua
Grana padano grattugiato
Pecorino romano grattugiato
2 cucchiai di pangrattato
prezzemolo qb
sale
pepe nero
olio extra vergine d'oliva Azienda Agricola Pernigo

Ingredienti per il sugo di pomodoro:
pomodori ramati Bioexpress
olio extra vergine d'oliva
basilico
un pizzico di zucchero
sale

Preparazione
Per prima cosa preparare le polpette: mettete il pane spezzettato a bagno nell'acqua (o se preferite nel latte). Io l'ho lasciato per circa 2 ore. Una volta ammorbidito, strizzarlo per bene. Aggiungere le uova intere, i formaggi grattugiati, il pangrattato, il prezzemolo tritato, una macinata di pepe nero e aggiustare di sale.
Lavorare bene l'impasto e formare delle polpettine grandi quanto una noce. Sistemarle su una teglia rivestita da carta forno, condire con un filo d'olio extra vergine d'oliva e cuocere in forno caldo a 180° C (modalità ventilato) per circa 20 minuti. In alternativa friggerle in olio di arachide bollente fino a che non sono belle dorate (senza dubbio questa seconda versione è la più golosa, ma io questa volta ho preferito la prima).


Preparare il sugo di pomodoro facendo imbiondire in un tegame l'aglio con l'olio, poi eliminarlo e aggiungere i pomodori precedentemente incisi a croce, sbollentati, pelati e tagliati a pezzetti, aggiustare di sale e aggiungere la punta di un cucchiaino di zucchero per togliere l'acidità. 


Cuocere il sugo per circa 15 minuti.
Aggiungete qualche foglia di basilico fresco alla salsa e tuffare dentro le polpette, facendole insaporire per circa 10 minuti. Servire calde con un filo d'olio extra vergine di oliva a crudo. Mangiare con moderazione. :-)


 



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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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