Kucina di Kiara
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Eccomi con una nuova ricetta dedicata a queste feste. Questa volta un'idea velocissima, gustosissima e d'effetto. Si tratta di alberelli realizzati con semplice piadina, decorati come più vi piace! Io vi lascio la mia idea, ma libero spazio alle vostre! Intanto buone feste da Kucina di Kiara (alias Grinch).
Per le quantità, regolatevi in base al numero di persone e di portate. Io direi di non esagerare e presentarne non più di due o tre a testa.



Ingredienti per 4 persone (12 alberelli):

3 piccole piadine
4 sticks di salatini tipo alsaziani
1 broccolo bio Bioexpress
1 piccolo cavolo romanesco bio Bioexpress
qualche cucchiaio di ricotta vaccina
2 o 3 filetti di Alacce Citres (in alternativa usate delle semplici acciughe)
peperoni grigliati Citres qb
olive nere a rondelle Citres qb
capperi medi Citres qb
olio extra vergine di oliva qb
sale
pepe

Per prima cosa preparate la crema ai broccoli e cavoli. Lavate e mondate il broccolo e il cavolo, tagliateli a tocchetti e fateli bollire per circa 15' in una capiente pentola. Scolateli e passateli in padella con un filo d'olio, nel quale prima avrete fatto sciogliere i filetti di alacce. Aggiustate di sale e pepe, quindi riduceteli in crema, frullandoli in un mixer con qualche cucchiaiata di ricotta (o robiola, se preferite) e un filo d'olio evo. Mettete la crema ottenuta in una sac-à-poche con bocchetta a stella.
Tagliate le piadine in quattro 4 spicchi ciascuna (otterrete 12 alberelli), passatele sulla piastra per qualche minuto, in modo da ammorbidirle, per facilitare l'entrata del bastoncino.
Ricavate da ogni stick alsaziano 3 piccoli bastoncini e infilzatene ognuno alla base di ogni fetta di piadina.
Farcite ogni spicchio con la crema di cavolo e broccolo e decorate a piacere con capperi, olive e strisce di peperoni, in modo da simulare un alberello di natale.
Servite e stupite!





Mi è sembrato carino contraccambiare la dolcissima Lili Madeline facendo uscire questa ricetta il giorno del mio compleanno. Se leggete il suo post, questa mia ricetta viene presentata da lei nel giorno del suo bith-day. Oggi vi presento io questa simpaticissima ragazza dalle fonti inesauribili! Il suo blog è davvero uno spettacolo, ricco di notizie interessanti, tra cui la bellissima rubrica ubrica A’ la Recherche de la Madeleine, una grande raccolta di ricette dolci e salate, ovviamente di madeleines. Leggere per credere!

E ora la ricetta golosissima!!!

Madeleine Pistacchio e Rum
(ricetta base di Maurizio Santin, a cui ho aggiunto 30 g di tritato di pistacchi togliendoli dal peso complessivo della farina)

220 g di farina 00
30 g di tritato di pistacchio Sciara La Terra del Pistacchio
8 g di lievito chimico in polvere
4 uova intere
200 g di zucchero
125 g du burro fuso intiepidito
50 g di latte fresco
1/2 bacca di vaniglia
rum q.b

Setacciare la farina con il lievito.
Mescolare le uova con lo zucchero, senza montarle, e profumare con la vaniglia.
Unire la farina e il latte. Mescolare e aggiungere infine il burro.
Coprire la ciotola con pellicola e far riposare tutta la notte in frigorifero.
Trascorso il tempo necessario, imburrare e infarinare lo stampo apposito, riempire con un cucchiaino di impasto e infornate dapprima a 230°C per 3-4 minuti poi continuate la cottura a 170°C per altri 5 minuti.
Estraete e fate raffreddare.
Spennellate la superficie di ogni madeleine con il vostro rum preferito e servite.




Oggi vi propongo un'idea super veloce per il vostro aperitivo delle feste: l'Albero di Natale di pasta sfoglia. Niente di nuovo, a dir la verità, ricetta vista e rivista in rete, ma sempre attuale, perchè veloce da fare, semplice da realizzare e versatile. Nel mio caso ho usato come farcitura una crema di pomodorini secchi davvero deliziosa!


Ingredienti per un alberello di circa 25x40 cm:

3 confezioni di pasta sfoglia rettangolare

Per la farcitura:
1 vasetto di pomodorini secchi sott'olio Citres
3 alacce sott'olio Citres (o acciughe)
100 g di robiola
olio extra vergine di oliva qb

Per il tocco finale:
grana padano grattuggiato qb
un uovo sbattuto

Mettete nel mixer tutti gli ingredienti della farcitura e tritate fino a ottenere una consistenza cremosa. Aggiungete un filo d'olio evo all'occorrenza.
Prendete la leccarda del forno, rivestitela con carta da forno.
Tagliate a listarelle di circa 2 cm la pasta sfoglia rettangolare. Farcite ogni striscia con la crema di pomodorini secchi. Arrotolate e iniziate ad assemblare il vostro l'alberello, disponendo ogni rondella sulla carta da forno. Andate avanti così fino a esaurimento della pasta sfoglia.
Spennellate il tutto con l'uovo sbattuto e spolverate con grana padano grattuggiato.
Infornate in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti.




Oggi vi propongo un'alternativa alla classica pasta e fagioli o pasta e ceci. Si tratta di una pasta squisita accompagnata a un mix di legumi e cereali, legati tra loro da un'armonia di sapori forti. E' decisamente un piatto per palati robusti, data la presenza dell 'nduja calabrese (un salame piccante tipico di questa regione).



Ingredienti per 4 persone:

320 g di pasta mista Grano Armando
500 g di Primiera legumi misti Melandri Gaudenzio
2 fette di salame 'nduja calabrese
3 cucchiai di passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 carota biologica BioExpress
1 cipolla dorata bio BioExpress
1 mazzetto di prezzemolo BioExpress
500 ml di brodo vegetale
olio extra vergine di oliva qb
sale qb
pepe qb

Mettete i legumi in ammollo come indicato sulla confezione (io la sera prima, cambiando spesso l'acqua) poi cuoceteli per un paio d'ore (se avete la pentola a pressione, saranno sufficienti 20' circa). Io li ho scolati piuttosto al dente, poichè subiranno una seconda cottura in seguito.
Tenete poi da parte.
Tritate la carota, la cipolla e il prezzemolo e soffriggeteli in un tegame con due cucchiai di olio evo e il concentrato di pomodoro.
Unite il salame calabrese e stemperatelo con una forchetta, poi aggiungete la passata di pomodoro, i legumi e cereali cotti in precedenza e lasciate insaporire unendo poco a poco il brodo vegetale.
Frullate 3/4 della zuppa con un frullatore a immersione, regolate di sale e lasciate sul fuoco il tempo necessario a ottenere una consistenza densa. Tenete in caldo i legumi e cereali restanti.
Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente.
Completate i piatti versando in ognuno due abbondanti mestoli di zuppa, una cucchiaiata di pasta e i legumi lasciati in caldo. Condite con un filo d'olio evo a crudo e una macinata di pepe nero (se piace).



Premetto che questo è un dolce che ho preparato lo scorso anno, in occasione del pranzo di Natale ma, tra una cosa e l'altra, mi sono obbligata a postarvelo ora. Già, perchè poi se non lo faccio, in un attimo ci ritroviamo a Pasqua e poi è un macello. Qualcuno ha capito poi come fermare il tempo? :-)
La ricetta del classico tronchetto natalizio si trova in rete in milioni di versioni differenti. Io mi sono affidata alla bravura e all'esperienza di Valentina, autrice del famosissimo blog "Ho voglia di dolce".
Ecco come fare. Non spaventatevi, i passaggi sono tanti, ma la realizzazione è semplice. Vedrete, vi divertirete!


Ingredienti per Pan di Spagna 

120 g di farina 00
140 g di zucchero bianco semolato
5 uova medie (a temperatura ambiente)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di lievito (facoltativo)
1 pizzico di sale

Rivestire una leccarda con carta da forno.
Separare i tuorli dagli albumi.
Montare i tuorli con lo zucchero e la vaniglia fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Calcolate che ci vorranno almeno 10 minuti.
Montare in un’altra ciotola ben pulita gli albumi, ma non a neve eccessivamente ferma.
Incorporare gli albumi montati al composto di tuorli e zucchero ed amalgamare delicatamente mescolando dal basso verso l’alto.
Aggiungere in più riprese la farina 00 setacciata, il lievito ed il pizzico di sale, continuando ad incorporarli delicatamente dal basso verso l’alto.
Livellare per bene il composto e cuocere in forno statico e preriscaldato a 200°C per 8 minuti o comunque fino a che la superficie risulterà leggermente dorata.
Estraete il pan di spagna dalla teglia e ricopritelo con della pellicola trasparente. Arrotolatelo delicatamente e avvolgetelo in un canovaccio umido. Fate raffreddare.
Nel frattempo preparare la crema di farcitura. In questo caso potete utilizzare qualsiasi tipo di farcitura, libero sfogo alla fantasia.
Io ho usato questa!

Ingredienti crema al mascarpone e Nocciolata

250 g di Nocciolata biologica Rigoni di Asiago
200 g di mascarpone

In una ciotola con un cucchiaio mescolate il mascarpone fino a renderlo morbido come una crema.
Aggiungete la Nocciolata leggermente sciolta a bagnomaria e mescolate velocemente.

A questo punto bisogna assemblare il nostro tronchetto, e qui entra in gioco la parte più divertente.
Srotolate il pan di spagna e togliete delicatamente la pellicola trasparente dalla base di pan di spagna. Ammorbidite la superficie con un pochino di acqua, aiutandovi con un pennellino.
Aggiungete la farcitura sulla base di pan di spagna lasciando almeno un cm libero dai bordi per non farla fuoriuscire.
Arrotolate la base di pan di spagna molto delicatamente. Cercate di non farlo crepare, ma anche se dovesse accadere, niente paura, la copertura nasconderà i danni!
Avvolgetelo in un canovaccio e fate riposare in frigo per almeno un’ora, per farlo rassodare.

Nel frattempo preparate la ganache al cioccolato che vi servirà come copertura.

Ingredienti per la ganache al cioccolato

250 g di cioccolato fondente di ottima qualità
250 g di panna fresca

Tritare il cioccolato fondente a pezzettini.
Versare la panna fresca in un pentolino e portare lievemente a bollore.
Aggiungere il cioccolato e mescolare fino a scioglierlo completamente.
Fare raffreddare e mescolare di tanto in tanto.
Quando la ganache si sarà raffreddata completamente, potete procedere e farcire il vostro rotolo.
Nel caso in cui dovesse solidificarsi troppo, mettete nel microonde e sciogliete appena appena.
Estraete il rotolo dal frigo, tagliate le due estremità e ponetele ai due lati per formare un tronco.
Spalmate tutta la ganache al cioccolato sulla superficie, ricoprendo il rotolo completamente e in maniera uniforme.
Formate delle striature con i rebbi di una forchetta in questo modo assomiglierà sempre di più ad un tronco.
Decorate a piacere. Io ho usato degli zuccherini a forma di fiore e ribes rosso BioExpress.



Tovaglietta Green Gate

Una delle poche cose che adoro dell'autunno sono gli ortaggi di stagioni, tra cui la zucca. Versatile, buona, economica, ci puoi fare di tutto, dall'antipasto al dolce. E pure il pane. Eccovi una ricetta presa in prestito dalla bravissima Chiarapassion. Ovviamente le mie pagnotte non sono belle come le sue, ma buone si...tanto...

Ingredienti:
400 g di farina 0e
100 g di farina Manitoba
500 g di zucca con la buccia da cui ricaverete circa 350 g di purea di zucca (per me zucca bio BioExpress)
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
6 g di lievito di birra fresco
6 g di sale

Lavate e tagliate la zucca a tocchetti e fatela cuocere per circa 10 minuti in padella insieme al sale e l'olio, senza aggiungere acqua, coprendola con coperchio e girando con cucchiaio in legno. Una volta cotta riducetela in purea con un mixer o un minipimer.
Mescolate la farina con il lievito sbriciolato e la purea di zucca, divenuta ormai tiepida. Impastate per circa 5 minuti fino a quando l'impasto si stacca dalle pareti della ciotola.
Fate lievitare nel forno spento con la luce accesa in una ciotola unta coperta con pellicola trasparente fino a che il suo volume non sarà triplicato.
Quando l'impasto sarà lievitato formate il vostro pane.
Per dare alla pagnotta la forma di zucca, incidete con una coltello dalla lama affilata i vari spicchi.
Mettete lil pane sulla teglia coperta da carta forno, spennellate con un po' di olio di oliva e fate lievitare ancora per circa 1 ora coperto con un telo.
Infornate in forno caldo a 200°C per 10 minuti poi abbassate la temperatura a 180°C e continuate la cottura per altri 25 minuti circa fino a quando il pane avrà una superficie dorata.
Fate raffreddare bene su di una gratella e servite.


Per questa uscita di dicembre de L'Italia nel Piatto, in occasione della vicinanza del Natale, vi proponiamo come tema "Dolcetti e Biscotti preziosi".
Per la Lombardia, la scelta è caduta sulle Offelle di Parona. Ora vi spiego il perchè. Parona è un comune italiano che si trova in provincia di Pavia, nella Lomellina settentrionale. Il paese è noto soprattutto per questo suo particolare biscotto dalla forma ovale. Di per sè la preparazione è semplice, ma ovviamente la ricetta è segreta. In rete si trova di tutto, io ho cercato di avvicinarmi il più possibile all'originale, seguendo in particolr modo questa ricetta del Nanni, alla quale però ho sostituito lo zucchero semolato con lo zucchero a velo.
Le Offelle di Parona furono inventate dalle sorelle Pasqualina e Linin Colli alla fine del XIX secolo, indovinando un impasto di ingredienti semplici.
Inizialmente le Offelle erano considerate molto preziose e vendute a numero, non a peso. Proprio per questa loro peculiarità, ho pensato di proporvele in occasione di questa uscita.
Chiudo il discorso con un ringraziamento particolare a @unicuique.p per avervi donato ancora una volta questi splendidi scatti. Grazie!

E ora vediamo nel dettaglio la ricetta:

Ingredienti

200 g di burro di ottima qualità
200 g di zucchero a velo
20 g di olio extra vergine di oliva
90 g di uova intere (circa 2 uova mede)
500 g di farina di grano tenero
20 g di lievito in polvere non vanigliato

Montare il burro con lo zucchero, incorporare l'olio e poi le uova a filo, sempre continuando a montare con le fruste elettriche.
Setacciare la farina col lievito ed aggiungerla alla montata, delicatamente, incorporando con una spatola.
Finire di impastare a mano ed una volta ottenuto un impasto uniforme, avvolgerlo nella pellicola.
Mettere in frigo un'ora almeno (io l'ho preparato la sera prima).
Riprendere l'impasto e renderlo nuovamente malleabile, stenderlo sul piano infarinato ad uno spessore di circa 3 mm.
I biscotti hanno la caratteristica forma ellittica. Io avevo un coppapasta ovale, ma potete realizzare la forma aiutandovi con un cartoncino.
Poggiare i biscotti ottenuti delicatamente su teglie rivestite di carta forno e cuocere a 160° per 15' circa o comunque finché diventano appena dorati.
Sfornare e dopo 5' mettere i biscotti a raffreddare su una griglia.







E ora vediamo cos'hanno preparato le regioni restanti...

Valle d’Aosta: Baci di dama
Piemonte: Margherite di Stresa
Liguria: Canestrelli di Arenzano
Lombardia: Le Offelle di Parona
Trentino-Alto Adige: Rumkugeln
Veneto: I pevarini, biscotti al pepe  ‎
Friuli-Venezia Giulia: Esse ri Raveo
Emilia Romagna: Zuccherini bolognesi
Toscana: Biscotti di Prato
Marche: Beccute, i biscotti marchigiani con la farina di mais
Umbria: Tozzetti allo zafferano umbro
Lazio: Tozzetti viterbesi con cioccolato e nocciole
Abruzzo: Mostaccioli abruzzesi
Molise: Ceppelliate di Trivento
Campania: Biscotti amarena
Puglia: Le intorchiate
Basilicata: I ficculi taralli dolci all’anice
Calabria: I mastazzoli
Sicilia: Reginelle Siciliane i biscotti al sesamo
Sardegna: Pastissus
 
Visitate il nostro blog Italia nel piatto

Oggi, nella Kucina di Kiara, si prepara il Pollo alla Cacciatora con patate, ricetta tipica della cucina italiana (più precisamente toscana, ma credo si cucini in ogni regione, ognuna con piccole varianti). Dati i suoi ingredienti a base di carne bianca e verdure risulta essere un piatto economico, ma ricco di gusto. Per questa ricetta, ho usato ingredienti di altissima qualità, tra cui il pollo Greco Carni. La particolarità del loro pollo italiano, sta nel fatto che è allevato all'aperto e senza antibiotici. Scusate se è poco! :-)

1,2 kg di pollo a pezzi Greco Carni
400 g di pomodorini bio BioExpress
80 g di olive nere Citres
1 bicchiere di vino bianco secco (anche se ci vorrebbe quello rosso)
1 spicchio d'aglio orsino BioExpress
1 carota bio BioExpress
1 costola di sedano bio BioExpress
1 rametto di rosmarino
sale
pepe nero  
30 g di alacce (o acciughe) sott'olio Citres
qualche fogliolina di alloro
olio extra vergine di oliva

Per prima cosa preparare il soffritto. Pulire la carota e il sedano e tritali in maniera grossolana. In un tegame mettere un filo di olio e scaldarlo, unire l'aglio pestato e le foglie d'alloro. Per rendere il piatto ancora più saporito aggiungere le acciughe e soffriggere insieme alla carota e al sedano.
Mettere i pezzi di pollo nella casseruola e lasciarli rosolare per qualche minuto, girandoli ogni tanto per renderli omogenei. Aggiungere le olive, lasciarle insaporire per qualche istante, poi bagnare la carne con il vino e lasciare evaporare.
Sgocciolare i pomodorini e aggiungerli al pollo insieme al rosmarino. Aggiustare di sale e pepe e continuare la cottura a fuoco molto basso per 40 minuti circa, di modo che la carne possa restare tenera.
Servire il pollo alla cacciatora ben caldo.


Chi non conosce la storia delle Madeleine? Per noi foodblogger, credo sia quasi obbligatorio l'aggancio a Marcel Proust. Le Madeleine, sono tipici dolci francesi soffici con una caratteristica forma a conchiglia – derivata dallo stampo in cui vengono cotte – e introducono nel libro "Alla ricerca del tempo perduto" il tema della memoria involontaria: mentre ne assaggia una, lo scrittore ricorda quando le mangiava da piccolo, preparate ogni domenica dalla zia Léonie. Nel corso degli anni, la metafora delle madeleine, è diventata una delle più famose della letteratura del Novecento.
In un certo senso mi sento un po' come Proust. Ho un ricordo di me, da piccola, mentre assaggio questi meravigliosi dolcetti. Ovviamente mia madre me li aveva comprati confezionati (lungi da lei queste preparazioni da certosino). Ma il loro sapore...unico... è così che mi è venuta una voglia pazza di cucinarle. Lo stampo ce l'avevo. Mi mancava una ricetta originale, collaudata, perfetta. L'ho trovata dalla regina incontrastata dei dolci, Pinella Orgiana. Inutile dirvi che sono venute perfettissime, con la gobba e tutto il resto...ne ho fatte alcune seguendo la ricetta base e alcune aromatizzate alla liquirizia. Oltre a Pinella, è d'obbligo citare un'altra fonte (alla quale chiedo nuovamente e pubblicamente scusa per averla omessa inizialmente) per me fondamentale per questa ricetta. Grazie a Lili Madeleine per i "trucchetti" sulla realizzazione perfetta, senza i quali non sarei riuscita a fare le madeleine a regola d'arte.


Ricetta base infallibile:

150 g di farina 00
125 g di burro morbido
150 g di zucchero
2 uova grandi
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito chimico non vanigliato
1 cucchiaino di olio di semi

Montare le uova con lo zucchero, fino a ottenere una spuma soffice.
Setacciare la farina insieme al lievito, aggiungerla al composto di uova poco per volta, mescolando bene. Incorporare il burro molto morbido, il cucchiaino di olio di semi (un trucchetto che arriva direttamente da Philippe Conticini - il fondatore de la Patisserie des Reves - che servirà a conferire ancora più morbidezza, soprattutto se pensate di conservarle anche nei giorni successivi) e il latte. A questo punto, inserire l’ingrediente prescelto per aromatizzare l’impasto (io ho preparato metà impasto aggiungendo un cucchiaino di liquirizia in polvere).
Lasciar riposare l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti. Attenzione, questo passaggio è fondamentale per la riuscita perfetta dei dolcetti. Il mio consiglio è di lasciare l'impasto anche tutta la notte in frigorifero (basta prepararlo il giorno prima) per via dello shock termico. Già, il fatidico shock termico vi aiuterà a veder crescere la famosa cupoletta. Anzi, per dirla tutta, il trucchetto sta nell’imburrare e infarinare lo stampo, quindi nel metterlo in frigorifero fino al momento della distribuzione dell’impasto. Dopo di che via subito in forno.
Ma facciamo un passo indietro.
Versare un cucchiaino di impasto in ogni impronta. Infornare ad alta temperatura, 200-220°C a seconda del forno, per circa 3-4 minuti. Ciò crea un'ulteriore shock termico (sempre lui) che consente il rigonfiamento ottimale del dolcino. Tuttavia, dopo tale tempo occorre diminuire la temperatura fino a 170-180°C per continuare la cottura per altri 3-6 minuti. Ognuno, regoli temperature e tempi di cottura a seconda del proprio forno.
A cottura ultimata, estrarre le madeleines e farle raffreddare su una griglia.




Direttamente da una ricetta dello chef Daniel Canzian, eccovi un primo piatto semplice, quasi elementare, a patto che vengano usati ingredienti di prima qualità.
Piccola postilla sui pistacchi, ritenuti erroneamente grassi. O meglio, è risaputo che la frutta secca fa bene alla salute, ma fa anche ingrassare e si rimane così in dubbio se mangiarla, quale scegliere e quanta mangiarne. I pistacchi sembrano conciliare linea e piacere, e questo “oro verde” è stato riconosciuto per il suo ruolo nella gestione del peso, la salute del cuore, il controllo della pressione sanguigna, il potere antiossidante e la salute degli occhi. Penso possa bastare, no?

 

Ingredienti per 4 persone:

320 g di linguine ai legumi Pasta Armando
4 cucchiaini di olio extravergine di oliva
una presa di pepe nero macinato fresco
80 g di pecorino romano abbastanza giovane grattugiato fresco
100 g di pistacchi Sciara La Terra del Pistacchio 
un pizzico di sale

Saltare in padella con sale, senza olio, i pistacchi.
Cuocere in acqua bollente salata le linguine ai legumi. Recuperare poca acqua di cottura ed emulsionare con parte del pecorino ed una presa di pepe macinato. Tenete questa salsina a bagnomaria, fino al momento dell'utilizzo.
Scolate le linguine, condirle in padella con la salsa precedentemente ottenuta, l’olio e dell’altro pepe (tutto a crudo).
Saltare leggermente le linguine quindi stenderle sui piatti, cospargervi sopra i pistacchi e spolverare di pecorino.





Spesso, in tempi passati, ho usato il blog come una sorta di diario. Non proprio segreto, anche se so che gli affari miei non andrete a dirli a nessuno. A volte, però, mi è proprio necessario confidarvi i miei pensieri. Tipo che nel corso degli anni mi sono costruita un muro. Un grande muro attorno. Il problema è che poi, a forza di costruirlo, sono diventata io stessa il muro. Un muro che si può percorrere, ma non oltrepassare. Forse, uno dei miei tanti problemi, è che non chiedo niente a nessuno ma ho bisogno di tutti. Ho sempre cercato di non deludere gli altri, di non essere un peso o una preoccupazione. A volte però è diffcile. Si, diffcile...
Va beh, basta tediarvi...
Passiamo a cose più golose, dolci e facili da fare e da dire.
Oggi vi posto la ricetta di una crostata davvero molto buona, dai sapori particolari ma armonici. E' partita con l'essere una semplice crostata di mele, ma poi ha voluto contraddistinguersi dalle altre. Quindi aggiungi le nocciole, per nascondere le magagne del bordo. Poi una Fiordifrutta tutta nuova come base, su cui adagiare le fettine di mela. E qualche zuccherino argentato vuoi non metterlo, mi ha detto Iris? Così abbiamo creato una crostata fashion, come piace a lei (e alla mamma).


Per la base di pasta frolla:
250 g burro
250 g zucchero semolato
100 g uovo intero
240 g farina integrale
240 g farina 00
10 g di lievito chimico
3 g sale
1 bacca di vaniglia 


Vi serviranno inoltre:
3 mele rosse Gala BioExpress
1 limone BioExpress
300 g di Fiordifrutta Mandarino e Curcuma Rigoni di Asiago
100 g di nocciole tritate
zuccherini colorati (facoltativi)

Per prima cosa preparate la frolla (anche la sera prima). In planetaria con lo scudo lavorare il burro morbido con lo zucchero semolato e i semi della vaniglia. Unire velocemente le uova con il sale, e per ultimo, le farine precedentemente setacciate con il lievito. Appena il composto risulterà omogeneo formare una panetto, avvolgerlo nella pellicola, e far riposare in frigorifero.

Lavare le mele, tagliarle in quarti, togliere il torsolo e tagliarle a fettine, senza sbucciarle. Per non farle annerire, adagiatele in una ciotola spremendovi sopra il succo di un limone.

Stendere la frolla a uno spessore di 3/5 mm e foderare lo stampo (per me uno da 28 cm con il fondo amovibile) precedentemente imburrato. 

Coprire con uno strato generoso di confettura biologica Mandarino e Curcuma. Adagiare delicatamente le fettine di mele, disponendole a raggiera.

Infornare in forno caldo a 180°C per 40 minuti circa.

Estrarre dal forno, far raffreddare, quindi decorare il bordo con la granella di nocciole e, se vi piacciono, una pioggia di zuccherini argentati.




 


Pasta e cavoli. Un matrimonio perfetto in cucina. Le ricette non si contano...cappuccio, cavolfiore, broccoli...i condimenti a sorpresa sono pronti per essere maritati. Ed ecco che arrivano gli Spaghetti ai quattro cavoli...




Ingredienti per 4 persone:

350 g di spaghetti Pasta Armando
150 g di broccolo romanesco Bioexpress
100 g di cavolo cappuccio rosso Bioexpress
100 g di cavolo cappuccio bianco Bioexpress
150 g di broccoletti Bioexpress
4-5 filetti di pomodorini secchi Citres
1 limone non trattato Bioexpress
1 cipolla rossa Bioexpress
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
2 cucchiai di mandorle sfilettate
olio extra vergine di oliva
fiocchi di peperoncino
sale

Affettate sottilmente tutti i tipi di cavolo e riducete in piccole parti i broccoli.
Sbucciate e affettate la cipolla rossa, conditela con una presa di sale, l'aceto e lasciatela macerare per 5 minuti. Unite il cavolo rosso, mescolate e lasciate riposare ancora per qualche minuto.
Cuocete gli spaghetti al dente.
Intanto, in un'ampia padella saltapasta, versate 3 cucchiai di olio e fatevi soffriggere la cipolla con il cavolo rosso e i pomodorini secchi ridotti a tocchetti per 2 minuti.
Aggiungete tutti gli altri cavoli e cuocete a fuoco vivace, mescolando, per qualche minuto, quindi salate.
Scolate gli spaghetti e ripassateli nella padella con il condimento.
Togliete dal fuoco e grattugiate sulla pasta la scorza del limone, unite una presa di peperoncino e un giro d'olio.
Servite con le mandorle leggermente tostate.



Eccoci con l'uscita di novembre de L'Italia Nel Piatto. Mannaggia, siamo già quasi a fine anno. Come vola il tempo. Per questo mese abbiamo pensato di proporvi un tema attinente al periodo: "Colori e Sapori d'Autunno". Per la Lombardia mi è venuto in mente questo piatto, legato ai miei ricordi d'infanzia. Una crema deliziosa avente la zucca come protagonista, accompagnata dalla nota croccante e amarognola degli amaretti. Tipici lombardi ci sono quelli di Saronno e i famosi amaretti Gallina di Sant'Angelo Lodigiano.


Ingredienti per 4 persone:

600 g di zucca preferibilmente mantovana (al netto dello scarto) BioExpress
200 g di patate (preferibilmente a pasta bianca) Bioexpress
1 litro di brodo vegetale
1 spicchio d'aglio Bioexpress
1 rametto di rosmarino
3 cucchiai di panna fresca (facoltativa)
12 amaretti di Saronno
sale
pepe
olio extravergine di oliva

Pulite, sbucciate e tagliate a cubetti sia la zucca che le patate.
In una pentola capiente rosolate due cucchiai di olio extravergine di oliva con lo spicchio d'aglio e il rametto di rosmarino. Appena l'aglio imbiondisce toglietelo, insieme al rosmarino, e aggiungete i dadini di patata e di zucca. Salate leggermente.
Versate il brodo vegetale, coprite quasi completamente la pentola con il coperchio, e cuocete per circa 30 minuti. Frullate con il mixer ad immersione e, se gradite, aggiungete i 3 cucchiai di panna fresca. Otterrete un primo piatto ancora più ricco.
Se preferite una consistenza maggiormente densa, prolungate la cottura per altri cinque minuti o, all'occorrenza, aggiungete un cucchiaino di fecola di patate, stemperata in poca acqua. Regolate di sale se necessario. Lasciate riposare per 5 minuti a fuoco spento.
Servite mettendo in ciascun piatto 3 amaretti tritati grossolanamente, una macinata di pepe nero e un goccio di olio extra vergine d'oliva a crudo.



E ora vediamo cos'hanno cucinato di buono le altre regioni:

Valle d’Aosta: Zuppa di castagne
Piemonte: Torta Monferrina
Liguria: Torta di scorzonera alla finalese
Lombardia: Crema di zucca e amaretti
Veneto: La mosa, zuppa di zucca e farina gialla
Friuli Venezia Giulia: Pan Zal - Pane giallo alla zucca con fichi, uvetta e semi di finocchio
Emilia Romagna: Torta di castagne dell’Appennino Modenese
Toscana: Manafregoli della Garfagnana
Umbria: Sedano nero di Trevi ripieno
Lazio: Minestra coi broccoli
Abruzzo: Funghi Porcini all’Abruzzese
Molise: Timballo di cicoria e formaggio al forn 
Campania: Zuppa di fagioli e castagne
Puglia: Funghi Cardoncelli con patate al forno
Basilicata: Cavatelli con broccoli
Calabria: Tiella alla Silana
Sicilia: Zucca in Agrodolce
Sardegna: Su Spinu

Ormai le tiepide temperature dei giorni scorsi hanno lasciato posto al freddo reale dell'autunno. Non poteva continuare per sempre questo caldo anomalo, anche se confesso non mi sarebbe affatto dispiaciuto. La nota positiva è che ho più voglia di stare in casa a cucinare, per il resto...
Ma non voglio rattristarvi, quindi guardate un po' cosa ho cucinato per voi?! Un risotto semplice ma gustosissimo, con salsiccia e cavolo rosso! Pochi ingredienti che, se di qualità, vi daranno una grande soddisfazione.



Ingredienti per 4 persone: 

320 g di riso Carnaroli Cavalieri d'Italia
250 g di salsiccia lodigiana
200 g di cavolo cappuccio rosso bio Bioexpress
500 ml di brodo vegetale
1 piccola cipolla dorata Bioexpress
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
20 g di burro
mezzo bicchiere di vino rosso
parmigiano grattugiato
sale
pepe nero

Prendete una casseruola e versateci dentro due cucchiai di olio.
Aggiungete la cipolla affettata finemente e lasciatela soffriggere a fiamma bassa.
Intanto togliete la salsiccia dal budello e, quando la cipolla sarà appassita, aggiungetela spezzettata.
Rosolate la salsiccia e quando sarà diventata completamente bianca sfumate con il vino rosso.
Prendete il cavolo rosso e affettatelo a fettine molto sottili.
Aggiungetelo alla salsiccia, salate leggermente e mescolate.
Aggiungete mezzo mestolo di acqua calda, coprite e lasciate cuocere per 15 minuti circa.
Quando il condimento sarà pronto, toglietelo dal fuoco e tenetelo da parte.
In una casseruola, aggiungete una grossa noce di burro e, quando si sarà sciolto, aggiungete il riso.
Tostatelo per 2 minuti poi, sfumate con il vino. Aggiungete un paio di mestoli di brodo bollente e cominciate la cottura del risotto.
Quando il risotto sarà a metà cottura, aggiungete il condimento con salsiccia e cavolo rosso, mescolate e continuate la cottura del risotto aggiungendo brodo quando necessario.
Aggiustate di sale solo dopo aver aggiunto il condimento.
Quando il riso sarà cotto, togliete la casseruola dal fuoco, aggiungete una noce di burro e una manciata generosa di formaggio grattugiato e mantecate il risotto fino a quando non sarà diventato cremoso.
Coprite con il coperchio e lasciate riposare 2 minuti il risotto.


Tovaglietta e tazze Green Gate

Leggendo il titolo, penserete a un eccesso di zelo da parte mia. Non è così.
Conosco ben poche persone (a dir la verità, forse nemmeno una) a cui non piaccia la famosa merendina citata. Nella sua semplicità, è così golosa!
Dal momento in cui Iris, mia figlia, non mangia quasi nulla, quando l'ho vista addentare con gusto questo delizioso rettangolino giallo mi sono detta che dovevo assolutamente provare a farlo in casa, avvicinandomi il più possibile all'originale. Di enorme aiuto il post di Chiarapassion. Cosa dire, un successo!



Ingredienti per uno stampo rettangolare da plumcake (28 cm):

250 g di farina 00
200 g di zucchero bianco semolato
3 uova a temperatura ambiente
2 vasetti di yogurt intero gusto albicocca (da 125g) a temperatura ambiente
100 g di olio di semi di arachidi
25 g di burro molto morbido (facoltativo)
30 ml di latte intero
1 bustina di lievito per dolci (da 16 g)
1 pizzico di sale
la buccia grattugiata di un limone bio BioExpress
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Preriscaldate il forno a 170°C in funzione statico.
Nel frattempo montate le uova intere con lo zucchero fino a quando non diventeranno chiare e spumose. 



Aggiungete il burro morbido e continuate a mescolare. Unite lo yogurt, l'olio, il latte, la vaniglia, la buccia grattugiata del limone. Infine la farina setacciata con il lievito ed il pizzico di sale. Mescolate brevemente fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. 



Rivestite lo stampo da plumcake con carta forno e versate l'impasto. Infornate in forno preriscaldato per circa 50-60 minuti (fate sempre la prova stecchino prima di sformare, deve uscire completamente asciutto). Lasciate  raffreddare bene su di una gratella e servite. 





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Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.

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