Vi riporto di seguito le origini di questa torta salata; non so voi, ma a me piace un sacco scoprire le piccole storie celate dietro ogni ricetta:
La farinata di ceci è una specialità tipica della Liguria, in particolar modo della città di Genova dove è stata inventata circa 2.000 anni fa.
La farinata è una torta salata molto bassa preparata con ingredienti molto semplici e poveri: farina di ceci, acqua, sale ed olio.
Per quanto riguarda le origini di questo surrogato del pane, dobbiamo andare molto indietro nel tempo, addirittura al periodo dei Greci e dei Romani, quando, i soldati usavano preparare un "intruglio" di farina di ceci ed acqua che facevano poi cuocere al sole o sul proprio scudo, per sfamarsi velocemente e con poca spesa.
Il risultato era talmente nutriente, che la ricetta sopravvisse alla caduta dell'impero Romano arrivando dritta dritta al Medioevo quando veniva mangiata accompagnata con un trito di cipolle bagnate d'aceto, o con del formaggio fresco.
Proprio legata a questo periodo è la leggenda secondo la quale si racconta che la farinata, come la conosciamo oggi, sia nata nel 1284, per una pura casualità, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia di Meloria.
Al ritorno dalla battaglia, le navi genovesi si trovarono coinvolte in una tempesta ed alcuni barili d'olio e farina di ceci si rovesciarono bagnandosi d'acqua salata.
A causa della scarsità di provviste, fu recuperato tutto il possibile ed ai marinai fu servito quel miscuglio di ceci ed olio che, nel tentativo di rendere meno sgradevole, fu messo ad asciugare al sole ottenendo così una specie di frittella.
Giunti a terra, i Genovesi, decisero di migliorare la ricetta di questa frittella improvvisata, cuocendo la purea che si otteneva in forno.
Il risultato era così buono che per scherno agli sconfitti, venne chiamato l'oro di Pisa.
Nel quindicesimo secolo un decreto, emesso a Genova, ne disciplinava la produzione, allora chiamata "scripilita".
Molto particolari erano i locali, chiamati "Sciamadde", in cui si poteva gustare questa specialità insieme ad un pasto tipico ed un buon bicchiere di vino.
Clienti abituali delle Sciamadde erano in particolar modo gli artisti ed i letterati, tra cui ricordiamo Fabrizio de Andrè, il quale amava frequentare queste locande.
Ingredienti:
250 gr di farina di ceci
sale
alcuni cucchiai di olio di oliva
un rametto di rosmarino
pepe
stemperare la farina di ceci in acqua in modo da formare una pstella liquida (circa 0,70 l di acqua). Mescolare facendo in modo che non si formino grumi. Aggiungere un rametto di rosmarino e lasciare riposare per almeno un’ora. Rimuovere il rosmarino e aggiungere duo cucchiai d’olio e il sale, mescolando il tutto. Versare in una teglia piana uno strato di un centimetro. Mettere in forno molto caldo e cuocere per 30 minuti circa. Togliere dal forno e servire cospargendo, a piacimento, di pepe macinato fine.
FARINATA O TORTA DI CECI
mercoledì, febbraio 16, 2011
Fin da piccola adoravo guardare mia mamma (la Gianna) cucinare per la famiglia, impastare gli ingredienti con le mani e vedere creare, come plasmate: profumate torte, deliziosi gnocchi, per non parlare della pasta fatta in casa, delle marmellate, della salsa, del pesto... quante cose buone! Io sono qui per tramandare la tradizione... cucinare è una delle mie passioni, mi rilassa stare "con le mani in pasta"... soprattutto quando sono arrabbiata! Cucinare è la mia valvola di sfogo!
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4/Torte salate/related-posts
16 febbraio 2011 08:45
Ciao e buona giornata!
16 febbraio 2011 09:16
Bisogna che mi decida prima che mi scada quel mezzo sacchetto di farina di ceci che ho in dispensa ;-)
Buona giornata!
16 febbraio 2011 09:34
16 febbraio 2011 09:52
16 febbraio 2011 09:59
16 febbraio 2011 10:30
Alla Moda e con Stile
16 febbraio 2011 10:44
16 febbraio 2011 11:13
16 febbraio 2011 11:53
16 febbraio 2011 11:59
ciao!
16 febbraio 2011 12:07
16 febbraio 2011 12:14
16 febbraio 2011 15:08
Bellissima ricetta, mette appetito!
16 febbraio 2011 16:12
16 febbraio 2011 16:47
Proverò a farla da me, grazie
16 febbraio 2011 17:03
ciao
16 febbraio 2011 17:08
Grazie di essere passata da me. La tua farinata ha davvero un aspetto invitante. I miei complimenti :)
A presto :)
16 febbraio 2011 18:48
16 febbraio 2011 19:15
17 febbraio 2011 15:13
17 febbraio 2011 15:28
Che cosa carina quella di riportare la storia della ricetta, l'ho letta come se fosse stata una favola! :)
E ottime le farine del Molino Chiavazza!
Brava Chiara!
Un bacio,
Babi
17 febbraio 2011 16:43
by lia
17 febbraio 2011 19:47
ciaoo
Enza
17 febbraio 2011 20:22
17 febbraio 2011 23:31
20 febbraio 2011 21:02